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Vegetariani?

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Nullè
  • Date de début Date de début
Ma quello che dici tu non entra minimamente nel merito di quello che ho detto io. Io ho detto che le ragioni per il vegetarianismo possono essere anche razionali, ma alcuni di quelli che fanno questa scelta, specie nelle sue forme più radicali, non la fanno per queste ragioni razionali, che al massimo usano come bandiera, ma per una sorta di malattia collettiva della società. Le cause di questa malattia sono l'eccessivo benessere, e la società reagisce a questo benessere con l'anoressia e la fobia per il cibo, così come il corpo umano si difende dai virus con la febbre, i tremori, gli starnuti.

Mi vuoi dire che c'è di male nel cuocere le verdure? Perchè persone con anni di vegetarianismo alle spalle sentono il desiderio di digiunare periodicamente per purificarsi? L'hai letta la pagina wikipedia che ho linkato? Parla della dieta pranica, dove il cibo va progressivamente eliminato perché nocivo. Vuoi dirmi che la signora Jasmuheen, al secolo Ellen Greve, non sia fuori di testa?
 
Non c'è niente di male nel cuocere il cibo, infatti tu la metti su una questione etica, per questo non ci capiamo. Io ti parlo di ragioni scientifiche. Cuocere un cibo significa devitalizzarlo, toglierlo degli enzimi vitali. Gli esperimenti di Kouchakoff lo confermano; gli esperimenti di Simoneton lo confermano. Tu mi parli di dieta da un punto di vista psicologico o magari sociologico come malattia collettiva quando in realtà non è così.

La pagina di Wikipedia non l'ho letta perché già conosco cosa c'è scritto. Conosco il bretharianesimo, respirarismo, inedia, alimentazione pranica o di luce o come la vuoi chiamare. Ho letto molti libri a riguardo di cui anche il libro "Nutrirsi di luce" o cose simili di Jasmuheen. Leggi qualcosa anche di Jerico (Genesis) Sunfire e di molti altri che vivono letteralmente senza cibo con la meditazione. Non voglio addentrarmi in questo argomento e non voglio dare opinioni, anche perché sono due linee distinte con l'argomento di prima.

In breve e spero di essere stato chiaro stavolta: il tuo discorso è da un punto di vista umano; radicalismo come reazione patologica a qualche male della società oppure altre cose. Radicalismo come ultima barca verso una sorta di malattia collettiva ecc... Ti sto parlando di dieta vegana con lo stesso approccio che avrei usato se avessi parlato di malattie cardiovascolari, tumori, ictus e DNA. E non capiresti mai quello che dico se non leggi qualcosa a riguardo, esperimenti condotti da medici eterogenei di varie nazioni che portano tutte ad una conclusione e cioè che la dieta vegana o ancor meglio quella fruttariana è l'unica per avere un corpo e una mente letteralmente perfetti.
 
Non c'è niente di male nel cuocere il cibo, infatti tu la metti su una questione etica
Scusa, ho detto che c'è di male ma vrei dovuto dire "che danno fa". Mettiamo che una minestra sia un po' meno nutriente di un' insalata, ma perchè non posso mangiarmi due piatti di minestra invece di uno di insalata?

Non entro nella discussione scentifica, mi limito a constatare che per ogni ricerca pro fruttarianesimo, ehretismo ecc ce ne sono decine che le disconfermano. E che, tanto per tornare ad una cosa a cui si accennava qualche post prima, scimpanzè e bonobo sono onnivori.

Non entro in merito perché non era una discussione sulla salubrità della dieta fruttariana quella che mi interessava fare, ma un osservazione di tipo sociologico. E, a tal proposito, se per te le posizioni della alimentazione pranica non sono folli, mi spiace ma abbiamo poco da discutere.
 
Freddy Nietzsche a dit:
Prima dei 10.000 anni l'uomo non era agricoltore e aveva una costituzione migliore ed era esente da molte malattie conosciute ora.
Dire che l'organismo umano è stato "disegnato" significa usare una figura retorica. Sai cosa sono?
No, non è in grado di mangiare carne.xxx.


MODE guantodivelluto ON

Guarda, mia piacerebbe tantissimo stare qui a parlare con te e le tue interessanti convinzioni, la frase sugli "enzimi vitali" è veramente interessante. Sarebbe veramente divertente per entrambi, per il benessere comune ci asterremo.

Ti faccio solo notare che le tue importanti idee sull'uomo e le "malattie" in epoca remota sono riferite a creature che avevano una vita media un po' più breve, condizioni di vita diverse e che non ci hanno lasciato statistiche sanitarie: oggi miliardi di uomini mangiano carne e stanno bene e vivono un po' di volte di più dei nostri lontano antenati del Pleistocene che secondo te si cibavano solo di vegetali crudi

MODE OFF
 
Un Equilibrio Delicato | The China Study

Ripeto e confermo quello che ho scritto prima; in questo forum la maggior parte delle persone sono bravissime a spiegare in modo tecnico tutto quello che è inerente le sostanze allucinogene con le loro formulette e le cazzatine varie, però quando si tratta di pensiero critico iniziano ad alzare le mura e a difendere il proprio status quo con tonnellato di ego. Non vi mettete in discussione.

Purtroppo non ce la faccio a non rispondere, le stronzate che dite sono tante. Ma dico, ci sono ancora persone che scrivono come man of armenia? Dio santo, pensavo che solo i bimbiminkia usassero una terminologia da "Capitan ovvio MODE ON, Grammar Nazi MODE ON, Hipstero MODE ON"...

Spero che adesso con questo video, le palle non le rompiate più. E' della durata di un film, un'ora e mezza circa, godetevelo.
 
http://www.thechinastudy.it/un-equilibrio-delicato

Ripeto e confermo quello che ho scritto prima; in questo forum la maggior parte delle persone sono bravissime a spiegare in modo tecnico tutto quello che è inerente le sostanze allucinogene con le loro formulette e le cazzatine varie, però quando si tratta di pensiero critico iniziate ad alzare le mura e a difendere il vostro status quo con tonnellate di ego. Dopo tonnellate di dati scientifici che ho scritto voi molto educatamente non contestate quelli, ma prendete una piccola frase da me scritta e la distorcete e contestate quella. Ma non potreste mai mettere in discussione tutto quello che ho detto perché non ne sapete nulla.

Purtroppo non ce la faccio a non rispondere, le stronzate che dite sono tante. Ma dico, ci sono ancora persone che scrivono come man of armenia? Dio santo, pensavo che solo i bimbiminkia usassero una terminologia da "Capitan ovvio MODE ON, Grammar Nazi MODE ON, Hipster MODE ON"...

Spero che adesso con questo video, le palle non le rompiate più. E' della durata di un film, un'ora e mezza circa, godetevelo.
 
Accidenti a te, guarda a che ora vado a nanna! :grin:
Posso solo dire che il materiale video è illuminante, lo condivido al 100% sebbene non condivida i toni impetuosi delle tue repliche! Poiché personalmente credo che dopo un consiglio saggio, il silenzio e il ritiro siano molto più penetranti delle parole forti. L'esperienza diretta e quella indiretta mi hanno insegnato questo, modestamente.
Comunque sei un ragazzo molto intelligente Freddy, a tratti geniale; col tempo ti adagerai dolcemente nella saggezza e nella la pace - te lo auguro col cuore!
 
Sono a Bali al momento, qui è molto difficile mangiare vegetariano... mettono carne dappertutto... Sto andando avanti a zuppe di verdure e tofu e tempeh cotto in tutti i modi... Ho dovuto pure mangiare qualche uovo, interrompendo i miei esperiemtni vegani.. Ieri ho visto i macachi e i maschi hanno dei canini esagerati, penso che se gli capita un po di carne la mangiano... Sto imparando molto dall'essere vegetariano,ormai da piu di 10 anni... non posso accettare che qualcuno mi dica com'è giusto mangiare, quindi non pretendo di dirlo agli altri...
 
si cuocere le pietanze è un usanza per dare piu sapore e nulla piu,gli animali che sono da qua prima di noi non hanno mai cucinato ,perchè non migliora i valori nutrizionali e si spende energie per fare cio'
 
Il fuoco rende il cibo masticabile, semplifica i composti rendendo commestibile cibo che è tossico da crudo e rende alcune pietanze digeribili quando da crude non lo sono. La cucina è base della civiltà.
 
Tutto soggettivo, per certi alimenti è vero e per certi no. Che poi la cucina sia base di una civiltà, d'accordo... se per civiltà si intende il progresso e lo sviluppo tutt'altro che spirituale. Personalmente farei a meno di una simile civiltà.

Devo dire che ho un mio parere personale su questo punto, che è frutto di anni di esperienza, osservazione, studio, comparazioni, riflessioni:
Le persone che mangiano semplice, cuocendo poco o niente il proprio cibo(mi riferisco soprattutto a quello sattvico), sono persone semplici, senza complessi, libere, rilassate, dagli occhi pieni di luce e che vivono una vita carica di energia e positività; persone dalle quali si può imparare tanto. Mentre coloro che esigono cibo raffinato tra salse e spezie, sono persone complesse, lunatiche, che conducono uno stile di vita ingarbugliato tra mille mete, desideri e delusioni, con una fitta attività mentale che tende al basso - ovvero al materiale. Persone la cui compagnia non è proprio un gran piacere, per non dire stressante.
Naturalmente ci sono delle eccezioni, ma generalmente è così - a mio avviso, sempre.
 
Pirro a dit:
Tutto soggettivo, per certi alimenti è vero e per certi no. Che poi la cucina sia base di una civiltà, d'accordo... se per civiltà si intende il progresso e lo sviluppo tutt'altro che spirituale. Personalmente farei a meno di una simile civiltà.

Devo dire che ho un mio parere personale su questo punto, che è frutto di anni di esperienza, osservazione, studio, comparazioni, riflessioni:
Le persone che mangiano semplice, cuocendo poco o niente il proprio cibo(mi riferisco soprattutto a quello sattvico), sono persone semplici, senza complessi, libere, rilassate, dagli occhi pieni di luce e che vivono una vita carica di energia e positività; persone dalle quali si può imparare tanto. Mentre coloro che esigono cibo raffinato tra salse e spezie, sono persone complesse, lunatiche, che conducono uno stile di vita ingarbugliato tra mille mete, desideri e delusioni, con una fitta attività mentale che tende al basso - ovvero al materiale. Persone la cui compagnia non è proprio un gran piacere, per non dire stressante.
Naturalmente ci sono delle eccezioni, ma generalmente è così - a mio avviso, sempre.

Tutto soggettivo
 
Pirro a dit:
Tutto soggettivo, per certi alimenti è vero e per certi no. Che poi la cucina sia base di una civiltà, d'accordo... se per civiltà si intende il progresso e lo sviluppo tutt'altro che spirituale. Personalmente farei a meno di una simile civiltà.

Devo dire che ho un mio parere personale su questo punto, che è frutto di anni di esperienza, osservazione, studio, comparazioni, riflessioni:
Le persone che mangiano semplice, cuocendo poco o niente il proprio cibo(mi riferisco soprattutto a quello sattvico), sono persone semplici, senza complessi, libere, rilassate, dagli occhi pieni di luce e che vivono una vita carica di energia e positività; persone dalle quali si può imparare tanto. Mentre coloro che esigono cibo raffinato tra salse e spezie, sono persone complesse, lunatiche, che conducono uno stile di vita ingarbugliato tra mille mete, desideri e delusioni, con una fitta attività mentale che tende al basso - ovvero al materiale. Persone la cui compagnia non è proprio un gran piacere, per non dire stressante.
Naturalmente ci sono delle eccezioni, ma generalmente è così - a mio avviso, sempre.

Non avrei saputo esprimermi meglio. Grazie. Nessun animale cuoce nessun cibo e guarda caso sono tutti in salute. La cottura come base della civiltà è una stronzata nel senso concettuale del termine. Casomai la cottura è alla base della nostra cultura. I cibi che si devono cuocere sono quelli che non possiamo mangiare. E non venitemi a dire che le verdure si cuociono perché potremmo mangiarle anche crude, ovviamente. La cottura, è risaputo, devitalizza, de-enzima e abbassa le vibrazioni (Angstrom, vi prego, leggetele le cose che ho scritto) perdendo in vitalità. Paramahansa Yogananda, famosissimo yogi, nel suo libro "Alimentazione yoga" parla di come mangiare solo cibi crudi (frutta dolce, frutta grassa, ortaggi, verdura, cereali, legumi e noci) favorisca incredibilmente la meditazione e una immediata chiarezza mentale.

Levi Strauss, famosissimo antropologo (premio Nobel mi sa) parla appunto di come la cottura sia la più importante linea di demarcazione che differenzia noi dagli animali, ma questo non significa che sia una cosa positiva. Non traete la sempliciotta conclusione stereotipata secondo la quale i miei discorsi sono estremisti, perché in fin dei conti anche il concetto di estremismo è un puro costrutto umano, un'illusione per etichettare qualcosa o qualcuno e levarcelo dalle palle. Perché noi siamo abituati così, pensiamo in modo duale: giusto, sbagliato, destra, sinistra, buono, cattivo, acceso, spento. Il nostro universo è stato creato in questo modo. Anche il bianco che racchiude in se tutti i colori ha nella sua antitesi il nero che è l'anti-colore per eccellenza, l'assenza di colore, un non-colore. Tutto è duale. Anche il nostro cervello possiede due lobi.

L'alimentazione cruda è la migliore non per sbandierare l'anticonformismo, perché non avrebbe senso. L'anticonformismo è anch'esso un costrutto umano, un sottoprodotto della società. Pensateci, alcune forme di arte, ad esempio le avanguardie come il futurismo, sono nient'altro che la reazione da parte di gente che vedeva nel progresso la chiave di volta della felicità umana. Questo tipo di arte è nata come conseguenza alla nascente e rampante società consumistica. Una persona che arriva a pensare questo non farebbe mai una scelta importante come quella alimentare solo per "alimentare" una qualche vena anticonformista. Non avrebbe senso. L'anticonformismo è figlia del capitalismo perché è nata grazie ad essa, in risposta ad essa, come conseguenza di essa. Spero si sia capita l'analogia con quello che voglio dire. Io non mangio solo cibi crudi perché voglio essere anticonformista; le persone che fanno così non hanno identità e la ricercano nel "diverso" nell'"alternativo". Io sono in perfetta pace con me stesso, riesco a meditare quasi tutte le notti chiedendo a me stesso (o alla mia anima) di attivare la ghiandola pineale e guardate un po'? Appena lo chiedo, sento la parte centrale della mia fronte che mi pizzica dall'interno, un po' come se mi stessero toccando con un dito dall'interno e con gli occhi chiusi si illumina tutto. Riesco con molta più facilità a sognare (anche se mi piacerebbe fare qualche sogno lucido ma ancora non mi documento alla perfezione).

Insomma, la mia scelta alimentare non è dettata da una qualche vuotaggine interna dovuta a una mancanza di personalità che deve essere colmata per forza con l'anticonformismo perché, come ho detto prima, essere per forza di cose anticonformisti significa avere sempre un'etichetta da parte di quella società che ha voluto che tu fossi così. Significa che sei un pupazzo solo con un altro colore, punto. Non c'è nessun destra e sinistra perché non esiste il "divite et impera" che la società ci ha imposto di pensare, esistiamo noi con le nostre idee; e le nostre idee non sono né bianche e né nere, ma hanno i colori dell'arcobaleno.

Ah, e non ho bisogno di scusarmi con nessuno per l'off topic. Se qualcuno reputa che questo post vada cancellato lo faccia pure, non mi interessa.
 
man from Armenia a dit:
Tutto soggettivo

Non è soggettivo. Parli così perché non sei informato.
 
Pirro a dit:
Tutto soggettivo, per certi alimenti è vero e per certi no. Che poi la cucina sia base di una civiltà, d'accordo... se per civiltà si intende il progresso e lo sviluppo tutt'altro che spirituale. Personalmente farei a meno di una simile civiltà.

Devo dire che ho un mio parere personale su questo punto, che è frutto di anni di esperienza, osservazione, studio, comparazioni, riflessioni:
Le persone che mangiano semplice, cuocendo poco o niente il proprio cibo(mi riferisco soprattutto a quello sattvico), sono persone semplici, senza complessi, libere, rilassate, dagli occhi pieni di luce e che vivono una vita carica di energia e positività; persone dalle quali si può imparare tanto. Mentre coloro che esigono cibo raffinato tra salse e spezie, sono persone complesse, lunatiche, che conducono uno stile di vita ingarbugliato tra mille mete, desideri e delusioni, con una fitta attività mentale che tende al basso - ovvero al materiale. Persone la cui compagnia non è proprio un gran piacere, per non dire stressante.
Naturalmente ci sono delle eccezioni, ma generalmente è così - a mio avviso, sempre.

Tiro in ballo questo discorso molto sottile, ma anche molto arguto fatto da Pirro.
Com'è riconducibile il fattore: raffinatezza culinaria (lo sintetizzo così) con alto livello di stress e scarsa semplicità, o se vogliamo, semplicità?

Sto cercando di capire, su che dati o tipi di esperienze uno può pensare a questa correlazione, sto chiedendo, vorrei ampliare questo discorso, senza scannarsi :D
 
A della gente che dice che sia soggettivo il fatto che il fuoco rende commestibili cibi che da crudi sarebbe più difficile mangiare, masticare e digerire - un fatto reale non solo è noto, è dimostrabile sperimentalmente - a gente così, che vi pensate che si possa dire? Che è soggettivo? Sì, è "soggettivo", nel senso romano.
 
SaulSilver a dit:
Tiro in ballo questo discorso molto sottile, ma anche molto arguto fatto da Pirro.
Com'è riconducibile il fattore: raffinatezza culinaria (lo sintetizzo così) con alto livello di stress e scarsa semplicità, o se vogliamo, semplicità?

Sto cercando di capire, su che dati o tipi di esperienze uno può pensare a questa correlazione, sto chiedendo, vorrei ampliare questo discorso, senza scannarsi :D

E’ molto più semplice di quanto pensi Saul: cibo sattvico, possibilmente crudo = energia pura che illumina le nostre attività quotidiane, zero tossine(giacché viene assimilato velocemente senza uccidere di fatica le nostre cellule), salute perfetta, profondità di pensiero, sorriso e longevità. E’ il cibo ideale per chi vuol raggiungere le altissime mete della ricerca spirituale che porta all’autorealizzazione.

Al contrario, cibo complesso, cotto, raffinato tra mille spezie e salse = spazzatura piena di tossine e di energie negative che avviliscono il nostro pensiero e invecchiano il nostro corpo, accorciandone la sua vita(le cellule fanno molta fatica ad ingerire gli intrugli elaborati, spesso aciduli), alito pestifero, sonno disturbato che ricarica poco, stanchezza, umore oscillante, memoria scarsa, malattie assicurate e mi fermo qua sennò per elencare tutto dovrei scrivere decine di pagine con gli effetti negativi, molti dei quali li sto provando sulla mia pelle, ecco perché affermo che tutte queste conclusioni si basano sulla mia esperienza e ricerca personale.
Ripeto: DA QUANDO SONO TORNATO ONNIVORO, NON RIESCO PIÙ A MEDITARE, A CONCENTRARMI, A RIFLETTERE PROFONDAMENTE; MI SENTO STANCO E SONNOLENTE ANCHE QUANDO NON FACCIO NIENTE, LA RESISTENZA FISICA FA ACQUA, IL SORRISO VA E VIENE E I PENSIERI SCORRAZZANO LIBERI(da notare che ho 39 anni e godo di ottima salute fisica; mai finito all’ospedale e non conosco neanche il mio medico di famiglia, mi curo sempre a casa usando esclusivamente erbe e oli essenziali). Un qualunque problema transitorio che una volta l’avrei affrontato con molta più spensieratezza e positività, ora mi può buttare giù. Vi sembrerà sciocco ma mi sono accorto che persino il sudore da onnivoro è più denso, grasso e maleodeorante rispetto a quello di anni fa da vegetariano. E dico vegetariano; provate ad immaginarvi la differenza con il vegano o ancora meglio il fruttariano!
In poche parole, la differenza tra prima e ora è la stessa tra Paradiso e Inferno. Ma a volte bisogna assaggiare quest’ultimo per poter apprezzare a pieno il primo. Chissà la ragione… ormai non me la chiedo nemmeno. Gli scherzi del karma. Tuttavia accetto serenamente questa nuova realtà passeggera.
 
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