Ed eccoci al mio primo post, premetto che ho già postato questa esperienza in un'altro forum ( non voglio fare pubblicità, ma probabilmente sapete quale), quindi se qualcuno lo avesse già letto, premetto che non l'ho copiato, ma sono la stessa persona che h affatto semplicemente copia e incolla! ahaha
Ecco, io e la mia ragazza, che da ora in poi chiamerò G., eravamo ad Amsterdam durante il nostro interrail, in una bellissima giornata di sole, decisi a sperimentare i Magic Truffles.
Siamo quindi andati in uno smartshop dal gestore realmente simpatico e disponibile, che il giorno prima ci aveva indirizzato nei migliori Coffee Shop della città, e ho deciso di puntare sulla varietà "Atlantis", dalla potenza medio/alta a detta del tizio, G. invece ha scelto i "Mexicana", poco meno potenti, a causa di un suo leggero nervosismo.
Abbiamo fatto i preparativi necessari e, a stomaco più o meno vuoto, ci siamo recati in un grande parco, su un prato vicino ad un lago e abbiamo assunto entrambi le nostre porzioni da 15 gr.
Il sapore è sgradevole, ma non esageratamente, e siamo riusciti a mandare giù tutto il contenuto senza problemi.
Ho cominciato ad avvertire i primi effetti circa 30 minuti dopo, avevo nausea e voglia di vomitare, così, senza allarmarmi, ho deciso di recarmi al cestino della spazzatura più vicino, avendo letto che reazioni simili sono perfettamente normali con sostanze simili. Avvicinandomi al cestino ho cominciato a rendermi conto che non riuscivo a camminare in linea perfettamente retta, un po' come quando si è bevuto. Dopo qualche conato di vomito la nausea è passata, senza che il mio corpo avesse rigettato niente, meglio così! A quel punto ho cominciato a notare i colori estremamente accesi, ricordo benissimo il verde inebriante e i cielo che per una attimo è diventato viola, mi sono detto quindi: " Ci siamo..".
Sono tornato a sedermi accanto a G., che anch'essa cominciava a percepire i primi effetti, e abbiamo cominciato ad ascoltare un po' di musica, prevalentemente ambient e rock psichedelico. Una sensazione di felicità, non euforica, mi pervadeva. Togliendomi le cuffie ho cominciato a udire una strana musica, che mi ha portato ad un gruppo di strane altalene sonanti che mi estasiavano, in quel momento ho cominciato a percepire effetti più forti. Gli alberi sembravano ritagliarsi contro il cielo in una maniere innaturale, quasi in due dimensioni, e ho cominciato a perdere la reale concezione di distanza, tutto sembrava più vicino, o più lontano. A quel punto ero veramente euforico, e sono andato da G. ridendo, cercando di spiegargli da dove veniva quella musica. Purtroppo ero eccessivamente euforico ed invadente, tanto da dare fastidio a G., che ad un certo punto ha cominciato a piangere (credo a causa di normali sbalzi di umore che possono avvenire sotto l'influenza di tali sostanze), calmandomi l'ho rassicurata e tutto è tornato come prima, senza nessuna complicazione. Gli effetti cominciavano a farsi sempre più potenti, così ci siamo distesi, mano nella mano, ad occhi chiusi. A questo punto è cominciato quello che per me, e probabilmente anche per G., è stato il picco dell'esperienza. Una leggere pulsazione al livello del plesso solare ha cominciato a farsi sentire, pulsazione che si è poi protratta per tutta la durata del picco. Il torpore del sole mi dava una sensazione di benessere assoluto e a occhi chiusi potevo scorgere una miriade di piccole forme, pattern geometrici che si rincorrevano, senza che io riuscissi ad analizzarle a fondo. A questo punto è cominciato uno dei fenomeni che ho avvertito per la maggiore durante il trip, la modificazione dei suoni. Le voci delle persone intorno a me diventavo incomprensibili, non umane, quasi come se fossero mandate al contrario, alcuni aerei hanno sorvolato il parco e il loro rombo si trasformava in un suono musicale, molto suggestivo. La mia voce sembrava diventare sempre più profonda, quindi ho cominciato a recitare tra me e me l' Om, ed è stata un'ottima idea. Il suono del''Om diventava profondissimo, quasi come un canto armonico tibetano (può' far sorridere, ma a me è venuto subito in mente questo), e il Mantra si protraeva in tutto, tanto che alla fine sembrava provenisse non da me, ma dall'esterno. Percepivo la vibrazione delle corde vocali in maniera esagerata. A questo punto ricordo di aver lasciato la mano di G., e ho cominciato a sentire una voce nella mia testa, era la mia voce, solamente con una profondità maggiore, ma sembrava che le parole che pronunciasse fossero frutto di qualcos'altro. Mi ha lasciato alcuni messaggi personali che non rivelerò, niente di troppo mistico, ma comunque importanti per me. Era una sensazione di pace assoluta, mai provata in precedenza, aprendo gli occhi mi rendevo conto di come tutto fosse strano, non percepivo, come ho già detto, le reali distanze e tutto era estremamente vivo, armonioso. Alla fine mi sono alzato, ho cercato di spiegare al meglio a G. quello che mi era accaduto, lei invece mi spiegava di come era riuscita a percepire il respiro del tutto, come se la terra respirasse all'unisono con lei. Nel mentre sono scoppiato a piangere, credo lacrime di gioia, ma non ne sono sicuro, so' che è strano, ma non riuscivo a rendermene conto. Accanto a me sedeva un ragazzo che mi ispirava una grande fiducia e, istintivamente, l'ho abbracciato, subito dopo mi sono sentito ridicolo, piangevo come un bambino ed abbracciavo uno sconosciuto, che, fortunatamente, non sembrava troppo sconvolto, probabilmente aveva capito in che stato mi ritrovavo. Solo il conforto di G. è riuscito a farmi smettere di piangere, e a quel punto mi sono alzato a muovermi e a ballare a tempo di musica e osservavo tutte le persone intorno a me, il parco era bellissimo. Mi sentivo felice, e cercavo di spiegare a G. quanto fosse stato bello. Ero ancora completamente in balia dei tartufi, dato che non riuscivo a fare un discorso di senso compiuto e tutto era realmente strano. Mi ricordo di essermi poi sentito leggermente stupido e di essermi detto "Ma chi ti credi di essere? Sei solo un principiante, smettila di fare il santone, non hai ancora imparato niente…" , così mi sono messo a sedere accanto a G., sopprimendo quello stato euforico ed esaltante in cui mi trovavo. In quel momento abbiamo cominciato a condividere davvero l'esperienza, che era ancora potente. Notavamo, entrambi, che gli alberi erano ricoperti di simboli geometrici, a tutti e due sono venuti in mente i simboli dell'arte mesoamericana, sembravano intagliati nel legno. Bevendo ho fatto cadere dell'acqua, e guardando la piccola pozza, essa si muoveva, cambiava forma. L'effetto piano piano cominciava svanire, ricordo di come stessi mangiando un panino, ma non riuscivo a ingoiare, masticavo all'infinito. Parlavo a G. di come mi era rimasta in mente l'ora dell'assunzione dei Truffles, le 11:33, ora che non ho mai dimenticato per tutta la durata dell'esperienza. Cominciavo a chiedermi: "Ma quando finisce?", erano già passate circa 3 ore, anche se il tempo è stato estremamente relativo per tutta la durata. Dopo un po' abbiamo cominciato a parlare di cose normali, banalità, dove eravamo stati la mattina, cosa dovevamo fare dopo ecc, "riassemblando i pezzi", senza neanche rendersene conto ci siamo alzati e ci siamo diretti verso l'ostello. Nella camera ho notato gli ultimi effetti della sostanza. Le pareti si muovevano leggermente e sul volto di G. sembravano esserci dei disegni, molto simili a quelli visti sui tronchi degli alberi nel parco, stessa cosa vedeva lei sul mio viso, ci sentivamo bene, appagati. Alla fine tutto è finito e ci siamo recati allo smartshop, ringraziando il venditore della bella esperienza che ci ha permesso di vivere.
Ecco, questo è quanto, ho tralasciato sicuramente qualcosa, ma mi è difficile riuscire a scrivere tutto precisamente, soprattutto la precisione cronologica è una cosa un po' confusa nella mia mente, ma spero di aver reso bene l'idea di quella che è stata una bellissima introduzione nel mondo degli psichedelici.
Grazie a tutti quelli che spenderanno del tempo per leggere queste righe :)
Datemi soddisfazione almeno voi ahahah
;)