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Dadaismo e Arte Moderna

Ajeje Brazorf

Sale drogué·e
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10 Août 2013
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Io penso che siam tutti disorientati perché son saltati i canoni, e quindi non avendo più un metro di paragone finiamo con lo scornarci perché ci siam dimenticati come leggere i prodotti artistici.
Non conosciamo più la differenza tra giudizio critico e giudizio estetico (uno analizza il perché, l'altro il come), mescoliamo moderno con contemporaneo e quindi ci rendiamo partecipi dell'imbruttimento generale del mondo dell'arte visto con occhi da profani.

Prima le produzioni artistiche (se ho capito l'andazzo del topic stiam parlando solo di pittura e scultura, giusto?) avevano uno scopo preciso e quasi sempre didascalico. Gli artisti dovevano attenersi a un linguaggio ben preciso e quindi scremare i talentuosi dagli incapaci era un lavoro molto semplice.

Eviterei a piè pari il discorso sul giro di soldi perché è infondato: i nomi più grandi della storia dell'arte han sempre lavorato su commissione di famiglie facoltose o di enti ecclesiastici, ma non per questo un Raffaello va sminuito.
Da che, complici il mutare della storia e tecnologie sempre nuove, la figura dell'artista (inteso come pittore/scultore/scrittore/musicista) si è trovata in esubero in una società mutata, ecco che questa figura si è adeguata, e per attirare l'attenzione l'artista si poneva come un emarginato che incuriosiva il pubblico offrendogli sfumature di quello che era il suo mondo personale e differente dal loro.

L'arte moderna e quella contemporanea han bisogno di esser godute in maniera differente secondo me. Mi piace andare a mostre di ogni tipo, anche magari per poter dire "Non mi è piaciuto", e se ho notato qualcosa nelle produzioni più recenti è che non vanno guardate e giudicate cercando di capirle immediatamente, ma osservate e metabolizzate. Se mi lasceranno qualcosa allora avrò capito che quell'artista/opera mi sarà piaciuto.

Valutarla solo esteticamente (riferendoci a "estetica" nell'accezione più comune e meno specialistica) significa ammazzarla, perché è proprio la più concettuale di tutte. Hai mai visto dal vivo una scultura di Pomodoro? Toccandola si avverte una forza incredibile! E allora tu non giudicherai le geometrie delle sue opere, ma la sensazione di forza che è in grado di trasmettere.
E Kandinsky ad esempio? Ha creato un codice per trasformare la musica in linee e colori, e dipingeva impressioni musicali! Limitarsi a dire "questo quadro ha colori che mi piacciono" sarebbe mortificante.
Che dire poi di Van Gogh? Avvicinarsi a una spanna da un suo quadro e soffermarsi sulla forma delle pennellate che trasudano energia è una grande emozione.

Purtroppo (o per fortuna) l'approccio al mondo dell'arte è uno: studiare quanto creato dai Kuroi a oggi e visitare rigorosamente dal vivo quanti più musei e mostre possibili! Dopo aver assorbito quanto più possibile potremo iniziare a sbattercene delle sovrastrutture (critici da giornaletto o prima serata) e infischiarcene del cosa sia l'arte, come se avessimo davvero bisogno di incastrarla in definizioni da vocabolario. Dopodiché potremo semplicemente iniziare a godere di quanto il mondo dell'arte ha da offrirci :D


Piccola parentesi sul Dadaismo che hai giustamente tirato in ballo: il Dadaismo nasce con uno scopo ben preciso, "Guarda questi borghesotti bifolchi che mercanteggiano arte solo perché fa figo senza capire quel che stanno facendo! Adesso noi facciamo delle cose a caso e li pigliamo tutti per il culo facendoci pure un sacco di soldi! Ahahahah!" :D
Meravigliosi e irridenti figli di puttana :lol: Dietro ogni opera dadaista ci sono un artista imbecille e forse pure sbronzo che si è divertito come un bimbo e un incompetente snob che è stato perculato alla grande. E questa cosa ha avuto una diffusione tale da diventare un movimento artistico insegnato sui libri!
Non è qualcosa di meraviglioso? :D
 

eric.quid

Elfe Mécanique
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21 Déc 2012
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Ajeje Brazorf la tua passione per l' arte è quasi toccabile con mano attraverso lo schermo, fa sempre piacere vedere che ci sono persone che l' arte la "vivono" e non si limitano a studiarla, vederla o darla per scontata, che è uno degli errori più grandi che possiamo fare nei "suoi" confronti. Sei un artista tu stesso?
 

Stratislav

Elfe Mécanique
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16 Jan 2014
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Ajeje, di Pomodoro ho visto una sua scultura a Dublino, mi pare fosse vicino al Trinity College, e ne sono rimasto stupefatto.
Penso, comunque, che tu mia abbia frainteso. Per "estetico" non intendevo la sua definizione comune da dizionario ma il movimento dell'estetismo. Quindi la creazione dell'opera d'arte come pura bellezza e soddisfacimento dell'artista e di chi la contempla.
Il discorso sui soldi... certo, Raffaello non va sminuto per questo, ma sinceramente penso che Raffaello fosse leggermente più bravo di Fontana. Quindi il discorso è questo, perchè attorno ad una corrente artistica che ha una concezione dell'arte così libera tanto da arrivare a dire che ogni cosa può essere un'opera d'arte dovrebbero girare così tanti soldi? Raffaello avrà potuto guadagnare anche un sacco ma la cosa che mi fa incazzare, e che rende il mondo dell'arte, oggi, un mondo corrotto, è che un opera che so fare pure io valga milioni solo perchè porta una determinata firma. L'arte moderna, che sarebbe potuta essere quella che avrebbe cambiato e rivoluzionato l'arte in toto, si è autodistrutta e ridotta a semplice business.
 

eric.quid

Elfe Mécanique
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21 Déc 2012
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nooberto a dit:
Ajeje, di Pomodoro ho visto una sua scultura a Dublino, mi pare fosse vicino al Trinity College, e ne sono rimasto stupefatto.
Penso, comunque, che tu mia abbia frainteso. Per "estetico" non intendevo la sua definizione comune da dizionario ma il movimento dell'estetismo. Quindi la creazione dell'opera d'arte come pura bellezza e soddisfacimento dell'artista e di chi la contempla.
Il discorso sui soldi... certo, Raffaello non va sminuto per questo, ma sinceramente penso che Raffaello fosse leggermente più bravo di Fontana. Quindi il discorso è questo, perchè attorno ad una corrente artistica che ha una concezione dell'arte così libera tanto da arrivare a dire che ogni cosa può essere un'opera d'arte dovrebbero girare così tanti soldi? Raffaello avrà potuto guadagnare anche un sacco ma la cosa che mi fa incazzare, e che rende il mondo dell'arte, oggi, un mondo corrotto, è che un opera che so fare pure io valga milioni solo perchè porta una determinata firma. L'arte moderna, che sarebbe potuta essere quella che avrebbe cambiato e rivoluzionato l'arte in toto, si è autodistrutta e ridotta a semplice business.
Credo che tu stia facendo un po' di confusione, anche se capisco totalmente il tuo punto di vista.
Innanzitutto già il termine "arte moderna" è un termine ambiguo, perchè c'è una grande confusione sul dove finisce il moderno ed inizi il contemporaneo, il mio professore di fenomenologia dell' arte contemporanea in accademia vuole sentirsi dire che l' arte contemporanea inizia con Braque e i suoi collage, ma secondo me definire contemporaneo qualcosa antecedente pure alla nascita di mio padre lo trovo totalmente demenziale. Quella lì, e tutta l' arte concettuale, arte povera ecc. al massimo la definirei "recente" e definirei contemporaneo qualcosa nato a cavallo del nuovo millennio, come il surrealismo pop, la street art e cose così. Il tutto personalmente.

Poi anche la questione arte = bello detta così è molto opinionabile, credo di capire anche in questo caso a cosa ti riferisci, ma va detto meglio. Pensa agli espressionisti, o per rimanere in ambito CONTEMPORANEO, ai Canemorto, che sono un collettivo di artisti bolognesi che operano in ambito di street art e sono fra gli artisti che stimo di più attualmente. Definire la loro arte "bella" è difficile se non impossibile, ed è proprio per questo che secondo me è efficace in tempi come i nostri. Io stesso rifletto molto sul valore o la "missione" dell' arte in una società, e qualche settimana fa sono giunto ad una conclusione, che conclusione non è semmai punto di partenza, che "un' arte piacevole in tempi spiacevoli è una menzogna", ma ora questo sarebbe un discorso molto lungo da intraprendere e anche io sono abbastanza combattuto, soprattutto nella dicotomia "società e natura" "chaos e armonia" che sono i punti focali della mia ricerca artistica.

Poi, quella a cui ti riferisci tu mi pare di capire che sia l' arte concettuale, il ready made (la fontana di duchamp), e tutte ste cose qua. Nel tuo discorso però hai trascurato proprio la cosa più importante di questa arte, ovvero il concetto. Non è che uno metteva un' oggetto in una galleria a caso e quella diventava opera d' arte perchè il tizio si chiama Pinco Pallino (sono esistiti anche quelli purtroppo, ora mi viene in mente Luciano Fabro che mi sta sul cazzo da morire, lo considero il classico tipo che si è trovato al posto giusto al momento giusto e ha detto un sacco di supercazzole dall alto del suo piedistallo), dietro ci doveva essere un pensiero. Io quel tipo di arte la definisco più "Filosofia illustrata" che altro, ma vabè.
Cmq sia l' arte va contestualizzata, magari l' arte concettuale o l' arte povera in quel periodo storico potevano pure avere un senso, la ricerca del totalmente altro, il crollo delle certezze dopo due guerre mondiali e l' esplosione della bomba atomica, ecc. ci poteva stare. Il problema inizia ad esserci quando si continuano a venerare quei feticci quando ormai non hanno più nulla da dire. Uno che imita paro paro Burri o Fontana nel 2014 e che viene incitato da pseudocritici di un' altra generazione (e l' ambiente accademico in Italia ne è pieno di questa gente) QUELLO è il male, non l' arte concettuale o povera in sè. Quella ormai è necrofilia o semplice appagamento dell' ego attraverso un sistema che celebra l' artista e i pochi eletti che lo capiscono.
Capirai a 'sto punto che paragonare Raffaello a Fontana lascia il tempo che trova. Che poi pure Fontana non è che ha tagliato solo tele in vita sua, anche prima è stato un ottimo scultore, ha fatto anche cose figurative ed è stato un grande sperimentatore. Per quanto io non sia un grande apprezzatore dell' arte concettuale o di Duchamp, certi Concetti Spaziali di Fontana visti dal vivo mi hanno colpito profondamente, lo ammetto.

Ma appunto, la stagione di quest' arte qui è finita, e per fortuna dico io. E non la devi vedere come un' occasione di rivoluzione persa per colpa del dio denaro e del business, questa è solo la conferma che l' arte non si può rivoluzionare a tavolino, dato che è espressione intima dell' essere umano, e se per 30.000 anni, a partire dalle pitture murarie del neolitico fino a 60 anni fa si è espressa per figurazione, sia questa pittura o scultura (parlo solo di arti visive, sia chiaro), ci sarà una ragione. Noi non abbiamo bisogno di grandi rivoluzioni, noi abbiamo bisogno di trovare le nostre radici e contestualizzarle nei tempi in cui viviamo, per stimolare una presa di coscenza prima che sia troppo tardi.
 

Ajeje Brazorf

Sale drogué·e
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No Eric, non sono un artista. Però amo l'arte sin da che ero un bimbo e senza imposizioni, e a sentir mio nonno quando ancora non parlavo andavo in fissa sulla riproduzione di un quadro di Renoir che avevano appeso in corridoio :D Col tempo ho iniziato a studiarla per bene, complice un ottimo insegnante al liceo poi ho capito che non potevo trascurarla.
Ora son contento che faccia ampiamente parte del mio percorso di studi (Architettura). Come pure te del resto pare.

Nooberto, tu ti fermi alla verosomiglianza e al tecnicismo mi sa. Ma gli artisti escon dalle accademie e quindi sono capaci volendo di replicare anche opere rinascimentali. Il punto è che questo a oggi non è di nessuna utilità, perché determinate forme han fatto il loro tempo.
O ancor peggio hai un'idea di questo mondo alla Garpez :D

La società muta, quindi mutano le persone che la creano (o viceversa), quindi mutano le produzioni artistiche in base alle necessità del momento.

Prova a prendere la cosa come un gioco: divertiti, sperimenta, fai esperienze :D Vivila appieno! Vedrai poi che avrai voglia di tutto meno che di parlare di corruzione o incapacità ;) Il mese scorso avevo un paio d'ore buche, non c'erano amici nei paraggi e mi sono infilato nel Museo del '900 (che per gli studenti è pure gratis) dove c'era un allestimento su Bruno Munari. Se devo descriverla in una sola parola sceglierei "divertente". Non roba da scompisciarsi dalle risate è ovvio :lol: però guardando le sue opere, che son molto "Questa la potevo fare pure io!", avverti una nota di simpatia, e ti rendi conto di come vanno vissute certe opere.
 

Stratislav

Elfe Mécanique
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Si ma secondo me l'uomo ha bisogno per sua natura di essere artista. E perciò deve esprimere la sua vena artistica come più si sente indipendentemente dal tempo in cui si trova. Poi ovviamente se quell'opera d'arte ha degli spunti innovativi la riterrò meglio di un'altra che non fa altro che guardare al passato.
 

eric.quid

Elfe Mécanique
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nooberto a dit:
Si ma secondo me l'uomo ha bisogno per sua natura di essere artista. E perciò deve esprimere la sua vena artistica come più si sente indipendentemente dal tempo in cui si trova. Poi ovviamente se quell'opera d'arte ha degli spunti innovativi la riterrò meglio di un'altra che non fa altro che guardare al passato.
Ma l' uomo non può esprimersi per quello che è INDIPENDENTEMENTE dal tempo in cui si trova, dato che siamo tutti inevitabilmente figli dei nostri tempi, e in base a come ci sentiamo in RELAZIONE ad essi (e la relazione può essere più o meno evidente) creeremo qualcosa che sarà diverso dalla produzione artistica di 50 anni fa come di 100 come di 2. Noi siamo sempre in un perpetuo cambiamento, e tutto è un' indizio di cambiamento, anche il tuo "bisogno" di figurazione o tecnica nonostante abbia conosciuto l' arte concettuale e la trovi ormai obsoleta. :)
 

Stratislav

Elfe Mécanique
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Scusa, forse mi sono espresso un po' male. Quando ho detto "indipendentemente dal tempo in cui si trova" intendevo che per me è così che è giusto ma questo non implica che l'opera d'arte in questione debba essere elogiata. Assolutamente no, semplicemente è un'opera d'arte poichè è il frutto dell'estro creativo che per me è una delle parti più intime dell'uomo. Ad essere elogiata, per me, deve essere l'opera d'arte innotiva, che porta cambiamenti, ma questo non significa che non si debba riconoscere l'artisticità di qualcuno che viene portato normalmente dalla sua creatività ad un tuffo nel passato.
 
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