Bianconiglio
Neurotransmetteur
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- 21/4/14
- Messages
- 28
Anno: 2014
Sostanza assunta: nessuna
Durata: 3 giorni
Mattina, apro gli occhi, sguardo perso nel vuoto, inizio ad urlare di terrore mentre tremavo, con gli occhi spalancati e la bocca spalancata, mia madre corre da me, mi guarda ed io vedo il suo viso deformarsi, diventare mostruoso per un secondo forse.
Passa mezza ora, mi alzo dal letto e vado in cucina, la televisione è accesa ed i programmi ed i film sono tutti rivolti a me, parlano con me e di me, non direttamente ma come ad un livello metafisico, ho paura, mi sento all'inferno, dico a mia sorella che mi sento strano, non capisco mi risponde, gli chiedo cosa devo fare per far finire tutto, come devo comportarmi, quale è la cosa giusta da fare, spiegamelo io non ci arrivo, in che senso mi dice, io ripeto, si si la cosa giusta, come ci si comporta cosa è giusto o sbagliato, io che ne so mi dice, uno non conosce le risposte, fa una cosa poi se è giusta o sbagliata si vedrà, forse devo aiutare le persone gli dico, no mi dice lei, le persone sono cattive, bisogna aiutare gli animali, gli animali sono buoni, intanto in tv in un film c'era il diavolo che stava parlando con me, mi dico che non è possibile, o sto' sognando o sto' impazzendo, sicuramente non è reale, io non ci credo, si non è reale è tutto finto, si e tutto finto, guardo mia sorella e lei mi sorride, i suoi occhi diventano tondi grossi e neri, la faccia si deforma, il sorriso si allunga ed appaiono tanti dentini piccolini, per un secondo circa. Il cuore a mille, ok questo l'ho visto mi dico, non l'ho immaginato, l'ho visto, sono in panico, prendo il telefono e chiamo mio padre, gli dico di venire a casa perché sto' male. Continuo a guardare la tv che continua a parlarmi, sono agitato, sono in panico, il mio cane è davanti a me e mi fissa in modo strano, con gli occhi socchiusi, come se sa qualcosa, continuo a fissare il cane, mia sorella mi dice in tono imperativo, mangia! Ed io di scatto senza pensare in modo meccanico prendo una pizzetta la metto in bocca e inizio a masticare velocemente come se fossi diventato una macchina, il mio cane è venuto più vicino e mi continua a fissare con gli occhi socchiusi in modo strano, io continuo a masticare in modo meccanico come fossi una macchina, con i pezzetti di pizzetta che erano ridotti in poltiglia, cerco di ingoiare ma è come se tutto il tratto per il cibo si fosse ristretto, il cibo ormai ridotto in poltiglia scende troppo lentamente e fa male, alla fine ingoio, mia sorella mi dice, ma se non hai fame non mangiare, io rispondo si si è vero, ed inizio ad avere gli spasmi da vomito, vado in bagno e vomito la pizzetta, torno sul divano e continuo a guardare la tv che continua a parlarmi, sono in panico, prendo il cellulare ed entro in internet, vado su un sito in cui ho scritto per un breve periodo di tempo e chiedo scusa a tutti nonostante non avessi scritto niente di male, perché ho pensato che forse sono stato frainteso, come premo invio entra mio padre in casa, faccio leggere il messaggio e lui mi risponde si ok e quindi? No niente rispondo è un flash mio, be allora che hai mi chiede, no no niente gli rispondo, sono calmo, la televisione continuava a parlare con me e di me, inizio ad agitarmi, mi alzo e vado in camera, poi torno in cucina, poi vado in camera e così avanti e dietro per un po' di tempo, sentivo come se avessi paura per la mia anima, forse sono morto mi chiedevo, ho cercato di ricordare tutti gli incidenti che ho avuto, ricordavo di quando mi sono cappottato con la macchina, quando ho avuto la sensazione che mi avessero sparato, quando da piccolo evitai un incidente mortale ecc..., non lo so ripetevo ed intanto la televisione continuava a parlare di me, aiuta gli animali mi ha detto mia sorella, perché mi ha detto quello? Cosa significa? perché le persone sono cattive? Non capisco, no no non va bene ed ecco che alla televisione vedo programmi di cucina dove venivano squartati gli animali, cucinati e mangiati, con tutte le persone attorno che ridevano scherzavano e si divertivano. Ecco che ebbi l'illuminazione, gli uomini cattivi dopo la morte diventavano animali come i maiali per venire squartati e mangiati dagli uomini, mi sentivo come in trance, la sensazione e come quella di essere stati tutta la vita cechi e poi di colpo vedere, mentre tutti in torno a te erano ancora cechi, io ero cattivo o ero buono? Ho fatto una cosa bruttissima nella mia vita anche se in realtà ho solo creduto di farla, per il resto sono sempre stato buono, si è vero nella rabbia a volte nei miei pensieri godevo nel pensare a come uccidere chi mi ha fatto del male nella vita ma per il resto sono sempre stato buono, troppo buono, meritavo davvero quel destino? no, non lo volevo, dovevo fare qualcosa, tutto era diventato un test, quello che dicevo, facevo o pensavo era analizzato da qualcosa di superiore ero come in un limbo momentaneo in attesa del mio destino, ero in panico, se mi comporto bene, allora sembra che lo faccio solo per salvarmi, quindi sono un ipocrita e cattivo, se mi comporto male sono cattivo, cosa devo fare? Se uno conosce non può comportarsi liberamente ed in modo naturale, inizio a parlare a con i miei non so cosa dire chiedo scusa per quello che dico ripetutamente perché continuo a pensare di venire frainteso sempre per qualunque cosa io faccio, poi mi calmo, mi blocco, prendo il cellulare e cerco di trovare risposte in internet, ma niente non trovo niente, si fa sera e sono più calmo, torno sul sito in cui ho scritto delle scuse la mattina e cancello il messaggio per vergogna. La televisione continua a parlare con me, il telegiornale parla di me e con me, poi mia sorella mi chiede, sai questa mattina mi hai fatta spaventare mi fissavi dalla camera e urlavi, ti fissavo? Ma io non stavo guardando niente! No no tu mi fissavi ed urlavi tremando, muovendo le braccia e le gambe come un matto mi hai fatto troppa paura. Poi mi chiese, ma tu non lo senti questo suono? Bip-bip-biiiiiiiip biiiiiiip bip-bip biiiip? Ed ecco che ebbi di nuovo l'illuminazione io ero su un letto di ospedale forse ero un vegetale su un letto di ospedale con il cervello bruciato, ricordavo che la notte prima, prima di addormentarmi ho sentito gli occhi bruciarmi, come se degli aghi mi penetrassero negli occhi e poi ho sentito male alla testa in un modo che non ho mai provato, sentivi come se avessi delle bolle nel cervello che si ingrandivano e più si ingrandivano più mi facevano male, poi ho avuto la sensazione che le bolle fossero scoppiate ed ho avuto un senso di godimento perché non avevo più dolore, quindi mi addormentai. In realtà pensai il mio cervello si è bruciato, non mi sono mai svegliato questa mattina, io sono in ospedale la mia mente come meccanismo difensivo estremo è evasa e mi ha dato un'altra realtà, ero terrorizzato, in tv tutti ridevano, alleluia, si ecco ci è arrivato, tutte queste erano le sole cose che distinguevo dalla tv non erano allucinazioni, erano solo frasi o parole estrapolate dai discorsi, avevo paura, il cuore a mille e non sapevo cosa fare, volevo morire, avevo paura di addormentarmi perché avevo paura di svegliarmi e realizzare di essere in ospedale con il cervello bruciato, non ho dormito, continuavo a stare a pensare e pensare, la testa cominciava a farmi male perché avevo sonno ed era tutta la giornata che ero sotto stress e continuavo a pensare, forse sono veramente in un limbo e qualcosa di superiore sta decidendo che fare di me, avevo paura, poi la mattina seguente mi decisi, non ne posso più, dico a mio padre andiamo da un medico ora ora! ed intanto la tv e tutti i discorsi di mio padre dicevano 9:10 non era un allucinazione, era solo che 9:10 era l'unica cosa che mi entrava in mente, come se alle 9:10 sarebbe dovuta avvenire la scelta.
Andiamo dal medico e aspettiamo che arrivi, intanto io ero agitato, guardavo l'orologio ed era sempre più vicino alle 9:10, mi siedo su una sedia e chiudo gli occhi e penso no, io non ci credo, io credo nella scienza, non alle fate, e tutto finto, avevo gli occhi chiusi e la faccia rivolta verso l'alto, e pensai fa niente come va va, non mi importa, e poi ripetevo ma no io non credo alle fate, credo nella scienza, ecco che subito mi viene in mente una frase che avevo letto di Ragazzoni : "Per consolarti, o povera anima mia, ripeti:
il quadrato costrutto sovra l'ipotenusa
è la somma di quelli fatti su i due cateti". Mi sentivo come fregato, guardai l'orologio ed erano passate da pochissimo le 9:10, pensai è finita, ecco che mi sentii svuotato, come se il mio corpo non faceva più parte di me, come un guscio vuoto, mi dissero che potevo entrare ed andare dal medico, nel tragitto per arrivare da lui pensai be forse non è finita, forse il medico è in grado di aiutarmi, se mi comporto bene forse c'è una speranza, pensai che per uscire da questa situazione mi sseriva coraggio, quindi dissi al medico che mi sentivo vuoto, come morto dentro e dissi che volevo avere piu' coraggio per affrontare la situazione perché io ho sempre paura, esco, mi metto in macchina e rimango con la testa incollata al finestrino storta come uno rassegnato e stanco, guardavo fuori ed ad un certo punto ho visto la pubblicità su un cartellone che diceva prendi una finestra la mia l'ho pagata 0,00 € (non era un allucinazione, la pubblicità c'era realmente) mi sono detto ma dove cazzo sono capitato, tornato a casa mio padre tira fuori dal freezer una scatola di bastoncini di pesce e la svuota tutta intera nel forno, intanto accendo la televisione ed ecco che il programma faceva vedere un animale tagliato a meta per il lungo che veniva messo nel forno da un tizio di colore grasso e sorridente, ecco quella era la mia anima che si stava facendo a brandelli, veniva squartata e cucinata, vedevo il tizio sorridere e dire o ma come e tenera la carne, guarda con che facilità si stacca dall'osso, guardavo e non parlavo, tutti alla televisione ridevano intanto sentivo la testa calda e avevo la sensazione che i bastoncini di pesce nel forno erano pezzi del mio cervello, e pronto dice mio padre, mi mette i bastoncini su un piatto e me li mette davanti, mangia! Io dovevo mangiare il mio cervello, dissi ecco io volevo avere coraggio e ora eccomi accontentato, iniziai a mangiare piano piano un pezzo alla volta, non avevo allucinazioni, solo che io credevo che quello era il mio cervello e lo stavo mangiando, ed io dissi non c'è più niente da fare e finita, mio padre mi disse a che ora ti devi rivedere con il dottore la prossima volta? Lessi il foglietto e dissi alle 4:10, 4:10, 4:10 tutto sembrava indicarmi l'orologio guardai la cucina e notai solo l'orologio sul microonde, guardai il muro e notai solo l'orologio 4:10 doveva avvenire qualcosa di importante alle 4:10 forse non era la fine, non ce la facevo più vado a dormire, poi mi sveglio guardo l'orologio davanti a me ed erano le 4:10, ma si è una coincidenza mi dissi andai in cucina ed ero tranquillo mi dissi ole' finalmente è finito tutto, stavo solo impazzendo ero felice, ma iniziai a sentire di nuovo la televisione parlare con me, iniziai ad avere paura, mi sono svegliato alle 4:10, allora non è una coincidenza, sta' succedendo qualcosa, non so cosa ma sta' succedendo qualcosa, ecco che vedevo e sentivo solo numeri, non avevo allucinazioni, solo che le uniche cose che mi rimanevano in mente erano i numeri sentivo e vedevo numeri ovunque, come se mi stessero dando un voto, presi il cellulare, iniziai a scrivere qualcosa e tutto quello che scrivevo era ripetuto dai miei quasi come fossero automi, non avevo allucinazioni, solo che quello che scrivevo veniva realmente ripetuto e io era come se elaborassi solo quella informazione ed ebbi di nuovo l'illuminazione, tutti gli uomini erano comandati da qualcosa di superiore, gli uomini avevano solo l'impressione della libertà, in realtà erano come macchine immortali, che venivano comandate da qualcosa di superiore e alla morte tramite metempsicosi si sarebbero incarnati in un animale che sarebbe stato squartato e mangiato a sua volta dagli uomini come in un cerchio continuo, mi sentivo come in trance, la sensazione di nuovo era quella di essere stato cieco tutta la vita e che adesso vedevo,☺ mentre tutti erano ancora cechi, alla tv facevano vedere bambini e bambine sorridenti che facevano le polpettine con la carne trita divertendosi, ed io ero li a fissare la televisione guardando la cattiveria dell'uomo, che non capiva, perché era in realtà un automa controllato da qualcosa di superiore, ed io mi sentivo come illuminato ed avevo paura perché sapevo che l'essermi liberato, l'avere avuto quella conoscenza metafisica, in cui tutto quadrava, tutto aveva una spiegazione, era tutto chiaro, ecco l'aver avuto quella conoscenza avrebbe dovuto avere un prezzo terribile, il prezzo doveva essere togliermi da quell'anello, dall'unica cosa che mi rendeva immortale, uscii di casa e vedevo le persone come automi, tutti erano automi, vedevo le persone negli animali, provavo terrore, mi sentivo solo, poi il giorno seguente tutto è andato a calare ed in fine ne sono venuto fuori.
Ora cerco informazioni sulle sostanze psicotiche allucinogene per capire a quale sostanza può essere associato il mio "viaggio".
Sostanza assunta: nessuna
Durata: 3 giorni
Mattina, apro gli occhi, sguardo perso nel vuoto, inizio ad urlare di terrore mentre tremavo, con gli occhi spalancati e la bocca spalancata, mia madre corre da me, mi guarda ed io vedo il suo viso deformarsi, diventare mostruoso per un secondo forse.
Passa mezza ora, mi alzo dal letto e vado in cucina, la televisione è accesa ed i programmi ed i film sono tutti rivolti a me, parlano con me e di me, non direttamente ma come ad un livello metafisico, ho paura, mi sento all'inferno, dico a mia sorella che mi sento strano, non capisco mi risponde, gli chiedo cosa devo fare per far finire tutto, come devo comportarmi, quale è la cosa giusta da fare, spiegamelo io non ci arrivo, in che senso mi dice, io ripeto, si si la cosa giusta, come ci si comporta cosa è giusto o sbagliato, io che ne so mi dice, uno non conosce le risposte, fa una cosa poi se è giusta o sbagliata si vedrà, forse devo aiutare le persone gli dico, no mi dice lei, le persone sono cattive, bisogna aiutare gli animali, gli animali sono buoni, intanto in tv in un film c'era il diavolo che stava parlando con me, mi dico che non è possibile, o sto' sognando o sto' impazzendo, sicuramente non è reale, io non ci credo, si non è reale è tutto finto, si e tutto finto, guardo mia sorella e lei mi sorride, i suoi occhi diventano tondi grossi e neri, la faccia si deforma, il sorriso si allunga ed appaiono tanti dentini piccolini, per un secondo circa. Il cuore a mille, ok questo l'ho visto mi dico, non l'ho immaginato, l'ho visto, sono in panico, prendo il telefono e chiamo mio padre, gli dico di venire a casa perché sto' male. Continuo a guardare la tv che continua a parlarmi, sono agitato, sono in panico, il mio cane è davanti a me e mi fissa in modo strano, con gli occhi socchiusi, come se sa qualcosa, continuo a fissare il cane, mia sorella mi dice in tono imperativo, mangia! Ed io di scatto senza pensare in modo meccanico prendo una pizzetta la metto in bocca e inizio a masticare velocemente come se fossi diventato una macchina, il mio cane è venuto più vicino e mi continua a fissare con gli occhi socchiusi in modo strano, io continuo a masticare in modo meccanico come fossi una macchina, con i pezzetti di pizzetta che erano ridotti in poltiglia, cerco di ingoiare ma è come se tutto il tratto per il cibo si fosse ristretto, il cibo ormai ridotto in poltiglia scende troppo lentamente e fa male, alla fine ingoio, mia sorella mi dice, ma se non hai fame non mangiare, io rispondo si si è vero, ed inizio ad avere gli spasmi da vomito, vado in bagno e vomito la pizzetta, torno sul divano e continuo a guardare la tv che continua a parlarmi, sono in panico, prendo il cellulare ed entro in internet, vado su un sito in cui ho scritto per un breve periodo di tempo e chiedo scusa a tutti nonostante non avessi scritto niente di male, perché ho pensato che forse sono stato frainteso, come premo invio entra mio padre in casa, faccio leggere il messaggio e lui mi risponde si ok e quindi? No niente rispondo è un flash mio, be allora che hai mi chiede, no no niente gli rispondo, sono calmo, la televisione continuava a parlare con me e di me, inizio ad agitarmi, mi alzo e vado in camera, poi torno in cucina, poi vado in camera e così avanti e dietro per un po' di tempo, sentivo come se avessi paura per la mia anima, forse sono morto mi chiedevo, ho cercato di ricordare tutti gli incidenti che ho avuto, ricordavo di quando mi sono cappottato con la macchina, quando ho avuto la sensazione che mi avessero sparato, quando da piccolo evitai un incidente mortale ecc..., non lo so ripetevo ed intanto la televisione continuava a parlare di me, aiuta gli animali mi ha detto mia sorella, perché mi ha detto quello? Cosa significa? perché le persone sono cattive? Non capisco, no no non va bene ed ecco che alla televisione vedo programmi di cucina dove venivano squartati gli animali, cucinati e mangiati, con tutte le persone attorno che ridevano scherzavano e si divertivano. Ecco che ebbi l'illuminazione, gli uomini cattivi dopo la morte diventavano animali come i maiali per venire squartati e mangiati dagli uomini, mi sentivo come in trance, la sensazione e come quella di essere stati tutta la vita cechi e poi di colpo vedere, mentre tutti in torno a te erano ancora cechi, io ero cattivo o ero buono? Ho fatto una cosa bruttissima nella mia vita anche se in realtà ho solo creduto di farla, per il resto sono sempre stato buono, si è vero nella rabbia a volte nei miei pensieri godevo nel pensare a come uccidere chi mi ha fatto del male nella vita ma per il resto sono sempre stato buono, troppo buono, meritavo davvero quel destino? no, non lo volevo, dovevo fare qualcosa, tutto era diventato un test, quello che dicevo, facevo o pensavo era analizzato da qualcosa di superiore ero come in un limbo momentaneo in attesa del mio destino, ero in panico, se mi comporto bene, allora sembra che lo faccio solo per salvarmi, quindi sono un ipocrita e cattivo, se mi comporto male sono cattivo, cosa devo fare? Se uno conosce non può comportarsi liberamente ed in modo naturale, inizio a parlare a con i miei non so cosa dire chiedo scusa per quello che dico ripetutamente perché continuo a pensare di venire frainteso sempre per qualunque cosa io faccio, poi mi calmo, mi blocco, prendo il cellulare e cerco di trovare risposte in internet, ma niente non trovo niente, si fa sera e sono più calmo, torno sul sito in cui ho scritto delle scuse la mattina e cancello il messaggio per vergogna. La televisione continua a parlare con me, il telegiornale parla di me e con me, poi mia sorella mi chiede, sai questa mattina mi hai fatta spaventare mi fissavi dalla camera e urlavi, ti fissavo? Ma io non stavo guardando niente! No no tu mi fissavi ed urlavi tremando, muovendo le braccia e le gambe come un matto mi hai fatto troppa paura. Poi mi chiese, ma tu non lo senti questo suono? Bip-bip-biiiiiiiip biiiiiiip bip-bip biiiip? Ed ecco che ebbi di nuovo l'illuminazione io ero su un letto di ospedale forse ero un vegetale su un letto di ospedale con il cervello bruciato, ricordavo che la notte prima, prima di addormentarmi ho sentito gli occhi bruciarmi, come se degli aghi mi penetrassero negli occhi e poi ho sentito male alla testa in un modo che non ho mai provato, sentivi come se avessi delle bolle nel cervello che si ingrandivano e più si ingrandivano più mi facevano male, poi ho avuto la sensazione che le bolle fossero scoppiate ed ho avuto un senso di godimento perché non avevo più dolore, quindi mi addormentai. In realtà pensai il mio cervello si è bruciato, non mi sono mai svegliato questa mattina, io sono in ospedale la mia mente come meccanismo difensivo estremo è evasa e mi ha dato un'altra realtà, ero terrorizzato, in tv tutti ridevano, alleluia, si ecco ci è arrivato, tutte queste erano le sole cose che distinguevo dalla tv non erano allucinazioni, erano solo frasi o parole estrapolate dai discorsi, avevo paura, il cuore a mille e non sapevo cosa fare, volevo morire, avevo paura di addormentarmi perché avevo paura di svegliarmi e realizzare di essere in ospedale con il cervello bruciato, non ho dormito, continuavo a stare a pensare e pensare, la testa cominciava a farmi male perché avevo sonno ed era tutta la giornata che ero sotto stress e continuavo a pensare, forse sono veramente in un limbo e qualcosa di superiore sta decidendo che fare di me, avevo paura, poi la mattina seguente mi decisi, non ne posso più, dico a mio padre andiamo da un medico ora ora! ed intanto la tv e tutti i discorsi di mio padre dicevano 9:10 non era un allucinazione, era solo che 9:10 era l'unica cosa che mi entrava in mente, come se alle 9:10 sarebbe dovuta avvenire la scelta.
Andiamo dal medico e aspettiamo che arrivi, intanto io ero agitato, guardavo l'orologio ed era sempre più vicino alle 9:10, mi siedo su una sedia e chiudo gli occhi e penso no, io non ci credo, io credo nella scienza, non alle fate, e tutto finto, avevo gli occhi chiusi e la faccia rivolta verso l'alto, e pensai fa niente come va va, non mi importa, e poi ripetevo ma no io non credo alle fate, credo nella scienza, ecco che subito mi viene in mente una frase che avevo letto di Ragazzoni : "Per consolarti, o povera anima mia, ripeti:
il quadrato costrutto sovra l'ipotenusa
è la somma di quelli fatti su i due cateti". Mi sentivo come fregato, guardai l'orologio ed erano passate da pochissimo le 9:10, pensai è finita, ecco che mi sentii svuotato, come se il mio corpo non faceva più parte di me, come un guscio vuoto, mi dissero che potevo entrare ed andare dal medico, nel tragitto per arrivare da lui pensai be forse non è finita, forse il medico è in grado di aiutarmi, se mi comporto bene forse c'è una speranza, pensai che per uscire da questa situazione mi sseriva coraggio, quindi dissi al medico che mi sentivo vuoto, come morto dentro e dissi che volevo avere piu' coraggio per affrontare la situazione perché io ho sempre paura, esco, mi metto in macchina e rimango con la testa incollata al finestrino storta come uno rassegnato e stanco, guardavo fuori ed ad un certo punto ho visto la pubblicità su un cartellone che diceva prendi una finestra la mia l'ho pagata 0,00 € (non era un allucinazione, la pubblicità c'era realmente) mi sono detto ma dove cazzo sono capitato, tornato a casa mio padre tira fuori dal freezer una scatola di bastoncini di pesce e la svuota tutta intera nel forno, intanto accendo la televisione ed ecco che il programma faceva vedere un animale tagliato a meta per il lungo che veniva messo nel forno da un tizio di colore grasso e sorridente, ecco quella era la mia anima che si stava facendo a brandelli, veniva squartata e cucinata, vedevo il tizio sorridere e dire o ma come e tenera la carne, guarda con che facilità si stacca dall'osso, guardavo e non parlavo, tutti alla televisione ridevano intanto sentivo la testa calda e avevo la sensazione che i bastoncini di pesce nel forno erano pezzi del mio cervello, e pronto dice mio padre, mi mette i bastoncini su un piatto e me li mette davanti, mangia! Io dovevo mangiare il mio cervello, dissi ecco io volevo avere coraggio e ora eccomi accontentato, iniziai a mangiare piano piano un pezzo alla volta, non avevo allucinazioni, solo che io credevo che quello era il mio cervello e lo stavo mangiando, ed io dissi non c'è più niente da fare e finita, mio padre mi disse a che ora ti devi rivedere con il dottore la prossima volta? Lessi il foglietto e dissi alle 4:10, 4:10, 4:10 tutto sembrava indicarmi l'orologio guardai la cucina e notai solo l'orologio sul microonde, guardai il muro e notai solo l'orologio 4:10 doveva avvenire qualcosa di importante alle 4:10 forse non era la fine, non ce la facevo più vado a dormire, poi mi sveglio guardo l'orologio davanti a me ed erano le 4:10, ma si è una coincidenza mi dissi andai in cucina ed ero tranquillo mi dissi ole' finalmente è finito tutto, stavo solo impazzendo ero felice, ma iniziai a sentire di nuovo la televisione parlare con me, iniziai ad avere paura, mi sono svegliato alle 4:10, allora non è una coincidenza, sta' succedendo qualcosa, non so cosa ma sta' succedendo qualcosa, ecco che vedevo e sentivo solo numeri, non avevo allucinazioni, solo che le uniche cose che mi rimanevano in mente erano i numeri sentivo e vedevo numeri ovunque, come se mi stessero dando un voto, presi il cellulare, iniziai a scrivere qualcosa e tutto quello che scrivevo era ripetuto dai miei quasi come fossero automi, non avevo allucinazioni, solo che quello che scrivevo veniva realmente ripetuto e io era come se elaborassi solo quella informazione ed ebbi di nuovo l'illuminazione, tutti gli uomini erano comandati da qualcosa di superiore, gli uomini avevano solo l'impressione della libertà, in realtà erano come macchine immortali, che venivano comandate da qualcosa di superiore e alla morte tramite metempsicosi si sarebbero incarnati in un animale che sarebbe stato squartato e mangiato a sua volta dagli uomini come in un cerchio continuo, mi sentivo come in trance, la sensazione di nuovo era quella di essere stato cieco tutta la vita e che adesso vedevo,☺ mentre tutti erano ancora cechi, alla tv facevano vedere bambini e bambine sorridenti che facevano le polpettine con la carne trita divertendosi, ed io ero li a fissare la televisione guardando la cattiveria dell'uomo, che non capiva, perché era in realtà un automa controllato da qualcosa di superiore, ed io mi sentivo come illuminato ed avevo paura perché sapevo che l'essermi liberato, l'avere avuto quella conoscenza metafisica, in cui tutto quadrava, tutto aveva una spiegazione, era tutto chiaro, ecco l'aver avuto quella conoscenza avrebbe dovuto avere un prezzo terribile, il prezzo doveva essere togliermi da quell'anello, dall'unica cosa che mi rendeva immortale, uscii di casa e vedevo le persone come automi, tutti erano automi, vedevo le persone negli animali, provavo terrore, mi sentivo solo, poi il giorno seguente tutto è andato a calare ed in fine ne sono venuto fuori.
Ora cerco informazioni sulle sostanze psicotiche allucinogene per capire a quale sostanza può essere associato il mio "viaggio".