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Probabilmente queste poche righe tratte dall'introduzione de L'alba delle droghe (già proposto nelle pagine precedenti se non ricordo male) incarnano la filosofia della nostra community.

Secondo gli autori di questo libro, infatti, i problemi relativi alle
sostanze alteranti, legali o illegali che siano, non derivano tanto dai
loro principi attivi, quanto dalle modalità con cui vengono impiega-
te. Cioè dalla consapevolezza e dal senso di responsabilità dei sin-
goli consumatori.
Si tratta di un punto di vista generalmente sgradito a chi pone il
tema delle droghe in termini di etica partendo, però, dal presuppo-
sto dell’esistenza di una “madre di tutte le etiche” di matrice religio-
so/istituzionale. Ma nessuno può negare, ormai, che anni di proibi-
zionismo legale e terrorismo culturale, di informazione orientata a
demonizzare piuttosto che a fornire strumenti di comprensione,
hanno prodotto morti e omologazione di pensiero invece che co-
scienza, creando allarme sociale e mercato esattamente come le
guerre. Solo che, mentre l’allarme si riduce per saturazione psichica
degli “allarmati”, il mercato delle droghe si amplia, tanto in quantità
d’utenza che in diversificazione dell’offerta, grazie a nuove sintesi
chimiche modificabili secondo le esigenze delle diverse tipologie di
consumatori e utilizzabili con la semplicità di un analgesico. Sono
proprio queste che hanno sostituito nell’immaginario collettivo il fa-
scino perverso di sostanze estreme come l’eroina.
In realtà, “comunicare la droga” è molto più difficile che usarla.
Chi produce comunicazione si sente di solito obbligato a prender-
ne le distanze, mentre chi mette in gioco le proprie esperienze ottie-
ne spazio in un contesto credibile solo quando decide di pentirse-
ne. Forse perché “comunicare la droga” rispettando la realtà signi-
fica parlare della soddisfazione di un piacere che milioni di perso-
ne di ogni razza e religione, in tutti gli angoli della Terra da migliaia
di anni, perseguono attraverso l’uso del libero arbitrio e seguendo
la sola regola della propria inclinazione. Senza nascondersi che, tra
queste, soltanto una percentuale variabile secondo il contesto stori-
co, politico e socioculturale raggiunge un livello di dipendenza pe-
ricolosa, o addirittura letale, dalla propria forma di alterazione pre-
ferita. Gli altri, quelli che hanno modalità d’uso consapevoli, conti-
nuano il loro rapporto con le sostanze per tutta la vita o fino al mo-
mento in cui la loro ricerca interiore li conduce altrove, ma restano
l’unica categoria di consumatori esclusa da tutte le statistiche. Una
federazione trasversale di “non contemplati” destinata alla clande-
stinità per non smentire l’assioma che le droghe, soprattutto quan-
do sono illegali, fanno inevitabilmente male.
La scommessa sull’attualità di un libro come questo – da cui la
decisione di ripubblicarlo dopo tanto tempo con solo qualche ta-
glio “di alleggerimento” e una breve appendice finale sull’ecstasy e
la sua cultura – si gioca sulla possibilità che i “consumatori sani” si
riapproprino del dibattito sulle droghe.
Da loro, probabilmente, la sola chance di qualche idea nuova. Sia
su come prevenire il rincoglionimento da “ideologia dello sballo”,
che su come contenere i danni sociali derivati dall’uso scorretto e
autolesionista dell’ormai incalcolabile numero di sostanze psico-
trope attualmente presenti sul mercato.

Roberto Carcano
 
SaulSilver a dit:
2 Risposte to “SACRI BOVINI :ORIGINI MAGICHE DELLA CULTURA ALLEVATORIA: Parte seconda”


  • Giorgio Samorini on Gennaio 11th, 2011 13:06Pur considerando valide le considerazioni qui esposte sulle origini dell’allevamento vaccino, mi permetto di aggiungere la seguente considerazione: gli studiosi di questo argomento sono soliti non prendere in considerazione - per mancanza di conoscenze specifiche - un importante dato ecologico che potrebbe aprire ulteriori vie interpretative o completare quelle già elaborate: negli sterchi lasciati da tutti i quadrupedi (e non solo le mucche e i cavalli) crescono funghi allucinogeni (se ne conoscono al momento più di 60 specie specificatamente stercorarie). E’ assai probabile che i cacciatori delle società primitive, così attenti alle tracce lasciate dai quadrupedi, avessero scoperto le proprietà “enteogene” di questi funghi, considerati universalmente come “cibo degli dei”. Ciò apre nuove prospettive interpretative circa l’origine (paleolitica) della divinizzazione dei quadrupedi selvatici e, in secondo luogo, di quelli allevati.

Voir la pièce jointe 15042
 
Kataz lo carico stasera, Quello di Camilla è veramente una bella lettura, alla fine pure spassosa.
 
https://www.mediafire.com/?5eseepr5jzigzvr

VI consiglio un libro che si trova nello Scribd di Psiconautica.in, Sciamanesimo e le tecniche dell'estasi(pp. 540), raccoglie un sacco di informazioni, fa delle analisi di confronto, e la cosa che a me fa piacere è la presenze di analogie marcate con la Bibbia. adioss
 
Grazie sd&m, i tuoi link sono sempre ottimi!
 
Metamorfosi delle piante - Goethe (rapporto natura-sviluppo personale da parte del noto poeta)
Celebre frase del romanzo è: "la scienza è uscita dalla poesia" (e questa la dice lunga) :D

L'alfabeto scende dalle stelle - Giuseppe Sermonti(testo forse non proprio psiconautico però comunque lo inserisco per i più curiosi, e perchè no, perchè nemmeno io pensavo di trovare un libro del genere).

Telos Vol. 1-2-3, in italiano non esistono in pdf, però in inglese si.(serie di romanzi su società scomparse e insegnamenti per una società pacifica, e sviluppo personale)
Non ho letto personalmente questi 3libri, però dai commenti sul web sembrano carini.
 
Qualcuno sa consigliarmi qualche bel libro che parli dei misteri archeologici sparsi nel mondo, delle possibili interazioni con forme di vita aliene e utilizzo di psichedelici?? Qualcosa tipo "sciamani" di Hancock, o "Impronte degli Dei" sempre di Hancock
 
credo che Carlos Castaneda sia uno scrittore perfetto da leggere...ha scritto 12 libri in circa 30 anni di viaggio formativo tra curandero messicani e stregoni vari...a me ispira tantissimo. consiglio tutti i suoi 12 libri :retard:
 
Anche a me ispira molto Castaneda, anche se molti dicono che sia un imbecille e che si sia inventato tutto.. mah.. credo che qualcosa di suo la leggerò lo stesso... probabilmente sono solo dicerie
 
Austin a dit:
Anche a me ispira molto Castaneda, anche se molti dicono che sia un imbecille e che si sia inventato tutto.. mah.. credo che qualcosa di suo la leggerò lo stesso... probabilmente sono solo dicerie
Faccio parte di quei molti.
 
non capisco perche alcune persone credono che le sue cose che ha scritto siano false o inventate. Perche? su quali elementi e con quale criterio molte persone pensano che Carlos sia un ciarlatano ?
 
da qualche parte ho letto che tra i "molti" c'è anche sua moglie... magari mi sbaglio però se veramente c'è un sacco di gente che dice la stessa cosa, forse qualcosa di vero c'è.. anche se spesso siamo dei pecoroni e quello che dice uno lo ripetiamo tutti... Monad tu come mai pensi sia un ciarlatano?
 
Libros recomendados por Alejandro Jodorowsky para desarrollar tu conciencia - Plano sin fin

Ecco un valido aiuto, grazie come sempre, Jodo:idea:


"The Tao of Health, Sex, and Longevity: A Modern Practical Guide to the Ancient Way"

by Daniel Reid

E questa chicca:

Serge Latouche - Il ritorno dell'etnocentrismo. Purificazione etnica versus universalismo cannibaleHo editato più volte nel corso di settimane, però vi assicuro che ultimo edit è stato diciamo perchè mi interessava il tema dell'universalismo. E senza stare qui a dilungarmi, wiki mi ha ricondotto lì, e anche il Manuale di Antropologia di Ugo Fabietti, quindi, tirando le somme, è un buon spunto sociale-culturale su cui pensare.
Mi rodeva-rode il fatto che esistono frammenti culturali sparsi nel mondo, ma poi oppressi, sfruttati. La mia domanda era banale, ma le risposte sono sempre dure da digerire.



http://obiettivi.wordpress.com/2011/07/09/megaraccolta-audiolibri-gratuiti-download-da-megaupload/ dove scaricarli
 
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