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Quando lo sconosciuto ci apre la via

  • Auteur de la discussion Auteur de la discussion Abej^a G.
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Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20/2/13
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Vi è mai capitato che quello sconosciuto incontrato per strada vi abbia donato qualcosa con le sue parole?!
O magari anche quel fattone qui sul forum...
a Monad ad esempio rubai "il mio corpo sul pianeta terra trema" e moooolto altro, a Paolo "la paranoia serpeggia nelle reti neuronali", forse solo con Pagan Atheist ho afferrato che scrivendo pratichiamo ipnosi... poi i post di Rango sull'aurea... qualcun altro ancora che putroppo ora non ricordo, "durante i sogni non fare sesso non essere molesti e non fare a botte"


L'inglese appoggiato sullo stipite della porta mi disse: "Bro': Fuck all. Believe in yourself. Invest in yourself.", ed io estasiato.

Il marocchino consigliava che una volta tornato a casa dovevo chiedere scusa a mamma per tutto, anche per quello che non ricordavo.

Poi più semplicemente qualche giorno fa una ragazza mi suggeriva di mettere degli annunci per la strada con scritto ciò che potevo offrire per guadagnare due soldi........
....e per quello che potevo intendere, un ubriacone spagnolo strafatto si divertiva a indicarmi tutti i cerchi che avevamo intorno per poi ricordarmi che la loro area si trova calcolando Pi 3.14 per il raggio al quadrato, "todos y todos! :Oo: PORQUE?!?"
Pi grego che non è una costante naturale ma matematica... e questa la devo ancora capire...
 
piccole o grandi lezioni di vita magari da frasi rimaste impresse o sentite in momenti particolari... penso tutti abbiano qualche frase che è rimasta impressa.
io ne ho tantissime ma non me ne ricordo neanche una al momento... :?
 
Sono convinto che chiunque possa insegnarti qualcosa. La cosa importante è saper imparare... Ricordo l'estate scorsa di aver conosciuto un tale su un isola greca, che aveva un negozietto di magliette artigianali e insegnava musica ai bambini della strada nel tempo libero , mi fece sentire la musica che avevano registrato ed era qualcosa di fantastico.. Mi disse: "io non me ne faccio niente dei soldi, i soldi mi servono per fare queste cose e per vivere, ho una donna che mi ama, non conta nient'altro per me".
Beh vi lascio immaginare quanto mi abbiano segnato.
È davvero necessario arrampicarsi sulla scala sociale per vivere bene?
Quanto contano i soldi?
Ma soprattutto quanto basta per essere felici?
 
Anche io sono certo di aver imparato qualche lezione del genere da sconosciuti, eppure ora non me ne viene nessuna. Diverso il discorso per frasi particolarmente incisive uscite magari per caso a qualche amico o conoscente, quello magari capita più facilmente e qualcuna me la ricordo anche, ma se ci pensate è ciò che succede ogni volta che in un libro leggiamo una frase che ci rimane poi scritta dentro.

Plus_ultra a dit:
È davvero necessario arrampicarsi sulla scala sociale per vivere bene?
Quanto contano i soldi?
Ma soprattutto quanto basta per essere felici?

In linea di massima no, non penso proprio serva arrampicarsi sulla scala sociale per vivere bene, anzi. Però dipende anche da cosa ti rende felice fare; oggettivamente, ci sono cose che per essere fatte nel nostro mondo odierno richiedono il benessere, altrimenti non ci si riesce, o magari ci si deve isolare così tanto da perderne altre altrettanto desiderate.

[video=youtube;lm8oxC24QZc]

(sì sono fissato con lui :) )
 
Il buon Eddie :lol:
Non per altro into the wild è uno dei miei film preferiti!
So perfettamente che in una società come la nostra per essere "benestanti" serve il soldo, bisogna stare al gioco (io sto studiando per questo motivo alla fine dei conti) ma ricordarsi che non c'è solo quello e che anzi la vita offre molto, molto altro
 
Sisi certo anche a me è capitato... e probabilmente anche al contrario, cioè che io le ho dette ad altri sconosciuti.....poi secondo me conta davvero poco ricordare queste frasi cosa recitavano perche alla fine in quel momento ti hanno aperto una porta interiore e questo basta....la frase non te la ricordi ma la porta è rimasta comunque aperta
 
Qualche anno fa quando ho cominciato a visitare questo forum (con un altro nick) ho trascritto da qualche parte una carrellata di frasi scritte da voi che mi avevano particolarmente colpito, o che comunque mi avevano insegnato qualcosa di importante ma non so più che fine abbiano fatto. Peccato erano delle parole bellissime..

Sembra una di quelle stupide frasi preconfezionate, però ragazzi è proprio vero che i soldi non fanno la felicità..
La famiglia e la ricerca di noi stessi e del nostro ruolo nel mondo sono le cose che mi importano di più, impegnare ogni mio giorno nel migliore dei modi. PACE
 
Austin a dit:
Qualche anno fa quando ho cominciato a visitare questo forum (con un altro nick) ho trascritto da qualche parte una carrellata di frasi scritte da voi che mi avevano particolarmente colpito, o che comunque mi avevano insegnato qualcosa di importante ma non so più che fine abbiano fatto. Peccato erano delle parole bellissime..

Volevo farlo anche io, e penso che alla prossima che leggo e mi colpisce lo farò...
 
Fractal Cloud a dit:
Volevo farlo anche io, e penso che alla prossima che leggo e mi colpisce lo farò...
Non è per niente una brutta idea. E' da pochissimo che sono qui dentro e non solo si respira un'ottima atmosfera, ma sono stato colpito positivamente da alcune persone nel forum :)
 
o magari anche molte frasi ricorrenti o proverbi di cui non si comprende il significato e arriviamo a capirlo magari dopo anni.. magari quando lo proviamo sulla nostra pelle e tutte le raccomandazioni o quelle frasi insistenti diventano automaticamente sensate se non addirittura un motto...
 
Riporto chi nel forum mi ha "aperto" direttamente con un solo post, al momento ne ricordo 2, poi magari ne aggiungerò:

Man per quanto riguarda le dipendenze:

man from Armenia a dit:
No, infatti come col porno, le chat, gli acquisti compulsivi si parla di "dipendenza sine substantia"

Eppure le modifiche del cervello col tempo sono visibili

Nei limiti di questa pubblicazione qui ci sono delle immagini su pazienti

Studi di neuroimaging

ripeto, scindere psichico e fisico non solo non aveva senso in passato, adesso è proprio sbagliato a fronte degli strumenti di diagnostica (con tutti limiti di questo approccio) e aggiungo che lo considero anche una mancanza di rispetto nei confronti di chi è dipendente, è un'applicazione alle scienze dell'uomo del detto "pancia piena non crede a pancia vuota" chi non ha il problema sminuisce chi ce l'ha "non hai le palle/forza di volontà/carattere..."

la dipendenza è nel cervello prima di tutto

Paolo per aver scritto quel che pensavo ma non riuscivo ad esprimere, soprattutto la parte sottolineata riflette benissimo quel che penso (Carmelo Bene aggiungerebbe il teatro, come arte incomprensibile).

Paolo a dit:
Magari la gente che sta dietro questa cosa è seria e preparata. Non lo so.
Ma certo leggere una cosa come questa scritta qui: non fa una bella impressione.

"Approfitta di questa medicina sciamanica per depurarti dall'eccesso di tossine del pranzo familiare."

Ossia una visione a metà strada fra il bicchiere di Montenegro e la tisana depurativa al cardo.
Ma di che si parla?
Ma possibile che noi occidentali dobbiamo trasformare
tutto quello su cui mettiamo le mani in una cazzata o in qualcosa che comunque ne ha tutta l'aria?
Che sia yoga, tantra, sciamanesimo, religiosità tradizionali ecc... sempre la stessa storia.

Sempre questo voler tramutare tutto in qualcosa di comprensibile, facilmente digeribile, inoffensivo, addomesticato...

ma che palle...

 
Mi è venuto in mente solo ora della persona che non conoscevo e che ha contribuito moltissimo a farmi diventare quello che sono: il professore di impianti in 5° superiore...

Gia dai primi giorni ci introdusse il concetto di spiritualità, volendola differenziare espressamente da religione (lui è ateo).
Iniziò a insegnarci il significato di cose come chakra, chi, meditazione, altre dimensioni, poteri di pietre e simboli, alimentazione di determinati cibi, fluoro, ghiandola pineale, terzo ochhio e così via. Ci parlò subito di un sito dove, se interessati, avremmo dovuto dare più di un occhiata: Diario di una ragazza Indaco
In classe all'inizio nessuno gli credeva eccetto uno.. Io da due anni praticavo kung-fu dove ci insegnarono anche meditazione e qi gong quindi mi si ripresentavano tutti i concetti da un altro punto di vista. Gia all'epoca cercavo qualcosa di spirituale che aiutasse a far emergere le mie potenzialità che sentivo represse.
Avevamo molte ore a settimana con questo professore e ne impiegavamo praticamente una ogni 2 giorni per parlare di queste cose, a volte ci si dilungava e se ne parlava mezza mattinata. Con lui discutevo molto anche fuori dalle lezioni.
Diceva di poter fare alcune cose che con l'allenamento potevamo fare tutti, come lo psy-wheel che fece roteare come una trottola stando a 5 metri di distanza e porgendo solo la mano in quella direzione.
Aveva 45 anni ma sembrava un 30enne. Era piccolino di statura ma tirava di quei cazzotti potenti, ovviamente per scherzo poichè si aveva un gran rapporto di amicizia con lui ma quando spiegava era serissimo e non voleva casino giustamente.

La cosa iniziò a farsi interessante quando tornammo dal viaggio d'istruzione (o distruzione ;)) a Monaco e Praga dove lui non era venuto.
Alla prima lezione di impianti dopo la gita un mio compagno di classe diede una pietra in mano al professore chiedendogli cosa sentisse. Il prof. ci mise la mano quasi appoggiata per qualche secondo, poi alzò lo sguardo sconvolto e corse in bagno.
Dopo 3 minuti, tornato dal bagno, disse quasi urlando: <Dove hai preso quella pietra? Buttala via subito! Apri la finestra e lanciala fuori! Emana un'energia negativa mostruosa! Ho appena vomitato!> La pietra proveniva dal cortile della zona con le camere a gas al campo di concentramento di Mauthausen dove ci eravamo fermati tornando da Praga e un mio compagno di classe la raccolse per portarla via come souvenir.
La cosa sconvolse tutti che iniziarono a credergli.

Iniziarono a credergli molto di più quando un giorno entrò in classe dicendo che si sentiva carico di CHI. Si mise al centro della stanza con i palmi delle mani aperti davanti a lui e rivolti verso l'alto. Iniziò a chiuderli e... i neon della stanza iniziarono a spegnersi fino a spegnersi del tutto. In classe il silenzio... Riapre i palmi e le luci si riaccendono lentamente.
L'intera ora seguente la si passò cercando di capire come fosse possibile.
La cosa era risaputa poichè lo faceva in tutte le classi dove faceva lezione.

Si parlava anche spesso di droghe e potevo parlare tranquillamente delle mie esperienze passate: non avevo ancora provato psychedelici ma mi stavo informando tantissimo perchè ero alla ricerca della prima esperienza.
Lui era convinto che le droghe servissero a fare "shiftare" l'anima in altre dimensioni (usava questo termine).
Più volte davanti a tutta la classe mi chiese se gli procuravo qualche allucinogeno che era tanto curioso di sperimentare (lui mai fatto uso di nulla) ma non voleva ne fumarlo ne che durasse troppo, rendendo così un po complicata la cosa.

Lo avevamo le ultime 2 ore del sabato dove spesso uno di noi festeggiava il suo compleanno (anche più di una volta nel corso dell'anno) e si andava in laboratorio a mangiare pane e salame fatto in casa con prosecchi o rossi di cantine dei compagni che avevano i vigneti. Spesso portava lui bottiglioni da 3 litri di vino rosso e beveva con noi e altri 2 prof.

Sono più di 3 anni che non lo vedo.
Devo assolutamente passare a parlarci e ringraziarlo di tutto. Non solo per la spiritualità ma anche perchè mi ha insegnato bene ad usare il CAD al computer senza quale non avrei il lavoro che ho da quasi un anno.
 
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