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Ayahuasca. primeros pasos

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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TECNICAMENTE ED ORA VI DICO CHE NON ANDREBBE PROVATA DA SOLI. CHE CI VUOLE RISPETTO, PER SE STESSI E LA PIANTA.POI NON SONO NESSUNO PER DIRLO, OGNUNO SA IL SUO




Prima esperienza con la medicina sacra Ayahuasca.


questo spirito ha del miracoloso. è la purga dei traumi.

prima ci saranno gli effetti emetici/purgativi, in seguito ci sarà il viaggio.
nella tomada è possibile che appariranno vibrazioni visive del più recente vissuto; una dieta, una preparazione, una meditazione, capire chi siamo, ciò che ci circonda, cosa cerchiamo, ancor prima di accogliere lo spirito, credo sia fondamentale;


30-31/01/14 - 01/02/14
Ayahuasca. Mimosa hostilis Peganum Harmala
30 grammi Mimosa, 10 Peganum
via orale
stazzo (il mio garage)


preparazione e accenni del viaggio:


per la preparazione di anima corpo e bevanda ho seguito questi thread: http://www.psychonaut.com/psichedel...er-la-cerimonia-di-ayahuasca-e-san-pedro.html , http://www.psychonaut.com/piante/40766-ayahuasca-4.html .
aggiungo 7 giorni alla carne rossa e all'alcool.

inizialmente i grammi al macero messi il 30 erano 15. ma la sera più aumentavano le ore insonni maggiori erano i grammi, che appunto diventano 30. e più aumentava la quantità più mi facevo serio, e più mi facevo serio e più ero insonne. ho letto che ciò che affronterò sarà una vera battaglia all'interno del mio corpo. ho un po' di paura.
il 31 preparo le estrazioni. la paura passa; serve sì, ma non posso rimanerne bloccato. il pomeriggio lo dedico a letture e meditazioni; sotto gli occhi mi capita questa frase (metterò TUTTO al posto di dio):

"follia come mezzo per rompere gli schemi, e raggiungere la conoscenza del TUTTO nel proprio corpo; per una maggiore consapevolezza di sé"

la paura se ne va, c'è rispetto ed entusiasmo. è tutto nella mia mente, piangersi addosso non serve a nulla.
sta di fatto che se per la Mimosa avessi dovuto bere solo la prima estrazione, sarebbero stati cazzi: negli ultimi secondi della prima ora il liquido scompare, o forse ho filtrato con troppi strati di maglietta, era un polpa di quasi nulla, per altri casi direi "uno sputo". così per le altre e due scendo a 45/50 min. per i Peganum tutto liscio.

arriva l'1. ore nove e 14. stazzo. mi siedo al centro, verso Sud-Est. prego e formulo le mie richieste. bevo il primo bicchiere di estratto di Peganum (ne avevo due), bevibile. aspettando qualche minuto suono l'armonica e scrivacchio. e quindi poi vado con l'estratto di Mimosa, ma non tutto, magari! diciamo che su 200 ml, 50/60/70... è MOLTO difficile da bere.
piano piano una coltre mi avvolge. scrivo ancora un po' sulla macchina da scrivere, il ticchettio dei tasti è dolcissimo. servirebbe un tamburo. la luce della candela mi da noia, come se ferisse gli occhi, smetto; anche i suoni dell'armonica sono troppo forti, quindi soffio pianissimo una splendida armonia. primi frattali ad occhi chiusi.
e quindi ho dei conati, cerco di trattenere ma non riesco, ho paranoie, sono faccia a faccia con me stesso, un pensiero attraversa la mente, la soluzione, lacrime su di me: vomito come se non ci fosse un domani, sui pantaloni sulla stessa macchina, per terra, ovunque!!! e finalmente riesco a prendere una busta per poi riempirla. poi mi distendo sul divano. "il mio corpo sul pianeta terra trema." brividi. poi pian piano si calma. picco del viaggio.
alle 11 e qualcosa mi riprendo e risalgo a casa. ancora allucinato scrivo di questo spazio cosmico in cui sono appena stato.
a mezzanotte ho piccoli strascichi, le figure non danzano più come prima. i colori rimangono vivi, come le pupille immensamente dilatate. e sorseggio. ma poco, non sono pronto per una full-immersion, sinceramente non mi va di vomitare nuovamente, bevo quel tanto che basta per unire i due estratti in un unico bicchiere. chiaro che poi vomito... ed ho anche un accenno di diarrea.



il picco del viaggio:

sono catapultato e immerso in uno spazio caleidoscopico verde rosso arancione azzurro e dorato.
galleggio tra un'infinità di stelle pulsanti. erano a punta poi si arrotondavano cambiavano continuamente forma: erano piccoli cerchi punteggiati, poi rombi fiori e picche, sempre con questo cerchio nel mezzo, bianchi con il cerchio nero che si confondevano perfettamente in quei colori, costantemente palpitanti e mutanti; erano figure armoniche e fluide, come i tre ovali, o forse quattro, non so, mi fissavo sul centro, poi su quello a destra, gli ovali erano nel bel mezzo della mia visuale: avevano lineamenti spessi e sottili, colorati e riempiti di quella stessa unicità stellare, ed avevano le basi concentriche, formando appunto un cerchio. erano come ingranaggi che ruotavano in senso orario.
nelle orecchie un fortissimo stridio metallico.
nuoto assorbito tra essenze.
ed assaporo poi anche quel rumore, che quindi assume sonorità. ...galleggio beato.
nello spazio colorato cerco delle porte, che subito appaiono qui e lì in primo piano come grandi blocchi di megaliti neri, la mia stessa voce diceva: "eccole qua. ora?" e le porte si aprivano. per poi scomparire e riapparire. si formano svariate macchie nere che si perdono; da un lato della mia visuale appare una macchia bianca furtiva che mi schizza davanti e poi scompare. ...

non so per quanto tempo fluttuo tra questo spazio colorato con queste stelle vibranti e cangianti e queste uova che girano su loro stesse...

sta di fatto che poi quando si tratta di aprire gli occhi, è bello come quando li avevo chiusi:
serranda muri e svariati ammennicoli che riempiono il garage si sformano danzando e respirando nei colori, verde rosso ed arancione sono sempre i dominanti. pensieri e soluzioni. pensieri e soluzioni pensieri e soluzioni, constatazioni, pensieri e soluzioni, tra un'immensa armonia felicità ed entusiasmo: faccio veramente parte del TUTTO!
mi concentro sulla mia faccia. faccio svariate smorfie, lato destro lato sinistro lato destro lato sinistro, insieme... quello sinistro sembra forte e deciso. quello destro un po' più emotivo e sciolto.
poi mi siedo, mi guardo intorno, guardo la macchia di vomito sul pavimento:
è un corpo nero non delineato, come un fantasma, come uno spirito, con però una testa ben precisa che ha di distinto i segni di una faccia: le macchie rialzate dei Sacri medicinali sono occhi da cui in uno fuoriesce una lacrimuccia, un naso, ed una linea zigzagata che accenna ad un sorriso.
bellissimo. la lascerò così, credo, non la toglierò mai. anche se è vomito.

a casa, mezzanotte. quando sorseggio (e poi vomito. e poi sdiarreo...) per la seconda volta, non vedo quelle stelle di cerchi e di segni delle carte francesi punteggiati, ma fini e brevi linee colorate, sempre verdi arancioni e blu fluttuanti in uno spazio nero, ed un piccolo occhio ed una piccola piramide dorati che ondeggiano e vagano volando...
e quindi felicemente alla fine mi distendo a letto. son davvero felice.


alle quattro è passato praticamente tutto e leggo rat-man comprato lo stesso pom. e nell'incipit di plazzi queste parole: carissimi, fortuna che non è un amaro calice, perché con questo numero Leo Ortolani tira una bella sorsata. AHAAHHAHHGAAHHAH!!! UAAA!!


annotazioni personali:

-in garage fa freddo. la stufetta andrebbe accesa un po' prima di non ricordo quanto tempo.
-presa la Mimosa, ogni volta che avevo quei malefici dubbi di paranoie mi veniva da vomitare; resisto cacciando tutta l'aria dai polmoni, respiri brevi e veloci brevi e veloci brevi e veloci. quando la mente scaturisce uno di quelli che mi assillava da anni, ecco che sbratto! e nel mentre trovo la soluzione: semplice cruda e con quel tocco spavaldo ed irrisorio formulata come domanda retorica.
-la nebbia che mi accarezzava appena assunta la Mimosa mi ricordava la stessa della mescalina. in quei casi però ho sempre ballato splendida spiral tribe ai piedi di una piramide sonora...


ora chiederei ai più esperti se ho avuto visioni più da Siria che da Julema... o se è anche questa l'Ayahuasca...
cmq il viaggio è stato splendido. mi sono rimasti 200 ml di estratti uniti, il tappo è della carta stagnola. non so se bermeli stasera o a giorni o più in là. in quest'ultimo caso devo trovare un modo per mantenerla...

'sta luego!



che viaggio spaziale cmq!!! dove sono stato? nell'infinito?? ...della mia mente??? e quello stridio che poi prende armonia, cos'è, il ritmo del mondo?? e le stelle le macchie e gli ovali? ma poi quella faccia sorridente!



http://www.psychonaut.com/notizie-a...rituale-di-ayahuasca-vivere-la-cerimonia.html
http://www.psychonaut.com/notizie-articoli-e-studi/53778-risultato-dello-studio-sullayahuasca.html
http://www.psychonaut.com/notizie-a...meditazione-e-yoga-e-terapia-occidentale.html
http://www.psychonaut.com/notizie-articoli-e-studi/52384-ayahuasca-cosi-posso-guarire-il-cancro.html
http://www.psychonaut.com/notizie-articoli-e-studi/54037-video-layahuasca-e-il-cervello.html




edit2: : ragazzi non voglio incitare nessuno a prenderla... ognuno sa il suo. esistono Chiese apposite per svolgere questo rituale. o almeno, facciamo una dovuta preparazione psico-fisica. è una medicina molto potente. non rischiamo inutilmente.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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ah, in tutto ciò avrei tanto voluto fumare del tabacco, non del malborino rosso, ma proprio del vero tabacco!

(mantenerla...) in freezer! http://translate.google.it/translat.../forum/default.aspx?g=posts&t=33546&sandbox=1
...però cavolo il mio tappo è della stagnola... doppio strato

ed ho ben inteso perché sono da evitare i cibi fermentati: stamane alle 5 di mattina pensando che fossero cmq passate le 24h che proibirebbero di mangiare questi cibi, mi faccio un panino con filetto e sottiletta: inizio a ruttare a bestia, fermentazioni nel ventre...
 
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