Noto spesso che gli psiconauti, i drug-testers, gli sballati e tutti quelli che per vari motivi analizzano le sostanze e il loro effetti, si concentrano sul classificare la sostanza e certi effetti. Questo capita meno per l’esperienza psichedelica in sé.
Forse dipende dal fatto che la cosa non suscita interesse o che, come in psicanalisi, è qualcosa che rasenta l’impossibilità l’analizzare obbiettivamente ciò che accade nella nostra coscienza. La sostanza è una cosa oggettiva, riempie dello spazio, ha una formula chimica. Si può farla assumere persino a terzi e analizzarne gli effetti per capire obbiettivamente se è un eccitante, un delirogeno, un empatogeno, un ipnoinduttore, un sedativo ecc. Ci può essere oggettività e quindi una classificazione come si deve. Invece l’esperienza non occupa spazio né riempie il tempo, può non avere logica, consequenzialità, ragione, predeterminabilità ecc.
Personalmente sono stuzzicato dall’idea di classificare le esperienze indipendentemente dalla sostanza. Tutto questo ha comunque uno spessore relativo in rapporto al valore che ha l’esperienza per l’animo di chi la vive. La classificazione dovrebbe essere una cosa secondaria e collaterale, se uno parte preparandosi solo a classificare un’esperienza credo che la inquinerebbe prima ancora di farla nascere e farebbe perdere spessore interiore.
Leggendo in giro non ho trovato molto materiale in proposito, così ho stilato una bozza di tabella classificatoria, dove ogni voce può avere un punteggio da 0 (assente) a 10 (presente al massimo livello).
Intanto ho diviso l’esperienza in sezioni:
Sensoriale
Psicodinamica
Perinatale
Umorale
Trascendente
Corporale
Terminale
Controllo (che è una sezione extra)
Nella sezione sensoriale viene classificato l’impatto che l’esperienza ha sui sensi e comprende le seguenti voci:
Visioni ad occhi chiusi
Visioni ad occhi aperti
Sinestesia
Alterazioni tattili
Alterazioni uditive
Alterazioni olfattive
Alterazioni gustative
Sensi ulteriori
Nella sezione psicodinamica viene classificato l’impatto che l’esperienza ha sui sulla psiche e comprende le seguenti voci:
Elaborazione biografica (Processi esperienziali legati alla memoria)
Elaborazione mentale (Processi esperienziali legati al pensiero)
Elaborazione emotiva (Processi esperienziali legati alle emozioni)
Mutazioni mentali (Alterazione dei procedimenti mentali)
Mutazioni emotive (Alterazione dei procedimenti emotivi)
Deliri (Perdita di vigilanza e discriminazione nei confronti delle visioni)
Nella sezione perinatale vengono classificati:
Egodeath
Rinascita
Nella sezione umorale viene classificato l’impatto che l’esperienza ha sull’umore e i sentimenti e comprende le seguenti voci:
Euforia
Empatia
Entactogenesi
Pacificazione mentale
Pacificazione emotiva
Nella sezione trascendente vengono classificate le eventuali esperienze non ordinarie e comprende le seguenti voci:
Dissociazione fisica
Dissociazione mentale
Dissociazione emotiva
Trascendenza spaziale (Percezione di mondi senza spazio od oltre la terza dimensione)
Trascendenza temporale (Percezione di mondi senza tempo od oltre il tempo bidirezionale)
Contatti (Percezione di rapporti con forme di coscienza)
Rivelazioni (Percezione di ricezione di messaggi, ispirazioni, conoscenze)
Transidentificazione (Identificazione con persone od oggetti terzi)
Moto spaziale (Sensazione di movimento attraverso le tre dimensioni)
Moto temporale (Sensazione di movimento lungo l'asse del tempo)
Nella sezione corporale viene classificato l’impatto che l’esperienza ha sulla consapevolezza fisica e comprende le seguenti voci:
Percezioni intracorporee (Percezione di processi dinamici all'interno del proprio corpo)
Energizzazione (Aumento dell’energia fisica e nervosa)
Pacificazione fisica
Pacificazione nervosa
Ultrapercettività
Ultrareattività
Nella sezione terminale vengono classificati gli effetti residuali una volta superato il picco esperienziale e nei 3 giorni a seguire e comprende le seguenti voci:
Residualità fisica
Residualità mentale
Residualità emotiva
Residualità nervosa
Flashback
La sezione di controllo valuta la padronanza di sé e comprende le seguenti voci:
Padronanza fisica
Padronanza mentale
Padronanza emotiva
Capacità d’eloquio
La cosa è ancora molto abbozzata, soprattutto perché ho chiesto un parere a poche persone, quindi sono poche le migliori apportate da contributi esterni. Voi cosa aggiungereste, togliereste, cambiereste?
Forse dipende dal fatto che la cosa non suscita interesse o che, come in psicanalisi, è qualcosa che rasenta l’impossibilità l’analizzare obbiettivamente ciò che accade nella nostra coscienza. La sostanza è una cosa oggettiva, riempie dello spazio, ha una formula chimica. Si può farla assumere persino a terzi e analizzarne gli effetti per capire obbiettivamente se è un eccitante, un delirogeno, un empatogeno, un ipnoinduttore, un sedativo ecc. Ci può essere oggettività e quindi una classificazione come si deve. Invece l’esperienza non occupa spazio né riempie il tempo, può non avere logica, consequenzialità, ragione, predeterminabilità ecc.
Personalmente sono stuzzicato dall’idea di classificare le esperienze indipendentemente dalla sostanza. Tutto questo ha comunque uno spessore relativo in rapporto al valore che ha l’esperienza per l’animo di chi la vive. La classificazione dovrebbe essere una cosa secondaria e collaterale, se uno parte preparandosi solo a classificare un’esperienza credo che la inquinerebbe prima ancora di farla nascere e farebbe perdere spessore interiore.
Leggendo in giro non ho trovato molto materiale in proposito, così ho stilato una bozza di tabella classificatoria, dove ogni voce può avere un punteggio da 0 (assente) a 10 (presente al massimo livello).
Intanto ho diviso l’esperienza in sezioni:
Sensoriale
Psicodinamica
Perinatale
Umorale
Trascendente
Corporale
Terminale
Controllo (che è una sezione extra)
Nella sezione sensoriale viene classificato l’impatto che l’esperienza ha sui sensi e comprende le seguenti voci:
Visioni ad occhi chiusi
Visioni ad occhi aperti
Sinestesia
Alterazioni tattili
Alterazioni uditive
Alterazioni olfattive
Alterazioni gustative
Sensi ulteriori
Nella sezione psicodinamica viene classificato l’impatto che l’esperienza ha sui sulla psiche e comprende le seguenti voci:
Elaborazione biografica (Processi esperienziali legati alla memoria)
Elaborazione mentale (Processi esperienziali legati al pensiero)
Elaborazione emotiva (Processi esperienziali legati alle emozioni)
Mutazioni mentali (Alterazione dei procedimenti mentali)
Mutazioni emotive (Alterazione dei procedimenti emotivi)
Deliri (Perdita di vigilanza e discriminazione nei confronti delle visioni)
Nella sezione perinatale vengono classificati:
Egodeath
Rinascita
Nella sezione umorale viene classificato l’impatto che l’esperienza ha sull’umore e i sentimenti e comprende le seguenti voci:
Euforia
Empatia
Entactogenesi
Pacificazione mentale
Pacificazione emotiva
Nella sezione trascendente vengono classificate le eventuali esperienze non ordinarie e comprende le seguenti voci:
Dissociazione fisica
Dissociazione mentale
Dissociazione emotiva
Trascendenza spaziale (Percezione di mondi senza spazio od oltre la terza dimensione)
Trascendenza temporale (Percezione di mondi senza tempo od oltre il tempo bidirezionale)
Contatti (Percezione di rapporti con forme di coscienza)
Rivelazioni (Percezione di ricezione di messaggi, ispirazioni, conoscenze)
Transidentificazione (Identificazione con persone od oggetti terzi)
Moto spaziale (Sensazione di movimento attraverso le tre dimensioni)
Moto temporale (Sensazione di movimento lungo l'asse del tempo)
Nella sezione corporale viene classificato l’impatto che l’esperienza ha sulla consapevolezza fisica e comprende le seguenti voci:
Percezioni intracorporee (Percezione di processi dinamici all'interno del proprio corpo)
Energizzazione (Aumento dell’energia fisica e nervosa)
Pacificazione fisica
Pacificazione nervosa
Ultrapercettività
Ultrareattività
Nella sezione terminale vengono classificati gli effetti residuali una volta superato il picco esperienziale e nei 3 giorni a seguire e comprende le seguenti voci:
Residualità fisica
Residualità mentale
Residualità emotiva
Residualità nervosa
Flashback
La sezione di controllo valuta la padronanza di sé e comprende le seguenti voci:
Padronanza fisica
Padronanza mentale
Padronanza emotiva
Capacità d’eloquio
La cosa è ancora molto abbozzata, soprattutto perché ho chiesto un parere a poche persone, quindi sono poche le migliori apportate da contributi esterni. Voi cosa aggiungereste, togliereste, cambiereste?