set: strade di amsterdam d'estate, prima di pranzo Compro due pacchetti di funghi dentro un negozio che esponeva in vetrina vari peyote e cactus all'interno di un acquario modificato per la coltivazione, ma non ricordo più la varietà e il dosaggio dei funghi. Inizio a mangiare i primi funghi in strada. Li tiro fuori dalla tasca dei pantaloni come se fossero caramelle, li mastico bene e li butto giù. Il sapore ricorda i chiodini secchi con un retrogusto meno amaro e qualche nota di sapore a me sconosciuta. Niente male, pensai. Finisco la prima busta in poco tempo, aspetto e cammino per le strade affollate di gente. A un certo punto, vicino un edificio di mattoni rossi, gli oggetti fuori fuoco iniziano a vibrare, lievemente, così noto l'alterazione del cono visivo. L'effetto è troppo leggero e ricorda la visione conica durante una bevuta, ma senza gli effetti euforici dell'alcol. Non mi basta, voglio di più. Mi finisco la seconda bustina sopra una panchina mentre osservo uno dei tanti canali. L'acqua del canale, le assi di legno del molo, l'erba di un'isoletta al di là del canale, tutto inizia a vibrare con più velocità. Pare un infinito movimento statico; vedevo la tensione fra atomi e ogni atomo vibrava come se fosse sul punto di staccarsi e liberarsi nell'aria. Anche l'acqua assumeva una forma solida, benché fosse liquida, perché tutto vibrava come se venisse attraversato da un micro terremoto. Iniziai a vedere ondate di luce attraversare gli oggetti in movimento, tutti gli oggetti, come se qualcuno illuminasse il mondo per farmi un piacere. Le ondate di luce partivano da destra a sinistra, partecipando e amplificando la vibrazione della realtà. Assistevo, imperturbabile, alla scena e, per qualche minuto, persi la cognizione del tempo. Mentre lo spazio intorno a me continuava il suo moto, mi resi conto di provare una leggera nausea davanti la visione di tutto quel movimento. Mi alzo dalla panchina e ritorno su i miei passi, ancora cosciente. Passo in mezzo alla gente e la gente parla un olandese simile all'italiano; inizio a capirli, inizio a vedere i loro pensieri, inizio a sentire i loro pensieri dentro la mia testa. L'effetto ha raggiunto il suo massimo. Ho delle allucinazioni empatiche, vedo e sento i pensieri di altri, ma non sono voci; sono proiezioni di immagini di vita, a volte normale e a volte no. Vedo il padre che vuole cambiare la station wagon con un van a causa del prossimo figlio. Vedo la puttana che tenta di costruirsi una vita facendo un mestiere che non potrà fare a lungo. Vedo l'eccitazione, quasi infantile, dei giovani mentre varcano le porte di un coffe shop. Vedo le bollette da pagare del pusher appostato lungo la strada, pronto a vendermi un rimedio contro la normalità. Continuo a camminare in mezzo ai pensieri delle persone che passeggiano per le vie di Amsterdam. Sono in pace, nessun problema tocca la mia mente, nessuna preoccupazione agita la mia coscienza. Vedo persone sboccare nei vicoli tra gli edifici. Tossici dal passo incerto si muovo sui lati delle strade, mentre io cammino sul mondo intero, vedendo, a ogni passo, i pensieri di ogni vita incontrata dai miei occhi. E sorrido al fato, al mio stomaco capace di resistere a tutti quei funghi. Mi godo la passeggiata, mi godo la libertà di camminare dentro un'illusione.---------------------------- Nessun effetto collaterale, a parte una leggera nausea. Questo ricordo ha 10 anni, più o meno. Fu l'unica esperienza coi funghetti. Prima di allora avevo provato l'lsd, un anno prima, perciò sapevo cosa sarebbe potuto succedere. So che molti consigliano un luogo diverso, un posto tranquillo per gli psichedelici, ma, personalmente, ritengo che gli stimoli visivi all'interno di una stanza siano troppo limitati. E poi, a dire il vero, mi piace un casino camminare sotto il cielo d'estate col sole che scalda e illumina ogni cosa (mi rilassa).