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ESTASI E ATARASSIA

Orlando

Neurotransmetteur
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26 Jan 2011
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Oggi sono andato a Bologna ad una fabbrica della Ducati per partecipare ad un progetto: “fisica in moto”. E' da parecchio che non ne facevo uso, mesi direi, e molte delle tensioni dovute alla realtà odierna e sociale in cui vivo si erano accumulate a tal punto da offuscarmi la visione positiva delle piccole cose, quindi se vogliamo metterla in termini di fisica quantistica, le tensioni facevano sì che io creassi una realtà a me avversa e che tale realtà influenzava sempre di più queste tensioni. Il dosaggio è stato basso una canna alle 13 in 4 ed una la sera alle 19 e il processo di rilassamento è stato molto graduale. Durante la prima "ondata" di sballo mi sono imbattuto, gradualmente appunto, in tutto ciò che poteva essere ricondotto alla causa del mio malessere psicofisico,quindi a ciò che effettivamente provocava le tensioni in me. La conclusione l'avevo raggiunta ma solo in via teorica (parentesi: tutto questo processo è avvenuto con persone che percepiscono ogni sfumatura che lo sballo può assumere, sono consumatori frequenti perciò analisti impeccabili delle percezioni che si hanno sotto effetto, e durante la visita alla Ducati c'è stata anche un'infarinatura speciale di fisica fino a ricondurci ai principi base che secondo la fisica relativistica governano il mondo, e vabè. Questo ambiente aveva però anche i suoi lati negativi ovvero la confusione mentale che creava il sistema in cui ero immerso, tanto rumore, tanta freneticità e poca semplicità) ed era questa: il ritmo frenetico che ci impone la nostra società è totalmente in contrasto con quello che è il bioritmo del nostro corpo e del nostro spirito e ciò non sempre è un'influenza negativa ma se non si riesce a neutralizzare le pulsioni negative si riconduce il tutto ad uno stato di malessere e tensione. Quello che bisogna fare per me in questa società è astrarre il pensiero dalla realtà che ci circonda, rappropriarci di quello che è il nostro bioritmo interiore e lavorare su esso nella maniera più positiva possibile. Dopo aver capito ciò un'altra folata di erba sotto la luna mi ha fatto raggiungere di nuovo i picchi del primo pomeriggio, che erano definitivamente calati in uno stato di rincoglionimento atomico. A casa di questo mio amico ho applicato la teoria, prima comportandomi nel modo più naturale possibile senza pensare realmente a ciò che facevo, poi facendo TRAINING AUTOGENO, una tecnica molto interessante di rilassamento corporeo ma anche mentale capace di abbassare le onde del cervello a frequenze molto basse. In quel momento ho percepito la mia testa completamente separata dal corpo. Quest'ultimo avvolto nel calore e nella pesantezza, quindi rilassamento pesante, mentre la testa in una condizione di leggerezza e libertà assoluta di pensiero, appunto una concezione atarassica del mondo. Uno stato quasi di illuminazione che mi è servito molto ad analizzare il mondo che mi circonda e quello interiore. Non pensavo che una sostanza di uso comune come quella potesse portare a stati così elevati di coscienza, che, pura ed esente da molti pregiudizi che sono presenti in situazioni ordinarie ha sollevato il mio animo delle afflizioni che questa freneticità gli porta. Sono curioso di sapere cosa ne pensate e se avete mai avuto esperienze simili, se sì con quali sostanze e della rilevanza del concetto a cui sono pervenuto in sé e per sé. Buona serata a tutti sarà una notte molto rilassata per me 8)
 

Asimov

Glandeuse pinéale
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27 Oct 2010
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Dal titolo mi aspettavo un'esperienza a base di MDMA, anche perché con l'MD mi è capitato qualcosa abbastanza simile
TRAINING AUTOGENO, una tecnica molto interessante di rilassamento corporeo ma anche mentale capace di abbassare le onde del cervello a frequenze molto basse
Che roba è?
 

mr_terrorman

Holofractale de l'hypervérité
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8 Mar 2010
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2 494
scusa,, non ho ben capito,, stai parlando di cannabis, vero?

il training autogeno, in generale, è una sorta di marcia mentale di autoconvincimento e carica di autostima. in psichiatria è una tecnica di rilassamento (indotta dal terapeuta) con fine di concentrazione con la funzione suddetta.
 

Mindburn

Alpiniste Kundalini
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15 Mar 2010
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734
neanche io ho capito... che sostanza hai usato? :?: :?
 

Orlando

Neurotransmetteur
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26 Jan 2011
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scusate ragazzi mi sono incomato la sostanza, sì cannabis, però effetti del genere non ne avevo mai avuti, mi sentivo veramente illuminato, la mia mente era sgombra, libera, aperta e le parole venivano formulate e associate quasi inconsciamente. Sono stato molto sorpreso. Riguardo al training autogeno, come ha detto Mr.Terrorman, è una tecnica di rilassamento psicofisico che aiuta ad aumentare la consapevolezza che si ha del proprio corpo, ad aumentare l'autostima e a combattere attacchi di panico o ansia da prestazione. E' molto utile anche per recuperare energie, in genere si fa in 4-5 minuti quando si è allenati, e 5 minuti di training equivalgono a 1 ora di sonno. Ci sono alcune varianti di questa tecnica usate in psicoterapia, che si basano sulle associazioni mentali che si fanno mentre lo si pratica. Facendo training autogeno si entra in uno stato di semicoscienza: quando vado a farlo a fine "lezione" noi partecipanti ci stendiamo su dei materassini e la psicologa richiamando alcune frasi ci fa fare l'esercizio e capita spesso che qualcuno preso dalla stanchezza russi e sembra che dorma, invece a fine esercizio quando la psicologa dice di iniziare la fase di ripresa, quindi di movimento muscolare, anche se quel qualcuno russa inizia a fare la ripresa, questo per spiegare la semicoscienza.
 

Asimov

Glandeuse pinéale
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27 Oct 2010
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:shock:
Hai catturato la mia curiosità! So che magari non è facile, ma potresti dirmi di più sulle percezioni durante questo stati di semi-coscienza?
 
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