spinosauro
Matrice périnatale
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- 15 Sept 2014
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Sono uno psiconauta da quando a 16 anni scoprii lo Yoga e cominciai a viaggiare con la mente.
Lo Yoga poi l'ho abbandonato, ma questa idea degli stati alternativi di coscienza mi ha sempre affascinato.
Noi di solito viviamo due o tre stati di coscienza: la veglia, il sonno e quel momento che precede il sonno, in cui per un istante siamo a metà tra i due mondi. Ma in realtà ci sono altri stati: anche la veglia offre diversi livelli, a ben pensarci: per esempio lo stato febbricitante ed esaltato in cui ci troviamo quando siamo preda di un grande entusiasmo, lo stato di disperazione, quando tutte le strade ci sembrano chiuse e non vediamo alcun significato in quello che facciamo, l'ispirazione che ogni tanto ci prende, e ci porta in un mondo di infinite combinazioni e possibilità, ed altri ancora.
Siamo tutti un po' psiconauti se viviamo le nostre emozioni e seguiamo la nostra mente nelle sue peripezie.
Per molti poi ad un certo punto c'è la scoperta che una sostanza è in grado di alterare il nostro stato mentale, di farci sperimentare un modo diverso di essere. L'alcool è tollerato, e quindi di solito è con questo che si fanno le prime esperienze.
Una bella sbornia è anche un modo per scoprire che possiamo essere molto diversi da come siamo di solito. Ma ognuno in effetti ha il suo destino scritto sulla mano, perché ognuno ha il suo viaggio preferito, e non per tutti l'alcool è la miglior strada possibile.
La via maestra è quella di non uscire troppo dalla lucidità come è intesa di solito, dalla visione condivisa della realtà, dagli standard.
Tuttavia ci sono anche strade che si diramano dalla via maestra, qualche volta scorciatoie, qualche volta vicoli ciechi. Strade nascoste, molto difficili da percorrere e anche da trovare, affascinanti e bizzarre, che conducono a paesaggi molto diversi da quelli a cui siamo abituati.
Chi si avventura su queste strade impervie sperimenta a suo rischio e pericolo stati che in effetti vengono ignorati o negati qui, oggi, in qualche miope angolo di mondo, ma con i quali sappiamo bene che in effetti l'uomo fa i conti da millenni: da sempre egli infatti compie questa ricerca cercando nella sua sete di conoscenza di sperimentare e di capire la realtà, tutta la realtà, di sè e del mondo, attraverso le visioni che la propria mente può percepire. E non ci basta qualche figurina colorata con sopra scritto "Realtà oggettiva", spacciata come unica realtà. Questo spinge alcuni di noi per queste strade a volte solitarie, questo mi spinge.
Che dire di più? Sono un grande appassionato di esplorazioni, anche se non sono mai stato un grande esploratore, come uno è tifoso del calcio ma magari non ha mai giocato in serie A.
Ho esplorato quindi in gioventù qualche via traversa, con la chitarra in spalla e il sole in faccia, ma oggi che ho passato la cinquantina le cose hanno assunto una luce diversa (il sole ormai ce l'ho dietro...), e sono diventato molto prudente e poi comunque quel che è fatto è fatto, e la voglia di percorrere strade impervie deve sempre fare i conti con le gambe che si hanno, e il mio respiro ormai non è più quello dei vent'anni ;-)
Quindi resto per lo più sulle mie ormai antiche abitudini, una sigaretta, qualche intruglio di erbe, un bicchierino di Assenzio...
Ecco, l'Assenzio, per l'appunto. Da grande estimatore sono capitato qui vagando sulla rete su questo argomento. Non mancherò di intervenire nel thread dando il mio contributo.
Questo forum poi è stato una scoperta, Assenzio a parte. Mi permette di approfondire e conoscere meglio, anche per interposta persona, i vari stati mentali che le varie sostanze ingenerano. I rischi. Quello che gira per le strade. E avendo alcuni amici e conoscenti, anche giovani, che fanno uso di tutto quel che trovano, capisco che qui posso trovare gli spunti per capirli meglio, e magari dare qualche buon consiglio, se richiesto.
Quindi peace e accendiamolo.
Lo Yoga poi l'ho abbandonato, ma questa idea degli stati alternativi di coscienza mi ha sempre affascinato.
Noi di solito viviamo due o tre stati di coscienza: la veglia, il sonno e quel momento che precede il sonno, in cui per un istante siamo a metà tra i due mondi. Ma in realtà ci sono altri stati: anche la veglia offre diversi livelli, a ben pensarci: per esempio lo stato febbricitante ed esaltato in cui ci troviamo quando siamo preda di un grande entusiasmo, lo stato di disperazione, quando tutte le strade ci sembrano chiuse e non vediamo alcun significato in quello che facciamo, l'ispirazione che ogni tanto ci prende, e ci porta in un mondo di infinite combinazioni e possibilità, ed altri ancora.
Siamo tutti un po' psiconauti se viviamo le nostre emozioni e seguiamo la nostra mente nelle sue peripezie.
Per molti poi ad un certo punto c'è la scoperta che una sostanza è in grado di alterare il nostro stato mentale, di farci sperimentare un modo diverso di essere. L'alcool è tollerato, e quindi di solito è con questo che si fanno le prime esperienze.
Una bella sbornia è anche un modo per scoprire che possiamo essere molto diversi da come siamo di solito. Ma ognuno in effetti ha il suo destino scritto sulla mano, perché ognuno ha il suo viaggio preferito, e non per tutti l'alcool è la miglior strada possibile.
La via maestra è quella di non uscire troppo dalla lucidità come è intesa di solito, dalla visione condivisa della realtà, dagli standard.
Tuttavia ci sono anche strade che si diramano dalla via maestra, qualche volta scorciatoie, qualche volta vicoli ciechi. Strade nascoste, molto difficili da percorrere e anche da trovare, affascinanti e bizzarre, che conducono a paesaggi molto diversi da quelli a cui siamo abituati.
Chi si avventura su queste strade impervie sperimenta a suo rischio e pericolo stati che in effetti vengono ignorati o negati qui, oggi, in qualche miope angolo di mondo, ma con i quali sappiamo bene che in effetti l'uomo fa i conti da millenni: da sempre egli infatti compie questa ricerca cercando nella sua sete di conoscenza di sperimentare e di capire la realtà, tutta la realtà, di sè e del mondo, attraverso le visioni che la propria mente può percepire. E non ci basta qualche figurina colorata con sopra scritto "Realtà oggettiva", spacciata come unica realtà. Questo spinge alcuni di noi per queste strade a volte solitarie, questo mi spinge.
Che dire di più? Sono un grande appassionato di esplorazioni, anche se non sono mai stato un grande esploratore, come uno è tifoso del calcio ma magari non ha mai giocato in serie A.
Ho esplorato quindi in gioventù qualche via traversa, con la chitarra in spalla e il sole in faccia, ma oggi che ho passato la cinquantina le cose hanno assunto una luce diversa (il sole ormai ce l'ho dietro...), e sono diventato molto prudente e poi comunque quel che è fatto è fatto, e la voglia di percorrere strade impervie deve sempre fare i conti con le gambe che si hanno, e il mio respiro ormai non è più quello dei vent'anni ;-)
Quindi resto per lo più sulle mie ormai antiche abitudini, una sigaretta, qualche intruglio di erbe, un bicchierino di Assenzio...
Ecco, l'Assenzio, per l'appunto. Da grande estimatore sono capitato qui vagando sulla rete su questo argomento. Non mancherò di intervenire nel thread dando il mio contributo.
Questo forum poi è stato una scoperta, Assenzio a parte. Mi permette di approfondire e conoscere meglio, anche per interposta persona, i vari stati mentali che le varie sostanze ingenerano. I rischi. Quello che gira per le strade. E avendo alcuni amici e conoscenti, anche giovani, che fanno uso di tutto quel che trovano, capisco che qui posso trovare gli spunti per capirli meglio, e magari dare qualche buon consiglio, se richiesto.
Quindi peace e accendiamolo.
