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Vi sentite appartenere realmente a quest'epoca?

Nullè

Holofractale de l'hypervérité
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9 Sept 2011
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basta pippe! Il presente è la sola cosa che esiste ed è qui e adesso! :) Il passato e il futuro non esistono... :)
 

antonandria

Matrice périnatale
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1 Jan 2013
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In un periodo in cui leggevo john zerzan desideravo ardentemente di vivere in una società di cacciatori-raccoglitori e dover solamente pensare a procurarmi il cibo riprodurmi e dormire. Per lo stesso motivo avrei desiderato vivere in un'epoca che mi permettesse di sentire i don't live today maybe tomorrow i just can't say it dal vivo, ed ora che sto leggendo Shantaram (grazie ad un preziosissimo post di un utente del forum che ho letto un paio di settimane fa) rimpiango di non essere nato in India, in uno slum.

Quindi che faccio, mi convinco di tendere naturalmente a desiderare vite che non vivo, e che il problema potrebbe essere mio, più che di una società in particolare. Ma prendere una chitarra e andare in un parco a suonarla anche senza nessuno, quello per fortuna si può sempre fare. E quello mi estranea da qualsiasi epoca storica, luogo o religione.
Nzomma tra gli innumerevoli luoghi e periodi storici nei quali saremmo potuti nascere, sempre ne esisteranno di peggiori. E di migliori. Ma mi rompe troppo il cazzo stare a rimpiangerne uno in particolare quindi pianta fiori e suona chitarre, fai cose strane a caso e qualcuno si unirà a te
 

Sball0n

Holofractale de l'hypervérité
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19 Juil 2012
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sei te nella foto? comunque io pensi che la societa di quegli anni era 1 societa razzista e al quanto arretrata. gli hippie? li trovi anche ora , lsd pure, buona musica anche , la libertà di espressione c è ancora per quanto riguarda i vestiti e i fiori sono gli stessi . da parte mia vorrei vivere da nomade nell ultima metà dell 800 per essere 1 truffatore di allocchi e magari 1 mercante hagahaha
 

hendrix68

Holofractale de l'hypervérité
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l'unica cosa che ci manca ora è un movimento di controcultura grande, come c'era in quegli anni...ormai ci sono solo una marea di piccole sottoculture..spero nascerà
 

Headache

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quoto hendrix al 100%...aggiungo che secondo me oramai non ci sono culture o sottoculture abbastanza attive da esserne fieri di farne parte...
 

Burukku93

Neurotransmetteur
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8 Jan 2013
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Siccome vedo che ci sono molti utenti nostalgici, che avrebbero desiderato vivere in quel bel periodo, eccovi un pò di informazioni su "L'ultimo paradiso hippy italiano": La valle della Luna.
Racconto di Viaggio: La Valle della Luna, S. Teresa di Gallura, Sardegna | Vagabondo

È mia intenzione andarci prossimamente e vivere almeno una settimana a contatto con la natura, cercando di respirare un'aria diversa che abbia il sapore dei tempi ormai andati.
 

oldbrand7

Holofractale de l'hypervérité
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visto che è 27 aprile.........

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Burukku93

Neurotransmetteur
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Se penso a tutti i concerti che mi sono perso solo perché sono nato troppo tardi mi deprimo.
 

oberon

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2 Sept 2012
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i fiori saranno stati sempre gli stessi,ma le persone no,la gente e lo stile di vita era diverso..."realmente" non mi sento appartenere a nessuna epoca,o a tutte,ma gli sixties però dovevano essere na gran figata.

Country Joe & the Fish -- Vietnam song - YouTube....altro che qualche "hippie sfigato"...il più grande raduno social-culturale mai esistito!
 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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15 Sept 2012
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Stranamente la penso come Nulle' :) Mi sembra inutile e deleterio creare questo tipo di proiezioni!

E poi secondo me i rivoluzionari e le rivoluzioni ci sono anche adesso, pero' bisogna saperli riconoscere (del resto ognuno e' figlio del suo tempo)!

Trovo che sia comodo fissarsi su qualcosa di passato... Inevitabilmente lo si analizza con gli occhi di oggi e in un certo senso, lo si idealizza e lo si sospende in una spece di bolla di sapone... Perdendo il fluire naturale del tempo! Apprezzo molto di piu' i veri sognatori, i temerari che vedono le opportunita' nella realta' in cui si trovano (quindi di oggi e di ieri) e non si fermano davanti a nulla!
 

oldbrand7

Holofractale de l'hypervérité
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è probabile forse che all'epoca mi sarei lamentato lo stesso, magari rimpiangendo chissà quale precedente periodo....di certo peggiore.

però il vostro è quasi un non voler ammettere la sconfitta e la caduta della nostra società, specie ora che il BRIC e parte dell'Africa stanno dimostrando di saper farsi valere (come poi è già successo, ma qui fa comodo la memoria corta....)

l'evoluzione che c'è stata "grazie" ai conflitti degli ultimi decenni è "ormai" al culmine, anzi, non c'è più nulla da inventare, solo da realizzare in serie idee di Asimov, Bradbury, Clarke, Dick, Gibson, Vonnegut....etc.etc.

forse, forse, scopriremo nuove forme di vita e/o energia, volere è potere.. quello è il problema.
 

forsasiempre

Glandeuse pinéale
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7 Mai 2013
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ritroveremo i nostri sogni lontani , ricreeremo i nostri sogni perduti , riporteremo la giusta dose di caos a questo mondo malato.
 

oberon

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Vero...I "rivoluzionari" di adesso li riconosci subito,vestono Prada.
Anche se non mi sento di appartenere a quest'epoca nè in qualsiasi altra epoca,(ma in fin dei conti a tutte le epoche, poichè ognuna inevitabilmente è collegata a quella precedente), per cortesia,no..non toccatemi i sixties.
Sinceramente proprio non me la sento di paragonare i patetici "rivoluzionari" odierni,a quell'inimitabile fermento sociale e culturale di massa, spontaneo eterogeneo,innovativo e complesso che era il '68 e i sixities.
Una generazione vitale ed utopistica che avrebbe vissuto benissimo anche senza pc, tablet,smart phone,e quant'altro il moderno capitalismo getta odiernamente sul mercato,di cui i moderni "rivoluzionari",decisamente più "cinici", sembrano proprio non riuscire farne a meno.
La socialità, i buoni sentimenti e le "good vibrations" hanno lasciato il posto a fredde e ciniche teorie egocentriche, isolati e spesso alienanti raduni pseudomusicali,in posti sperduti sotto un'assordante e monotona musica fredda e ripetitiva,o patetici tentativi di vita comunitaria di cellule o ristretti gruppi di repressi modaioli travestiti da neorivoluzionari.
I sixties era un evento unico ed irripetibile,un cambio generazionale che ha graffiato, molto più creativo e spontaneo di quello attuale di cui sinceramente ignoro proprio l'esistenza,e con cui, a quanto sembra,e per fortuna, non ha nessun tipo di coesione o punto di contatto.
Neppur cercandolo,qualsiasi movimento attuale,credo sarà ricordato ai posteri per la buona musica,nè per le sue utopie,nè per mitici eventi o concerti,nè per le sue precise battaglie o conquiste sociali o per le sue "rivoluzioni psichedeliche",fenomeni unici e tipici che hanno caratterizzato i sixties.
Non raccontiamoci fiabe,lo "sballo" odierno è lo sballo fine a se stesso,servito come un piatto freddo, nudo e crudo,insipido,senza nessuna utopia,cinico e freddo come le discoteche e i rave,lascia indifferenti ed apatici, invece che metter gioia ed illuminare le menti,deprime ed ingrigisce ancora di più questa orribile società.
Generalizzando si può dire tutto e il contrario di tutto, pure che gli anni sessanta erano uguali agli anni delle seconda guerra mondiale o chissacchè,e che gli hippie uguali ai partigiani o ai punk o altre cavolate...no,ognuno fa parte di sè stesso e dell'epoca in cui vive,cosìcchè ogni fenomeno sociale ha una sua autenticità,e in esso, ogni singolo,un mondo a parte,condizionati comunque dal mondo e dall'epoca in cui vive.
In qualsiasi epoca viviamo, facciamo parte del mondo e siamo di questo mondo...e non può essere altrimenti,almenochè tu non viva su Marte.


CapaRezza-Ilaria Condizionata - YouTube


Easy Rider - Wasn't Born To Follow (The Byrds) - YouTube
 

sd&m

Holofractale de l'hypervérité
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oberon a dit:
Una generazione vitale ed utopistica che avrebbe vissuto benissimo anche senza pc, tablet,smart phone,e quant'altro il moderno capitalismo getta odiernamente sul mercato,di cui i moderni "rivoluzionari",decisamente più "cinici", sembrano proprio non riuscire farne a meno.

i "creatori" dell'informatica sono tutti appartenenti a quella generazione lì e molti (almeno i più geniali) facevano uso di psichedelici
 

oberon

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beh,anche Kary Mullis premio Nobel per la medicina era uno studente di Berkeley e consumatore di trip,e con questo?
Timothy Leary era uno psichiatra...però espulso da Harvard mi sembra per i suoi esperimenti con gli enteogeni...poi si è candidato alla Presidenza della California..poi si è dato miseramente al cinema...poi...si giudica la massa nell'insieme non il singolo individuo,parlavamo di una generazione a confronto,non dei singoli casi,o delle eccezioni.
Gli Hippie stanno al computer come un punk alla musica lirica.
Grandi inventori di informatica,certo,ma anche grandi musicisti...biochimici...registi...attori...disadattati...scrittori...pittori...vagabondi...poeti...giornalisti...avvocati...barboni...altri semplicemente morti,e chi più ne ha più ne metta...pochi individui non rappresentano le istanze di una intera generazione.
Tu mi hai parlato dei "creatori" dell'informatica...piccoli effetti collaterali della rivoluzione psichedelica che aveva ben altri desideri ed utopie, io potrei citarti John Lennon,Dennis Hopper,Ken Kesey,Jack Nicholson...per me questi e molti altri rappresentano il vero spirito hippie...comunque a parte il fatto che far uso di psichedelici,non implica per forza di cosa essere hippie, come lo denota alcuni commenti avversi a quel fenomeno,comunque può essere preso come un buon esempio...vediamo se da questa generazione così boriosa ed autocompiacente che sa solo distruggere senza saper sognare,ne usciranno altrettanti geni musicali letterati scienziati o quant'altro come dalla tanto chiaccherata e discussa generazione flower power così "ipocrita" e "superficiale"...;)

 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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Io non sputerei sull'informatica ed internet... Senza di loro, saremmo gia' tutti schiavi di babilonia!

Pero' con questo, non voglio dire che sia tutto rosa e fiori...
 

oberon

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ipse dixit...ma chi te lo dice? per 2000 anni siamo riusciti a vivere (e degnamente) senza computer, non mi sembra sia di così fondamentale importanza,anzi una moderna babilonia me la immagino completamente computerizzata composta da ominidi completamente succubi dei pc...un po' contradditorio poi sostenere le culture indigene,sciamani e quant'altro e i pc...non trovi?
Comunque siamo in un paese democratico,per fortuna non sotto una tecnocrazia di robot,uno può liberamente esprimere qualche critica sui pc.
Poi,ottimo, i più grandi padri dell'informatica sono usciti da quella cultura che tu definivi "superficiale" ed "ipocrita"...adesso?Non lo sono più?
Il pc va pari passo coi nostri tempi.... sapere sempre di più,capire sempre di meno...
la vita si fa fuori,non te la insegna il pc.

 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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Generalizzavo come fai sempre tu... Ammetto che dagli anni sessanta/settanta sono uscite tante belle cose, ma come del resto da ogni altra epoca!

Trovo assurdo dire che una generazione sia meglio di un'altra, quando ci sono infiniti pro e contro e infinite macro e micro culture che la compongono... Dovremmo guardare alla storia come un processo, un'evoluzione! E lo stesso vale per la vita, non ha senso vivere nel passato!

oberon a dit:
la vita si fa fuori,non te la insegna il pc.
Sono d'accordo, pero' bisogna conscere il nemico ;)
 
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