Introduzione alla Cristalloterapia
Le pietre e cristalli affascinano prima o poi un po' tutti. Siano pietre preziose o grezze, siano druse o concrezioni cristalline...chi non ha mai provato il fascino dei loro colori, i riflessi, la brillantezza, la consistenza, la forma, i disegni. Ci attraggono, sembra quasi che ci richiamino. Qualcosa che va al di là del mero oggetto.
Proviamo a considerare le pietre come individui "viventi". La loro forma di vita interagisce con la nostra sul piano fisico, psichico e spirituale, in maniera diversa dai così detti esseri "animati", semplicemente perchè il loro essere animato, cioè dotato di anima, si svolge ai livelli più intimi del creato. Le vibrazioni che emanano, la luce che riflettono, sono forme di energia per comunicare con chi si rende "ricettivo". Dall'interazione con il mondo minerale si può guadagnare molto in termini di benessere. Per questo è importante imparare a interagire.
A poco serve appendersi il ciondolo consigliato dal nostro segno zodiacale, o tenersi in tasca questa o quella pietra consigliata per questo o quel disturbo... Già più effettivo mi sembra il tenere grossi cristalli o belle pietre esposte armonicamente (magari seguendo i principi del feng shui) nei nostri ambienti.
I benefici in questo caso si ottengono "indirettamente" senza fare assolutamente nulla. Ma quanto può essere sorprendente ed appagante, invece riuscire ad usare direttamente su di noi, quell'energia! Per prima cosa dobbiamo imparare ad agire su noi stessi per aprirci ad un vero e proprio dialogo con queste entità apparentemente "ferme" e "mute". Con questo scopo in testa possiamo intraprendere la nostra meditazione preferita, per esempio, oppure la nostra tecnica di rilassamento congeniale...infondo si tratta di sgombrare la mente, calmarla per renderla disponibile a "ricevere" quel che la pietra è in grado di dare a livello di sensazione, di emozione, di "sentimento". Si istaura così l'empatia che permette di ascoltare questa forma di vita sottile, dall'apparenza imperturbabile (ma poi scopriremo che imperturbabile non è affatto).
Se questo vi sembra "troppo", ecco che possiamo fare intervenire il cristallo-terapeuta. Lui ha sviluppato quest'empatia e potrà fornirvi adeguati suggerimenti. In ogni caso, tenete presente che non è sufficente essere attratti da una particolare pietra per ritenere di averne bisogno in quel momento, cioè che le sue vibrazioni ci seviranno per risolvere qualche problema contingente, o semplicemente a sentirci meglio in generale, più rilassati o più di buon umore (che convengo non è certo poco!).
A volte infatti ci capita di essere attratti da una pietra proprio per la ragione opposta alla quale avevamo pensato. Ad esempio succede che chi sceglie d'istinto l'ametista, tipica pietra che agisce sul chakra (punto energetico) del terzo occhio (sulla fronte, tra le due sopracciglia), ha invece bisogno di cercare un radicamento alla Terra per il proprio benessere...e l'attrazione dice solo che la sua energia in quel punto, cioè il terzo occhio, è molto attiva e potrebbe provocargli dei probemi se non armonizzata con tutti i chakra del corpo. Potrebbe essere un controsenso stimolare l'energia del terzo occhio che è già molto attiva, trascurando invece l'energia del chakra di base (all'estremità della colonna vertebrale). Si creerebbe uno squilibio che non è certo auspicabile per il buon funzionamento del corpo e della mente. Altro discorso naturalmente se l'attrazione nasce da un "allenamento all'ascolto". Quindi, se non volete imparare a "parlare" con le pietre, fatevi sicuramente guidare da un terapeuta. Cos'altro può fare un cristalloterapeuta per voi? Una terapia. Ma una terapia seria non va intesa come la cura di un determinato sintomo.
Chi propone simili terapie si mette sullo stesso piano del farmacista che consiglia medicinali omeopatici. Con i cristalli si può fare molto di più. Per esempio, con terapia si può intendere scoprire il genere di energia di cui siamo carenti, cioè il chakra che risulta bloccato, per poter intervenire al reintegro.
La cristalloterapia dovrebbe essere intesa ad armonizzare tutto l'insieme dei nostri chakra, e per questo le pietre da usare dovrebbero sempre essere intese a favorire lo "scorrimento" dell'energia. In pratica le pietre da usare per un problema specifico sono sempre di diversa natura. Per esempio chi ha un problema di comunicazione non dovrebbe limitarsi ad usare del turchese o dell'acquamarina(pietre tipiche del chakra della gola), ma probabilmente avrà bisogno anche di potenziare per esempio il cuore o la mente perchè la cosa funzioni veramente.
.. E questo, mi sembra abbastanza intuitivo. La terapia con i cristalli quindi dovrebbe essere condotta usando pietre specifiche per ciascun chakra posizionandole esattamente su quel chakra, per potenziarlo e pietre che aiutino il fluire dell'energia tipica di un chakra verso un altro, posizionando la pietra di energia corrispondente verso o sul chakra che ne necessita. Per esempio un blocco dell'energia sessuale, che significa anche blocco di creatività, può essere rimosso posizionando della corniola o della zincite sul secondo chakra (i 2 punti dell'inguine, oppure il punto al centro tra questi 2 punti), e poi, a seconda dei casi bisognerà piazzare delle bacchette di quarzo rosa (energia del cuore) o ottaedri di fluorite sulla pancia o sul plesso solare per fare fluire verso il basso l'energia del cuore. Ma questo è solo un esempio per illustrare meglio quel che intendevo...ogni caso è da considerare a parte e le pietre il terapeuta le sceglirà in base alla sua esperienza e al suo intuito, pronto a sostituirle (o a integrarle) in caso di risposta negativa, o in caso di reazione emotiva troppo intensa.
Per riassumere questi ultimi concetti e concludere questo articolo, dirò che il mio consiglio a chi vuole sperimentare su se stesso il potere dei cristalli è quello di procurarsi una pietra per ciascun chakra e meditare usando una pietra per volta con lo scopo di "capirla" (certo aiuta avere letto quello che sensitivi ed esperti hanno già scoperto su di lei!), e di ascoltare direttamente da lei come usarla. Una terapia completa può essere effettuata solo da un' altra persona.