Ciao Spina, sono contento che tu abbia deciso di affrontare questo lato della tua persona. Io ti suggerirei di dare ascolto ad Abej e Leary-Huxley, e cioè di rivolgerti ad un buon psicoterapeuta evitando gli psichiatri che ti imbottiscono (quasi sempre) di psicofarmaci e molto spesso, a mio avviso, non risolvono proprio un bel niente.
Rivolgendoti ad un professionista è importante che tu sia accurato nel descrivere la tua condizione, uso di sostanze compreso, tanto c'è il segreto professionale.
Mi piacerebbe che tu riuscissi presto a venirne fuori e che ti "rendessi conto" che ansia e attacchi di panico fanno parte della nostra esperienza di esseri umani. Aiuta, a volte, provare ad immaginare i momenti difficili che abbiamo vissuto come se essi fossero proiettati su un grande schermo cinematografico. Provaci, osservati "dall'esterno" riportando alla mente un episodio che sia rappresentativo dello stato di malessere che vuoi superare. Osservati dall'esterno e, un po' alla volta, cerca uno prospettiva che ti mostri il tuo vissuto sotto una luce nuova. Prova ad immaginare, sempre proiettato su uno schermo, uno degli episodi più dolorosi... fallo in modo distaccato e usa la tua immaginazione in modo creativo... Prova a metterci un sottofondo musicale... usa una musica buffa e divertente... Cosa cambia nella tua percezione?!... Il circolo vizioso è facile a rompersi... e se ci pensi bene si tratta solo di capire che la chimica del cervello è condizionata dal pensiero... e che se conquisti un nuovo modo di pensare la chimica, le reazioni del tuo sistema nervoso, la sua "chimica" muteranno di conseguenza.
Perdonami il pippone ipnotico ;-) .Ti abbraccio.