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Filosofia, esoterismo, UFO e funghi...

Freddy Nietzsche

Elfe Mécanique
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24 Nov 2013
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Di quello che ha pensato la tua ragazza può importarmene fino a un certo punto. E credimi ho usato un eufemismo. Io sono il filosofo arrogante ma sei tu che hai scritto papiri di roba, ti consideri un santone, hai scritto che queste cose per te sono impossibili (come se sapessi tutto), dici che il titolo è una cazzata e che ci sono tante stronzate qui...

Ripeto, io sarei l'arrogante solo perché ho parlato a nome di tutti? E quanto può importarmene di "ingraziarmi la folla"? Forse hai scambiato la parola Forum con la parola Foro (romano)... L'eloquenza non ha fini ultimi semplicemente perché qui non avrebbe fottutamente senso. Che senso avrei di ingraziarmi la folla?

Per te gli alieni sono un argomento marginale. Ma se ti dicessi che gli alieni forse hanno condizionato la nostra vita fin dalla nostra evoluzione? Io sto parlando di alieni non di elfi, goblin, fate e gnomi. Ho mai parlato di queste cose? Io parlo di fatti.

L'uomo comparve come essere antropomorfo circa 3 milioni di anni fa. Circa 200.000 mila anni fa "divenne" Homo Sapiens Sapiens. Poi avvenne una cosa assurda. Per quasi 3 milioni di anni l'uomo ha imparato a utilizzare utensili molto rudimentali arcaici. 10.000 anni fa, durante quella che molti chiamerebbero Rivoluzione Agricola, l'uomo, da cacciatore-raccoglitore divenne agricoltore, creò la civiltà, le piramidi, le architetture complesse, creò le gerarchie (a mio parere un po' l'archetipo della civiltà). In 10.000 anni cambiò anche regime alimentare e il modo di come procurarsi il cibo. Tutto questo in 10.000 anni! Come è possibile che in tantissimo tempo l'uomo abbia scoperto solo l'amigdala mentre in 10.000 anni siamo arrivati a questo?

Ora vorrei fare una domanda a te alla tua ragazza che ha detto: "Oh e che palle!". Ripeto, a me non può fregar di meno, però non vi affascinano questi argomenti? Non vi fanno sentire assetato di conoscenza? A me questi argomenti interessano tantissimo perché me le sono sempre fatte queste domande e mi sono sempre interrogato su come è nato l'uomo. La visione darwinista la accettavo fino a un certo punto.

Ripeto, io non ho la verità in tasca eh! però almeno non mi considero un santone e dico tutte quelle cose in papiri di robba. E comunque non avanzo ipotesi come te su come ipoteticamente sarei io. Perché io ti immagino come un uccello e tu sicuramente mi immagini come un Nietzsche fatto in stile Simpson. Ecco quello che sappiamo di entrambi.

Un'ultima cosa. Hai detto che su queste cose ci sei già passato. Ma quanti anni hai scusa? Sembri anziano per dire queste cose. No perché io faccio 21 anni il 22 di questo mese e non saprei...
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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25 Mar 2014
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Sì Freddy, scusa. Ho la stessa tua età. Il fatto è che non ci siamo capiti. Rispetto e serietà.

Tanti errori sono stati fatti oggi e nella storia quando un simbolo o una metafora vengono presi alla lettera. E ci siamo ritrovati con storie assurde, Cristo che cammina sulle acque e cose simili.
C'è tanta gente superficiale, dai comportamenti immaturi o scemi, che si fa problemi nel suo malessere ideologico e sociale. Spesso non se ne rendono conto.

Esatto Renton, ma idee o non idee la cosa peggiore da fare è discriminare o imporre.

Il fatto è che io ho discriminato le idee sugli alieni. Problema: ad alcuni queste idee stanno a cuore e quindi è il litigio.
Ma dico, puoi anche credere ai fantasmi delle mummie dei nani alieni egizi, ma non puoi tenerti a cuore cose del genere. Perchè sono altre le cose importanti. Ok, sarai un appassionato di ufologia, ma è altro che va ricercato secondo me. Il benessere e la realizzazione si trovano altrove, non guardando Mistero o "Il Tredicesimo Apostolo".

Io sono consapevole che ogni ideologia può contenere simboli vitali (per il singolo o comunemente riconosciuti) ma sono simboli contenuti in un contesto spesso inadatto perchè non è comprensibile/accettabile per tutti. Quindi per risolvere il problema ho deciso che se parlo del dio Shiva è solo un simbolo, non ho visto Shiva, è una metafora che funziona come mezzo di riflessione.

Ci sono cose che non si spiegano con le parole: quelle servono solo ad esprimere. La vita non è conoscienza da acquisire e padroneggiare ma è già dentro sottoforma di sentimenti, sensazioni, coscienza... bisogna solo riscoprirla ritornando al profondo centro di se stessi, quel mondo peduto che è un centro dell'universo, di amore e di vita.

Metto una frase di Friedrich Nietzsche, visto che uno di noi si chiama come lui: "Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica."

Immaginate di essere una sera fuori da un grande salone. Attraverso una vetrata insonorizzata vedi che è pieno di gente che balla. Ti sembrano matti. Seguono tutti una certa armonia e secondo me non sembrano neanche poi così matti...
Il tuo obiettivo e riuscire a riscoprire quella musica, sentirla e cominciare a ballare. E' la danza di Shiva, la danza dell'universo.

Pubblico un estratto da un libro che mi ha fatto riflettere riguardo a queste questioni:
"Il giardinaggio è un esercizio spirituale, una maniera di guardare il mondo, di interrogare la natura da vicino. Non è tecnica, è poesia. [...]
«Quante baggianate! Neanche se il giardinaggio fosse un affare da poeti! Non consiste
forse nel conoscere le piante e le loro necessità, le diverse specie del suolo, le tecniche per moltiplicare per talea o per innesto, potare, trapiantare, debellare i pidocchi e le cocciniglie?»
Tutto ciò è - come negarlo? - fondamentale per la vita del giardino. Ma questo lettore ha imboccato il sentiero sbagliato: ragiona come un uomo del suo tempo, per il quale è sempre una questione di conoscenza da padroneggiare.
Ebbene, no: il lavoro del giardiniere non conosce interruzione tra l'operato della mano, dello spirito e del cuore!
Quando rimescola sapientemente il terreno con le dita, allargando lo scavo in cui metterà a dimora una pianta, il suo spirito esplora il mistero di quella profondità accogliente, umida, formicolante di vita. [...] Il giardiniere s'interroga sulla vita e si lascia interrogare da essa.
Il giardinaggio, caro lettore, non è che un dialogo ininterrotto con la terra. [...]"

da "E il giardino creò l'uomo" di Jorn de Precy.

Spero che ognuno si ritrovi in questo.
 

Freddy Nietzsche

Elfe Mécanique
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24 Nov 2013
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Allora io posso semplicemente riassumere a due domande:

- La prima: che cosa è per te importante? Fammi capire cosicché io possa sperimentare anche il tuo cammino e vedere attraverso i tuoi occhi. Insegnami a ballare.

- La seconda: Parlami delle tue idee, per favore. Di quello che tu ritieni importante.

Insomma, ti va di parlarmi di te?

Ah, un'ultima cosa, perdonami ma non ho letto proprio tutto quello che hai scritto. E' enorme il materiale che hai buttato qui per cui se mi dici che buona parte delle risposte posso trovarle leggendo alcuni tuoi commenti, basta che lo dici.

Per quanto possa valere, il mio fine ultimo è conoscere e basta. Metto da parte veramente di tutto per questo scopo. Ho combattuto anni e anni di solitudine ringraziando le persone che mi hanno fatto del male perché così facendo posso stare con me stesso e riflettere.

Un po' come la storia della suora che non riusciva a trovare riparo per la notte perché in tutte le case in cui andava a bussare riceveva sempre negazioni e le sbattevano sempre la porta in faccia. Così passò una notte all'agghiaccio. Il giorno dopo andò a trovare tutte le persone che l'avevano rifiutato la notte prima ringraziandole tutte quante. Disse che grazie al loro rifiuto riuscì a vedere il cielo in un modo che non avrebbe mai potuto farlo se fosse stata al coperto.

Aspetto una tua risposta.

Pace.
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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25 Mar 2014
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Il fatto è che ero un po' alterato... e sì ho scritto tanto ma non so quanto valgano quei commenti. Basta poco per passare da cose intelligenti a un mare di stronz*te.
Io sono qui perchè iniziò tutto dalla mia prima esperienza psichedelica. Uscii dal sistema che mi ero costruito, pur rimanendo sempre io e capii che dovevo riconsiderare il mondo intero. In effetti spesso la società si costruisce su tante illusioni, e io prima mi trovavo in quella "realtà artificiale". Ci siamo dentro un po' tutti del resto, anche se meno di altri. Tu con gli alieni per esempio, è già un segno di allontanamento dal luogo comune.
Ho continuato ad assumere psichedelici, in quel periodo stavo crescendo molto (ero ancora ragazzino proprio) e mi trovavo tra esperienze significative, esperienze matte e irreali che prendevo per verità ed esperienze di puro sballo a ballare. Esagerai con le assunzioni, mi ritrovai completamente alienato dalla realtà.
Come ho detto ero persino finito a fare il santone...
Smesso di farne uso sono tornato normale, ma poi è arrivata l'erba in abbondanza... tra me irresponsabile e i miei amici molto fattoni (ora hanno smesso) eravamo tutti nello sbando. Però man mano andavo avanti più mi avvicinavo ad un uso più capace, "spirituale", sciamanico.
Uscito dal periodo di sbando sono qui per il mio interesse in fatto di enteogeni, scoperte, natura, pratiche magari a parlare con la gente di questo ambiente di varie cose. A volte è molto bello e interessante, altre volte sparo grosse boiate...
Sono ancora in "work in progress", punto a raggiungere un equilibrio che mi si avvicina sempre di più.
Le cose importanti le ho capite osservando bene il corpo, la mente, la natura...
Alcune sostanze aprono gli occhi e possono anche insegnarti una vita migliore possibile, oltre a farti notare certi tuoi problemi psicologici che non ti fanno stare bene, anche piccole cose. Aprire gli occhi per me significa risvegliarsi capendo il proprio stato vitale-esistenziale.
Non c'è nulla di incredibile, a parte alcune visioni con dmt come lo spirito di un albero non c'è chissà cosa, la mia è una semplice semplicità.
L'unica cosa davvero incredibile è il semplice fatto che esisti, e me ne rendo conto sempre di più.
La realtà non mi è troppo aliena, non mi sento piccolo di fronte al mondo, a volte mi sento piccolo solo davanti al motivo della mia vita e all'universo...
Vedo cose in alcune persone come miei colleghi che non dovrebbero esserci, conosco il male e spesso non lo capisco, ma so che se il singolo ha problemi sono nati tutti dalla sua società, a partire dai genitori.
Chi cerca l'impossibile, il super, l'incredibile vivrà per sempre nell'inquietudine. Credo che sia molto più semplice e normale l'ideale da raggiungere, e questo non vuol dire che non sia bello. C'è chi va nella savana a farsi rincorrere dai rinoceronti giusto per cercare emozioni... penso che quella gente sia malata.

Considera che un tempo c'era la chiesa come centro di verità e valori. Poi si è aggiunta anche la scienza. Agli albori della rivoluzione industriale si credeva che la scienza avesse reso il mondo uan sorta di paradiso. Invece la scienza ci da la tecnologia, gli ospedali e alcune risposte, ma è lontana dal dare principi di vita che forse servirebbero a molti. Inoltre la chiesa oltre ad alcuni buoni principi solidi contiene un mare di caz*ate e sta decadendo.
Pensa che i genitori spesso non insegnano più il mondo ai bambini come dovrebbero, perchè credono che ci pensi la scuola a questo. Ma la scuola insegna troppo dell'inutile e troppo poco dell'utile. Gli insegnanti non chiedono mai agli alunni se sono felici...
Questo mondo a volte mi sembra troppo marcio. Se vedi il Grande Fratello o stronzate simili capisci perchè. Anche se non mancano mai le belle persone.
Vedo gente troppo mentalmente chiusa, miei coetanei sbandati da anni, gente adulta che non è mai cresciuta del tutto...
Che vuoi fare? Cambiare il mondo, cambiare qualcosa? C'è la crisi, e non è solo economica. L'unico grande cambiamento che puoi fare è dentro di te, quindi è a quello che mi dedico. Quindi non ci penso troppo alle negatività di sto mondo e guardo ad altre cose. Ci sono sempre periodi del caz*o nella storia, come con la caccia alle streghe o con i nazisti.
Per il resto la vita può essere un dono prezioso o una cosa che non avresti voluto, come succede per uno che conosco.
Io sono dell'idea che non ci siano troppi problemi e sono per il "Scegliete la vita" come dice Renton anche se forse la sua frase è riferita al film in cui si parla di scegliere tra la vita e l'eroina... :D
Basta solo risolvere i propri problemi, capire un po' come gira e trovarsi una semplice condizione di equilibrio, apprezzamento e sentimento.
Perchè se sono in questa vita non è di certo per odiare o soffrire, altrimenti non ci sarei.

Infine, una volta volevo sapere tutto, volevo la visione olistica e quindi "illuminata" della realtà, ma lo facevo nel modo sbagliato perchè quel tutto lo ricercavo come un qualcosa che si apprendesse dopo anni di teorie e anni sui libri. Ora invece so che come dice Monad: "You know everything, you just dont' know it yet."
E' un tutto che conoscono anche gli animali, si impara con le percezioni e il sentimento e si racconta con sentimenti, gli sguardi, con l'arte, con i gesti.
 

Obsidian

Elfe Mécanique
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11 Août 2013
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...comunque sappiate che in realtà voi non siete voi stessi, ma il risultato del calcolo delle probabilità migliori effettuato tra tutte le infinite dimensioni parallele che esistono.

ebuonavita [cit.]
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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vabbeh bird ma tu te le cerchi!
ho messo un "mi piace" perché parlava della bibbia da un altro punto di vista. caspio dici per il resto?
dai su, ti sei voluto far odiare solo con quel post "VOI dovete..."

evitiamo doppi post. ma novello solo a me li manda i pm in cui sgarro??
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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25 Mar 2014
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Beh sì, alla fine non siamo ne robot ne padroni di noi stessi.
C'è gente nella quale è solo l'inconscio ad operare, e c'è gente più consapevole.

I personaggi del mondo della televisione sono molto meccanizzati in questo senso, più "burattini" di questo inconscio.
Proprio oggi pensavo: ma com'è possibile che questo inconscio faccia cose che io non vorrei? Cosa accade lì? Sono io o no? E chi sono io? Quanto ho "potere"? Gli sciamani ricevono il potere, che sia questo il potere di cui si tratta?
Perchè viene data energia a certe cose? Esistono entità in questo inconscio?
C'è davvero gente così meccanizzata da essere uno zombie che si da completamente a qualcosa, una sorta di "venduto"? Beh, personaggi come hitler e compagni erano sicuramente molto ambigui in questo senso.

In una visione avevo visto che in principio ogni persona è come un sole luminoso, come animali, piante e la Terra intera. Tutti gli uomini insieme potrebbero costituire un unico "sole" gigante in unione anche con la Terra. E sarebbe un mondo perfetto, di amore, potere ed energia.
Invece accade che sono tutti separati tra loro, l'energia non scorre più. Alcuni è come se avessero "venduto" il loro sole, la loro anima perchè sembrano totali burattini. E questo ricorda i romanzi in cui si parla di vendersi l'anima al demonio e di gente morta dentro.
Ma a cosa viene data tutta quell'energia? Dove va a finire?
E' un discorso sensato con un briciolo di verità questo? O pura follia?
Di fronte a cose del genere sì che mi sento piccolo rispetto al mondo.

Sto leggendo questo articolo http://www.liberidileggere.com/2012/07/don-miguel-ruiz-la-mia-vita-e-una-preghiera-continua/
- Cosa intendi dire quando scrivi: “Siamo tutti artisti dello spirito”?
Ogni essere umano è un artista. E l’arte principale che abbiamo è la creazione della nostra storia. Creiamo storie in cui viviamo, e questo è un po’ difficile da capire per gli essere umani ordinari, ma è una cosa estremamente bella quando abbiamo questa consapevolezza e ancor di più quando la cambiamo. E non è poi così difficile. -


Ho sempre pensato questa cosa. Guardate tutte le culture, i riti sciamanici... è arte, è una realtà artistica che ci costruiamo per viverci dentro. E non è illusione! Noi siamo abituati a definire come delle povere illusioni queste cose. In realtà non lo sono: tutto ciò in cui vivi, cioè in cui provi sentimenti ed emozioni, è realtà. Puoi anche vivere in un mondo in stile "Biancaneve e i Sette Nani", ma se in quel mondo hai amato, vissuto, imparato, sofferto è realtà.
Questa cosa mi ricorda i gatti che giocano a fare la lotta da piccoli: sono illusi mentre "credono di lottare"?? No, è la loro vita. La loro mente è fatta proprio per proiettare questa realtà in cui giocare e imparare.

Ed ecco che mi si modella davanti una realtà, difficile da definire, in una struttura immateriale. Conta molto il contesto temporale di osservazione dei fenomeni per definire il "dove" di questa realtà spirituale, l'angolazione da cui si guarda al tutto...
Qui si esplora la cosa ed è molto complicata, poi la vita di tutti i giorni è ciò che emerge dalla cosa.
Obsidian:
...comunque sappiate che in realtà voi non siete voi stessi, ma il risultato del calcolo delle probabilità migliori effettuato tra tutte le infinite dimensioni parallele che esistono.

ebuonavita [cit.]
E' questo che intendevi trasmettere?
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Mi chiedo spesso cosa si può fare, perchè diciamocielo con onestà la società come si è evoulta ha molto che non và; la Terra potrebbe essere veramente il paradiso.
E ogni volta che rifletto su questo, quando mi trovo davanti tutto il mondo da cambiare, mi sento piccolo e impotente. E perciò, come molti altri, sono giunto alla conclusione che bisogna cominciare a cambiar se stessi.
È praticamnete impossibile provare a cambiare il mondo, anzi direi deleterio, perchè non si può imporre un cambiamento.
Se tu provi a cambiare anche una singola persona, questa prenderà ciò che tu stai facendo come un'assalto al suo modello e lo respingerà. Io combatto affichè tu assuma il mio modello. E la storia ce lo insegna: giù guerre, crudeltà per magari imporre un modello dal fine buono.
L'unica cosa che possiamo fare è cambiare noi stessi: una rivoluzione personale, spirituale chiamatela come volete; migliorando possiamo essere un esempio per gli altri e così influenzarli e cominciare a far muovere qualcosa; e piano piano uno influenza l'altro, così via a macchia d'olio.
La società ci abituato a credere che non valiamo niente, le nostre scelte sono ininfluente, che siamo una somma di tanti piccoli zero, ma non è assulatamente vero; se ogni persona sapesse quanto valgono le proprie scelte il mondo potrebbe cambiare.
"Sii il camniamento che vuoi vedere nel mondo"

L'altro giorno discutevo con un'amica la mia scelta di essere vegetariano; lei condivideva le mie idee, ma poi diceva che era inutile <<tanto, son tutti così (non vegetariani)>>; ecco così ci fregano, uno davanti a miliardi di persone pensa di non fare la differenza.
"Arrenditi soldato, arrenditi soldato &#8211; A questo ci ha abituato il XX secolo"
Io stò cercando di migliorare e vedo e vedo che intorno a me comincia a cambiare qualcosa: mi madre ha cominciato a fare il pane in casa (e io avevo cominciato a fare proddotti fatti in casa), mio padre ha comprato un libro sul giardinaggio, talee ecc.(io ho cominciato a coltivare piante); l'altro giorno mentre tornavo in autobus e parlavo con un mio amico di questo ho visto attaccato ad una fermata delle faccine sorridenti con sotto scritto "free smile".
Onestamente poi abbiamo puntato troppo sulla tecnologia, siamo come bambini litigiosi, che però hanno armi in grado di distruggere il mondo, strutture in grado di cambiare drasticamente ciò che ci circonda;abbiamo perso il contatto e l'equilibrio con la natura; "siamo virus con le scarpe"; tutto ciò che servirebbe è cominciare ad amare.
Anche per questo ultimamente sono un po' in crisi, due anni fa un bel po' diverso da adesso, ho scelto di studiare ingegneria e adesso mi chiedo se sia stata una scelta giusta, mi domando se al mondo serve un'altro ingegnere o forse qualcosa di diverso e intanto ogni volta che uso Cannabis riscopro il valore del creare: un disegno, una canzone, delle parole messe in fila, tutti strumenti in grado di generare un cambiamento.
"Siamo noi gli artefici del nostro destino"

Vi lascio con una citazione da Bill Hicks:
"The world is like a ride in an amusement park, and when you choose to go on it you think it's real because that's how powerful our minds are. The ride goes up and down, around and around, it has thrills and chills, and it's very brightly colored, and it's very loud, and it's fun for a while. Many people have been on the ride a long time, and they begin to wonder, "Hey, is this real, or is this just a ride?" And other people have remembered, and they come back to us and say, "Hey, don't worry; don't be afraid, ever, because this is just a ride." And we &#8230; kill those people. "Shut him up! I've got a lot invested in this ride, shut him up! Look at my furrows of worry, look at my big bank account, and my family. This has to be real." It's just a ride. But we always kill the good guys who try and tell us that, you ever notice that? And let the demons run amok &#8230; But it doesn't matter, because it's just a ride. And we can change it any time we want. It's only a choice. No effort, no work, no job, no savings of money. Just a simple choice, right now, between fear and love. The eyes of fear want you to put bigger locks on your doors, buy guns, close yourself off. The eyes of love instead see all of us as one. Here's what we can do to change the world, right now, to a better ride. Take all that money we spend on weapons and defenses each year and instead spend it feeding and clothing and educating the poor of the world, which it would pay for many times over, not one human being excluded, and we could explore space, together, both inner and outer, forever, in peace."
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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25 Mar 2014
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Bellissime parole.
La cosa più importante è la pace.

Ma io mi chiedo: quindi è la paura l'origine di tutti i nostri mali? Sembra di sì ma perchè nessuno ha le idee chiare? Perchè sbagliano tutti in continuazione? Perchè in tanti sono pieni di paure da sempre e finiscono limitati, problematici e infelici?
 

Freddy Nietzsche

Elfe Mécanique
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0rion a dit:
Mi chiedo spesso cosa si può fare, perchè diciamocielo con onestà la società come si è evoulta ha molto che non và; la Terra potrebbe essere veramente il paradiso.
E ogni volta che rifletto su questo, quando mi trovo davanti tutto il mondo da cambiare, mi sento piccolo e impotente. E perciò, come molti altri, sono giunto alla conclusione che bisogna cominciare a cambiar se stessi.
È praticamnete impossibile provare a cambiare il mondo, anzi direi deleterio, perchè non si può imporre un cambiamento.
Se tu provi a cambiare anche una singola persona, questa prenderà ciò che tu stai facendo come un'assalto al suo modello e lo respingerà. Io combatto affichè tu assuma il mio modello. E la storia ce lo insegna: giù guerre, crudeltà per magari imporre un modello dal fine buono.
L'unica cosa che possiamo fare è cambiare noi stessi: una rivoluzione personale, spirituale chiamatela come volete; migliorando possiamo essere un esempio per gli altri e così influenzarli e cominciare a far muovere qualcosa; e piano piano uno influenza l'altro, così via a macchia d'olio.
La società ci abituato a credere che non valiamo niente, le nostre scelte sono ininfluente, che siamo una somma di tanti piccoli zero, ma non è assulatamente vero; se ogni persona sapesse quanto valgono le proprie scelte il mondo potrebbe cambiare.
"Sii il camniamento che vuoi vedere nel mondo"

L'altro giorno discutevo con un'amica la mia scelta di essere vegetariano; lei condivideva le mie idee, ma poi diceva che era inutile <<tanto, son tutti così (non vegetariani)>>; ecco così ci fregano, uno davanti a miliardi di persone pensa di non fare la differenza.
"Arrenditi soldato, arrenditi soldato &#8211; A questo ci ha abituato il XX secolo"
Io stò cercando di migliorare e vedo e vedo che intorno a me comincia a cambiare qualcosa: mi madre ha cominciato a fare il pane in casa (e io avevo cominciato a fare proddotti fatti in casa), mio padre ha comprato un libro sul giardinaggio, talee ecc.(io ho cominciato a coltivare piante); l'altro giorno mentre tornavo in autobus e parlavo con un mio amico di questo ho visto attaccato ad una fermata delle faccine sorridenti con sotto scritto "free smile".
Onestamente poi abbiamo puntato troppo sulla tecnologia, siamo come bambini litigiosi, che però hanno armi in grado di distruggere il mondo, strutture in grado di cambiare drasticamente ciò che ci circonda;abbiamo perso il contatto e l'equilibrio con la natura; "siamo virus con le scarpe"; tutto ciò che servirebbe è cominciare ad amare.
Anche per questo ultimamente sono un po' in crisi, due anni fa un bel po' diverso da adesso, ho scelto di studiare ingegneria e adesso mi chiedo se sia stata una scelta giusta, mi domando se al mondo serve un'altro ingegnere o forse qualcosa di diverso e intanto ogni volta che uso Cannabis riscopro il valore del creare: un disegno, una canzone, delle parole messe in fila, tutti strumenti in grado di generare un cambiamento.
"Siamo noi gli artefici del nostro destino"

Vi lascio con una citazione da Bill Hicks:
"The world is like a ride in an amusement park, and when you choose to go on it you think it's real because that's how powerful our minds are. The ride goes up and down, around and around, it has thrills and chills, and it's very brightly colored, and it's very loud, and it's fun for a while. Many people have been on the ride a long time, and they begin to wonder, "Hey, is this real, or is this just a ride?" And other people have remembered, and they come back to us and say, "Hey, don't worry; don't be afraid, ever, because this is just a ride." And we &#8230; kill those people. "Shut him up! I've got a lot invested in this ride, shut him up! Look at my furrows of worry, look at my big bank account, and my family. This has to be real." It's just a ride. But we always kill the good guys who try and tell us that, you ever notice that? And let the demons run amok &#8230; But it doesn't matter, because it's just a ride. And we can change it any time we want. It's only a choice. No effort, no work, no job, no savings of money. Just a simple choice, right now, between fear and love. The eyes of fear want you to put bigger locks on your doors, buy guns, close yourself off. The eyes of love instead see all of us as one. Here's what we can do to change the world, right now, to a better ride. Take all that money we spend on weapons and defenses each year and instead spend it feeding and clothing and educating the poor of the world, which it would pay for many times over, not one human being excluded, and we could explore space, together, both inner and outer, forever, in peace."

Orion, condivido molto quello che dici. Inizio col dire che la tua idea su come possa cambiare il mondo è totalmente condivisa da me. Vorrei abbracciare sia l'argomento "storia" e sia quello "ingegneria", la tua esperienza universitaria. In primis la storia ci insegna che quando un ordine totalitario viene sovvertito dalla borghesia, questa si impadronisce e diventa essa stessa la forma totalitaria. Machiavelli diceva che l'uomo degenera tutto. La monarchia degenera in tirannia, la repubblica in oligarchia, mentre la democrazia in DEMAGOGIA. Per quanto il grande Niccolò fosse una persona abbastanza stronza e diciamocelo, molto machiavellico (xDxD), aveva ragione. L'uomo degenera sulla forma politica. 1789, Rivoluzione Francese. Il Terzo Stato prende possesso della sala della pallacorda e decide di cambiare tutto. Il Terzo Stato era composto sia da poveracci che da banchieri e per certi versi erano persino più ricchi dei nobili. Ebbene questi divennero i nuovi nobili. Idem nella Rivoluzione Russa. La storia ci insegna che bisogna abolire le menti delle persone. Tyler Durden diceva che l'unica rivoluzione che possiamo fare è quella interiore. L'insurrezione serve soltanto a calmierare, ad eccitare.

Se Marx diceva che la religione è l'oppio dei popoli, l'insurrezione ne è la cocaina. (mentre l'ateismo ne è la marijuana... xDxD)

Riguardo al tuo discorso dell'università, so in un certo senso quello che provi. Avere idee che si conformano poco con la tua facoltà e il tuo futuro. Così arrivi a chiederti. Perché questa dicotomia? Perché devo sdoppiarmi? O almeno credo sia così.

Pensa cheb prima di arrivare alla mia conclusione definitiva ho cambiato ben 4 facoltà e nessuna di queste mi piacevano perché non erano conformi alla mia mentalità. Sono arrivato al punto di fare economia per poter diventare banchiere e poter finanziare una rivoluzione attraverso insurrezioni e propagande. Cose da pazzi. Pensa che Unabomber nel suo manifesto diceva che la tecnologia è come il giocattolo che si dà a un bambino per fargli sgranare gli occhi per quanto i colori siano sgargianti. E lui era laureato in matematica. Un giorno si "svegliò", acquistò un pezzo di terra e visse per 2 anni in una casetta di legno da lui costruita. Come è possibile che in una persona geniale ci sia un ritorno alla natura? Perché è la nostra società che è sbagliata.

Ormai abbiamo perso la bussola secondo me. E pensare che Steve Jobs, un po' a mio parere l'archetipo dell'ultima società occidentale, prendeva LSD.

Sulla tua scelta alimentare, approvo anche qui. Però io sono fruttariano che comunque è una scelta salutare molto simile alla tua, solo un po' più radicale. Un po' come me.

Ho imparato l'anarchia da Unabomber e in particolare il primitivismo da Daniel Quinn e da Zerzan. Ti invito a leggere questi straordinari manuali perché sono veramente rivoluzionari. Ovviamente se ti va. Tutta la bibliografia di Quinn la puoi trovare qui:

Nuova Rivoluzione Tribale - Libri di Daniel Quinn in italiano: Ishmael, The Story of B, My Ishmael, Oltre la civilt (Beyond Civilization), Se ti danno carta rigata, scrivi di traverso (If they give you lined paper, write sideways), pi FAQ, saggi, dis
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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Bisongerebbe mangiare molti ortaggi e frutta, non bisognerebbe mangiare molta carne, soprattutto non il maiale, non bisognerebbe avere l'auto, non bisognerebbe lasciarsi condizionare da vecchi credi, politiche, tv (che è scandalosa), non bisogna comprare le cazzate inutili... ce ne sono di cose da fare ma a volte è difficile. Risultato: sono solo in pochi "matti" a stare in piena regola. Alla gente non gliene frega un cazzo.

E' solo quando succede qualcosa di brutto che la gente capisce. Alluvioni, terremoti, guerre, sconvolgimenti, disastri... altrimenti non capisce na se*a. Ora mi chiedo: sono gli umani dei gran caproni per natura, perchè tanto anche se lo sono vivono comunque e la specie va avanti, e solo pochi "eletti" sfigati si fanno certe domande?
Non dimentichiamoci che gli scimpanzè hanno delle società simili alle nostre, e "venerano degli dèi": in alcuni gruppi è il sesso, in altri è la guerra per stabilire una politica, in altri la fratellanza... ogni "dio" venerato nelle società di scimpanzè è quella cosa per la quale si muovono gli individui per vivere.
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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"Le più avanzate tecnologie e la nostra abilità artigiana ci portano al livello dei super-scimpanzé, non di più. In realtà la differenza fra, diciamo, Platone, Nietzsche e l'uomo medio, è maggiore di quella che esiste fra lo scimpanzé e l'uomo medio. Il regno del vero spirito, del vero artista, del santo, del filosofo, sono in pochi a raggiungerlo. Perché così pochi? Perché la storia del mondo e l'evoluzione non sono esempi di progresso ma piuttosto un'infinita e futile addizione di zeri? Non si sono sviluppati i valori più importanti. Diamine, i Greci 3000 anni fa non erano certo meno progrediti di noi. Allora quali sono le barriere che impediscono all'essere umano di arrivare per lo meno vicino al suo vero potenziale? La risposta a questa domanda la si può trovare in un'altra domanda. Qual è la caratteristica umana più universale? La paura. O la pigrizia"

Alla fine noi siamo fortunati, siamo qua tranquilli a scrivere a dei computer, mentre fuori c'è gente che lotta solo per sopravvivere; per queste persone è praticamente impossibile riuscire ad essere felici ise non fuggendo da quella situazione.
C'è la paura del cambiamento: del giudizio degli altri, di lasciare una certezza, di mettersi in discussione con se stessi.
Per non parlare della paura che abbiamo l'uno degli altri.
Il cambiamento poi non è una cosa facile, significa ammettere per prima cosa di avere sbagliato e in secondo luogo trovare la forza di metterlo in atto e portarlo avanti, nonostante tutto. E qui scatta la pigrizia: è molto più semplice non cambiare, non sapere. Una volta che sai qualcosa non puo più ignorarlo, girarti dall'altra parte e in coscienza tranquilla far finta di non aver visto. Molto meno faticoso continuare a seguire la routine, correre di qua e di là senza un'attimo per riflettere. E poi guardarsi indietro e vedere? Personalmente trovo che sia una vita insensata, ma sono scelte e non posso biasimare nessuno che la fa, ne costringerlo a cambiarla.

edit: grazie Freddy Nietzsche! :) lo metto fra le cose da leggere
Il primo che mi ha isnpirato in questa direzione è stato Tiziano Terzani, quando parla di rivoluzione interiore.

Si, a molti non frega niente, però chiedigli se sono felici, se quando si guardano indietro a vedere la loro vita sono soddisfatti.
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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Già non interessa niente di ciò alla gente... poi si lamentano, li vedi che stanno male, succede qualcosa di brutto... ma che roba è questa.
Già, il vero potenziale dell'uomo. Il fatto è che è sempre spinto da ideali, ed è questo che fa evolvere il mondo. Si vuole andare sempre verso il meglio! Ma non lo si raggiunge.
Mi sono reso conto ora che mi trovo in mezzo a un mondo di scemi. Mi sbaglio o cosa?
E poi ognuno è talmente pieno di sti problemi che magari sta qua a parlare di ciò e non si rende conto che è pure lui nella merda, che non fa niente, un povero sfigato, che mangia porcherie, inquina, consuma, si fa male. Cioè, il fatto è che la colpa non è di nessuno. E' l'uomo il problema! Un animale del caz*o? Ah, non mi stupirei. Perchè natura l'ha fatto così??? Non era meglio essere un delfino o un uccello o una tartaruga cavolo ne so? La natura ha creato un essere che vive e si riproduce abbondantemente grazie alla sua tecnologia ma che per i suoi problemi si fa una vita senza senso o nel malessere?? Mi ferisce questa cosa.

Poi certo ci sono le ragazze... che sono meglio piuttosto che stare qui a parlare di certe cose, come dicono i vecchiotti.
Mettiamo che sia una donna a dare senso alla vita di un uomo, ok ci sta. Per esempio l'amore per una donna è legato alla riproduzione. Infatti a me non interessa altro che questo: raggiungere il mio pieno potenziale. Ovvero mangiare sano magari coltivando da me, stare con una donna, in futuro fare figli, raccontare con l'arte la mia vita. Non è proprio niente di strano, più semplice di così!
Ma cazzo voglio farlo in un mondo libero, libero da complessi, problemi, disagi, stronzate, consumismo e senza gente diventata scema per colpa del mondo bacato in cui si è ritrovata.
Ci sono leggi anticrimine che accrescono il crimine, leggi repressive, discriminatorie, leggi che imprigionano. Una piramide sociale di me*da in cui in basso sta il disagio più totale, in alto lo scempio, lo spreco, l'inutile e in mezzo una borghesia del caz*o che fa la lotta per salire più in alto.

Diavolaccio, ma allora che devo fare?? Costruirmi una baracca su una montagna?? Un eremita sfigato non lo voglio fare. Mi piacerebbe però uan vita da hippie, libera e felice. Anche se probabilmente rimarrò sfigato magari a lavorare in qualche ufficio o in fabbrica 8 ore al giorno, come tutti del resto.
Preferisco zapparmi la mia terra, mangiare i miei pomodori e fumare la mia cannabis. Se poi c'è qualche altro hippie nei paraggi sarò felice di condividere le mie cose.
Civilizzazione vantaggi e svantaggi. Il fatto è che molti problemi vengono creati dalla civiltà stessa che poi cerca di risolvere, sempre all'interno del sistema, con vari mezzi.
 

Freddy Nietzsche

Elfe Mécanique
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Ho letto qualche tempo fa un librone di 1700 pagine sull'alimentazione umana chiamato "Progetto 3m". Ebbene, andando avanti con gli argomenti si arriva alla conclusione che l'uomo è un animale tropicale perché non ha protezioni come pelliccia o uno strato di grasso naturale (bisognerebbe aprire un McDonald in Antartide per poter godere di un bello strato di cancro e grasso). Il calore ha un effetto molto particolare sul corpo. Oltre alle cose che noi sappiamo sulla melanina e sulla vitamina A, il corpo al caldo è più "tranquillo". Quando sta in un ambiente temperato o anche mediterraneo con inverni freddi o freschi, il corpo ha come priorità quello di riscaldarsi e mette tanta energia sul piatto per poter ottemperare all'esigenza. Quell'energia viene tolta al cervello per fare in modo che questi NON si interroghi su: "Chi sono io?" e non abbia la possibilità di contemplare. Ma questo non c'è bisogno di ricercarlo nell'anatomia umana ma bensì nell'estensione dell'anatomia umana ovvero la nostra società. Perché, utilizzando un'analogia stupida, se la katana è un'estensione del braccio, la nostra società dovrebbe riflettere il modo fallimentare in cui l'essere umano si è evoluto nel corso di questi ultimi 10.000 anni di Rivoluzione Agricola. Oggi ci troviamo in un tempo in cui tutto è frenetico e tutto è quantizzato, misurato. Abbiamo la testa talmente piena di pensieri e di cose da fare che non contempliamo più. Riporto una frase dell'immenso film Cosmopolis tratto dall'immenso libro di De Lillo:

Guarda tutti quei numeri che scorrono: mettono in moto il tempo. Una volta invece era il contrario. Gli orologi hanno accelerato l'ascesa del capitalismo, la gente ha smesso di pensare all'eternità e si è concentrata sulle ore, quantificando le ore, ore lavoro, per rendere più efficiente il lavoro. E' il cyber-capitale che crea il futuro. Perchè il tempo è un bene aziendale oggi. Appartiene al sistema del libero mercato. Il presente è più difficile da trovare; lo stanno risucchiando fuori dal mondo, per far posto a un futuro di mercati incontrollabili ed enormi potenziali di investimento.

Nel nostro tempo non abbiamo tempo di analizzare cose come la contemplazione. Non so voi, ma quando mi metto nel letto a fine giornata mi fischiano le orecchie. Anche se in quella giornata sono stato sempre fuori oppure non ho sentito musica dalle cuffio oppure non ho guardato televisione, mi fischiano le orecchie e devo perdere moltissimo tempo per "sturarle" quando medito. Questa per me è già una prova sufficiente ai suoni frenetici che ci impediscono di sentire.
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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Eh sì, l'uomo è nato nelle aree equatoriali dove ancora adesso ci sono le scimmie. E forse era meglio se se ne stava solo lì al calduccio, anzichè invadere il pianeta popolando aree fredde dove c'è bisogno di tecnologia, calore, energia.
C'erano gli indigeni vari, i pellerossa, gli incas, i maya, gli africani.

Europa e Cina erano i "vivai" di uomini. L'Europa ha conquistato l'America. E ora c'è pure quella super popolata. E' cresciuta tantissimo la popolazione. In Cina una volta facevano abortire alcune donne incinte di una femmina per la troppa popolazione. Due genitori potevano avere solo un figlio, tranne i più ricchi. Sovraffollamento.
Dove sono i sistemi naturali e indolori per evitare l'eccessiva crescita della popolazione? Quelli che funzionano per ogni animale o pianta. Li fottiamo con la nostra civiltà tecnologica. Chissà come sarà il futuro se non si mette a posto qualcosa. Piante geneticamente modificate per produrre il massimo. Niente più foreste ma fabbriche di ossigeno...
Oppure semplicemente un gran disastro.
 

Ajeje Brazorf

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Vai tranquillo, come iniziano a scarseggiare le risorse l'uomo fa scoppiare guerre...
 

Freddy Nietzsche

Elfe Mécanique
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Birdbaobab a dit:
Eh sì, l'uomo è nato nelle aree equatoriali dove ancora adesso ci sono le scimmie. E forse era meglio se se ne stava solo lì al calduccio, anzichè invadere il pianeta popolando aree fredde dove c'è bisogno di tecnologia, calore, energia.
C'erano gli indigeni vari, i pellerossa, gli incas, i maya, gli africani.

Europa e Cina erano i "vivai" di uomini. L'Europa ha conquistato l'America. E ora c'è pure quella super popolata. E' cresciuta tantissimo la popolazione. In Cina una volta facevano abortire alcune donne incinte di una femmina per la troppa popolazione. Due genitori potevano avere solo un figlio, tranne i più ricchi. Sovraffollamento.
Dove sono i sistemi naturali e indolori per evitare l'eccessiva crescita della popolazione? Quelli che funzionano per ogni animale o pianta. Li fottiamo con la nostra civiltà tecnologica. Chissà come sarà il futuro se non si mette a posto qualcosa. Piante geneticamente modificate per produrre il massimo. Niente più foreste ma fabbriche di ossigeno...
Oppure semplicemente un gran disastro.

Quella che metti sul piatto è semplicemente tantissima roba Bird! Però analizziamo la questione. L'uomo è nato 3 milioni di anni fa e fino alla Rivoluzione Agricola ovvero fino a 10.000 anni fa era cacciatore-raccoglitore e la sua densità demografica si aggirava attorno ai 30 milioni di individui. Praticamente in 3 milioni di anni si è stabilizzato su una popolazione talmente irrisoria che oggi se metti Shangai e qualche altra città riesci solo con queste ad arrivare a 30 milioni, tanto erano "pochi". Io direi più che altro equilibrati. Poi tutto a un tratto, 10.000 anni fa crearono un nuovo modo di procurarsi il cibo. Iniziarono ad essere sedentari e a coltivare la terra. Apro e chiudo subito una parentesi: in natura non esiste una cosa come terreno sterile o meglio, il terreno sterile esiste, ma non lo diventa grazie all'agricoltura estensiva semplicemente perché la natura non fa questi errori. L'uomo invece inizia a stuprare il terreno a suo uso e consumo e inizia a produrre derrate alimentari enormi perché così ha deciso. Iniziarono a nascere i primi problemi dovuti alla scarsa varietà di alimenti essendo il terreno monocolturale, malnutrizione, sedentarietà, frustrazione, gerarchia (perché c'era il proprietario di terra e coloro che li coltivavano). Ora viene la parte bella. PIU' AUMENTI IL CIBO E PIU' AUMENTI LA POPOLAZIONE. Cosa succede alle blatte se hanno tanto cibo a disposizione? Cosa succede ai topi se hanno tanto cibo a disposizione? Cosa succede ai procioni se hanno tanto cibo a disposizione? E cosa succede agli umani se creano un sistema che riesca a manipolare e a creare sempre il proprio cibo a disposizione? Si moltiplicano. Non esagero se dico che siamo cambiati più in 10.000 anni che non in 200.000 anni di Sapiens Sapiens. E in questo brevissimo periodo (a livello geologico) c'è stato un boom di scoperte e di evoluzione demografica.

Ed ecco i dati, perché io come sempre mi baso sui fatti. Statistiche della BBC (che per quanto possa odiare i mass media, però almeno i grafici li sanno fare)

Voir la pièce jointe 14253

Nel 1.500 ci siamo "stabilizzati" a una popolazione di 500 milioni di individui. Ricordo la grande scoperta medioevale della rotazione del terreno, tecnica ancora più sofisticata per manipolarlo e aumentare le derrate alimentari. Poi avvenne il miracolo! Guarda quel picco che si innalza e poi non scende più, in che data cade? Inizia ad alzarsi verso la fine del 1700 ovvero intorno al 1790 o qualche anno in meno. E che cosa accade in questo periodo? LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE! Si, perché adesso gli alimenti sono diventati una questione del capitalismo moderno e quindi vengono scoperte macchine che seminano il terreno, che lo raccolgono che lo distribuiscono ai negozi. In pratica aumentano a dismisura le derrate alimentari e la popolazione continua ad aumentare ancora e ancora e ancora.

Ecco altri dati, questa volta più moderni (fonti, sempre BBC):

Voir la pièce jointe 14254

Dal 1996 al 2011 la popolazione mondiale aumentava di 100 milioni di individui all'anno per un totale, in 10 anni (1996-2011) di un incremento di 1,5 miliardi di individui. Dal 2011 in poi però la popolazione mondiale non cresce più di 100 milioni all'anno ma di 200 milioni all'anno! Siamo Raddoppiati! Nel 2015 si prevede di arrivare a 7 miliardi e 700 milioni di abitanti. Ogni anno aumentiamo in modo assolutamente costante e ogni 10 anni circa raddoppiamo il numero di popolazione totale annuo. Non mi meraviglierei se fra 5 o 6 anni i vertici iniziassero a dire di aver "scoperto" la causa della fame nel mondo e che adesso non ci resta altro che popolare l'Africa. Perché in fin dei conti l'Africa è l'unico continente ancora semi inesplorato. C'è bisogno di spazio... Ed ecco che elimineremo le popolazioni tribali che hanno funzionato per milioni e milioni di anni in totale pace e armonia per metterci alberghi, case, ristoranti, magari ci mettiamo anche una borsa africana tanto per. E sarà una corsa alla colonizzazione come abbiamo sempre fatto.

Ma la domanda è: "Chi ci ha inculcato questo concetto di colonizzare?" Come è possibile che da un momento all'altro l'uomo abbia cambiato così radicalmente le sue abitudini per seguire queste, più distruttive e soprattutto completamente diverse da quelle di prima?!!?

Ricordo che quando gli spagnoli si presentarono al cospetto di Montezuma, questi per un periodo breve li accettò come divinità e permise loro di fare tutte le razzie che volevano perché "La profezia diceva che sarebbero arrivati uomini dalla pelle chiara". Ecco quello che successe nella nostra evoluzione. Arrivarono dei colonizzatori da un'altro pianeta che ci inculcarono un modo diverso di vivere e noi semplicemente li seguimmo perché affascinati dalla loro "magia" che altro non era se non tecnologia avanzata. Ad un tratto si acquisiscono conscenze atronomiche, architettoniche, ingegneristiche, matematiche. E si acquista il concetto di gerarchia. Perché? Mi fermo qui.
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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ah ecco la creme proprio. Fantastico.

Mi fa venire in mente un episodio di futurama in cui i vecchi non volendo morire, grazie alle medicine erano praticamente immortali.
Quindi superate alcune centinaia di anni venivano portati su un pianeta dove venivano "smaltiti" in stile smaltimento pneumatici usati.

Che si farà? Si colonizza Marte? In che modo si può ridurre la popolazione!?

Con tutto il consumismo che c'è qua ci si moltiplica come batteri nell'acqua zuccherina.
Che disastro, roba da piangere.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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cmq un picco del genere in 40 anni se ci riflettiamo non ha senso
 

Freddy Nietzsche

Elfe Mécanique
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Abej^a G. a dit:
cmq un picco del genere in 40 anni se ci riflettiamo non ha senso

In che senso Abej? Non ho capito la frase.

P.s.: complimenti per i 1k messaggi! xD
 
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