Il fatto è che la "ricerca del senso" è solo un moderno modo di fare.
L'ho messo come firma: c'è gente che scappa dal "male esistenziale" lottando e chiudendosi gli occhi per non vedere. C'è gente che razzola semi-contenta decidendo di accettare questo male. E c'è gente che riesce a risolverlo.
Sarebbe bello approfondire il discorso.
"Ritengo sia assurda l'idea di cercare un significato nell'insieme di circostanze che sono il risultato casuale di 13,8 miliardi di anni di eventi non pilotati.....ricordatevi che è solo una questione di fortuna..."
non credo proprio che sia tutto casuale qui. Proprio per niente. La natura è armoniosa, complessa e ordinata. La casualità è solo uno dei principi fisici (per come è stata definita finora la casualità).
Per una cellula uovo è un caso aver beccato uno spermatozoo anzichè un altro se proprio quando la futura persona si trovava ancora nell'utero. Ma non cambierebbe nulla, sempre umani saremmo e comunque ci saremmo.
Non siamo qui "per caso".
Senza rendersene conto, ogni persona come quella nel video definisce a modo suo la stessa realtà che raccontano gli altri. Lui è spostato sul lato ideologico scientifico che è nato nel mondo moderno e trovandosi in quella posizione esclude leggermente altre realtà. La scienza non ha negato nulla alla fine. Però ha suscitato nell'uomo un modello comportamentale (che è un modo di fare come tanti altri) che si basa su concetti "sicuramente intoccabili" essendo scientificamente provati, a differenza delle religioni per esempio. Il fatto è che la scienza per ora ha scoperto solo una lenticchia nel granaio non so se mi spiego... quindi usarla come detentrice assoluta di valori umani è a dir poco impensabile (alcuni la considerano così).
E parlare di ciò che è intoccabile perchè certo e ciò che non lo è fa parte di quei comportamenti che nascono tra gli uomini quando si allontanano dalla vera verità: "io ho ragione e tu hai torto".
Ho sempre pensato che non si parla in questi termini tra persone "illuminate", non si parla nemmeno di certezze e neppure di tizi tali Gesù che camminerebbero letteralmente sulle acque. Si parla di vita, di esistenza e di coscienza, lontani dai credi (e non credi) e dai comportamenti che vanno di moda oggi.
Alla fine nei momenti più significativi del discorso nel video il tipo descrive un po' della stessa realtà che descrivono alcune religioni, pratiche, ecc. che sono nate in altri tempi e in altri luoghi che non hanno a che fare con quel contesto universitario e odierno. "La grande luce" che vide il Buddha...
Per esempio il tizio parla di disinteressamento (assenza di attaccamento alle cose), di umiltà e sentimento se isoli il discorso da un ambiente che vede la scienza come un dio.
La scienza ovviamente è vera e necessaria e per esempio la biologia mi aiuta molto a farmi consocere cose che non avrei potuto sapere vivendo nell'antichità. Anche se gli antichi non erano poi troppo ignoranti come si potrebbe credere...
Ho imparato di più su un albero mentre ero sotto effetto di dmt sentendo che lasciava cadere i suoi semi sul terreno che a scuola con il libro di scienze.
La scienza non è nulla di separato dal resto e non è la sola verità (perchè ripeto, di verità ne ha scoperta solo una lenticchia finora), ma diventa parte integrante della nostra visione delle cose (e non l'unica!) insieme per esempio al perchè dell'esistenza delle religioni ecc.
Ci sono strumenti tecnologici costruiti su misura per i nostri interessi che vanno a "farci percepire" cose là dove i nostri sensi non arrivano, ma sono strumenti che si "sintonizzano" soltanto su alcune realtà e non sulla verità totale.
Il fatto è che quella super certezza crea una sorta di arroganza nel scientista nei confronti degli altri. Così come gli ebrei credono di essere i migliori in assoluto. La scienza spiega e aiuta, ma risponde ad alcune domande non tutte. Non è tutto.
Intendo dire che è il nostro essere il miglior "ricevitore" di realtà, che può davvero comprendere, sperimentare e vivere. E non la sonda su un satellite. E' il nostro essere che ha costruito il satellite. E il satellite mostrerà ai tuoi sensi una piccolo pezzetto di realtà della quale è fatto il nostro essere stesso.
E' il nostro essere stesso che fa la scienza! Insinuando teorie e strumentazioni in questa realtà che ci compone, a volte capendo molto e a volte stando a rimuginare sulla forma di un granello di polvere.
Ed è dal nostro essere che emergono le nostre cose: il nostro mondo. E quell'essere è parte dell'essere dal quale emergono tutte le cose. L'universo, la natura e il sole al tramonto, è come un pensiero: gli atomi sono come fatti di vuoto.
Raccolgo strumenti ogni giorno mentre cammino per la mia strada e così come il mio schema della realtà è in continua evoluzione, non prendo atteggiamenti fissi, non prendo una parte e non seguo le ideologie più trendy del momento. Recepisco tutto, che sia antichissimo o attuale: idee, principi, credi, non credi, religioni, valori, teorie dimostrate e indimostrate, scienza, spirito. Nonchè l'essere stesso che permette di far comprendere a sè stesso il Tutto senza l'ausilio di parole (sonore, nel pensiero o scritte come in questo commento).
Sono dell'idea che quando la scienza raggiungerà il suo punto più alto spiegherà questo:
meglio non credere che una cosa ne escluda un altra, perchè ogni pezzetto che esiste ha un suo posto nel puzzle.
Considera il puzzle come l'intero universo. Se ti interessa completarlo, sappi che è un puzzle infinito. Se vuoi raggiungere la verità completa solamente spiegandotela con la scienza probabilmente ci metteresti un tempo infinito.
Ma il bello è che anche tu sei fatto del suo frattale, quindi più che completarlo passo per passo senza mai finirlo occorre semplicemente vivere, viverti, viverci e viverlo!