Ok.
Visto che non sto ricevendo informazioni utili e in linea con le mie richieste, ieri notte ho sperimentato un nuovo dosaggio e una diversa tempistica di somministrazione.
Ecco una breve relazione sulle mie esperienze finora.
I.Premessa
La Calea polverizzata, se ben lavorata, risulta finissima ed estremamente volatile, assai più di una farina. Presumo soprattutto perché non tende ad assorbire l'umidità dell'aria, mantenendosi quindi anche molto leggera. Vi basti sapere che le mie coani hanno prodotto alghe, anziché caccole, per una buona ora, dopo la proficua lavorazione di ieri sera. Se preferite non avere l'odore del fieno bagnato nel naso mentre macinate le foglie, vi consiglio una mascherina.
Finora, a seguito della polverizzazione, il massimo contenuto che ero riuscito a stipare in una singola capsula taglia "0" era stata di ~0,34g. Ieri sera, pazienza (e vasellina, per chi conosce l'elefante) alla mano, ho pressato con più cura le capsule riuscendo ad arrivare ad un discreto ~0,4g.
Così facendo ho ridotto il numero utile di capsule in rapporto ai vari dosaggi e credetemi, dovendo mandarle giù con l'acqua, di riflesso si sono ridotte drasticamente anche le sortite alla toilette nella prima ora dopo la somministrazione. La mia vescica ringrazia.
II.Dosaggi sperimentati
Le primissime somministrazioni, seguendo i dati raccolti qua e là da vari siti e forum, sono state di circa 0,5g. Per poi passare a 1g, poi 2g e infine, la notte passata, 3g (approssimando).
Se fossi stato corretto prima, nei miei dati, avrei cominciato da subito con un dosaggio di almeno 2g, ma purtroppo ognuno dice la sua, su questo argomento, con il risultato che le discrepanze sfaldano qualsiasi certezza o schema. Complice, poi, il diverso modo in cui ognuno reagisce alle sostanze; mi sento comunque in grado di sfatare il mito secondo cui la quantità utile minima di questa sostanza dipenda dalla massa corporea del soggetto (io non sono affatto un peso piuma!).
Il dosaggio potrebbe invece dipendere dalla naturale predisposizione dei singoli soggetti a recepire e metabolizzare i principi attivi delle sostanze in generale. Io, personalmente, sono molto sensibile a cose come l'alcol (e per questo sono astemio) e la melatonina, mentre sembra che il Valium faccia il suo corso nel mio organismo con la stessa inerzia di un bicchiere d'acqua fresca. Misteri del corpo umano.
Da tenere in conto, in aggiunta, che io non ho mai fumato in vita mia (sia legamente che *illegamente*) e assumo medicinali molto di rado, solo in caso di reale necessità.
III.Esperienze in relazione ai dosaggi
_~0,5g > Ho assunto questo dosaggio per alcuni giorni, prima di aumentarlo, e non ho registrato alcun effetto di sorta.
_~1g > Idem come sopra, ho assunto un intero grammo per due o tre notti di seguito e non mi ha portato alcun effetto.
_~1,5g > Ancora niente
_~2g > A circa due grammi ho avvertito un apprezzabile cambiamento nella qualità del sonno e anche un certo stordimento durante un risveglio a metà nottata. Qualcosa di simile alla melatonina, ma la questione era meno somatica e più cerebrale. Per capirci, mentre la melatonina sembra riversare i suoi effetti su aspetti come la respirazione e l'umidità dell'occhio (da cui l'effetto "Sandman"), l'ottundimento derivante dalla Calea è riservato più che altro ai sensi.
_~3g > Sperimentato unicamente questa notte con una somministrazione ritardata avvenuta dopo circa cinque ore e mezza di sonno. L'effetto si è palesato presto, rendendo evidente la reale meccanica di questa sostanza, sia all'inizio del sonno che dopo il risveglio (l'effetto pieno sembra perdurare per diverse ore). Purtroppo, non avendo io un sonno stabile di natura, le ore di sonno che hanno seguito la brusca interruzione per la somministrazione non sono state abbastanza profonde. Ho, in effetti, sperimentato un cosciente scivolare in un sogno lucido che però, per l'instabilità di cui ho parlato, non è durato che pochi secondi, a dispetto dei trucchetti che ho appreso in vari forum sull'argomento.
IV.Considerazioni sui meccanismi della sostanza
Vagliandolo da profano, quello che ho registrato è stato un passaggio in secondo piano di tutti gli input esterni, cosa che di riflesso ha reso più stabile e vivido il "pensiero interno". In pratica, sembra che favorisca quella fase mentale tipica dei minuti che precedono il sonno profondo, quando ci estraniamo completamente dall'esterno e veniamo catturati dai nostri stessi pensieri, fase che di solito si traduce presto in sogni veri e propri. Non richiedendo un reale assopimento dell'organismo, la mente non si assopisce a sua volta, favorendo così il mantenimento di uno stato semi-cosciente durante l'esperienza. Ritengo, in effetti, che sia questo il motivo per cui, quando il sonno si fa più leggero nelle ultime ore, i sogni lucidi arrivano con più facilità; proprio perché la mente è parzialmente sveglia, mentre il corpo è ancora addormentato e i suoi input vengono ignorati (stesso meccanismo del WILDing).
Per chi non fosse mai riuscito a percepire consciamente questa fase "peri-sonno", forse può essere più illuminante l'esempio tipico di quei ragazzini che si imbambolano con lo sguardo fisso nel vuoto per poi quasi sobbalzare quando li si chiama. Mi piace pensare che io non sia stato l'unico studente di questo pianeta che, annoiato a morte durante le lezioni a scuola, si perdeva spesso nei propri pensieri arrivando a non sentire più nemmeno le voci di quelli che mi stavano a pochi centimetri.
In definitiva, questa sostanza sembra funzionare come una versione chimica della camera di privazione sensoriale: unita all'immobilità del riposo notturno, mette il cervello nella condizione di dover generare esso stesso i propri input per sopperire alla mancanza di quelli esterni anche quando il risveglio è ormai vicino.
V.Possibili coadiuvanti della sostanza
Constatatane la meccanica, è semplice dedurre quale altra sostanza mi aiuterebbe a godere a pieno dell'effetto di questo piccolo dono della terra. Ovvero, senz'altro, la melatonina.
L'abbassamento dei ritmi corporei e della pressione sanguigna favoriti dalla melatonina sarebbero condizioni perfette per mantenere profonde anche le ultime ore del sonno, quelle che di solito sono più soggette a risvegli indesiderati che poi sono seguiti da un "sonno fisico" troppo leggero.
Lo scopo di tale abbinamento, da un punto di vista puramente meccanico, sarebbe quello di prolungare lo stato di profondo assopimento del corpo, il quale non intaccherebbe quindi il graduale risveglio della mente. In pratica favorirebbe quell'effetto di privazione sensoriale generato dalla Calea che ho menzionato sopra.
La Calea favorisce l'isolamento cerebrale, mentre la melatonina tiene a bada il corpo mantenendolo assopito anche nelle ultime ore di sonno. Suona perfetto.
Ritengo inoltre che esercitarsi di tanto in tanto nella meditazione possa portare la mente ad essere più propensa a *scivolare dentro se stessa* aiutata dalla Calea. Da notare che con meditazione intendo diversi minuti di totale riflessione estraniandosi dal mondo; perdersi nelle proprie fantasie con lo sguardo fisso nel vuoto e la mandibola cascante come dei perfetti beaoti, insomma.
VI.Conclusioni e possibili schemi di somministrazione
L'effetto della dose da 3g si è prolungato per almeno 8-10 ore; dopo circa 11 ore, sento ancora un leggero intorpidimento delle labbra e un generale "distacco" dagli input esterni. Credo sia opportuno e funzionale, quindi, relegare la somministrazione alla sera, circa 30 minuti prima di coricarsi e almeno due o tre ore dopo la cena.
Questo darà il tempo allo stomaco di sciogliere le capsule e all'organismo di cominciare ad assorbire la sostanza, cosicché gli effetti coincidano con il momento in cui ci si corica e terminino al mattino prima di cominciare a lavorare (per chi è fortunato e ha un'occupazione). Il consiglio di aspettare alcune ore dopo la cena è dovuto alla natura apparentemente idrofoba della polvere di Calea che, una volta liberata dalle capsule nello stomaco, può tardare a mescolarsi ai succhi gastrici venendo quindi facilmente trasportata da eventuali flati (volgarmente detti "rutti de core") e rovinando il ricordo ancora fresco della cena con il retrogusto tipico di un pagliaio in autunno.
Idem per quanto riguarda i tempi di somministrazione della melatonina: non mi sembra il caso di assumerla in un momento diverso da circa 30 minuti prima di coricarsi, principalmente per evitare di presentarsi sul posto di lavoro in modalità zombie. Da notare che, a seguito di una nuova regolamentazione legislativa, il dosaggio unitario massimo della melatonina è sceso da 3-5mg a 1mg. Essendo io abbastanza sensibile a questo genere di sostanze, 1mg è più che sufficiente per darmi una buona nottata di sonno, anche se sono tentato di sperimentare un dosaggio di 2mg in concomitanza con l'assunzione di 3-4mg di Calea per massimizzare gli effetti di quest'ultima nelle ultime ore di sonno.
Un piccola nota a chiudere: mandare giù 3g di Calea a 0,4g per capsula può richiedere parecchia acqua (circa 8 mandate), il che può significare due bei bicchieroni proprio un momento prima di andare a dormire. Inutile dire che questa *tecnica* può essere causa di 3-6 pisciate solo nella prima ora e mezza di sonno a seconda di quanto ai vostri reni piaccia *dilazionare* (i miei compilano cambiali con risultati fantozziani).
In alternativa, stasera penso che sfrutterò il caro vecchio "tram chiamato bolo alimentare": un po' di mollica di pane o un biscotto masticati fino a ridurli ad una poltiglia viscida ben inzuppata di saliva che andrà giù al minimo accenno di deglutizione. Un attimo prima di lasciarla andar giù mi infilo in bocca una o due capsule, le impiastro ben bene in mezzo al bolo e poi *glom*....e sotto il prossimo.
Se proprio, a seguire potrei mandar giù un mezzo bicchiere di citrato tanto per evitare che il biscotto si faccia la tana all'imboccatura dello stomaco, abitudine fastidiosissima tipica dei Galletti della Mulino Bianco.
E' tutto.
Aggiornerò con ulteriori post non appena avrò sperimentato il nuovo schema di somministrazione per farvi sapere com'è andata. Se tutto va bene, entro domani all'alba (tra le altre cose) mi sarò virtualmente *fatto* quell'amica sposata su cui ho messo gli occhi già da qualche anno.
Auguratemi buona fortuna. :rock:
[UPDATE 8/3/2015] ~ 3g di Calea + 2mg di melatonina 30 minuti prima di coricarmi
[UPDATE 9/3/2015] ~ Melatonina 2mg prima di coricarmi + Calea 3g dopo 5 ore
[UPDATE 10/3/2015] ~ Melatonina 2mg prima di coricarmi + Calea 4g dopo 2 ore
[UPDATE 11/3/2015] ~ Calea 4g dopo 4 ore e mezza di sonno
[UPDATE 12/3/2015] ~ Calea 4g due ore prima di coricarmi
[UPDATE 13/3/2015] ~ Calea 6g tre ore prima di coricarmi
[UPDATE 14/3/2015] ~ Calea 4g dopo 6 ore
[UPDATE 18/3/2015] ~ Calea 2.5g dopo 6 ore
[UPDATE 21/3/2015] ~ Calea 5g dopo 5 ore
[UPDATE 24/3/2015] ~ Preparativi per estratto 10x di Calea
[UPDATE 27/3/2015] ~ Filtraggio della Calea ed inizio evaporazione
[UPDATE 28/3/2015] ~ Raccolta resina di Calea
[UPDATE 29/3/2015] ~ Raccolta finale e dosaggio resina
[UPDATE 30/3/2015] ~ Effetti prima dose di resina da ~0,35g
[UPDATE 31/3/2015] ~ Melatonina 1mg + resina ~0,35g dopo quattro ore
[UPDATE 4/4 e 5/4/2015] ~ Circa 2g-equivalenti prima di coricarmi e dopo 6 ore
[UPDATE 9/4/2015] ~ Resina ~3g equivalenti prima di coricarmi
[UPDATE 11/4/2015] ~ Resina ~1g equivalente dopo 5 ore
[UPDATE 21/4/2015] ~ Resina ~1g equivalente dopo quattro ore e mezza
[UPDATE 22/4/2015] ~ Resina ~2g equivalenti prima di coricarmi
[CONCLUSIONI 8/5/2015] ~ Valutazioni e conclusioni sugli effetti della Calea Zacatechichi