Mi scuso per aver creato problemi con le sezioni del forum....non sapevo proprio in che sezione postarle :-S
Ciao Angel, anche io noto un certo aumento della creatività e vorrei capire di più.
Giusto per parlare un po' di me, a me capita anche solo con il thc: a differenza di molte altre persone che conosco, questa sostanza 'mi attiva' nel vero senso della parola e, fra le altre cose, incrementa la mia fantasia creativa ma non solo, aumenta anche la capacità di riflettere.
Ovviamente c'è una grossissima differenza tra la mia fantasia e le riflessioni che magari posso fare in condizioni ''normali'' (senza l'effetto della sostanza) e quanto mi capita in condizioni ''alterate'' (sotto effetto).
Se è un fatto abbastanza appurato che ciò avvenga, la mia domanda è: perchè questo avviene? :-D
Qualcuno può aiutarmi?
Immagino si possa rispondere a questa domanda usando 'strumenti e argomentazioni psicologiche' (sarei interessato a saperne di più anche in questo caso), ma c'è qualcuno che sa che ruolo giocano, eventualmente, i processi chimici?
Altra domanda, forse un po' più semplice: perchè la medesima molecola, ad esempio il thc, in alcuni soggetti provoca eccitazione e in altri l'effetto opposto?
E' una questione solamente di tolleranza alla sostanza?
Peculiarità individuali?
C'è dell'altro?
Esempio: assumo thc, esclusivamente attraverso vaporizzatore

, da un paio d'anni (3 o 4 al massimo) e le prime esperienze che ho fatto con questa sostanza sono arrivate dopo che avevo fatto diverse esperienze, tra le altre cose, con lsd o psilocibina.
Come dicevo prima, il thc mi attiva a livello sensoriale e mentale: mi rende più socievole, più creativo ma allo stesso tempo facilita anche ragionamenti logico-razionali e analisi astratte.
Alcuni miei amici passano invece il tempo a guardare le televendite dei tappeti in tv.
Il mio non è un confronto tra giusto o sbagliato, non è la qualità dell'esperienza che sto cercando di capire, perchè penso che ognuno può fare del proprio tempo e del proprio cervello ciò che vuole; voglio solo capire da cosa dipende questa differenza (a prescindere dalle peculiarità individuali di cui sopra, che ritengo un aspetto ovvio della questione ma forse non sufficiente a risolverla tutta).
Anche perchè, mi chiedo, se fosse una condizione solo individuale\soggettiva, come mai questi soggetti apparentemente ''''''apatici''''''' se '''sollecitati''' a dovere mutano positivamente (a detta loro) l'esperienza e diventano più (inter)attivi?
Non so se son stato abbastanza chiaro...ahimè!
Ringrazio comunque tutti per la pazienza.
A prestissimo.
a