Iquelo
Glandeuse Pinéale
- Inscrit
- 24/12/14
- Messages
- 196
Oggi è pasqua e cercherò di impegnarvi un po' la mente con un off-topic decisamente mainstream ma di cui qui non si è forse mai parlato: le unioni tra persone dello stesso sesso e la possibilità che questi possano adottare bambini.
Il thread lo dividerò in due parti: matrimoni e adozioni.
Are you ready? Allora cominciamo.
Mi viene spesso il pensiero che la lotta che gli omosessuali stanno facendo ora è simile a quella che fecero (e che ancora non hanno del tutto vinto) le donne, ma con meno intensità. Come per le donne, anche in questo caso si parla di diritti negati. In una società "civile" occidentale, sposarsi vuol dire poter usufruire insieme di diritti quali: gestione di proprietà, patrimonio, cura dei figli, eredità. in pratica quello (il matrimonio) che potrebbe essere una formalità viene caricato di importanza dal fatto che tutti questi diritti sono strettamente legati ad esso. Questo, in se, è il senso del matrimonio, dell'unione "ufficiale". Capirete bene che il mio pensiero va in direzione assolutamente favorevole ai matrimoni omosessuali, e dico proprio MATRIMONI e non possibili nuovi negozi giuridici che permettano alle persone dello stesso sesso di "ufficializzare" la propria unione. Facendo questo si creerebbe una categorizzazione delle persone che in realtà non esiste. Il matrimonio che ho in mente io è un'istituzione che permetta alle persone di sposarsi e usufruire di tutti i diritti che ne conseguono, senza fare differenze di sesso, religione e ORIENTAMENTO SESSUALE.
Vietare una cosa del genere a qualcuno è una vera e propria opera di ghettizzazione e creazione di una categoria di persone. Non solo, in questo modo si mettono dei limiti e dei paletti a qualcosa di incommensurabile come l'amore, facendo intendere che esso esiste solo tra esseri che "seguono la natura" (il che potrebbe fare intendere che chi fa anal non si ama
). Sulla religione non inizio nemmeno il discorso, perché non si può parlare di un argomento libertario legato a qualcosa che per definizione ha delle regole rigide e invalicabili (anche se mi sembra che sulla bibbia di "divieti agli omosessuali" si parli pochissimo). L'unica cosa che mi viene da dire è che esiste un incredibile incoerenza di fondo: come può, una religione che dovrebbe basarsi sull'amore, vietarlo a sua volta? Non mi aspetto che nessun cattolico venga dalla mia parte.
Un mito che mi preme sfatare è quello secondo il quale se si da la libertà di sposarsi agli omosessuali il prossimo passo sarà dare spazio a matrimoni con animali, oggetti inanimati, personaggi di fantasia. Da premettere due cose: è realmente già successo negli Stati Uniti (la patria delle stronzate) e questo è un eveagreen che mi fa "scompisciare" sempre; detto questo, chi da libertà alla propria bocca di sproloquiare in questo modo non capisce che l'argomento matrimonio è e deve restare strettamente legato ai rapporti tra persone, esseri umani (perché, se non lo sapeste, gli omosessuali sono persone!). Non solo, i diritti che scaturiscono dal matrimonio tra persone non possono essere gli stessi che scaturirebbero dallo sposarsi con il proprio animale. Non posso lasciare tutto quel che ho al mio gatto, non saprebbe materialmente cosa farsene!
Ora passiamo alle adozioni.
Per parlarvi di questo mi basta partire da una frase che ho sentito, ma non riscordo da chi:"Fare un figlio in una coppia etero è procreare, farlo in una omosessuale attraverso inseminazione, fecondazione eterologa, è produrre e bramare, nella coppia omosessuale, di avere, possedere, un bambino".
Io credo che tra di voi ci sia qualcuno con figli, in ogni caso spero di dire ora una cosa condivisa da tutti. Quando una coppia eterosessuale decide di fare un figlio non credo parta dal concetto che farlo è un modo per fare andare avanti la razza umana ed evitarne l'estinzione! Fare un figlio vuol dire desiderare di avere qualcuno con cui condividere le proprie esperienze, insegnare i propri valori, dare al mondo una persona che possa crescere con essi e soprattutto avere una persona da amare. Sì, perché fare un figlio vuol dire soprattutto volerlo amare, già da prima che nasca, quando è ancora un'idea. La stessa, identica, cosa è per le coppie omosessuali. Abbiamo oggi scoperto una cosa che farà rabbrividire i più conservatori: gli omosessuali hanno gli stessi desideri e gli stessi istinti degli eterosessuali! Detta in parole povere, tutte le persone, a prescindere dalla propria sessualità, hanno istinti paterni e materni.
In questo caso il mito da sfatare riguarda la crescita del bambino e cioè quella teoria per cui, in caso di crescita in una famiglia di genitori omosessuali, questi cresca con una percezione della realtà distorta o addirittura omosessuale (si intende benissimo che chi dice questo considera l'omosessualità una disgrazia). Molteplici studi cercano in continuazione di dimostrare che il bambino, affrontando una società estremamente variegata, non cresce con disturbi di nessun tipo pur crescendo con genitori dello stesso sesso. Più che altro è il modo in cui viene fatto crescere e gli insegnamenti che gli vengono dati a pregiudicare la buona o cattiva crescita del bambino.
Per quale motivo, allora, non si deve dare il diritto a una coppia omosessuale di togliere un bambino da un orfanotrofio, farne nascere uno da un utero, un ovocita o seme maschile che sia, che magari non sarebbe stato mai utilizzato?
Vi lascio con una domanda: chi è il genitore del bambino, quello che lo procrea o quello che lo cresce?
Peace
Il thread lo dividerò in due parti: matrimoni e adozioni.
Are you ready? Allora cominciamo.
Mi viene spesso il pensiero che la lotta che gli omosessuali stanno facendo ora è simile a quella che fecero (e che ancora non hanno del tutto vinto) le donne, ma con meno intensità. Come per le donne, anche in questo caso si parla di diritti negati. In una società "civile" occidentale, sposarsi vuol dire poter usufruire insieme di diritti quali: gestione di proprietà, patrimonio, cura dei figli, eredità. in pratica quello (il matrimonio) che potrebbe essere una formalità viene caricato di importanza dal fatto che tutti questi diritti sono strettamente legati ad esso. Questo, in se, è il senso del matrimonio, dell'unione "ufficiale". Capirete bene che il mio pensiero va in direzione assolutamente favorevole ai matrimoni omosessuali, e dico proprio MATRIMONI e non possibili nuovi negozi giuridici che permettano alle persone dello stesso sesso di "ufficializzare" la propria unione. Facendo questo si creerebbe una categorizzazione delle persone che in realtà non esiste. Il matrimonio che ho in mente io è un'istituzione che permetta alle persone di sposarsi e usufruire di tutti i diritti che ne conseguono, senza fare differenze di sesso, religione e ORIENTAMENTO SESSUALE.
Vietare una cosa del genere a qualcuno è una vera e propria opera di ghettizzazione e creazione di una categoria di persone. Non solo, in questo modo si mettono dei limiti e dei paletti a qualcosa di incommensurabile come l'amore, facendo intendere che esso esiste solo tra esseri che "seguono la natura" (il che potrebbe fare intendere che chi fa anal non si ama

Un mito che mi preme sfatare è quello secondo il quale se si da la libertà di sposarsi agli omosessuali il prossimo passo sarà dare spazio a matrimoni con animali, oggetti inanimati, personaggi di fantasia. Da premettere due cose: è realmente già successo negli Stati Uniti (la patria delle stronzate) e questo è un eveagreen che mi fa "scompisciare" sempre; detto questo, chi da libertà alla propria bocca di sproloquiare in questo modo non capisce che l'argomento matrimonio è e deve restare strettamente legato ai rapporti tra persone, esseri umani (perché, se non lo sapeste, gli omosessuali sono persone!). Non solo, i diritti che scaturiscono dal matrimonio tra persone non possono essere gli stessi che scaturirebbero dallo sposarsi con il proprio animale. Non posso lasciare tutto quel che ho al mio gatto, non saprebbe materialmente cosa farsene!
Ora passiamo alle adozioni.
Per parlarvi di questo mi basta partire da una frase che ho sentito, ma non riscordo da chi:"Fare un figlio in una coppia etero è procreare, farlo in una omosessuale attraverso inseminazione, fecondazione eterologa, è produrre e bramare, nella coppia omosessuale, di avere, possedere, un bambino".
Io credo che tra di voi ci sia qualcuno con figli, in ogni caso spero di dire ora una cosa condivisa da tutti. Quando una coppia eterosessuale decide di fare un figlio non credo parta dal concetto che farlo è un modo per fare andare avanti la razza umana ed evitarne l'estinzione! Fare un figlio vuol dire desiderare di avere qualcuno con cui condividere le proprie esperienze, insegnare i propri valori, dare al mondo una persona che possa crescere con essi e soprattutto avere una persona da amare. Sì, perché fare un figlio vuol dire soprattutto volerlo amare, già da prima che nasca, quando è ancora un'idea. La stessa, identica, cosa è per le coppie omosessuali. Abbiamo oggi scoperto una cosa che farà rabbrividire i più conservatori: gli omosessuali hanno gli stessi desideri e gli stessi istinti degli eterosessuali! Detta in parole povere, tutte le persone, a prescindere dalla propria sessualità, hanno istinti paterni e materni.
In questo caso il mito da sfatare riguarda la crescita del bambino e cioè quella teoria per cui, in caso di crescita in una famiglia di genitori omosessuali, questi cresca con una percezione della realtà distorta o addirittura omosessuale (si intende benissimo che chi dice questo considera l'omosessualità una disgrazia). Molteplici studi cercano in continuazione di dimostrare che il bambino, affrontando una società estremamente variegata, non cresce con disturbi di nessun tipo pur crescendo con genitori dello stesso sesso. Più che altro è il modo in cui viene fatto crescere e gli insegnamenti che gli vengono dati a pregiudicare la buona o cattiva crescita del bambino.
Per quale motivo, allora, non si deve dare il diritto a una coppia omosessuale di togliere un bambino da un orfanotrofio, farne nascere uno da un utero, un ovocita o seme maschile che sia, che magari non sarebbe stato mai utilizzato?
Vi lascio con una domanda: chi è il genitore del bambino, quello che lo procrea o quello che lo cresce?
Peace