Quoi de neuf ?

Bienvenue sur Psychonaut.fr !

En vous enregistrant, vous pourrez discuter de psychotropes, écrire vos meilleurs trip-reports et mieux connaitre la communauté

Je m'inscris!

Pensavano fossero spinaci e invece era stramonio: due donne intossicate

Freedom.Keeper

Elfe Mécanique
Inscrit
1 Avr 2011
Messages
256
Mangiano “spinaci allucinogeni”: 2 intossicate

Pensavano di mangiare dei semplici spinaci e invece nel loro piatto c’erano piante di stramonio, “l’erba del diavolo” (o erba delle streghe) con proprietà allucinogene. Risultato? Una madre di 64 anni e la figlia di 25 anni ne sono rimaste intossicate e sono finite in ospedale. L’episodio si è consumato In Trentino, presso Ala.


Le due donne, già giudicate fuori pericolo dai medici, hanno raccontato di aver raccolto le piante direttamente dal proprio orto, coltivato con dei semi comperati in un centro commerciale veneto. Quindi una volta cucinato i presunti spinaci li avrebbero messi a tavolo per gustarli. Ma appena percepito i primi sintomi da avvelenamento e le prime allucinazioni (con alcuni problemi alla vista), le due donne hanno dato l’allarme e sono state trasportate al Centro Antiveleni di Padova, dove sono state disintossicate e poi dimesse.

Nel frattempo le forze dell’ordine si sono già messe al lavoro per cercare di scoprire come abbiano fatto i semi di stramonio a finire in commercio.

Lo stramonio comune (Datura stramonium L.) è una pianta a fiore appartenente alla famiglia delle Solanacee (Angiosperme Dicotiledoni).Come altre specie del genere Datura è altamente velenosa a causa dell’elevata concentrazione di potenti alcaloidi, presenti in tutti i distretti della pianta e principalmente nei semi.

I nomi “erba del diavolo” ed “erba delle streghe” si riferiscono alle sue proprietà narcotiche, sedative ed allucinogene, utilizzate sia a scopo terapeutico che nei rituali magico-spirituali dagli sciamani di molte tribù indiane. Contiene infatti, gli alcaloidi allucinogeni scopolamina e atropina. E in tempi remoti veniva spesso usata per il suicidio e l’omicidio.

Elisabetta Paladini
 
Haut