Il forum si è mangiato il mio commento. Se mod possono e hanno tempo/voglia, magari diano un'occhiata se riescono a recuperarlo. Intanto provo a riassumerlo:
-paradossale come per guarire gli occidentali dal loro materialismo gli si chieda fior di quattrini
-forse gli occidentali sembrano avidi solo perchè vivono in una società dove la felicità è subordinata al benessere economico
-rendere la crescita spirituale un bene acquistabile sul mercato non è certo la via per rendere la nostra società migliore
-il censo non è di sicuro il criterio più sensato per selezionare i discepoli se ciò che ci interessa è la loro profondità ed onestà intellettuale, mentre è di certo il migliore se stiamo cercando clienti e l'unico nostro interesse è il denaro
-proviamo un attimo a fare due conti, quante spese ci possono essere nell'offrire una seduta di aya? credo che 150 euro offrano degli introiti decisamente alti
E' giustificato farsi pagare per un qualsivoglia servizio, ma se io vendessi fragole di bosco a 150 euro al chilo, chi si sognerebbe di dire che non sono un truffatore, chi difenderebbe il mio sincero desiderio di condividere col mondo le i prodotti genuini della natura? A questo punto la questione è, appunto, fare questi due conti in tasca ai tizi e capire se, presumibilmente, rientrano a mala pena dalle spese, oppure ci stanno lucrando parecchio. Secondo me la seconda, ma potrei sottovalutare la cosa.
Quoto snowball, il denaro è sbagliato eccome, e secondo me non solo da quando è diventato un titolo di debito anche se questo ha nettamente peggiorato il sistema, ma perchè implica un concetto di scambio i cui risultati sono la mercificazione della vita e la salarizzazione del tempo umano, criteri necessari (anche se non sufficinti, lo ammetto) al capitalismo ed al consumismo. Se il denaro non esistesse il mondo sarebbe migliore, certo molti vantaggi della nostra società andrebbero a farsi benedire ma pure molti svantaggi. Mentre non è pensabile una società integralemte migliore che si basi sul denaro. che poi questa sia utopia, è altro discorso. Il punto è che se si parla di spiritualità, di etica o di giustizia, il denaro dovrebbe starne fuori quanto più possibile, e mi pare che i prezzi di cui stiamo parlando non è "star fuori quanto più possibile", non è fare buon uso del denaro per migliorare il mondo, ma semplicemente lucrarci sopra. Ecco, come dici tu, il denaro è uno strumento, quindi dobbiamo capire quando è strumento di cambiamento collettivo e quando è strumento di lucro individuale.