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Ayahuasca: legislatura, articoli, ecc

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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Abej^a G.

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l'esperienza del Dottor Severi.

Il dott. Bruno Severi col dottor Bianchi e’ stato 4 volte in Amazzonia, per studiare l’uso dell’ayahuasca, derivato di una liana diffusa in tutta la foresta amazzonica. La pianta da cui viene estratta e’ considerata una ‘pianta maestro’, si pensa cioe’ che lo spirito della pianta possa dare agli sciamani insegnamenti pratici (su come guarire malattie o trovare oggetti scomparsi o fare buona caccia) e insegnamenti spirituali tesi all’evoluzione.


Nel 94 Severi e altri tre amici sono andati in Peru’, nel cuore della foresta amazzonica lungo il fiume Ucayali fino al villaggio di Atalaya, dove hanno contattato gli sciamani Shipibo-Conibo, e bevuto con loro l’ayahuasca. La prima decina di sedute, per tutto un mese, fu inconcludente per ostacoli e difficolta’ varie, con 5 sciamani diversi. Uno di essi disse che in Severi c’era un blocco (spirito o corrente d’aria) che impediva alle visioni di raggiungere la testa.

Severi decise di provare un’ultima volta prima di partire con un sesto sciamano, don Pedro. Questi era assistito da altri due sciamani, di cui uno Muraya, massimo grado nei curanderos.

Severi racconta: “La capanna e’ formata da un solo tetto di palma su 4 pali, attorno si stipano i pazienti. Alle 9 di sera, tutti tacciono e Don Pedro comincia il canto, icaro, che chiama lo spirito della pianta madre. Severi beve un liquido orrendo e anche gli sciamani bevono il succo amarissimo dell’ayahuasca. Dopo mezz’ora cominciano delle visioni geometriche accompagnate da gran freddo, un caleidoscopio di colori, sente i canti e e’ investito da ondate di visioni, perde contatto con il fuori e perde coscienza, caldo e freddo intensi si abbattono su di lui, non ha volonta’, e’ in balia di Don Pedro, ha paura e poi panico. Se apre gli occhi vede tutti come ombre morte. Se li chiude, entra in un turbinio di colori. Unico senso di contatto e realta’: stringere la cordicella dello zaino a cui sta aggrappato disperatamente. Sente che sta per vomitare, esce barcollando e finisce col piede in un fossatello di melma. Vomita e perde di vista la capanna, e’ terrorizzato. Si sdraia per terra, ha paura di non uscire piu’ dalla situazione e di non tornare piu’ a casa. Accetta persino la possibilita’ di morire. A quel punto vede la propria morte accanto a se’, come una donna scura in una stanza cupa, e le si arrende.

Don Pedro va ad aiutarlo ma lui lo vede diverso, come trasfigurato, come fosse un vecchio sciamano vestito di pelli, col viso coperto di fango o cenere. Don Pedro gli da’ l’Agua Fiorita, un profumo rituale, e la nuora gli fa odorare un fiore secco con un forte profumo che gli da’ energia, sapra’ poi che e’ un fiore ‘sagrado’, sacro. Torna barcollando nella capanna e adesso il canto che sente e’ proprio per lui e lo guida e gli parla. Ha molta sete. Le visioni diventano chiare e sono precisi insegnamenti, gli viene detto che bisogna eliminare ogni desiderio e volizione, poi gli viene insegnato come meditare, come cancellare il senso dell’io, come far sparire la parola ‘io’ dalla mente. Questi insegnamenti appaiono visivamente come cerchi concentrici sempre piu’ piccoli fino a ridursi a un punto. Quando finalmente riesce a cancellare il proprio io, vede una parte di se’ affondare e sparire in uno stagno di melma scura. Ora possono arrivare le risposte a tutte le domande, sono dirette e lui vede che ogni risposta e’ chiara e semplice, ovvia. Ma ogni risposta gli viene mostrata e poi chiusa in un cofanetto, e, quando questo si chiude, egli non la ricorda piu. Arrivano altri insegnamenti per cui non c‘erano state domande, sono di elevato valore ma anch’essi via via spariscono. Sente tuttavia che gli insegnamenti non sono perduti ma sono andati in qualche angolo della sua mente e lo guideranno al momento opportuno. Pensa di avere addosso vomito e fango ma non gli importa..

Capisce di colpo che tutte le delusioni del viaggio facevano parte della prova, doveva dimostrare di avere fiducia. Ora puo’ uscire dalle visioni. Don Pedro ha fatto per lui un ‘arcana’, scudo protettivo contro i mali del mondo.

Gli altri amici hanno avuto anche loro forti visioni, alcune accompagnate da vomito o diarrea.

Alle cinque del mattino tornano indietro. L’esperienza allucinatoria e’ durata dalle 7 alle 8 ore con visioni intense e perturbanti, drammatiche e profondamente coinvolgenti, in cui si mescolavano memorie della propria vita, eventi psichici e realta’ fantasmatica.

La prima parte della prova e’ stata terrorizzante, ha visto la propria morte vicina a se’, come una donna immersa nel buio, di cui aveva terrore, poi, nel corso della trasformazione, e’ riuscito ad accettarla e a viverla come una parte di se’.

Il segnale del mutamento e dell’arrivo delle visioni e’ stato dato dalle ondate di caldo e freddo alternate che partivano dai piedi, e da una pressione alla tempia destra. Le visioni arrivano sulle onde degli icari come se la musica le canalizzasse e rinforzasse. Le prime visioni sono geometriche, velocissime, turbinose, coloratissime, simili alcune a motivi decorativi come animaletti e pupazzi tipo cartoni animati. Poi gli sembra di avanzare nella giungla, i particolari sono enormi, i dettagli sono ingranditi e fantastici, come se lui fosse diventato un microbo. Non era solo un vedere ma un pensare diverso. A un certo punto gli sembra di alzarsi da terra per alcuni cm. Sente il terreno sotto di se’ a volte in modo soffice a volte con dolore. Il corpo e’ pesantissimo e anche la coperta diventa insopportabile come se lo schiacciasse. I pensieri sono dislocati. Le visioni gli sembrano estranee, poi a tratti lo coinvolgono emozionalmente. La coscienza e’ trasparente, leggera, impalpabile e va e viene con le visioni.

Il mondo esterno sparisce. C’e’ intorno come una rete scintillante che a volte sembra vibrare e avvolgerlo. Dietro la rete o dietro le visioni c’e’ una intelligenza viva e palpitante che e’ li’ per lui per un compito che lo riguarda.

Tutta l’esperienza e’ stata molto impressionante.


http://masadaweb.org/2009/06/02/mas...cati-di-coscienza-sciamanesimo-parte-seconda/
 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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Grazie Abej ;)
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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ho pescato questo qua:

Articolo su ayahuasca | Giorgio Samorini Network

Articolo su ayahuasca

Scritto da GIORGIO | Pubblicato: NOVEMBRE 19, 2014

[FONT=Verdana !important]Con il permesso dell’autore, messo in linea il seguente articolo italiano sull’ayahuasca (yajé):
With permission by the author, now on-line the following Italian article on ayahuasca (yajé):

ALÌ MAURIZIO, 2014, Itinerari sciamanici, ibridazioni e Banisteriopsis caapi. Breve saggio etnografico su di una comunità mistica post-moderna, Dada – Rivista di Antropologia Post-Globale, n. 1, pp. 15-40.

L’autore descrive la realtà di un giovane sciamano italiano che opera in un contesto metropolitano della Colombia (Bogotà) e che usa per le sue sessioni lo yajé, e sviluppa una discussione sugli aspetti concettuali del neo-misticismo, neo-sciamanesimo o sciamanesimo post-moderno, evidenziando come “lo sciamanismo abbia saputo adattarsi opportunamente, sopravvivendo all’urto della modernità e della post-modernità, e per farlo ha saputo cambiare d’abito con una certa abilità”.
[/FONT]

- See more at: Articolo su ayahuasca | Giorgio Samorini Network
 

TodosAnti

Elfe Mécanique
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Un articolo preso da Linkiesta.it

Questo è il titolo: Storia dell'Ayahuasca, la droga (legale) che ha invaso l'Europa e l'Italia
Un Giornalista inviato in una regione sperduta dell'Amazzonia negli anni '60, Gilberto Gil e il governo Lula. Le sentenze in Italia

Il Link all'articolo: Storia dell

Buona lettura :)
 
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