CrazyFractalHaze
Sale drogué·e
- Inscrit
- 2/6/13
- Messages
- 868
Il racconto che segue è frutto di fantasia. Sconsiglio vivamente tali condotte.
Di seguito racconterò tutto ciò che avrò da dire in merito alla mia prima esperienza psichedelica ( se si escludono un po' di cubensis ) che avrò domani.
GIORNO 1°: ( preparazione )
Al momento sono nel bel mezzo dei preparativi: ho tagliato a fette il mio sacro cactus, tolto le spine ( ho lasciato la buccia esterna ed il torsolo bianco ) e successivamente l'ho frullato.
Dopo ciò ho spremuto 3 limoni nel frullato di Wachuma, e ho bollito tutto per due ore con acqua a fuoco basso.
Non continuerò oltre nella "cottura".
Alla fine spremerò altri 3 limoni, e metterò tutti in bottiglia...
Adesso sto provando a meditare per preparami all'esperienza di domani.
Ho deciso che mangerò il meno possibile, evitando cibi gassi e porcherie varie...
Cercherò di riposare bene questa notte, per svegliarmi meglio domani.
Berrò l'intruglio per le dieci di mattina, in mezzo alla natura...
Il resto del racconto lo posterò a breve, sperando che sia anche qualcosa di bello...
GIORNO 2°: (report dell'esperienza)
In questi due giorni è successo di tutto, ho anche rischiato di mandare tutto il programma all'aria...
Il giorno precedente al "rito" l'ho passato mangiando solo cibi naturali ed evitando gli agrumi. All' infuori di questo ho mangiato solo un bocconcino di pane.
Ho tentato di rilassarmi il più possibile, di avere esperienze positive e di gustarmi le piccole cose nel tentativo di prepararmi a quest'esperienza...
Andai anche a letto presto, e ho riposato piuttosto bene.
Alle due del pomeriggio, ieri, dopo mezza giornata di quasi totale digiuno, ho iniziato a bere il succo del Wachuma cactus. ( per la preparazione esatta che ho adoperato chiedetemi in pm o leggete sopra)
Ho tentato di rendere la cosa quanto più sciamanica e naturale possibile, non mi vergogno a raccontare di essermi lavato, messo nudo, e con quel bicchiere giallastro in mano...
Quando lo guardai pensai che quello che tenevo in mano era un potere tanto antico, e sacro. Non riuscivo quasi a credere di aver avuto questa opportunità.
Il sapore... Era terrificante, ed era solo il primo bicchiere su più di un litro di succo che mi aspettava...
Dopo questo assaggino, mi rivestii aspettando la mia ragazza che arrivasse a prendermi in macchina.
Siamo andati fuori città, in mezzo alla natura, e durante il tragitto ho continuato a bere l'amarissimo intruglio periodicamente e molto lentamente, sperando che non mi venisse da far pipì.
Solo alla fine mi ricordai del miele che avevo portato con me: lo avevo portato per evenienza, nel caso di un calo di zuccheri.
Allora feci come Homer quando mangiò il piccantissimo peperoncino che gli ha offerto il commissario Winchester:
Mi sono ricoperto tutta la bocca di miele, e solo in quel modo l'esperienza diventò molto più dolce...
Quando arrivai a buon punto, fumai anche un po' di marijuana e mi sono disteso al sole...
Ho apprezzato la natura e tutta la vita intorno a me come mai avevo fatto.
Ho fumato con una voglia diversa dal solito e con un gusto migliore... tutto era più bello...
Ma non era nemmeno l'inizio.
Dopo un'ora e mezza, o forse anche due ore gli effetti psichedelici ancora non si erano manifestati.
Ma iniziavo ad avvertire gli effetti fisici sul mio corpo: era la pace totale.
Penso che davvero non ci sono parole per descrivere questa sensazione...
Posso solo cercare di farvi intuire ciò che provavo, e il solo paragone che mi viene in mente è quello di un oggetto: sentivo il mio corpo comodo in qualsiasi posizione,
non sentivo né caldo, né freddo; nessuna fatica, nessun dolore.
Anche le sensazioni tattili erano cambiate, stavano cambiando... E toccarmi era molto strano.
Dopo una giornata di digiuno, passata sotto il sole... Non mi sentivo nemmeno stanco.
Ero fermo immobile, in macchina. La radio accesa con questa canzone: Buckethead - Interworld and the New Innocence. Era il massimo della psichedelia per le mie orecchie.
E dopo il dolce e lento sprofondare del mio corpo, adesso era la mia anima che stava iniziando ad ampliarsi.
Ho quasi pianto per l'emozione... Ricordo il canto degli uccelli, il movimento ondulatorio degli alberi, che ogni tanto sembravano storcersi, l'odore e il sapore dell'aria fresca...
I tronchi dei fichi d'india attorno a me che sembravano essere di pietra...
La luce, e i bellissimi raggi solari...
Era tutto di una bellezza sublime, un mondo lontano da quello che viviamo ogni giorno ...
Era tardo pomeriggio, e mi sentivo leggerissimo: scesi dalla macchina, ma quando poggiai il piede per terra fu come metterlo sulle nuvole.
Eravamo tornati in città, era sera...
Decidemmo che ero abbastanza lucido e presentabile per poter scendere e comprare delle patatine in un supermercato.
Fu una delle esperienze più caotiche della mia vita: non mi sentii al sicuro fino a quando non fummo di nuovo "al sicuro" in macchina.
Il supermercato era strettissimo: troppa gente, troppi rumori, cose, odori, voci... Le persone sembravano dire solo cose senza senso.
Sembrava la scena del bar di Paura ed Delirio a Las Vegas.
Ormai mi ero abbandonato all'idea che non avrei mai sperimentato i frattali, le distorsioni visive e tutti questi famosi effetti psichedelici di cui tutti parlano.
Adesso era completamente buio.
Una volta in macchina tornammo in un posto tranquillo e iniziai a notare strani colori attorno alle luci della città e delle macchine.
I colori erano diversi rispetto a prima... Ogni ombra, ogni riflesso era una trama intensa di schemi e disegni indefiniti e caleidoscopici. Ed i miei occhi ne erano catturati come le falene dalla luce...
Se prima tutto era bello e sublime, Adesso era fuori dalla portata di ogni concezione umana, e stavo osservando il mondo attorno a me con gli occhi di un dio.
Queste sensazioni di beatitudine e benessere mi sfuggirono "di mano" dopo aver fumato ancora un po' d'erba, nel tentativo di placare la nausea costante che ho avuto durante il giorno.
Piano piano pace e benessere stavano lasciando posto ad un eccitamento e uno stupore smisurati ed eccessivi...
Ero carico di stimoli, troppi... Sentivo tutto. Penso di aver sperimentato così la dissoluzione dell' ego e il sentirsi parte di tutto, insieme.
Chiudere gli occhi era inutile... Sentivo l'ansia della mia ragazza accanto, cani abbaiare, l'aria muoversi, le macchine passare...
Il cuore iniziò a battere forte, ma più di tutto sentii la paura.
Fu l'inizio dell'esperienza più profonda della mia vita... Credo fossero le 7 o le 8 di sera, ma l'orario non importa per nulla quando sei in queste condizioni.
Sei troppo lontano... Sei lontano dall' essere umano, sei lontano dall' essere "vivo" per come noi lo intendiamo.
Sei troppo lontano per pensare.
Troppo lontano per ricordare... Penso che questa sensazione va decisamente oltre la concezione di droga. Troppo oltre il concetto di drogarsi:
ho sempre agito nel tentativo di ampliare le mie percezioni... Di modificarle, e gustarle diversamente.
Il san pedro ha fatto ben altro su di me... E' stata un'esperienza decisamente troppo lontana da qualsiasi altra che abbia mai provato. Direi ultraterreno.
L'apice di questo bad trip lo ebbi quando ho fatto l'errore di abbassare lo specchietto per guardarmi:
mi sembravo cadavere... Più che altro per il colorito che avevo assunto.
E finalmente stavo sperimentando i tanto agognati effetti psichedelici che volevo: il collo allungato... La gola che si gonfiava e sgonfiava...
Fu peggio ancora quando spensi la luce prima di richiudere lo specchio davanti a me...
E non ho parole per descrivere quello che vidi, non voglio nemmeno tentare di ricordarlo.
Io sconsiglio vivamente questo tipo d'esperienza a tutti coloro che sono ipocondriaci, o quelle persone che quando hanno un po' di malessere hanno subito bisogno di correre ai ripari.
Non c'è stato nulla da fare per me, nessuna cosa poteva placarmi... Inutili le parole della mia ragazza, inutile ogni mio tentativo di ragionamento sensato.
La cosa più brutta che abbia provato è stata la mente, vuota... Priva di memorie.
Mi sentivo primitivo, come un animale...
Alla fine non ero più me stesso: ormai ero e trasudavo paura... Tremavo dal freddo, il cuore batteva a ritmo di tamburo.
Alla fine stremato ho mangiato quanto più possibile, e stremato, non so nemmeno io come, mi addormentai...
Ma dovetti lottare per riuscirci, come non avevo mai fatto.
Non so nemmeno quanto ho dormito esattamente...
Ma il risveglio è stata l'esperienza più bella in assoluto...
Il sentirsi ancora la testa sul collo, la mia forza nelle braccia... La mente "solida", e capace...
L'unica cosa che provavo era una gioia immensa...
Di poter riabbracciare il mio mondo, e il mio amore...
Tremo ancora al solo pensiero di quello che ho sperimentato.
E' stata l'esperienza più forte di sempre. Mi ha insegnato moltissimo... Ha ripristinato in me una forza primordiale.
Mi sento rinato e positivo, ma decisamente più maturo.
Capisco e gioisco di comprendere quanta è bella la condizione della vita umana...
Penso che questo è stato e sarà il mio primo ed ultimo incontro col Wachuma Cactus.
Amo ancora di più la natura adesso, ma il vero incontro l'ho fatto con me stesso.
Con le mie paure, con le mie emozioni.
Ho avuto modo di riflettere sulle condotte sbagliate che ho avuto.
Ho capito molte cose di me stesso...
Sono felice di aver avuto questa opportunità, e sono contento che alla fine sia andata bene...
Vi ringrazio per la lettura!
Ciao a tutti!
Di seguito racconterò tutto ciò che avrò da dire in merito alla mia prima esperienza psichedelica ( se si escludono un po' di cubensis ) che avrò domani.
GIORNO 1°: ( preparazione )
Al momento sono nel bel mezzo dei preparativi: ho tagliato a fette il mio sacro cactus, tolto le spine ( ho lasciato la buccia esterna ed il torsolo bianco ) e successivamente l'ho frullato.
Dopo ciò ho spremuto 3 limoni nel frullato di Wachuma, e ho bollito tutto per due ore con acqua a fuoco basso.
Non continuerò oltre nella "cottura".
Alla fine spremerò altri 3 limoni, e metterò tutti in bottiglia...
Adesso sto provando a meditare per preparami all'esperienza di domani.
Ho deciso che mangerò il meno possibile, evitando cibi gassi e porcherie varie...
Cercherò di riposare bene questa notte, per svegliarmi meglio domani.
Berrò l'intruglio per le dieci di mattina, in mezzo alla natura...
Il resto del racconto lo posterò a breve, sperando che sia anche qualcosa di bello...
GIORNO 2°: (report dell'esperienza)
In questi due giorni è successo di tutto, ho anche rischiato di mandare tutto il programma all'aria...
Il giorno precedente al "rito" l'ho passato mangiando solo cibi naturali ed evitando gli agrumi. All' infuori di questo ho mangiato solo un bocconcino di pane.
Ho tentato di rilassarmi il più possibile, di avere esperienze positive e di gustarmi le piccole cose nel tentativo di prepararmi a quest'esperienza...
Andai anche a letto presto, e ho riposato piuttosto bene.
Alle due del pomeriggio, ieri, dopo mezza giornata di quasi totale digiuno, ho iniziato a bere il succo del Wachuma cactus. ( per la preparazione esatta che ho adoperato chiedetemi in pm o leggete sopra)
Ho tentato di rendere la cosa quanto più sciamanica e naturale possibile, non mi vergogno a raccontare di essermi lavato, messo nudo, e con quel bicchiere giallastro in mano...
Quando lo guardai pensai che quello che tenevo in mano era un potere tanto antico, e sacro. Non riuscivo quasi a credere di aver avuto questa opportunità.
Il sapore... Era terrificante, ed era solo il primo bicchiere su più di un litro di succo che mi aspettava...
Dopo questo assaggino, mi rivestii aspettando la mia ragazza che arrivasse a prendermi in macchina.
Siamo andati fuori città, in mezzo alla natura, e durante il tragitto ho continuato a bere l'amarissimo intruglio periodicamente e molto lentamente, sperando che non mi venisse da far pipì.
Solo alla fine mi ricordai del miele che avevo portato con me: lo avevo portato per evenienza, nel caso di un calo di zuccheri.
Allora feci come Homer quando mangiò il piccantissimo peperoncino che gli ha offerto il commissario Winchester:
Mi sono ricoperto tutta la bocca di miele, e solo in quel modo l'esperienza diventò molto più dolce...
Quando arrivai a buon punto, fumai anche un po' di marijuana e mi sono disteso al sole...
Ho apprezzato la natura e tutta la vita intorno a me come mai avevo fatto.
Ho fumato con una voglia diversa dal solito e con un gusto migliore... tutto era più bello...
Ma non era nemmeno l'inizio.
Dopo un'ora e mezza, o forse anche due ore gli effetti psichedelici ancora non si erano manifestati.
Ma iniziavo ad avvertire gli effetti fisici sul mio corpo: era la pace totale.
Penso che davvero non ci sono parole per descrivere questa sensazione...
Posso solo cercare di farvi intuire ciò che provavo, e il solo paragone che mi viene in mente è quello di un oggetto: sentivo il mio corpo comodo in qualsiasi posizione,
non sentivo né caldo, né freddo; nessuna fatica, nessun dolore.
Anche le sensazioni tattili erano cambiate, stavano cambiando... E toccarmi era molto strano.
Dopo una giornata di digiuno, passata sotto il sole... Non mi sentivo nemmeno stanco.
Ero fermo immobile, in macchina. La radio accesa con questa canzone: Buckethead - Interworld and the New Innocence. Era il massimo della psichedelia per le mie orecchie.
E dopo il dolce e lento sprofondare del mio corpo, adesso era la mia anima che stava iniziando ad ampliarsi.
Ho quasi pianto per l'emozione... Ricordo il canto degli uccelli, il movimento ondulatorio degli alberi, che ogni tanto sembravano storcersi, l'odore e il sapore dell'aria fresca...
I tronchi dei fichi d'india attorno a me che sembravano essere di pietra...
La luce, e i bellissimi raggi solari...
Era tutto di una bellezza sublime, un mondo lontano da quello che viviamo ogni giorno ...
Era tardo pomeriggio, e mi sentivo leggerissimo: scesi dalla macchina, ma quando poggiai il piede per terra fu come metterlo sulle nuvole.
Eravamo tornati in città, era sera...
Decidemmo che ero abbastanza lucido e presentabile per poter scendere e comprare delle patatine in un supermercato.
Fu una delle esperienze più caotiche della mia vita: non mi sentii al sicuro fino a quando non fummo di nuovo "al sicuro" in macchina.
Il supermercato era strettissimo: troppa gente, troppi rumori, cose, odori, voci... Le persone sembravano dire solo cose senza senso.
Sembrava la scena del bar di Paura ed Delirio a Las Vegas.
Ormai mi ero abbandonato all'idea che non avrei mai sperimentato i frattali, le distorsioni visive e tutti questi famosi effetti psichedelici di cui tutti parlano.
Adesso era completamente buio.
Una volta in macchina tornammo in un posto tranquillo e iniziai a notare strani colori attorno alle luci della città e delle macchine.
I colori erano diversi rispetto a prima... Ogni ombra, ogni riflesso era una trama intensa di schemi e disegni indefiniti e caleidoscopici. Ed i miei occhi ne erano catturati come le falene dalla luce...
Se prima tutto era bello e sublime, Adesso era fuori dalla portata di ogni concezione umana, e stavo osservando il mondo attorno a me con gli occhi di un dio.
Queste sensazioni di beatitudine e benessere mi sfuggirono "di mano" dopo aver fumato ancora un po' d'erba, nel tentativo di placare la nausea costante che ho avuto durante il giorno.
Piano piano pace e benessere stavano lasciando posto ad un eccitamento e uno stupore smisurati ed eccessivi...
Ero carico di stimoli, troppi... Sentivo tutto. Penso di aver sperimentato così la dissoluzione dell' ego e il sentirsi parte di tutto, insieme.
Chiudere gli occhi era inutile... Sentivo l'ansia della mia ragazza accanto, cani abbaiare, l'aria muoversi, le macchine passare...
Il cuore iniziò a battere forte, ma più di tutto sentii la paura.
Fu l'inizio dell'esperienza più profonda della mia vita... Credo fossero le 7 o le 8 di sera, ma l'orario non importa per nulla quando sei in queste condizioni.
Sei troppo lontano... Sei lontano dall' essere umano, sei lontano dall' essere "vivo" per come noi lo intendiamo.
Sei troppo lontano per pensare.
Troppo lontano per ricordare... Penso che questa sensazione va decisamente oltre la concezione di droga. Troppo oltre il concetto di drogarsi:
ho sempre agito nel tentativo di ampliare le mie percezioni... Di modificarle, e gustarle diversamente.
Il san pedro ha fatto ben altro su di me... E' stata un'esperienza decisamente troppo lontana da qualsiasi altra che abbia mai provato. Direi ultraterreno.
L'apice di questo bad trip lo ebbi quando ho fatto l'errore di abbassare lo specchietto per guardarmi:
mi sembravo cadavere... Più che altro per il colorito che avevo assunto.
E finalmente stavo sperimentando i tanto agognati effetti psichedelici che volevo: il collo allungato... La gola che si gonfiava e sgonfiava...
Fu peggio ancora quando spensi la luce prima di richiudere lo specchio davanti a me...
E non ho parole per descrivere quello che vidi, non voglio nemmeno tentare di ricordarlo.
Io sconsiglio vivamente questo tipo d'esperienza a tutti coloro che sono ipocondriaci, o quelle persone che quando hanno un po' di malessere hanno subito bisogno di correre ai ripari.
Non c'è stato nulla da fare per me, nessuna cosa poteva placarmi... Inutili le parole della mia ragazza, inutile ogni mio tentativo di ragionamento sensato.
La cosa più brutta che abbia provato è stata la mente, vuota... Priva di memorie.
Mi sentivo primitivo, come un animale...
Alla fine non ero più me stesso: ormai ero e trasudavo paura... Tremavo dal freddo, il cuore batteva a ritmo di tamburo.
Alla fine stremato ho mangiato quanto più possibile, e stremato, non so nemmeno io come, mi addormentai...
Ma dovetti lottare per riuscirci, come non avevo mai fatto.
Non so nemmeno quanto ho dormito esattamente...
Ma il risveglio è stata l'esperienza più bella in assoluto...
Il sentirsi ancora la testa sul collo, la mia forza nelle braccia... La mente "solida", e capace...
L'unica cosa che provavo era una gioia immensa...
Di poter riabbracciare il mio mondo, e il mio amore...
Tremo ancora al solo pensiero di quello che ho sperimentato.
E' stata l'esperienza più forte di sempre. Mi ha insegnato moltissimo... Ha ripristinato in me una forza primordiale.
Mi sento rinato e positivo, ma decisamente più maturo.
Capisco e gioisco di comprendere quanta è bella la condizione della vita umana...
Penso che questo è stato e sarà il mio primo ed ultimo incontro col Wachuma Cactus.
Amo ancora di più la natura adesso, ma il vero incontro l'ho fatto con me stesso.
Con le mie paure, con le mie emozioni.
Ho avuto modo di riflettere sulle condotte sbagliate che ho avuto.
Ho capito molte cose di me stesso...
Sono felice di aver avuto questa opportunità, e sono contento che alla fine sia andata bene...
Vi ringrazio per la lettura!
Ciao a tutti!
