Come scriveva De Quincey(scrittore inglese, sottone d'oppio) in "confessioni di un mangiatore d'oppio" , che sicuramente ne sapeva più di me
"O giusto, misterioso e potente oppio che ai cuori dei poveri e dei ricchi, senza differenza, per le ferite insanabili e per le pene "che tentano lo spirito alla rivolta", porti un balsamo di pace! Oppio eloquente, che con la tua stringente retorica blandisci i propositi dell'ira: e al colpevole restituisci per una notte le speranze della gioventù, purificando le sue mani insanguinate; e all'orgoglioso un breve oblio "dei torti non riparati e degli insulti invendicati"; che chiami al tribunale dei sogni, per il trionfo dell'innocenza che soffre, le tue false testimonianze; e confondi gli spergiuri; e rovesci le sentenze dei cattivi giudici; tu susciti dal grembo delle tenebre, con le fantastiche immagini del cervello, templi e città che superano l'arte di Fidia e di Prassitele, superano gli splendori di Ecatompile e di Babilonia: e "dall'anarchia di un sonno pieno di sogni" chiami alla luce del sole i volti di beltà da gran tempo sepolte e le dilette sembianze dei familiari, purificate dal "disonore della tomba". Tu solo dai questi doni all'uomo, e tu hai le chiavi del Paradiso, o giusto, misterioso e potente oppio!"; "L'espansione dei sentimenti benigni che accompagna l'oppio non è un accesso febbrile, ma un salutare ritorno a quello stato che la mente ricupererebbe naturalmente quando si facesse piazza pulita di ogni profonda irritazione, cagionata dal dolore, che contrasta con gli impulsi d'un cuore originariamente giusto e buono, e li disturba."; "Chi prende l'oppio (mi riferisco a chi non soffre di alcun disturbo, od altro effetto remoto dell'oppio) sente il predominio della parte più divina della sua natura, sente cioè che gli effetti morali sono in uno stato d'intatta serenità, e su tutto si diffonde la grande, maestosa luce dell'intelletto. Questa è la dottrina ortodossa sull'argomento dell'oppio, la dottrina della chiesa di cui mi riconosco come l'unico membro, l'alfa e l'omega."
Bellissime parole