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Holofractale de l'hypervérité
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Droghe sintetiche su Internet, l’etichetta non racconta la verità
fonte: Drug Testing and Analysis
La comparsa sul mercato via Internet di droghe sintetiche definite “legal high” in quanto ancora legali in alcuni Stati, è aumentata drasticamente negli ultimi anni. Numerosi rivenditori su Internet commercializzano una ampia varietà di prodotti che vengono pubblicizzati come sostanze chimiche per la ricerca, sali da bagno, fertilizzanti e generalmente etichettati come “non per uso umano” ma in realtà sono vere e proprie droghe promozionate come alternative legali alle sostanze stupefacenti più classiche. I consumatori acquistando questi prodotti su Internet vanno incontro a diversi rischi, prima di tutto sanitari ed in secondo luogo legali: quanto descritto e dichiarato dai rivenditori infatti spesso si rivela non corrispondente alla realtà, come dimostrato da Mark Baron e collaboratori della scuola di Scienze Naturali e Applicate presso l’Università di Lincoln nel Regno Unito. I ricercatori hanno acquistato alcuni prodotti tra cui quelli etichettati come MDAI, NRG-3, benzofury, presso 3 diversi siti Internet di “legal high” per analizzarne il contenuto. I prodotti sotto forma di polvere, sono stati esaminati con spettroscopia infrarossa (ATR-FTIR) e dopo dissoluzione in metanolo, è stata effettuata l’analisi in gascromatografia accoppiata a spettrometria di massa (GC-MS), confrontando i risultati con standard analitici o con gli spettri da libreria. I risultati hanno evidenziato che 6 dei 7 prodotti analizzati non contenevano quanto dichiarato in etichetta. Nello specifico, 5 prodotti contenevano benzilpiperazina (BZP) e 1-[3-(trifluorometil)fenil]piperazina (3-TFMPP) in combinazione con caffeina, prodotti che rispetto a quanto dichiarato in etichetta, risultano essere illegali nel Regno Unito, paese in cui era stato effettuato l’acquisto. Inoltre i ricercatori hanno evidenziato che per quanto rigurdava il prodotto MDAI acquistato presso i tre diversi rivenditori Internet, la molecola dichiarata in etichetta era contenuta in uno solo dei tre prodotti analizzati.
Baron M, Elie M, Elie L. An analysis of legal highs—do they contain what it says on the tin? Drug Testing and Analysis. Early View. 2011.
fonte: Drug Testing and Analysis
La comparsa sul mercato via Internet di droghe sintetiche definite “legal high” in quanto ancora legali in alcuni Stati, è aumentata drasticamente negli ultimi anni. Numerosi rivenditori su Internet commercializzano una ampia varietà di prodotti che vengono pubblicizzati come sostanze chimiche per la ricerca, sali da bagno, fertilizzanti e generalmente etichettati come “non per uso umano” ma in realtà sono vere e proprie droghe promozionate come alternative legali alle sostanze stupefacenti più classiche. I consumatori acquistando questi prodotti su Internet vanno incontro a diversi rischi, prima di tutto sanitari ed in secondo luogo legali: quanto descritto e dichiarato dai rivenditori infatti spesso si rivela non corrispondente alla realtà, come dimostrato da Mark Baron e collaboratori della scuola di Scienze Naturali e Applicate presso l’Università di Lincoln nel Regno Unito. I ricercatori hanno acquistato alcuni prodotti tra cui quelli etichettati come MDAI, NRG-3, benzofury, presso 3 diversi siti Internet di “legal high” per analizzarne il contenuto. I prodotti sotto forma di polvere, sono stati esaminati con spettroscopia infrarossa (ATR-FTIR) e dopo dissoluzione in metanolo, è stata effettuata l’analisi in gascromatografia accoppiata a spettrometria di massa (GC-MS), confrontando i risultati con standard analitici o con gli spettri da libreria. I risultati hanno evidenziato che 6 dei 7 prodotti analizzati non contenevano quanto dichiarato in etichetta. Nello specifico, 5 prodotti contenevano benzilpiperazina (BZP) e 1-[3-(trifluorometil)fenil]piperazina (3-TFMPP) in combinazione con caffeina, prodotti che rispetto a quanto dichiarato in etichetta, risultano essere illegali nel Regno Unito, paese in cui era stato effettuato l’acquisto. Inoltre i ricercatori hanno evidenziato che per quanto rigurdava il prodotto MDAI acquistato presso i tre diversi rivenditori Internet, la molecola dichiarata in etichetta era contenuta in uno solo dei tre prodotti analizzati.
Baron M, Elie M, Elie L. An analysis of legal highs—do they contain what it says on the tin? Drug Testing and Analysis. Early View. 2011.