antonandria
Matrice périnatale
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- 1 Jan 2013
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Improvvisamente la realtà cambia, anzi non improvvisamente, ma esiste un momento nel quale realizzo che mi è possibile notare ciò che gli occhi non sempre riescono a vedere. Così, guardando fuori da una finestra noto un balcone di una casa mai visto prima, al di sopra del quale si trovano delle corna di cervo di un colore innaturale, identico a quello del pesce segnavento di rame, pochi metri più in alto.
La luce non è tanta, si avvicina la notte e i monti del sud, coperti di neve, iniziano a diventare celesti, seguendo i cambiamenti del cielo, che inizia a confondersi con le cime che superano i duemila metri.
Non ho familiarità con il computer, familiarità che normalmente non mi manca, provo ora fastidio nel rinchiudere i miei sogni nello schermo, dover ragionare come il computer comanda, accantono l’idea di cambiare la musica.
Esco e cammino, cammino incessantemente per tre ore in mezzo alla città, piena di negozi e vetrine che mi infastidiscono con la loro luce troppo forte e la loro apparente inutilità rispetto alla felicità dell’essere umano, ma allo stesso tempo mi attirano, con i loro oggetti così diversi l’uno dall’altro e così armoniosi. Resto molto tempo a fissare orologi a parete con il meccanismo a vista. Ogni rotellina si muove perfettamente, è una macchina creata da un essere umano come me, costruita per non sbagliare da un essere fallibile e desideroso di completarsi tentando di creare la perfezione, inventando il tempo e lo scandire dei secondi che lo separano dalla morte.
I discorsi che escono dalla mia bocca rientrano nelle mie orecchie come le parole che sempre desidero dire, permettendomi di capire, con lo stupore di un bambino nel momento della rivelazione, che la sincerità è la chiave dei rapporti umani non interessati, e che il senso di colpa è sintomo della sua assenza, sintomo curabile ed utile, per fortuna esiste, devo ricordarmi di non odiarlo così tanto come fino ad oggi ho fatto. Ho particolare affinità con le persone, desidero che le mie papille gustative provino lo stesso stupore dei miei occhi e le mie orecchie, e bevo uno dei migliori thè della mia vita mentre gli sconosciuti intorno a me sorridono e parlano senz’altro degli stessi incredibili argomenti rivelatori miei e di a.
Mi accorgo che l’arte marocchina è bellissima e combattuto tra il dispiacere per il cammello e l’entusiasmo per l’orgia di colori che ho davanti, mi innamoro delle lampade di pelle a parete del bar, mentre un divano mi culla e mi unisce ad una bellissima ragazza che intona lingue diverse da quelle che conosco. Un incontro casuale mi porta in Africa, dove vedo onde e persone, sorrido e sono felicissimo, se voglio posso immaginare un mondo piccolissimo, e se parlo con le persone interessato a quello che hanno da dire, riesco a rimpicciolirlo, scatenando reazioni e coincidenze, attirando bellezza e felicità.
Bello, questo sarebbe il trip perfetto, ma poi ci mettiamo qualche spruzzatina di paranoia qua e là, solo cinque secondi a botta, niente di speciale, paranoie relative ai rapporti tra me e le altre persone, sempre però utili a far scaturire nuovi spunti per discorsi e risate. Conosco un disco, lonerism dei tame impala, che con le sue prime canzoni ( e poi con le successive) riesce a darmi molta euforia. Sono sicuro che se dovessi pensarci durante un bad trip o se avessi la possibilità di ascoltarlo, riceverei un calcio nel culo fino al paradiso.
Questo report invece l’ho scritto ascoltando free tibet degli hilight tribe.
E per la cronaca dell’esperienza, mezzo vasetto da 2g condiviso con un amico di funghi sminuzzati ed impastati nel miele. Per me era la prima volta, ingestione effettuata (erroneamente suppongo) nell'arco di un'ora, boccone dopo boccone, anzichè tutto in una volta. No visuals. Il giorno dopo sensazione di essere immerso dentro una morbida bolla, che impediva a qualsiasi cosa mi rompa normalmente i coglioni di toccarmi, permettendomi di dedicarmi solamente a discorsi ed attività piacevoli. Ho fatto dei disegni e una colazione degni di nota.
Mi dispiace non conoscere la specie del fungo. Ciao grazie se hai letto fin qua (mi piace sempre vederlo scritto quando sono io il lettore).
grazie al report dei psylocibe atlantis per avermi fatto venir voglia di scrivere ed avermi emozionato.
ps ora mi presento nell'apposita sectione
La luce non è tanta, si avvicina la notte e i monti del sud, coperti di neve, iniziano a diventare celesti, seguendo i cambiamenti del cielo, che inizia a confondersi con le cime che superano i duemila metri.
Non ho familiarità con il computer, familiarità che normalmente non mi manca, provo ora fastidio nel rinchiudere i miei sogni nello schermo, dover ragionare come il computer comanda, accantono l’idea di cambiare la musica.
Esco e cammino, cammino incessantemente per tre ore in mezzo alla città, piena di negozi e vetrine che mi infastidiscono con la loro luce troppo forte e la loro apparente inutilità rispetto alla felicità dell’essere umano, ma allo stesso tempo mi attirano, con i loro oggetti così diversi l’uno dall’altro e così armoniosi. Resto molto tempo a fissare orologi a parete con il meccanismo a vista. Ogni rotellina si muove perfettamente, è una macchina creata da un essere umano come me, costruita per non sbagliare da un essere fallibile e desideroso di completarsi tentando di creare la perfezione, inventando il tempo e lo scandire dei secondi che lo separano dalla morte.
I discorsi che escono dalla mia bocca rientrano nelle mie orecchie come le parole che sempre desidero dire, permettendomi di capire, con lo stupore di un bambino nel momento della rivelazione, che la sincerità è la chiave dei rapporti umani non interessati, e che il senso di colpa è sintomo della sua assenza, sintomo curabile ed utile, per fortuna esiste, devo ricordarmi di non odiarlo così tanto come fino ad oggi ho fatto. Ho particolare affinità con le persone, desidero che le mie papille gustative provino lo stesso stupore dei miei occhi e le mie orecchie, e bevo uno dei migliori thè della mia vita mentre gli sconosciuti intorno a me sorridono e parlano senz’altro degli stessi incredibili argomenti rivelatori miei e di a.
Mi accorgo che l’arte marocchina è bellissima e combattuto tra il dispiacere per il cammello e l’entusiasmo per l’orgia di colori che ho davanti, mi innamoro delle lampade di pelle a parete del bar, mentre un divano mi culla e mi unisce ad una bellissima ragazza che intona lingue diverse da quelle che conosco. Un incontro casuale mi porta in Africa, dove vedo onde e persone, sorrido e sono felicissimo, se voglio posso immaginare un mondo piccolissimo, e se parlo con le persone interessato a quello che hanno da dire, riesco a rimpicciolirlo, scatenando reazioni e coincidenze, attirando bellezza e felicità.
Bello, questo sarebbe il trip perfetto, ma poi ci mettiamo qualche spruzzatina di paranoia qua e là, solo cinque secondi a botta, niente di speciale, paranoie relative ai rapporti tra me e le altre persone, sempre però utili a far scaturire nuovi spunti per discorsi e risate. Conosco un disco, lonerism dei tame impala, che con le sue prime canzoni ( e poi con le successive) riesce a darmi molta euforia. Sono sicuro che se dovessi pensarci durante un bad trip o se avessi la possibilità di ascoltarlo, riceverei un calcio nel culo fino al paradiso.
Questo report invece l’ho scritto ascoltando free tibet degli hilight tribe.
E per la cronaca dell’esperienza, mezzo vasetto da 2g condiviso con un amico di funghi sminuzzati ed impastati nel miele. Per me era la prima volta, ingestione effettuata (erroneamente suppongo) nell'arco di un'ora, boccone dopo boccone, anzichè tutto in una volta. No visuals. Il giorno dopo sensazione di essere immerso dentro una morbida bolla, che impediva a qualsiasi cosa mi rompa normalmente i coglioni di toccarmi, permettendomi di dedicarmi solamente a discorsi ed attività piacevoli. Ho fatto dei disegni e una colazione degni di nota.
Mi dispiace non conoscere la specie del fungo. Ciao grazie se hai letto fin qua (mi piace sempre vederlo scritto quando sono io il lettore).
grazie al report dei psylocibe atlantis per avermi fatto venir voglia di scrivere ed avermi emozionato.
ps ora mi presento nell'apposita sectione
. magari puoi provare con un registratore, non per parlare e descrivere cosa provi ma per registrare i suoni dell'esperienza tenendolo in tasca e rilassandoti. sicuramente ti verranno più cose in mente successivamente
