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Holofractale de l'hypervérité
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Ho tradotto velocemente queste tre paginette su un nuovo studio sulla psilocibina:
http://bjp.rcpsych.org/content/early/20 ... 9.abstract
http://medicalxpress.com/news/2012-02-b ... eural.html
http://www.deathandtaxesmag.com/179464/ ... -enhancer/
In un recente studio dal titolo "Correlati neurali dello stato psichedelico determinato dalla psilocibina con la risonanza magnetica funzionale" ricercatori dell'Imperial College di Londra hanno scoperto che la psilocibina ha effetti positivi sulla memoria.
Il ricercatore Dr. Robin L. Carhart-Harris ha dichiarato in un'intervista che quando ai pazienti sottoposti a psicoterapia è stata somministrata psilocibina, questi sono stati soggetti con maggiore frequenza ad "improvvise intuizioni personali", oltre al fatto che hanno mostrato una maggiore capacità di ricordare vividamente ad occhi chiusi, durante lo stato psilocibinico, ricordi ed emozioni.
Il Dr. Carhart-Harris ha ipotizzato che questo suggerisca che i cambiamenti visivi indotti dalla psilocibina rendano le vie visive più sensibili ai segnali dell'ippocampo, che è coinvolto nella memoria.
Per verificare l'ipotesi che la psilocibina faciliti l'accesso a ricordi ed emozioni personali, lo studio si è basato sul confronto tra le risposte soggettive e neurali di ricordi autobiografici sotto l'effetto della psilocibina e di un placebo.
Dieci partecipanti hanno ricevuto una somministrazione endovenosa di 2 mg di psilocibina e di un placebo (intervallate da 7 giorni), ed hanno visualizzato due diversi set di 15 stimoli positivi della memoria autobiografica.
I partecipanti hanno visualizzato ogni spunto per 6 secondi e poi hanno chiuso gli occhi per 16 secondi e immaginato di rivivere l'evento. Le attivazioni neurali durante questo periodo sono state confrontate con un periodo equivalente di riposo ad occhi chiusi. Il periodo di raccoglimento è stato suddiviso in una fase precoce (primi 8 secondi) e una fase tardiva (ultimi 8 secondi).
Attivazioni notevoli per i ricordi sono state osservate nelle regioni limbiche e striatali nella fase iniziale, e nella corteccia prefrontale mediale in fase tardiva in entrambe le condizioni, ma c'erano altre attivazioni sensoriali visive e corticali nella fase tardiva sotto l'influsso della psilocibina, che erano invece assenti con il placebo.
Le valutazioni della vividezza della memoria e della immaginazione visiva erano significativamente più alte dopo l'assunzione di psilocibina e c'era una significativa correlazione positiva tra la vivacità e il benessere soggettivo al follow-up.
Si tratta di un passo positivo nello studio degli psichedelici, visto che supporta scientificamente ciò che gli assuntori di funghi sanno da tempo: il funghi psilocibinici aprono le porte della memoria, consentendo associazioni illuminanti, e spesso associazioni sinestetiche con le sensazioni visive, uditive e tattili.
http://bjp.rcpsych.org/content/early/20 ... 9.abstract
http://medicalxpress.com/news/2012-02-b ... eural.html
http://www.deathandtaxesmag.com/179464/ ... -enhancer/
In un recente studio dal titolo "Correlati neurali dello stato psichedelico determinato dalla psilocibina con la risonanza magnetica funzionale" ricercatori dell'Imperial College di Londra hanno scoperto che la psilocibina ha effetti positivi sulla memoria.
Il ricercatore Dr. Robin L. Carhart-Harris ha dichiarato in un'intervista che quando ai pazienti sottoposti a psicoterapia è stata somministrata psilocibina, questi sono stati soggetti con maggiore frequenza ad "improvvise intuizioni personali", oltre al fatto che hanno mostrato una maggiore capacità di ricordare vividamente ad occhi chiusi, durante lo stato psilocibinico, ricordi ed emozioni.
Il Dr. Carhart-Harris ha ipotizzato che questo suggerisca che i cambiamenti visivi indotti dalla psilocibina rendano le vie visive più sensibili ai segnali dell'ippocampo, che è coinvolto nella memoria.
Per verificare l'ipotesi che la psilocibina faciliti l'accesso a ricordi ed emozioni personali, lo studio si è basato sul confronto tra le risposte soggettive e neurali di ricordi autobiografici sotto l'effetto della psilocibina e di un placebo.
Dieci partecipanti hanno ricevuto una somministrazione endovenosa di 2 mg di psilocibina e di un placebo (intervallate da 7 giorni), ed hanno visualizzato due diversi set di 15 stimoli positivi della memoria autobiografica.
I partecipanti hanno visualizzato ogni spunto per 6 secondi e poi hanno chiuso gli occhi per 16 secondi e immaginato di rivivere l'evento. Le attivazioni neurali durante questo periodo sono state confrontate con un periodo equivalente di riposo ad occhi chiusi. Il periodo di raccoglimento è stato suddiviso in una fase precoce (primi 8 secondi) e una fase tardiva (ultimi 8 secondi).
Attivazioni notevoli per i ricordi sono state osservate nelle regioni limbiche e striatali nella fase iniziale, e nella corteccia prefrontale mediale in fase tardiva in entrambe le condizioni, ma c'erano altre attivazioni sensoriali visive e corticali nella fase tardiva sotto l'influsso della psilocibina, che erano invece assenti con il placebo.
Le valutazioni della vividezza della memoria e della immaginazione visiva erano significativamente più alte dopo l'assunzione di psilocibina e c'era una significativa correlazione positiva tra la vivacità e il benessere soggettivo al follow-up.
Si tratta di un passo positivo nello studio degli psichedelici, visto che supporta scientificamente ciò che gli assuntori di funghi sanno da tempo: il funghi psilocibinici aprono le porte della memoria, consentendo associazioni illuminanti, e spesso associazioni sinestetiche con le sensazioni visive, uditive e tattili.