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Dipendenza cannabis?

adios

Glandeuse pinéale
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3 Jan 2014
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Penso seriamente di essere dipendente PSICOLOGICAMENTE dalla cannabis.Davvero, senza mi sento davvero impazzire ma mi sono accorto ad esempio prima di fumare quasi controvoglia..ad esempio ultimamente sto fumando abbastanza(tipo gli ultimi due giorni 5 grammi e qualcosa praticamente da solo) pero prima ho fumato una canna stasera con un mio amico e poi poco fa a casa mi stavo preparando per fare su e mi sono accorto di non voler quasi fumare pero ho fatto lo stesso quasi per forza...sono l unico che trova cosi tanto diffiicile smettere xD?
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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8 Juil 2013
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nooberto a dit:
Anch'io ho avuto un periodo di un mese in cui fumavo tutti i giorni. Basta solo un piccolo sforzo, cercare di non fumare per un po' e poi ci si riesce a regolare

Se il piccolo sforzo non basta fatti due conti - quanto fumi, quanto spendi - e insisti nell'imporre alla tua vita quel percorso che vuoi.

Chi non ci riesce prende due strade: o accetta la dipendenza e allora la sua strada è dettata dall'erba per un bel po' oppure si fa aiutare dai servizi appositi, migliaia di persone lo hanno fatto. La cannabis dà dipendenza, lo dimostra l'esistenza di gente che va al Sert e dagli psicologi privati con quel problema
 

Ajeje Brazorf

Sale drogué·e
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10 Août 2013
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Magari se fumi canne misto tabacco e non sei un fumatore di sigarette sei legato senza pensarci alla nicotina più che al thc.
 

toti

Sale drogué·e
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11 Jan 2014
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la dipendenza psicologica a detta di molti non esiste, o comunque non è qualcosa di pesante. Questo argomento mi sta molto a cuore perché io ci combatto tutt'ora.
Per alcuni soggetti particolari(ho riscontrato personalmente questa cosa confrontandomi con un paio di amici che hanno il mio stesso problema) la dipendenza psicologica da erba è un serissimo ostacolo.
ho passato 3 anni della mia vita a non far altro che fumare, davvero. Dimenticando il rapporto con la mia ex, i voti a scuola, i rapporti familiari, le percussioni... Mi sono ritrovato a 18 anni, che mi faccio la cannetta in balcone, in un istituto privato per cerebro deficienti, senza la ragazza, senza aver imparato niente.
Ora aggiungiamo a questa brodaglia l'innata capacità di riuscire a non fare un cazzo per giorni(riesco veramente a stare fermo sul mio divano a pensare per giornate intere senza annoiarmi per nulla), mancanza di volontà e personalità ansiosa e paranoica.
Dovrei studiare giorno e notte perché incombono gli esami, ma sto in balcone, a farmi la cannetta.

Non penso assolutamente di esagerare, questa è la mia esperienza. Un uso inappropriato di ganja, se il soggetto è particolare, è pericolosissimo!
Adesso che sono indaffarato con la tesina non sto fumando niente, ma è molto più difficile di quanto possa sembrare; però se fai passare una settimana noti come sei leggermente più sveglio, anche la mattina alzarti dal letto è più piacevole e sono meno ansioso(certe volte anche se non stavo fatto mi venivano attacchi di panico)

ps. In questi pochi anni di fumo incallito, mi hanno lasciato cataste e cataste di fogli con disegni e composizioni letterarie, produzione artistica insomma

Edit: le info da me riportate non hanno alcuna base scientifica, sono riferimenti prettamente personali
 

illogic

Holofractale de l'hypervérité
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6 Avr 2014
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Il punto è che come molte sostanze che interagiscono col cervello sarebbe buona norma non farne uso fino sl completo sviluppo di quest'ultimo, non è una novità che i ragazzini si lascino trascinare da canne e sigarette tanto da far invidia ad un adulto.
Comunque quoto in pieno quello che ha scritto ajeje,
la dipendenza inconsapevole da tabacco è una bestiaccia, io l'ho provata sulla pelle, fumavo solo canne(dicevo io), invece nelle canne c'era sempre mezza sigaretta e ne fumavo 8/10 al giorno, una volta eliminato il tabacco è cambiato tutto, non fumo per giornate intere e aspetto di arrivare nel letto la sera per accendere il vapo, a volte capita pure di non fumare per niente senza ripercussioni sull'umore o altro...
Moderatevi ed eliminate il tabacco, è una bestiaccia, vi fa parlare pure male dell'erba...
 

adios

Glandeuse pinéale
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3 Jan 2014
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Grazie a tutti quelli che stanno rispondendo :)
comunque si fortunatamente le sigarette in se le ho fumato solo per un po di mesi e sono riuscito quindi a smettere subito..
be comunque in ogni caso non sono come non so tutti i miei amici , tranne chi fuma boh come me xD , co una sigaretta ci fanno due canne io arrivo a farcene anche sei , quindi ne fumo relativamente poco di tabacco...Già che ho aperto il thread, voi cosa intendete per dipendenza psicologica dall erba?
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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8 Juil 2013
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Senza voler imporre niente alle convinzioni di alcuno, ripeto come in altri post che il modello "dipendenza psicologica e dipendenza fisica" è un modello superato.

Con le droghe si fa arrivare sostanze che alterano drammaticamente il funzionamento del cervello e la struttura del cervello in zone ben precise. LA durata dell'alterazione dipende dalla sostanza e dalla quantità e è tutto tranne che una cosa "psichica" o "spirituale" - queste sono interpretazioni della razionalità

Secondo me
 

adios

Glandeuse pinéale
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3 Jan 2014
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nooberto a dit:
Anch'io ho avuto un periodo di un mese in cui fumavo tutti i giorni. Basta solo un piccolo sforzo, cercare di non fumare per un po' e poi ci si riesce a regolare
piu che altro serve una buona motivazione per smetter...
 

Stratislav

Elfe Mécanique
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16 Jan 2014
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adios a dit:
piu che altro serve una buona motivazione per smetter...
Secondo basta solamente nel tenersi impegnati nel raggiungimento di un obiettivo.
Magari io la faccio troppo facile visto che non ho avuto difficoltà ad uscirne ma se la dipendenza da erba è problematica è perchè non ti permette di fare determinate cose quindi prefissandosi un obiettivo, secondo me, col tempo ci si dovrebbe riuscire ad uscire.
 

Psycore

Holofractale de l'hypervérité
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27 Juin 2013
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man from Armenia a dit:
Senza voler imporre niente alle convinzioni di alcuno, ripeto come in altri post che il modello "dipendenza psicologica e dipendenza fisica" è un modello superato.

Con le droghe si fa arrivare sostanze che alterano drammaticamente il funzionamento del cervello e la struttura del cervello in zone ben precise. LA durata dell'alterazione dipende dalla sostanza e dalla quantità e è tutto tranne che una cosa "psichica" o "spirituale" - queste sono interpretazioni della razionalità

Secondo me

Anche il gioco da dipendenza. Eppure non credo che alteri drammaticamente il funzionamento del cervello e la struttura del cervello in zone ben precise.

Non è forse dipendenza psicologica?
 

adios

Glandeuse pinéale
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3 Jan 2014
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nooberto a dit:
Secondo basta solamente nel tenersi impegnati nel raggiungimento di un obiettivo.
Magari io la faccio troppo facile visto che non ho avuto difficoltà ad uscirne ma se la dipendenza da erba è problematica è perchè non ti permette di fare determinate cose quindi prefissandosi un obiettivo, secondo me, col tempo ci si dovrebbe riuscire ad uscire.
Non è che non mi permette di fare certe cose, alla fine puoi fare tutto quando sei fatto no xD?...
fumare mi fa stare bene datemi in motivo per smettere...
perche lo vorrei trovare pure io xD
il problema e quando non c e
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Psycore a dit:
Anche il gioco da dipendenza. Eppure non credo che alteri drammaticamente il funzionamento del cervello e la struttura del cervello in zone ben precise.

Non è forse dipendenza psicologica?

Non sono daccordo, prendi per esempio la dipendenza dal porno:
il cervello si è abituato da anni al trovare il piacere sessuale senza sforzo su internet, in questo modo vengono favorite alcune connessioni neurali a dispetto di altre; andando avanti il processo si intensifica e queste connessioni si rafforzano ed è come un sentiero, più lo si percorre meno crescono piante, poi diventa una stradina, dopo ci metti l'asfalto e infine diventa una bella autostrada.
Ci sono delle modifiche al cervello, che andando avanti sono sempre più difficili da invertire, e te lo dice uno che c'è passato ;)

Già che ci sono approfitto dell'off topic, per chi è interessato a questa problematica consiglio questo video

Per quelli che stanno affrontando qualsiasi dipendenza posso dirvi solo siate forti! Non datevi mai per vinti.
Anche se ci siete ricaduti pensate al tempo in cui ce l'avete fatta a stare senza. Riprovateci, magari smetterete del tutto, magari ci riuscirete per ancora di più, fino al giorno in cui non ci cascherete più.
Io con il porno ci ho provato e riprovato, cedendo, ma rialzandomi sempre anche se un po' amareggiato e adesso sono 10 mesi che ne sono libero! :mrgreen:
Ho visto molte persone che cercavano di smettere di fumare che dopo averne fumata una, invece di farsi forza e riprovarci, si sono arresi ed hanno ricominciato.
La strada raramente è priva di ostacoli e qualche volta ci inciamperemo anche, l'importante è poi riprendere a camminare. Ci vuole forza di volontà, non il piagnucolarsi addosso.
 

Psycore

Holofractale de l'hypervérité
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27 Juin 2013
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Da una rapida ricerca sembrerebbe proprio così.

Secondo i ricercatori dell’Università di Ghent in Belgio, giocare spesso può contribuire a modificare la struttura interna del cervello, favorendo un aumento di “materia grigia” in un’area nota come “striato ventrale”, zona in cui risiede il “centro del piacere” e della “ricompensa”.


Fonte

Grazie ad Orion e Manfromarmenia per la precisazione.
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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8 Juil 2013
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Psycore a dit:
Anche il gioco da dipendenza. Eppure non credo che alteri drammaticamente il funzionamento del cervello e la struttura del cervello in zone ben precise.

Non è forse dipendenza psicologica?

No, infatti come col porno, le chat, gli acquisti compulsivi si parla di "dipendenza sine substantia"

Eppure le modifiche del cervello col tempo sono visibili

Nei limiti di questa pubblicazione qui ci sono delle immagini su pazienti

Studi di neuroimaging

ripeto, scindere psichico e fisico non solo non aveva senso in passato, adesso è proprio sbagliato a fronte degli strumenti di diagnostica (con tutti limiti di questo approccio) e aggiungo che lo considero anche una mancanza di rispetto nei confronti di chi è dipendente, è un'applicazione alle scienze dell'uomo del detto "pancia piena non crede a pancia vuota" chi non ha il problema sminuisce chi ce l'ha "non hai le palle/forza di volontà/carattere..."

la dipendenza è nel cervello prima di tutto
 

Psycore

Holofractale de l'hypervérité
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27 Juin 2013
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ti avevo già dato ragione e ringraziato nel post precedente Man!
 

Locis Pybe

Glandeuse pinéale
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15 Mai 2014
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Penso che comunque la giusta via di mezzo si possa trovare in un consumo equilibrato.
Il problema reale della dipendenza è che ci priva della possibilità di essere parchi.
Conosco tanti amici che da anni sbranzano in tranquillità senza ansie o smanie ma semplicemente godendosi sparuti momenti di svago e senza grossi problemi ( se non consideriamo l'alone cerebrale del day after).
Penso che molte delle cose scritte in questo post siano vere e sacrosante ma, e questo mi stupisce non poco in questa sede, le risposte precedenti sembrano tutte tralasciare un aspetto importante, direi fondamentale.
La carissima in questione è un riconosciuto farmaco, che può essere molto utile in determinati casi clinici gravi e non.
Per cui mi viene da pensare ad un concetto espresso da alcuni medici con cui ho avuto il piacere di conversare:
" spesso è la dose a determinare se una data sostanza possa considerarsi un medicinale o un veleno".
Penso sia verissimo e penso che purtroppo sia la temperie generale della nostra cultura (il cossidetto immaginario collettivo) che unita ai molteplici e multiformi disagi che vive l'uomo di città possa portare ad un uso sconsiderato ed irrispettoso non solo della "signora" ma anche di altre ben più pericolose sostanze.
Inoltre per deformazione professionale ( oltre che musico mi diletto di studi umanistici) sono convinto che un approccio non "culturale", che non tenga conto della mole di informazioni la cui acquisizione è necessaria per un consumo consapevole, sia del tutto deleterio.
Detto questo una delle domande che più mi assilla è se una persona che ha avuto dei problemi di dipendenza con la nostra "affezionatissima" una volta trovato l'equilibrio possa continuare un uso sporadico e rilassato.
Voi che dite???

( sull'inutilità della distinzione tra psico/fisica mi trovo del tutto d'accordo con man from armenia )
 

Ajeje Brazorf

Sale drogué·e
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10 Août 2013
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man from Armenia a dit:
No, infatti come col porno, le chat, gli acquisti compulsivi si parla di "dipendenza sine substantia"

Eppure le modifiche del cervello col tempo sono visibili

Nei limiti di questa pubblicazione qui ci sono delle immagini su pazienti

Studi di neuroimaging

ripeto, scindere psichico e fisico non solo non aveva senso in passato, adesso è proprio sbagliato a fronte degli strumenti di diagnostica (con tutti limiti di questo approccio) e aggiungo che lo considero anche una mancanza di rispetto nei confronti di chi è dipendente, è un'applicazione alle scienze dell'uomo del detto "pancia piena non crede a pancia vuota" chi non ha il problema sminuisce chi ce l'ha "non hai le palle/forza di volontà/carattere..."

la dipendenza è nel cervello prima di tutto

Cavolo, interessante come articolo!
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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382
Locis Pybe a dit:
Penso che comunque la giusta via di mezzo si possa trovare in un consumo equilibrato.
Il problema reale della dipendenza è che ci priva della possibilità di essere parchi.
Conosco tanti amici che da anni sbranzano in tranquillità senza ansie o smanie ma semplicemente godendosi sparuti momenti di svago e senza grossi problemi ( se non consideriamo l'alone cerebrale del day after).
Penso che molte delle cose scritte in questo post siano vere e sacrosante ma, e questo mi stupisce non poco in questa sede, le risposte precedenti sembrano tutte tralasciare un aspetto importante, direi fondamentale.
La carissima in questione è un riconosciuto farmaco, che può essere molto utile in determinati casi clinici gravi e non.
Per cui mi viene da pensare ad un concetto espresso da alcuni medici con cui ho avuto il piacere di conversare:
" spesso è la dose a determinare se una data sostanza possa considerarsi un medicinale o un veleno".
Penso sia verissimo e penso che purtroppo sia la temperie generale della nostra cultura (il cossidetto immaginario collettivo) che unita ai molteplici e multiformi disagi che vive l'uomo di città possa portare ad un uso sconsiderato ed irrispettoso non solo della "signora" ma anche di altre ben più pericolose sostanze.
Inoltre per deformazione professionale ( oltre che musico mi diletto di studi umanistici) sono convinto che un approccio non "culturale", che non tenga conto della mole di informazioni la cui acquisizione è necessaria per un consumo consapevole, sia del tutto deleterio.
Detto questo una delle domande che più mi assilla è se una persona che ha avuto dei problemi di dipendenza con la nostra "affezionatissima" una volta trovato l'equilibrio possa continuare un uso sporadico e rilassato.
Voi che dite???

( sull'inutilità della distinzione tra psico/fisica mi trovo del tutto d'accordo con man from armenia )

Secondo me in teoria sì, ma la cosa non è così semplice; molte volte quando si riprova ad approcciare ciò che ci dà dipendenza, pensando ormai di non esserne più succube ci si ricasca.
La soluzione secondo me sentire ciò che fai, essere presente nel gesto.
Per esempio io ho smesso di fumare tabacco in maniera dipendente, per un po' non ho proprio pensato a toccarlo, ma l'altro giorno è capitata un'occasione che ho sentito giusta, ho fatto quel gesto con la massima consapevolezza possibile, e non mi è passato proprio per la testa di ricominciare a fumare.
Bisogna cercare di non crearsi delle abitudini, perchè stanno alla base della dipendenza; quel gesto deve essere unico.
Una volta ne parlavo con un amico; a lui pareva assurdo che avessi dovuto smettere definitivamente con il porno; il fatto è che ognuno è più soggetto di altre ad alcune dipendenze e mentre tu puoi gestire quella data cosa io non ne sono capace: c'è chi beve un bicchiere di vino, ma non diventa alcoolizzato, mentre per altri è un grave problema, c'è chi fuma una sigaretta ogni tanto e chi non può farne a meno.
Secondo me non è per tutti riprovare ad approcciarci a ciò che ci ha dato dipendenza e bisognerebbe evitare del tutto (per quanto poco mi possano piacere gli estremismi nella vita).
Poi passato sufficiente tempo, facendolo con consapevolezza si può sempre riprovare, ma non me la sento di suggerire a tutti di farlo, così a cuor leggero perchè molti potrebbero ricadere nella dipendenza.
 

BlueFire

Holofractale de l'hypervérité
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28 Oct 2013
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Poi per i casi estremi c'è Quitters inc. (specializzati però in sigarette)
 
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