Ho la scheda aperta da quando il thread non era ancora stato unito, sarà ora di dire qualcosa?
Riguardo ai "lavori portatili" anche secondo me è un bel vantaggio. Più che viaggi/vacanze però, secondo me si presta proprio ad uno stile di vita; invece di avere la residenza in un luogo e tare una vacanza ogni tot tempo, uno, ogni "un tot un po' più lungo" tempo, organizza il viaggio da una residenza a quella nuova. Questo stile di vita va bene soprattutto se sei uno che vive senza troppi ammennicoli (diciamo una quantità di roba che ti permetta di spostarti a prezzi umani con tutto in un'altra nazione/continente) e sei abbastanza solitario o comunque uno che non si fa problemi a conoscere ogni qualche mese gente e poi non rivederla più. La lingua non è un problema: una settimana e le basi per sopravvivere si imparano (e poi c'è l'inglese, che è omnidiffuso). Case in affitto ci sono ovunque, e se uno riesce a fare senza problemi un trasloco internzion(o intercontinent)ale non credo sia molto interessato a 200mq di casa che tanto non riempirebbe.
Poi vabbè, "ognuno fa quel che può per mantenersi in un viaggio", e allora rilancio con una delle idee geniali di un mio cugino (tristemente idee geniali mai portate a termine o anche iniziate. È uno che aveva pensato alle bare di cartone un decennio buono prima che si diffondessero in questa zona, giusto per dare un'idea...): vendere su una spiaggia brasiliana (lui diceva così, poi va bene qualsiasi posto molto frequentato dove c'è gente in spiaggia 11-12 mesi l'anno) caffè italiano a 1€ l'uno, facendosene spedire pacchi da svariati kg dall'Italia (uno qualsiasi va bene, e anche una macchina decente è ok... magari che regga). Ci sono posti dove effettivamente in questo modo si potrebbe vivere senza farsi mancare nulla.
Però quando si parla tipo di farsi un mesetto per l'Europa credo che sia più complicato... Inutile dire che uno può suonare la chitarra in giro: la gente è restia a lasciare soldi e lo diventa sempre di più. Uno passerebbe più tempo a suonare che a viaggiare.
Poi vabbè, gli spostamenti sono paradossalmente la cosa più facile (o almeno lo sarebbero per me), siccome in autostop:
-essere rapinati:... di cosa? La maggior parte delle volte uno fa l'autostop perché non ha soldi da spendere in viaggi! Se uno ti raccatta per quello ha seri problemi...
-rischiare che qualcuno ti faccia del male/rapisca/su questo genere: ceeeeeerto... e attenti (attenti si fa per dire, considerando chi siamo) agli uomini vestiti di nero che offrono cose strane!
-essere stuprati: sono maschio, questa non mi tocca.
E da tutti i detrattori dell'autostop non ho mai sentito dire nient'altro se non qualche vuoto "e te ti fideresti di sconosciuti a caso?"...
Sui lavori e implicazioni di genere e provenienza non mi esprimo perché in primis sono uno studente avendo 17 anni non ne so nulla e poi perché si sta sottilmente scivolando nell'OT.