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Perchè l'eroina viene discriminata più delle altre droghe?

indigo

Glandeuse pinéale
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12 Juil 2014
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Nullè a dit:
oh fammi fare na grattata di palle vah!

comunque prima di sparare cazzate pensaci bene perchè non puoi sapere i problemi che ho avuto con la legge...

e fortuna che ho scritto "non me lo auguro" per dire farti capire la mia contrarietà a un evento del genere

di quale cazzata parli? il condizionale viene usato nei periodi ipotetici per descrivere un'ipotesi. affermare un'ipotesi non significa affermare una verità o fatto. poi non ho capito. hai avuto problemi con la legge e, nonostante tutto, difendi un proibizionista come man from armenia; ma questo ti pare un comportamento logico? che ti gira in testa? ti piace avere problemi con la legge? hai gusti strani, molto strani, quasi inverosimili
 

PartyCrasher

Neurotransmetteur
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11 Août 2014
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Nella vita non ci si può basare sugli altri per fare scelte. L'eroina è uno sballo "unico", siamo daccordo, ma sta ad ognuno di noi fare i calcoli e decidere se prendere un rischio che ti comprometterà la vita anche solo dopo una striscia o altro. Perché te la comprometterà. Lo farai due volte all'anno nella città dove vivi e "riesci" a non essere dipendente? Dimmi tutte le altre volte però che ci penserai con una voglia che ti mangia sottopelle.
Prendendo in considerazione allora tutti i benefici e tutto ciò che perderai allo stesso tempo, saprai come comportarti e dirà molto sulla tua forza come essere umano.
 

indigo

Glandeuse pinéale
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12 Juil 2014
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Psycore a dit:
Trovo utile avere il coraggio di cambiare idea. Restare coerenti con la propria "ideologia" è fondamentalmente rifiutare di migliorarsi. Qui mi pare che si stia discutendo sul: io sono più bravo perchè io, io, io. Non c'è spirito costruttivo, ma solo di scontro. Argomentare la propria posizione e poi valutare senza influenze ideologiche (fottute ideologie, male del mondo) dovrebbe essere a mio avviso la "via" da percorrere.

Capire che non c'è niente da capire, ma ci sono solo cose da scoprire che non scopriremo mai fino in fondo. Possiamo solo cercare di descriverle, ma poichè descrivere il comportamento umano a parole è impossibile nella sua totalità, sappiamo già che sarà un fallimento (almeno parziale).

quella frase non ha nulla a che fare con l'ideologia gramsciana e comunista. e poi come fai ad associare una frase a un'ideologia quando ignori, volutamente, tutte le ideologie? quella frase rappresenta il mio pensiero e non ha nulla a fare con l'ideologia. se non mi credi prova a confrontare l'ideologia gramsciana con quella frase, se ne sei in grado. gramsci scrisse molto cose, e solo alcune di esse avevano un valore politico e sociale

nel 1992, un certo Fukuyama, dichiarò la "fine della storia". questo concetto esprimeva, ed esprime tutt'ora, la vittoria ideologica di una fazione, il capitalismo libertario, su un'altra, il comunismo sovietico. in questa epoca post-ideologica, l'ideologia dominante è espressione di tutte le società. noi tutti viviamo basandoci sullo schema creato dai primi liberali e capitalisti, senza nessun conflitto ideologico all'interno della società. quando scrivi "valutare senza influenze ideologiche" affermi un'illusione, un mondo ideale che non esiste e mai esisterà. il caro amico man from armenia è espressione della guerra alle droge iniziata da Richard Nixon. puoi credere che la guerra alle droghe non avesse un valore ideologico, crederlo, come credere che Nixon fosse una brava persona o il miglior presedente americano di tutti i tempi. ma solo credenze

l'ideologia, specie quella politica e religiosa, è insita in molte realtà della nostra società per un motivo semplicissimo: la sfera politica crea le regole della società. essere immuni alle ideologie è come essere immuni alla morte. non puoi esserlo.
 

indigo

Glandeuse pinéale
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12 Juil 2014
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PartyCrasher a dit:
Prendendo in considerazione allora tutti i benefici e tutto ciò che perderai allo stesso tempo

hai centrato il punto. in questo paese vai in galera per qualsiasi sostanza, eroina o altro. ecco perché odio i proibizionisti
 

Ming

Sale drogué·e
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5 Sept 2014
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indigo a dit:
nel 1992, un certo Fukuyama, dichiarò la "fine della storia". questo concetto esprimeva, ed esprime tutt'ora, la vittoria ideologica di una fazione, il capitalismo libertario, su un'altra, il comunismo sovietico.
Scusa la pignoleria, ma magari intendevi capitalismo liberista. A parte questo, d'accordo con te.
 

indigo

Glandeuse pinéale
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Ming a dit:
Scusa la pignoleria, ma magari intendevi capitalismo liberista. A parte questo, d'accordo con te.

esatto, più o meno

la definizione esatta, se vogliamo essere pignoli, non è liberista ma neoliberista. il neoliberismo presero piede prima del 1992. ma queste sono sfumature
prima pensavo al capitalismo delle origini, tipo il laissez-affaire. quello era un capitalismo libertario. così mi è uscito libertario. il modello attuale di capitalismo è diverso dal capitalismo delle origini, tuttavia persistono alcune idee e pratiche libertarie - ovvero in contrasto con le leggi dello stato
 

Ming

Sale drogué·e
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A me pare che la differenza tra il capitalismo moderno e quello delle origini è che in quello delle origini poteva essere rintracciata l'impronta dell'etica calvinista, mentre oggi il fine ultimo non è il capitale ma il lusso. Poi vabbè, anche il passaggio da una logica di produzione di beni a quella di speculazione finanziaria, col tramonto della figura dell'industriale proprietario e la comparsa dei manager di srl. Il lassez-faire è una costante del capitalismo, sia nella sua forma tipica liberista che in quella estrema dell'anarco-capitalismo (o capitalismo libertario). La mano invisibile del mercato ed altre amenità. Senza libero mercato, senza concorrenza, il capitalista è uno squalo con la museruola.

Ad ogni modo libertario è l'aggettivo che corrisponde all'ideale anarchico, quindi dire che il capitalismo in origine fosse libertario mi fa un po' accaponare la pelle. Il punto è che l'anarco-capitalismo è una contraddizione, l'anarchismo è da sempre anticapitalista. La dissoluzione dello stato proposta da certi pensatori cosiddetti anarco-capitalisti non è carto quella proposta dai veri libertari, come Proudhon, Kropotkin e Malatesta. Il capitalismo è nemico della libertà dell'uomo, proprio perchè favorevole alla libertà di mercato.
 

indigo

Glandeuse pinéale
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Ming a dit:
A me pare che la differenza tra il capitalismo moderno e quello delle origini è che in quello delle origini poteva essere rintracciata l'impronta dell'etica calvinista, mentre oggi il fine ultimo non è il capitale ma il lusso. Poi vabbè, anche il passaggio da una logica di produzione di beni a quella di speculazione finanziaria, col tramonto della figura dell'industriale proprietario e la comparsa dei manager di srl. Il lassez-faire è una costante del capitalismo, sia nella sua forma tipica liberista che in quella estrema dell'anarco-capitalismo (o capitalismo libertario). La mano invisibile del mercato ed altre amenità. Senza libero mercato, senza concorrenza, il capitalista è uno squalo con la museruola.

Ad ogni modo libertario è l'aggettivo che corrisponde all'ideale anarchico, quindi dire che il capitalismo in origine fosse libertario mi fa un po' accaponare la pelle. Il punto è che l'anarco-capitalismo è una contraddizione, l'anarchismo è da sempre anticapitalista. La dissoluzione dello stato proposta da certi pensatori cosiddetti anarco-capitalisti non è carto quella proposta dai veri libertari, come Proudhon, Kropotkin e Malatesta. Il capitalismo è nemico della libertà dell'uomo, proprio perchè favorevole alla libertà di mercato.

non mi credi? fai una cosa molto semplice. vai sul sito dei wu ming, quelli veri, e chiedigli:

considerando il pensiero rousseauiano, l'origine del capitale descritta da marx, e la separazione fra etica e capitale degli utilitaristi; possiamo cosiderare il capitalismo delle origini come un capitalismo libertario?

se ti dicono di no, mi dai il link della discussione e intervengo io. i wu ming sono abbastanza ciarlieri. dovrebbero darti una risposta in fretta. e poi sono abbastanza esperti su queste questioni

rousseau fu il primo filosofo (moderno) a scagliarsi contro un leviatano ingiusto. infatti rousseau viene considerato un proto libertario-liberale. gli altri autori arrivano dopo

l'anarco-capitalismo viene descritto bene da slavoj zizek. cerca in rete o leggiti qualche libro
 

Ming

Sale drogué·e
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Mah guarda, potresti anche avere ragione tu, nel senso che può essere che ci siano stati pensatori che l'hanno chiamato così. Ma i Wu Ming sono di formazione marxista, per quanto mi pare di capire siano senza tropi pregiudizi nei confronti dell'anarchismo. Rivolgiamoci a qualunque pensatore anarchico e ti risponderà coi peli dritti sulle braccia. Capiamoci, non è che non sono d'accordo con la sostanza di quello che dici, sono d'accordissimo che la libertà dai vincoli dello stato sia da sempre una richiesta del pensiero liberista ed una necessità pe il capitalismo, e difatti l'ho anche scritto. Semplicemente non mi piace la scelta lessicale, per me il libertarismo è un altra cosa. Chiamiamo libertari gli anarchici e liberisti i capitalisti e liberali i democratici. Tra l'altro mi risulta che l'anarco-capitalismo sia un filone di pensiero emerso in tempi più recenti, tipo gli anni 60. Ma qui parlo solo sulla base di wikipedia, potrei sbagliare.

Uscendo dal tracciato , tanto per stemperare i toni: ti piacciono i Wu Ming? Hai già letto il nuovo libro? Io ho solo sentito un reading e pare una roba potente. In effetti il mio nome è un po' un tributo a loro, anche se in realtà partiamo da un ispirazione comune che è il Tao Te Ching. Mi sarebbe piaciuto scegliere come nick proprio Wu Ming, ma ci sono già loro, porca zozza. :)
 

indigo

Glandeuse pinéale
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sei te a cercare la ragione. io ti ho indicato un gruppo di persone capaci di ragionare su queste cose. non vuoi comunicare con loro? io non posso perdere tempo su queste cose. mi servirebbe una giornata per raccogliere tutte le citazioni necessarie. i wu ming sono gruppo di persone capaci di avvalorare o smentire la mia opinione sul capitalismo libertario

poi guarda che il comunismo non aveva pregiudizi verso l'anarchismo. fu gramsci a creare il primo partito comunista senza anarchici. anche mussolini aveva gruppi di anarchici nel pnf. pensa: anarchia e fascismo. detta così pare una contraddizione, una cazzata partorita dal mio cervello, ma il fascismo aveva punti di contatto con l'ideologia anarchica. questi sono fatti risaputi. ti basterebbe approfondire l'ideologia fascista per comprendere la presenza di anarchici nei fasci

il concetto di anarco-capitalismo è legato alla cultura new age sviluppata negli anni 60', esatto, risulta anche a me

io ho sbagliato aggettivo rispetto al periodo storico: avrei dovuto usare neoliberista al posto di libertario. questo sì. ma dire "il capitalismo libertario non esiste", ovvero non esiste un capitalismo intollerante alle regole degli stati, mi pare una bella forzatura

seguo il blog dei wu ming per curiosità
 

Ming

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ma dire "il capitalismo libertario non esiste", ovvero non esiste un capitalismo intollerante alle regole degli stati, mi pare una bella forzatura
Ma io non ho mica detto questo, anzi, ho ribatito più volte il contrario. Facevo solo un po' di pignoleria lessicale.

Se no come li raggiungo i 20 messaggi? :p

Pace.
 

indigo

Glandeuse pinéale
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Ming a dit:
Ma io non ho mica detto questo, anzi, ho ribatito più volte il contrario.

l'hai fatto...

Ad ogni modo libertario è l'aggettivo che corrisponde all'ideale anarchico, quindi dire che il capitalismo in origine fosse libertario mi fa un po' accaponare la pelle. Il punto è che l'anarco-capitalismo è una contraddizione, l'anarchismo è da sempre anticapitalista.

ma io non sono "incazzato". mi difendevo dall'opinione di psycore e provavo a farlo ragionare sull'origine dele nostre idee, sul nostro senso comune. altro esempio: il diritto di proprietà non è forse un argomento ideologico di matrice liberale (vedi john locke)?
 

Ming

Sale drogué·e
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Vabbè ma scusa dire che la libertà dai vincoli dello stato fa parte del capitalismo mica vuol dire che il capitalismo è libertario. Si chiama liberismo, perchè devi tirare in ballo l'anarchia?
 

indigo

Glandeuse pinéale
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Ming a dit:
Vabbè ma scusa dire che la libertà dai vincoli dello stato fa parte del capitalismo mica vuol dire che il capitalismo è libertario. Si chiama liberismo, perchè devi tirare in ballo l'anarchia?

sei te a fare l'equazione libertario = anarchico. a volte libertario può essere un sinonimo di anarchico, certo, ma i movimenti libertari (tipo la rivoluzione francese) sono precedenti all'idea di anarchia. non puoi affermare "la rivoluzione francese era un movimento anarchico" perché non esisteva la concezione di anarchia. anche Rousseau, che viene messo da wikipedia fra gli anarchici (i soliti errori di wikipedia), affermarva la necessità di una costituzione minima, pochissime leggi, per garantire un nuovo tipo di stato - a lui piacevano le repubbliche. dire libertario non significa dire anarchico, ma è modo per rappresentare un capitalismo in conflitto con alcune autorità statali

il capitalismo, rispetto all'anarchia, ha bisogno di strutture statali o para-statali per accumulare capitale e mezzi di produzione. e su questo siamo d'accordo. però converrai con me che forme di sfruttamento di tipo capitalista, come la schiavitù, non possono essere considerate di tipo liberista, perché non riconoscono nessun valore alla libertà dell'individuo. l'individuo, la sua forza di lavoro, diventa semplice merce a disposizione di chi ha il capitale e il monopolio della forza per mantenerlo in una condizione di schiavitù

il problema, dal tuo lato, è ricondurre tutte le forme di capitalismo al modello di capitalismo liberista. io, utilizzando l'aggettivo libertario, semplifico il modello di capitalismo, attribuendo al modello capitalista tratti del pensiero libertario. ma non sarà mai libertario in tutto e per tutto. purtroppo neanche la definizione "capitalismo liberista" sarà in grado di descrivere con esattezza tutti i modelli del capitalismo (vedi anche il capitalismo cinese)
 

Karonte

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Ta ta ta ta!
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Ming

Sale drogué·e
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Onestamente non capisco quello che dici. Libertario è nell'uso comune sinonimo di anarchico, e di sicuro non è un concetto che amplia quello di liberismo. La schiavutù non sarebbe liberista ma libertaria? Mah...Vabbè io a sto punto la chiudo qua perché tanto non credo che questo OT interesi a nessuno.

Ciao.
 

indigo

Glandeuse pinéale
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armageddon a dit:
forse perchè è una merda nel vero senso della parola? consiglio :
prova altre "storie" ,meriti di meglio,fidati! :D

a me dai della merda e a lui dici di cercare di meglio... questo è altruismo col culo degli altri. usavo la stessa frase quando un amico veniva lasciato da qualcuna: "dimenticala, tanto era una stronza, tu meriti di meglio". sono frasi fatte per tirare su il morale. ma non penso di avergli "fatto del male". forse sei te quello abbattuto e proietti il tuo stato mentale in questa situazione. o forse ho fatto del male a te
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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forse rispondeva alla domanda dell'argomento in'... ma tutti così voi andini da ste parti? =D

tornando in tema, perché è giusto così. perché ti fa diventare una vittima. (almeno con il crack diventi cattivo rude e stronzo). e la società odia le vittime.
 

indigo

Glandeuse pinéale
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12 Juil 2014
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Abej^a G. a dit:
forse rispondeva alla domanda dell'argomento in'... ma tutti così voi andini da ste parti? =D

tornando in tema, perché è giusto così. perché ti fa diventare una vittima. (almeno con il crack diventi cattivo rude e stronzo). e la società odia le vittime.

e prima il dottore, e l'armeno, e pure nulle... alla fine è diventata un'abitudine. anche albert camus scriveva: In fondo non c'è idea cui non si finisca per far l'abitudine.
ormai è un'abitudine. non posso farci niente

giusto? è giusto non uccidere eppure in guerra uccidiamo, e non lo facciamo per legittima difesa. i concetti di giusto e sbagliato cambiano da luogo a luogo e cambiano all'interno della storia umana. affermare la morale corrente significa solo accettarla, condividerla. alla meno peggio è una posizione di comodo. la vera sfida è cambiare le carte in tavola. in portogallo hanno cambiato approccio verso i consumatori e sono riusciti a ridurre i danni, senza odio di stato e senza odio sociale
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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8 Juil 2013
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indigo a dit:
xxxxin portogallo hanno cambiato approccio verso i consumatori e sono riusciti a ridurre i danni, senza odio di stato e senza odio sociale

Ancora con la storia del Portogallo. la politica portoghese sulla droga è identica alla nostra, non c'è nessuna differenza rilevante

forse armageddon non parlava di te, solo dell'eroina

se mi nomini non ti stupire che venga a disturbarti nelle tue pratiche di solitaria autosoddisfazione mentale che mi pare siano l'unica autentica abitudine che coltivi
 
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