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Drogarsi cosa vuol dire per voi?

stormy

Neurotransmetteur
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10 Avr 2014
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Dippold a dit:
Secondo me questa è la frase più sbagliata che si possa dire riguardo alla droga. Film come Requiem For A Dream o Christiane F. fanno della droga qualcosa da disperati, come a dire "Se cominci con la droga, poi finisce sempre male"; mentre se vogliamo parlare di film sulla droga, secondo me un film veritiero è Trainspotting.
Onestamente ti stai sbagliando alla grande, perchè proprio nel film stesso che è tratto da una storia vera poi dice che Cristiana F. Dopo essere stata allontanata dai suoi amici drogati si è disintossicata. ( anche se poi da grande c'è ritornata)
Poi vorrei farti notare che nel film si nota come i ragazzi quando ancora erano a trip da LSD non erano dipendenti, poi quando hanno iniziato ad assumere l'EROINA non ne sono più usciti ed infatti sono morti...ed onestamente fa capire quanto l'eroina sia pericolosa rispetto alle altre droghe...e credo che su questo non ci sia da discutere .-.
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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25 Mar 2014
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Io dico di abbandonare il concetto di droga e le varie definizioni date a chi ne fa uso (i drogati). Drogato = termine spesso dispregiativo che indica chi è in delirio per aver assunto qualche sostanza (droga, che significa spezia, farmaco, medicina).
Ora, in una società mai distinguere i drogati da quelli no. La persona capace che assume sostanze quali lsd, dmt e simili (chiamiamolo "ricercatore") dovrebbe essere anche più "seria" di chi non le assume, data la condizione sociale spesso superficiale e inconsapevole di sto mondo (perchè si suppone che il ricercatore grazie alle sostanze sia più sano).
Ora, un ricercatore sano non si da all'eroina, che è una droga nata per sbaglio e che non dovrebbe esistere. C'è l'oppio naturale piuttosto, dal quale si estrae la morfina senza la quale gli ospedali sarebbero una sofferenza immane (che quindi se non state male non sarebbe per voi).
Capita pure a molti animali come le scimmie di assumere sostanze (consapevolmente, si cercano le piante giuste) per curarsi, profumarsi, alterarsi. Le giuste alterazioni sono medicina, non sballo divertente ragazzi.
Capita anche agli umani di incontrare piante che sul loro organismo hanno vari effetti, alcune sono velenose, altre possono curare e alcune danno addirittura insegnamenti di vita.
Succedeva anche ai primitivi di alterarsi, e non li ritrovavano la mattina dopo nel bagno di una discoteca ricoperti di vomito, ok?
Usavano quelle sostanze come medicina appunto, ne tenevano un uso utile, costruttivo e molto bello.
Molta della gente invece è malata, vuole l'orgasmo, il tutto e subito, la botta potente, la droga che esplode di piacere. Ora vi consiglio, andate nella jungla con qualche vero sciamano, dove ci sono le vere medicine, a bere tabacco e altre piante, a vomitare l'anima e purgare tutte le tossine che avete accumulato, ad avere esperienze veramente FORTI e illuminanti, poi ne riparliamo su cosa sia questa parola "droga".
L'erba è la "droga" numero 1 per la maggior parte dei "drogati" nella nostra realtà. Il discorso è lo stesso, che caaa la fumi a fare se non ti serve? Può curare tante cose: epilessia, mancanza di appetito, stress da malattie, dolori cronici e può fare riscoprire una pace ormai dimenticata (riscoprire) e so che può aiutare in esperienze creative. Quindi la si assume molto di rado se proprio, altrimenti probabilmente sei già un colione.
Bene, in caso ne avessi davvero bisogno sapete qual è il problema? Che quasi tutta la ganja che gira è me*da. Perchè non è più naturale, ma selezionata e stra selezionata per avere quella che produce più roba, che da "PIU' THC BRO", quella che da labbotta. E' una pianta rovinata. Bisogna andare a prendere le varietà degli anni 60-70 se volete una vera cannabis. Te la do in testa la botta, bro.
Tra l'altro con la scusa che è la roba più curativa, naturale e leggera (e in realtà è abbastanza potente) e per la sete di droga, ora c'è la febbre dell'erba. Ho visto interi paesi in provincia di Brescia dove il normale è strafarsi di erba per i ragazzi dai 15 anni ai 20. Poi o smettono o passano a roba peggiore, alcuni rimangono un po' lesi (non a livello di neuroni ma comunque cognitivo).
Alcuni veleni sono veleni, punto. Per il resto è la dose che fa il veleno. Usando come si deve alcuni principi si ottengono cure e insegnamenti.

Quoto Monad
Per me drogarsi vuol dire assumere sostanze, nel ben o nel male.

Per molti vuol dire assumere sostanze illegali, come ha giustamente detto BlueFire.

Per altri assumere droghe pesanti.

Per altri ancora essere dipendenti da droghe pesanti.

La trovo una parola estremamente fuorviante.
 

Mr Alfa

Glandeuse pinéale
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20 Jan 2014
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Monad a dit:
Per me drogarsi vuol dire assumere sostanze, nel ben o nel male.

Per molti vuol dire assumere sostanze illegali, come ha giustamente detto BlueFire.

Per altri assumere droghe pesanti.

Per altri ancora essere dipendenti da droghe pesanti.

La trovo una parola estremamente fuorviante.

Concordo con Monad.
Che poi cos'è la "droga"? Una sostanza che modifica/altera il normale comportamento dell'essere umano, immagino. Di conseguenza anche bere un bicchiere di vino significa drogarsi.
 

Ajeje Brazorf

Sale drogué·e
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Monad a dit:
Per me drogarsi vuol dire assumere sostanze, nel ben o nel male.

[...]

La trovo una parola estremamente fuorviante.

Yes!
Nel mio personale distinguo le sostanze in "narcotici" (es. morfina, erba, ecc...), "veleni" (coca, ero, anfetamine, superalcolici, sigarette, ecc...), "psichedelici" (funghi, LSD, cacti, ecc..). Senza giudizi morali, solo fisici.

Quindi anziché "drogarmi" è più "mi narcotizzo" "mi avveleno" e via dicendo.
 

stormy

Neurotransmetteur
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10 Avr 2014
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Secondo me prima di parlare del concetto di "drogarsi" si dovrebbe parlare di cosa vuol dire "droga" come concetto.
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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25 Mar 2014
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Il fatto è che ogni cibo crudo e naturale varia il funzionamento del corpo. La motilità intestinale influenza molto il cervello. L'idratazione del corpo idem. Il sonno pure. Anche la botta di zuccheri che arriva attraverso il cibo (gli zuccheri come quello in zollette fanno male).
Normalmente il corpo umano sarebbe pieno di sostanze naturali con le loro qualità (con normalmente intendo una dieta fatta di vari cibi vegetali più o meno crudi comprese foglie e radici), alcune si sentono parecchio nel cervello. Il fatto è che tu sai bene quando una sostanza ti fa male o bene! L'alcol, perchè lo bevi? E' usanza. Esageri? A volte, con gli amici. Ti fa bene o male? Minchia se ci pensi ti fa da schifo, di testa stai male, vomiti dibbrutto e il giorno dopo stai ancora male. Ti serve altro per capire che non devi berlo?? Il caffè è un altra roba che non fa bene. Ce n'è di roba che altera in giro.. non vale la pena fare distinzioni droga-non droga. Io prendo ogni alterazione come un continuum della giornata, della mia vita, e delle mie scoperte. Non come una cosa a parte che non c'entra con la realtà e discorsi simili.
Alterato o meno sei sempre tu, ma che girando in modo leggermente diverso puoi capire tante cose. Oppure startene per terra ubriaco, in questo caso guardati che sei tu quel deficiente, che cavolo fai?
Bisogna vedere di capire le cose a priori, senza pregiudizi. Non è che si beve perchè la gente lo fa. C'è tutta un industria dietro che non la fanno mica chiudere. Non è bene bere quella roba (per te e per tutti). Allontanarsi dal luogo comune che si tira dietro un mare di stronzate e illusioni (realtà finte sulle quali si è costruita la società).
Concordo con Ajeje.
Per me non esistono oppiacei se non ne ho bisogno, alcol, coca, eroina, anfetamine e chimicazioni varie. Quelle non dovrebbero neanche esistere. Non è "droga-medicina", fanno parte dello schifo che esiste per qualche motivo nei bassifondi del mondo umano.

A Stormy, droga significa spezia (vedi droghiere), farmaco, medicina e lo stesso anche in inglese (drug).
 

BlueFire

Holofractale de l'hypervérité
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28 Oct 2013
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stormy a dit:
Secondo me prima di parlare del concetto di "drogarsi" si dovrebbe parlare di cosa vuol dire "droga" come concetto.
Secondo me è la stessa identica cosa: almeno per me sono legate e in parallelo, solo che uno è un verbo e uno un nome.
Come già abbiamo detto in tanti una droga è in pratica qualsiasi cosa dalle spezie ai veleni (entrambi inclusi).
Poi ognuno la lega all'altra come preferisce: a quanto ho capito Bird e Obsidian, fedeli alla lingua, intendono il significato appena detto. Io parlo di droga quando mi riferisco alla sostanza assunta da un drogato -v. mia definizione- o se ne parlo con gente che non la pensa come me, usando però il termine sin troppo erroneamente per generalizzare le sostanze considerate dal mondo "droghe" (faccio così anche per pigrizia). Altri useranno questa parola a seconda di come la vedono, altri proprio no etc.

Bird, Monad, Ajeje: pienamente d'accordo con voi.
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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Un appunto un po' fuori tema,
la situazione attuale in fatto di sostanze è una pappa di degrado, pensate ai ragazzini sempre fatti, proprio nell'età in cui si cresce di più, che socializzano solo da fatti. E so che il ragazzino ha anche i suoi motivi: per esempio spesso mancano i suoi genitori, e se non mancano sbagliano comunque. Perchè spesso non insegano la vita, non insegnano ad essere felici e sono o assenti o troppo apprensivi. Genitori con problemi e ideali del caz*o come fanno secondo voi a crescere bene un figlio? Non c'è più naturalezza. Pensate che un amico avvocato mi ha detto che in questi anni c'è il boom dei divorziati, oltre che il boom dei tumori, che non c'entra con la famiglia e la droga ma ha a che fare con il degrado generale. Mia madre insegna in una scuola elementare, un tempo nella sua classe aveva 3 bambini dai genitori separati; ora ne ha solo 3 con i genitori ancora insieme... spero solo che in futuro la cosa si metta a posto almeno un po'...

Comunque queste che noi chiamiamo droghe hanno sempre fatto parte della storia dell'uomo. Erano cose come tante altre, un dono della natura come il sole che ogni inverno se ne andava e faceva freddo, e quando in primavera tornava si faceva una grande festa, mentre tutto rifioriva...
Pensate ai nativi americani nel deserto che si nutrivano di cactus e ogni tanto ne beccavano uno con effetti psy.
O ai cavernicoli di montagna come i camuni che sperimentavano i funghi.
O i nativi amazzonici in una jungla madre piena delle più incredibili piante medicinali e animali variopinti.
Popoli quasi vegetariani che nutrendosi di piante facevano presto a conoscere quelle velenose, medicinali o alteranti sapendo ascoltare il loro corpo.
Conoscere gli animali, i fiumi e le piante. Quest'acqua si può bere, questo fiume è troppo profondo, questa pianta fa questo e quello, quello si mangia, questa ti serve se hai male qui...
I gatti e l'erba gatta che altera le loro percezioni, le scimmie ragno che si profumano per scampare agli insetti, le renne che si allucinano con l'amanita.

La chiesa è superata, non conta più come centro di valori. La comunità scientifica è in degrado, restrittiva nelle sue povere idee e basata sul business. Rispetto alla preistoria siamo solo fortunati a poter girare il mondo, avere il wc e buoni ospedali che cercano di curarci dai nostri mali, e non senza interessi economici.
Chi ci crediamo di essere? Rispetto per i grandi uomini di oggi e del passato: pellirossa, indigeni amazzonici e australiani, africani, esquimesi...
Sono uguali fin dalla preistoria perchè già perfetti così.
L'unica differenza tra noi e loro è l'iphone, che non è simbolo della tecnologia ma della nostra coglionaggine.

Pace a voi.
 

psyco39

Holofractale de l'hypervérité
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Belle parole bird!

Tornando al topic: io mi drogo! Perché?
Perché con quella parola si intendono tutte quelle sostanze, come avete scritto precedentemente, e che noi tutti (non solo in questo forum) ne facciamo uso.
Semplicemente alla parola "droga" io non penso ad una cosa brutta, cattiva, da evitare. Problema risolto. La droga non è una parola brutta. Certe sostanze stupefacenti lo sono però
 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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Per me ci puo' essere una ricerca anche nell'uso di eroina. E' una cosa molto rara, e' anche molto pericolosa, ma si distingue dall'accezione negativa di "drogarsi".

Per quanto riguarda il piacere nell'assumere sostanze, trovo falso dire che chi "fa ricerca" con le sostanze non lo faccia anche per il piacere... Il piacere, il dolore, la paura, l'estasi sono parte integrate dell'esperienza. Quello che distingue un "ricercatore"/uno psiconauta da un "drogato" e' il desiderio di torvare un'isegnamento nell'esperienza. Pero' non cerca la sensazione e basta (non ci crogiola dentro), cerca di vedere dove lo porta la sensazione, la osserva, si osserva, rapporta l'esperienza alla realta' di tutti i giorni, ecc.

Anche gli sciamani e gli indigeni usano le sostanze per il piacere, per l'ebbrazza... Non crediate! Nelle culture indigene quando si beve l'alcol lo si fa anche per l'ebbrezza, non solo perche' e' costume. Solo che la maggior parte di loro non sono tormentati o depressi, percio' l'utilizzo si ferma li. Il loro nucleo familiare e la comunita' che li circonda li protegge automaticamente dall'uso cronico.
 

Silvius

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C'è un confine mooolto sottile tra usare una sostanza per ricerca personale o usarla per piacere/dipendenza. Nella ricerca può essere incluso anche il piacere! Non esistono canoni per cui dividere queste due cose.
C'è chi annovera tra le sostanze "ricercabili" talune ed esclude delle altre, sono paletti molto personali che dipendono dal tessuto sociale nel quale siamo abituati a vivere, dalla nostra storia e dalle nostre tradizioni. Fin ché le droghe saranno demonizzate, rimarranno uno status simbol, una prova di superiorità nel "gruppo", uno sballo da ricercare perchè proibito e "trasgressivo".
È quasi una tabella fissa...Ricordo che alle medie i "fighi", o se preferite, i "grandi" erano quelli che fumavano sigarette. Poi , aggiungendo a questo bel calderone spruzzate abbondanti di ignoranza, otterremo la situazione attuale. Ragazzi della mia età che si fanno di md, si ubriacano e fumano erba/fumo/tabacco ogni santo giorno e poi davanti ai funghi tirano fuori la sempiterna storiella del tizio che credendo di volare si è buttato dal balcone. Erich Fromm sosteneva che la paura più grande dell'uomo è quella di rimanere solo con se stesso, di guardare dentro di se, di scoprire cos'è. Certe droghe di mettono sulla strada per farlo e di danno anche una spintarella, altre ti rincoglioniscono fino a farti dimenticare chi sei (...Alcool). È facile capire perché quest'ultime siano più gradite dal governo rispetto alle prime. Calza bene un paragone con la musica: c'è chi suona per passione, cercando di raggiungere un'altezza spirituale e c'è chi impara smoke on the water per fare il fico con le ragazzine comprando un chitarra merdosa da 80€ che il mese dopo venderà.
Perdonate se in alcuni punti sono andato OT.
 

Ajeje Brazorf

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Birdbaobab a dit:
La chiesa è superata, non conta più come centro di valori. La comunità scientifica è in degrado, restrittiva nelle sue povere idee e basata sul business. Rispetto alla preistoria siamo solo fortunati a poter girare il mondo, avere il wc e buoni ospedali che cercano di curarci dai nostri mali, e non senza interessi economici.
Chi ci crediamo di essere? Rispetto per i grandi uomini di oggi e del passato: pellirossa, indigeni amazzonici e australiani, africani, esquimesi...
Sono uguali fin dalla preistoria perchè già perfetti così.
L'unica differenza tra noi e loro è l'iphone, che non è simbolo della tecnologia ma della nostra coglionaggine.

Pace a voi.

Ti seguo un attimo nell'OT visto che comunque il discorso ha preso un respiro più ampio della domandina iniziale e soprattutto nessuno sta alzando i toni anzi ;)
Io sono un amante del mondo occidentale e soprattutto sono molto orgoglioso di essere europeo, pur riconoscendo le contraddizioni le oscurità e soprattutto la deriva degli ultimi decenni (che però appunto sono decenni, non millenni), "semplicemente" perché al pari della natura amo alla follia l'arte in ogni sua declinazione ed espressione! E in questo credo che il vecchio continente possa solo salire in cattedra per farsi ascoltare dal resto del mondo.

Ciò nonostante un giorno ho letto una cosa molto spassosa, non necessariamente vera (nel senso che dubito della veridicità del dialogo) ma comunque verosimile che mi ha fatto ridere e riflettere :D te la copincollo ;)

Un uomo bianco, funzionario statale, domanda al capo indiano «Due Aquile»: «Voi avete osservato l'uomo bianco per 90 anni. Avete visto le sue guerre e i suoi progressi tecnologici. Avete visto i suoi progressi, e i danni che ha compiuto».
Due Aquile annuisce.
«Considerando tutti questi eventi», continua il funzionario statale, «dove, secondo voi, ha sbagliato l'uomo bianco?»
Il capo indiano fissa il funzionario per oltre un minuto e poi risponde calmo: «Quando uomo bianco trovare terra, indiani gestivano: niente tasse, niente debito, tanti bufali, tanti castori, acqua pulita. Donne fare tutto il lavoro. Medicina di stregone gratuita. Uomo indiano tutto il giorno andare a caccia e pesca; tutta notte poi fare sesso».
Quindi il capo indiano si allunga indietro con un sorriso: «Solo uomo bianco tanto stupido da pensare che sistema come quello si potesse migliorare.»
 

LaFouinefarc-ep

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Drogarsi vuol dire affidarsi completamente ed essere dipendente da una cosa o sostanza... la peggiore di tutte è l'alcool!!! legale e a portata di chiunque!!!
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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Pagan Atheist a dit:
@MFA, senza offesa... mi trovo d'accordo con tanto di quello che scrivi ma, personalmente, non ti reputo uno "psiconauta"... Piuttosto un conoscitore di psiconauti o un studioso di psiconautica ;-) xx

e' tutto una questione di definizioni come in tantissimi
settori quoto MOnad la domanda è fuorviante, la parola è fuorviante c'è stato un filosofo che ha detto che la prima cosa da fare con le parole è non fidarsi di esse

ho risposto in modo personale -> dare una risposta generale rispetto a comportamenti altrui in un forum e su questo argomento è la ricetta base del grandeflamechebanna se uno lo fa rischia di dare giudizi morali dico in generale

non mi posso prendere apposizione di psiconauta se lo psiconauta è uno che assume sostanze diverse dall'alcol e in effetti non mi manca e non mi offendo

l'alcol mi basta e mi avanza

ho valutato le anfetamine solo per questioni di lavoro e scartato l'idea
forse posso aggiungere questo alla mia risposta

la droga è uno strumento

tutto ciò che l'uomo può usare può essere definito strumento purtroppo anche il proprio prossimo

la droga è uno strumento peculiare perché premette di strumentalizzare la mente e raggiungere un fine grazie a questa strumentalizzazione
la droga quindi serve per il lavoro
la droga serve per la guerra
serve per l'amore
serve per il conflitto col mondo personale
serve per la ricerca di dio
serve per la crescita

mi pare che sia precisamente manovrabile come aggiustare un orologio con una sega però

Ebuonavita
 

Ajeje Brazorf

Sale drogué·e
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man from Armenia a dit:
mi pare che sia precisamente manovrabile come aggiustare un orologio con una sega però

Quotone. Certo ci sono casi e casi, però sì.
 

BlueFire

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matt95

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Birdbaobab a dit:
Il fatto è che ogni cibo crudo e naturale varia il funzionamento del corpo. La motilità intestinale influenza molto il cervello. L'idratazione del corpo idem. Il sonno pure. Anche la botta di zuccheri che arriva attraverso il cibo (gli zuccheri come quello in zollette fanno male).
Normalmente il corpo umano sarebbe pieno di sostanze naturali con le loro qualità (con normalmente intendo una dieta fatta di vari cibi vegetali più o meno crudi comprese foglie e radici), alcune si sentono parecchio nel cervello. Il fatto è che tu sai bene quando una sostanza ti fa male o bene! L'alcol, perchè lo bevi? E' usanza. Esageri? A volte, con gli amici. Ti fa bene o male? Minchia se ci pensi ti fa da schifo, di testa stai male, vomiti dibbrutto e il giorno dopo stai ancora male. Ti serve altro per capire che non devi berlo?? Il caffè è un altra roba che non fa bene. Ce n'è di roba che altera in giro.. non vale la pena fare distinzioni droga-non droga. Io prendo ogni alterazione come un continuum della giornata, della mia vita, e delle mie scoperte. Non come una cosa a parte che non c'entra con la realtà e discorsi simili.
Alterato o meno sei sempre tu, ma che girando in modo leggermente diverso puoi capire tante cose. Oppure startene per terra ubriaco, in questo caso guardati che sei tu quel deficiente, che cavolo fai?
Bisogna vedere di capire le cose a priori, senza pregiudizi. Non è che si beve perchè la gente lo fa. C'è tutta un industria dietro che non la fanno mica chiudere. Non è bene bere quella roba (per te e per tutti). Allontanarsi dal luogo comune che si tira dietro un mare di stronzate e illusioni (realtà finte sulle quali si è costruita la società).
Concordo con Ajeje.
Per me non esistono oppiacei se non ne ho bisogno, alcol, coca, eroina, anfetamine e chimicazioni varie. Quelle non dovrebbero neanche esistere. Non è "droga-medicina", fanno parte dello schifo che esiste per qualche motivo nei bassifondi del mondo umano.

A Stormy, droga significa spezia (vedi droghiere), farmaco, medicina e lo stesso anche in inglese (drug).

Non sono d'accordo sul fatto che alcune sostanze tra quali coca, alcol, ero o anfetamine non dovrebbero neanche esistere. Ogni cosa può darti qualcosa come può togliertela. È lo psiconauta/ricercatore fare in modo di non abusarne... Comunque la parola droga proprio non mi piace ma se devo darle una definizione per me è la dipendenza o l abuso di una qualsiasi sostanza che alteri o meno il cervello. Anche il sonno può a parere mio diventare una droga quando si dorme più del necessario.
 

Psycore

Holofractale de l'hypervérité
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BlueFire a dit:
Acidi in genere

solforico, cloridrico, tartarico.......... scusa, battutaccia da chimico sfigato.

Però, da rompipalle quale sono, considero scrivere acidi in genere sbagliato. Quando con acido si intende LSD si toppa di brutto (è un ammmide) e neanche se sul cartone ci fosse un amfetamina allucinogena si potrebbe parlare di acido. Ma capisco lo "slang".

Per quanto riguarda il cosa vuol dire drogarsi, quoto obsidan:
io scherzandoci su quando ho in programma una cannetta con gli amici dico 'andiamo a drogarci', ma alla fine quello è
anch'io lo dic(ev)o anche solo per una canna, trovo che non usare il termine drogarsi per cose "leggere" come le canne "equivalga" a usare il termine con una concezione negativa.
 

twisty

Neurotransmetteur
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io dico che una persona è un drogato quando assume le varie sostanze esistenti solo al puro scopo di sballarsi e fregandosene anche di cosa assume cioè gli basta solo sballarsi e non gli importa cosa assume. Pero io dico che si bisogna usare le sostanze in modo saggio ma non sempre al scopo di avere una conoscenza più ampia perche divertirsi ogni tanto magari con gli amici non fa male e non è sbagliato ovviamente sempre usandole in modo saggio =)
 
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