Ciao spina, ti parlo con calore umano e con affetto sincero quindi ti prego di considerare le mie parole come un gesto di fratellanza nei tuoi confronti. Il mio istinto mi suggerisce che, malgrado le tue affermazioni, anche tu potresti correre il rischio di essere risucchiato in quella spirale oscura che tanto ti repelle e condanni. Non voglio soffermarmi sui motivi di questa mia sensazione, né lo farò in seguito... e comunque potrei benissimo sbagliarmi.
Io ho una forte razionalità che mi protegge dalle dipendenze più dannose (tutti abbiamo delle dipendenze, anche solo dalle nostre abitudini di pensiero). Non fumo tabacco, sono astemio e non uso droghe per fini "ricreativi". Pensa che controllo anche eventuali dipendenze da alimenti (sale, zuccheri raffinati...).
Vorrei analizzare brevemente, dal punto di vista biologico e psicologico (senza pretesa di essere esaustivo), il concetto di abuso/dipendenza.
Il nostro cervello è stato "programmato" dall'evoluzione per provare piacere-appagamento in determinate situazioni. Tale comportamento ha avuto (e continua ad averne per gli animali) un fondamentale scopo: Tenerci in vita. A ben vedere le cose che ci fanno più male sono quelle che in "natura" presentano una relativa difficoltà di reperimento. Sale, zucchero, grassi... la natura ci ha fornito un impulso a farne scorpacciata proprio perché, data la relativa scarsità, una volta imbattutici in queste preziose sostanze per il nostro organismo, sarebbe stato indispensabile farne scorta. Il problema nasce quando, con il progresso della civiltà, queste sostanze sono diventate largamente disponibili. Purtroppo. infatti, il nostro cervello no ha avuto il tempo di evolversi di conseguenza e continua a stimolare la nostra "voglia" di tali sostanze anche quando il loro eccesso danneggia il nostro organismo.
Tale discorso può essere più o meno traslato anche dal punto di vista psico-sociale. La psiche umana ha avuto una pulsione a fare uso di droghe (lo fanno anche alcuni animali) e, in contesti ritualizzati, ne ha tratto alcuni benefici. Il danno sociale delle droghe (compreso l'alcol) è giunto solo dopo l'aumento esponenziale della loro disponibilità e del loro uso a scopo ricreativo.
La razionalità è l'unico strumento in grado di controllare tali pulsioni ma la maggior parte degli esseri umani non viene iniziata all'uso consapevole della propria mente. Ecco perché tanti individui cadono nelle dipendenze da sostanza psicotrope. Biologia e psicologia si combinano in modo autodistruttivo.
Queste sono le mie modeste e opinabili considerazioni.
P.S.
Solo per farvi notare che, la maggior parte delle droghe, tra le quali caffeina, teina, nicotina, cocaina, oppiacei... sono in realtà INSETTICIDI. Pensate ad un insetto che voglia nutrirsi di foglie di coca (sicuramente ce ne saranno alcuni che hanno sviluppato qualche immunità/tolleranza... ma parlo in generale). Pensate a quel piccolo sistema nervoso che viene a contatto con un overdose di cocaina o qualsiasi delle sostanze elencate. Fumiano, mangiamo e ci iniettiamo degli "insetticidi"...