Per come la vedo io, se posso esprimere una mia opinione, gli empatogeni hanno la potenzialità di farti esplorare "più a fondo", in maniera "intima" quello che ti circonda nel momento in cui si è sotto il loro effetto.
Cerco di spiegarmi meglio; quando si ha a che fare con la quitidianità, molte cose, molti particolari e molte sfumature vengono "tralasciati" ed involontariamente ignorati dai nostri sensi. Vivendo le stesse cose sotto l'effetto di un empatogeno si ha una visuale "ampliata" grazie ad una modificazione della ricezione degli stimoli esterni e dei sensi. Quello che era "melenso" diventa toccante, la sensazione di "partecipazione" al racconto o alla tal cosa diventa più forte e aumenta la "possibilità di valutare in maniera diversa e da un altro punto di vista" la cosa in questione, che sia il racconto di una persona, una notizia in tv o l'approccio con un estraneo.
Empatia.....empatia significa, per me, saper cogliere qualche messaggio velato, leggere tra le pieghe e le righe della cosa a cui sto prestando la mia attenzione.
Quando ti senti "VERAMENTE PRESO" da qualcosa, non fai altro che aver trovato un "forte interesse" per la cosa a cui ti stai prestando.
Con gli empatogeni, almeno su di me, ho trovato molto più facile dialogare, in maniera intelligente e senza mai sottovalutare anche solo le pause e la punteggiatura del discorso in cui sono inserito. Ho provato sensazioni estrema gioia estrema paura estremo distacco, sensazioni che, nell'essere lucido, si avrebbero solo davanti a "grandi" eventi.
Non voglio dire che non abbiamo più o stiamo perdendo la capacità di "emozionarci", più tosto intendo rimarcare il mio concetto di "coadiuvante delle emozioni", che sia esso una buona compagnia ed un bicchiere di Primitivo, o un bagno caldo con relativo spino dopo aver fatto l'amore, o sostanze che stimolano ad ampliare lo spettro dei nostri recettori, affinchè quello che ci arriva sia di forte impatto emotivo, sia negativo che l'esatto opposto, quindi positivo.
L'utilità, a parte il passare qualche ora di assoluta "pienezza dei sensi", di per se non c'è.
Però, ogni cosa ha i suoi tempi ed i suoi usi; cosi, certe cose stanno alle feste e alle disco tekno come la Pipa sta a Braccio di Ferro.
Sto finendo il mio test col Methylone su due individui, consapevoli e volontari (pagati) per valutare un eventuale definizione più specifica di "down" per renderlo -utopisticamente- più accettabile e, da quel che viene fuori, dopo una certa "esposizione" ad alcune sostanze, vedo che il ricercato è l'assenza di giudizio lucido e la tendenza a volersi lasciare andare (nel senso più bonario che ci sia) alla ricerca di quell' intimo, personale, profondo, lancinante e brillante momento dentro di noi.
Quindi, se mi domandaste:- Servono?- Risponderei:- No! Però, gia che ci sono, a me non dispiacciono. Grazie a certe cose ho toccato delle emozioni cosi vibranti e pregne di puro piacere che, se non avessi assunto niente, sarebbero state più che più evanescenti.
Il tutto, secondo il mio OPINABILISSIMO parere.