0rion
Elfe Mécanique
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Il report completo l'ho scritto su un diario il 18/12, ma avevo varie note con le parti più importanti.
Amsterdam 08-13/08/2013
È l'11 Agosto e dopo vari onirici giorni ad Amsterdam io, F. e M. abbiamo deciso di provare la Salvia Divinorum; siamo pronti e abbiamo letto tutto il necessario.
È da un giorno e mezzo che non fumo erba, per arrivare il più lucido possibile all'esperienza, ma non ho ancora ripreso a sentire il corpo (ho avuto questa sensazione tutto la vacanza).
?M. anche è un po' anche se molto di meno mentre F. non fuma il pomeriggio.?
Abbiamo acquistato 25 grammi di Salvia secca durante le varie giornate; sono poco più di 8 grammi a testa, da quanto sappiamo un'esperienza a metà fra il comune ed il forte.
Il pomeriggio torniamo in albergo; alloggiamo in una minuscola stanza arroccata al 3° piano; ci sono un lavandino, un letto a castello e un'altro letto affianco con giusto lo spazio per passarci in mezzo; c'è una finestra mezza rotta che dà sull'esterno con al di là una pedana in metallo.
Chi prende la Salvia starà sul letto singolo e verrà aiutato dal sitter che lo affiancherà sull'altro.
Il primo è F. e io faccio da sitter; si lava la bocca per ottimizzare l'assunzione; preparo nell lavandino dentro una vaschetta il quid; ci rendiamo conto che 8 grammi sono troppi da tenere in bocca e decidiamo di fare due quid da 4 grammi; ne masticherà uno un quarto d'ora e uno l'altro.
F. si preapra ascoltando prima dell'esperienza un po' di musica; ingoia il primo quid; il tempo passa e continua a masticare; dopo un po' ci comunica scrivendo una bozza sul cellulare dicendoci che và tutto bene.
Passa il quarto d'ora e sputa il quid, dice che è amarissimo ed ha avuto difficoltà a non ingoiare la saliva.
Da quanto sappiamo gli effetti dovrebbero cominciare a farsi sentire; lui dice di sentirsi solo leggermente strano.
Ingoia l'altro quid e passa un'altro quarto d'ora; si guarda in giro incuriosito; dice di sentire solamente il pavimento inclinato ( il giorno dopo abbiamo scoperto che effettivamente lo era); si mette sdraiato sul letto; lo lasciamo in pace.
F. non ha provato granchè e sia lui che M. rimangono delusi; decidono di voler comprare e provare a fumare l'estratto; io sono deciso a provare il quid.
M. esce a cercare l'estratto e prendere la cena; io rimango con F. per tenerlo d'occhio, anche se non è necessario.
...
Passa un po' di tempo e intanto che aspettiamo mi preparo per l'esperienza; faccio i quid, mi lavo a fondo i denti concentrandomi sulla lingua e le gengive per eliminare le cellule morte; mi faccio una doccia;?intanto è ritornato M. con la cena e l'estratto?, ma decidiamo di mangiare dopo che assunto la Salvia.
Mi metto comodo in pigiama e faccio 10 minuti di meditazione, finito ascolto un dicorso del comico Bill Hicks ("It's just a ride"). Mi fà da sitter M.
Mi siedo sul letto e ingoio il primo quid; sento da subito il sapore molto amaro; lascio il boccone sotto la lingua per farlo assorbire, dando poi qualche masticata ogni 2-3 secondi.
I primi dieci minuti passano tranquillamente; comincio a sentirmi strano; i colori sono cambiati anche se non saprei dire come; mugugno agli altri di mettermi la musica (che avevo già scelto precedentemente) facendo cenno alle casse; dopo un po' riesco a farmi mettere l'Aria sulla IV corda di Bach; mi perdo nella musica; comincio a masticare al suo ritmo e ad avere sempre meno concezione della realtà: si sovrappone all'immagine della stanza un pattern di colori che si crea e creo tramite una sinestesia dei sapori e con i movimenti di bocca e lingua; non ricordo quando (perchè ho scritto il report troppo in là) ma ho sputato il primo quid e preso il secondo.
Ricordo che quando ho provato a comunicare tramite il cellulare o forse ho visto l'ora, non riuscivo più a ricordare cosa simboleggiasse il "5"; vedevo questo simbolo ma non riuscivo ad associarsi un significato.
Diventa sempre più difficile non ingoiare ne sputare la saliva, sono perso nel trip, ma sò che devo andare avanti; la visione si fà più complessa; mentre ancora mastico vedo un giardino con dei fiori.
Non sò quanto tempo dopo sputo il secondo quid (in realtà è passata mezz'ora); ho perso la concezione di "Io": non mi sento più come un individuo, ma vedo noi tre come un'unica entità.
Mi guardo intorno e mi domando dove sono. Vedo M. e F., li associo a dei numeri, o più che altro sembrano avere la forma di dei numeri, oltre a quella reale. Penso di dovermi godermi il momento.
Sento che devo addormentarmi; chiedo agli altri di fare silenzio e mi infilo sotto le coperte a pancia in sù; mi perdo nelle immagini ipnacogiche e via via sono sempre meno in contatto con la realtà; sono in questo stato per un po' ma loro fanno troppo rumore perchè riesca ad entrare del tutto; mi ci incavolo anche se sò che stanno facendo il loro meglio per fare meno rumore, ma sò che è un momento molto importante per me; richiudo gli occhi; se non per i rumori, che fanno ancora da pone con la reltà, sono da un'altra parte:
è un giardino con fiori giganteschi; c'è una "regina" proprietaria (penso sia la Salvia); intuisco che bisogna trattarla con rispetto e "chiedere il permesso" ed è proprio così che sono risucito ad entrare; sono nel suo fantastico mondo; ma dopo un po' i rumori mi distraggono; chiedo ancora varie volte agli amici di fare meno rumore; sento che ormai l'esperienza stà sfumando; è passato un bel po'; sono un po' frustato per il fatto di non essere riuscito ad arrivare fino a dove ero in grado; mi accordo per andare oltre con l'esperienza fumandola (con me stesso, con la Salvia, non sò dire); in qualche modo sento di avere l'ok e decido che proverà a fumarla; dopo un po' apro gli occhi e riprendo a comunciare con gli altri (che intanto per non fare rumore si erano messi a giocare a carte immobili nel letto incastrando le carte nella rete del letto sopra); mi sento ancora un po' strano,ma in grado di agire.
Definirei l'esperienza a cavallo fra il livello 3 e 4 di "The SALVIA Experiential Rating Scale"(http://www.sagewisdom.org/usersguide.html)
Mangiamo gli hamburger che M. ha portato. Sotto consiglio del venditore ha acquistato 4 fialette da 0,5 grammi di 30x e un accendino antivento.
...
F. deve fumare per primo; ci organizziamo con il piccolo-medio bong che F. aveva acquistato pochi giorni prima e riusciamo a sistemarci sul balcone della camera d'albergo; la pipetta viene caricata con un terzo dei 0,5 g adagiati su un letto di tabacco; F. fuma seduto appoggiato sul davanzale della finestra, rivolto verso l'esterno.
M. gli accende il bong puntando la fiamma direttamente sul braciere e F tira; tiene il fiato più che può; intanto teniamo i conti con un timer; finito il braciere, ne carichiamo al volo un'altro e ?poi un'altro ancora?; non riconosce bene la sua voce e ci chiede se anche a noi sembra strana; dopo ci ha detto che quando ha finito di fumare gli siamo sembrati per un attimo 3 personaggi di uno spettacolo comico per bambini; và sul letto e si mette ad ascoltare gli "Stars of the Lid"; quando si alza ci dice che ha fatto una bella meditazione introspettiva e ha risolto varie cose con se stesso, ma che comunque l'effetto è stato leggero; dice di aver raggiunto il livello "ligth" ma solo ad occhi chiusi, per il resto l'esperienza è stata sul livello "altered".
È il turno di M. e gli faccio io da sitter, che intanto mi sono ripreso; è quello che riesce a fumare meglio, senza tossire troppo o altro; gli carico vari bracieri sempre da 1/3 di 0,5 g; ad un certo punto scoppia a ridere; poi ci racconta che per un attimo io e F. gli siamo sembrati dei giganti; entra dentro e si mette sul materasso buttato a terra fra i due letti (che era lì per preucazione); stà lì a guardarsi in giro quando salta di sovrassalto vedendo un topo che lo fissa e che poi scappa (nessuna allucinazione, abbiamo scoperto di avere davvero un topo in stanza); dice anche lui di essere stato sul livello 2, con qualche acceno del 3.
Intanto si è fatto parecchio tardi; devo fumare io; mi siedo sulla sponda della finestra; faccio il primo tiro ed inspiro più che posso; il fumo è denso e acre; comincio a tossire dopo pochi secondi; faccio altri vari tiri; non ricordo se mi caricano ancora il braciere; mi sento stranissimo; mi concentro a reggere il bong ed a tirare, ma ho una strana fusione con l'oggetto per metà visuale: per metà è come se fossi l'oggetto; tiro e ne sono entusiasta perchè ci riesco bene; mi dicono che non stò stappando il buco da cui deve entrare l'aria; tiro ancora togliendolo. Sono come sotto terra in una buca e vedo che più in alto c'è ancora la realtà; è come se fossi "sfumato" verso il basso; dopo qualche "secondo" di disorientamento mi riprendo; ho ancora il controllo della parte destra del corpo, mentre vedo la mia mano sinistra che si muove da sola; mi hanno tolto il bong di mano; afferro la mano sinistra con la destra esclamando <<Ho ritrovato la mano sinistra!>>; mi aiutano ad entrare; ho ripreso il controllo; mi chiedono se voglio dormire giù; decido di arrampicarmi fino al letto sopra, dove devo dormire; salgo e mi infilo sotto le coperte; mi godo le varie immagini ipnagogiche, ma non ricordo oltre perchè mi addormento; forse sono riuscito ad entrare ancora in contatto.
Questa notte e quella dopo sono state le uncihe in cui ho ricordato di sognare; inoltre il giorno dopo non ero per niente frastornato, ma anzi direi più lucido.
Dall'esperienza ho capito che la Salvia è una "droga di potere"; l'effetto non è dato tanto da dosi alte o basse, ma dal livello di preparazione con cui ci vai, da come affronti e ti prepari all'esperienza.
Amsterdam 08-13/08/2013
È l'11 Agosto e dopo vari onirici giorni ad Amsterdam io, F. e M. abbiamo deciso di provare la Salvia Divinorum; siamo pronti e abbiamo letto tutto il necessario.
È da un giorno e mezzo che non fumo erba, per arrivare il più lucido possibile all'esperienza, ma non ho ancora ripreso a sentire il corpo (ho avuto questa sensazione tutto la vacanza).
?M. anche è un po' anche se molto di meno mentre F. non fuma il pomeriggio.?
Abbiamo acquistato 25 grammi di Salvia secca durante le varie giornate; sono poco più di 8 grammi a testa, da quanto sappiamo un'esperienza a metà fra il comune ed il forte.
Il pomeriggio torniamo in albergo; alloggiamo in una minuscola stanza arroccata al 3° piano; ci sono un lavandino, un letto a castello e un'altro letto affianco con giusto lo spazio per passarci in mezzo; c'è una finestra mezza rotta che dà sull'esterno con al di là una pedana in metallo.
Chi prende la Salvia starà sul letto singolo e verrà aiutato dal sitter che lo affiancherà sull'altro.
Il primo è F. e io faccio da sitter; si lava la bocca per ottimizzare l'assunzione; preparo nell lavandino dentro una vaschetta il quid; ci rendiamo conto che 8 grammi sono troppi da tenere in bocca e decidiamo di fare due quid da 4 grammi; ne masticherà uno un quarto d'ora e uno l'altro.
F. si preapra ascoltando prima dell'esperienza un po' di musica; ingoia il primo quid; il tempo passa e continua a masticare; dopo un po' ci comunica scrivendo una bozza sul cellulare dicendoci che và tutto bene.
Passa il quarto d'ora e sputa il quid, dice che è amarissimo ed ha avuto difficoltà a non ingoiare la saliva.
Da quanto sappiamo gli effetti dovrebbero cominciare a farsi sentire; lui dice di sentirsi solo leggermente strano.
Ingoia l'altro quid e passa un'altro quarto d'ora; si guarda in giro incuriosito; dice di sentire solamente il pavimento inclinato ( il giorno dopo abbiamo scoperto che effettivamente lo era); si mette sdraiato sul letto; lo lasciamo in pace.
F. non ha provato granchè e sia lui che M. rimangono delusi; decidono di voler comprare e provare a fumare l'estratto; io sono deciso a provare il quid.
M. esce a cercare l'estratto e prendere la cena; io rimango con F. per tenerlo d'occhio, anche se non è necessario.
...
Passa un po' di tempo e intanto che aspettiamo mi preparo per l'esperienza; faccio i quid, mi lavo a fondo i denti concentrandomi sulla lingua e le gengive per eliminare le cellule morte; mi faccio una doccia;?intanto è ritornato M. con la cena e l'estratto?, ma decidiamo di mangiare dopo che assunto la Salvia.
Mi metto comodo in pigiama e faccio 10 minuti di meditazione, finito ascolto un dicorso del comico Bill Hicks ("It's just a ride"). Mi fà da sitter M.
Mi siedo sul letto e ingoio il primo quid; sento da subito il sapore molto amaro; lascio il boccone sotto la lingua per farlo assorbire, dando poi qualche masticata ogni 2-3 secondi.
I primi dieci minuti passano tranquillamente; comincio a sentirmi strano; i colori sono cambiati anche se non saprei dire come; mugugno agli altri di mettermi la musica (che avevo già scelto precedentemente) facendo cenno alle casse; dopo un po' riesco a farmi mettere l'Aria sulla IV corda di Bach; mi perdo nella musica; comincio a masticare al suo ritmo e ad avere sempre meno concezione della realtà: si sovrappone all'immagine della stanza un pattern di colori che si crea e creo tramite una sinestesia dei sapori e con i movimenti di bocca e lingua; non ricordo quando (perchè ho scritto il report troppo in là) ma ho sputato il primo quid e preso il secondo.
Ricordo che quando ho provato a comunicare tramite il cellulare o forse ho visto l'ora, non riuscivo più a ricordare cosa simboleggiasse il "5"; vedevo questo simbolo ma non riuscivo ad associarsi un significato.
Diventa sempre più difficile non ingoiare ne sputare la saliva, sono perso nel trip, ma sò che devo andare avanti; la visione si fà più complessa; mentre ancora mastico vedo un giardino con dei fiori.
Non sò quanto tempo dopo sputo il secondo quid (in realtà è passata mezz'ora); ho perso la concezione di "Io": non mi sento più come un individuo, ma vedo noi tre come un'unica entità.
Mi guardo intorno e mi domando dove sono. Vedo M. e F., li associo a dei numeri, o più che altro sembrano avere la forma di dei numeri, oltre a quella reale. Penso di dovermi godermi il momento.
Sento che devo addormentarmi; chiedo agli altri di fare silenzio e mi infilo sotto le coperte a pancia in sù; mi perdo nelle immagini ipnacogiche e via via sono sempre meno in contatto con la realtà; sono in questo stato per un po' ma loro fanno troppo rumore perchè riesca ad entrare del tutto; mi ci incavolo anche se sò che stanno facendo il loro meglio per fare meno rumore, ma sò che è un momento molto importante per me; richiudo gli occhi; se non per i rumori, che fanno ancora da pone con la reltà, sono da un'altra parte:
è un giardino con fiori giganteschi; c'è una "regina" proprietaria (penso sia la Salvia); intuisco che bisogna trattarla con rispetto e "chiedere il permesso" ed è proprio così che sono risucito ad entrare; sono nel suo fantastico mondo; ma dopo un po' i rumori mi distraggono; chiedo ancora varie volte agli amici di fare meno rumore; sento che ormai l'esperienza stà sfumando; è passato un bel po'; sono un po' frustato per il fatto di non essere riuscito ad arrivare fino a dove ero in grado; mi accordo per andare oltre con l'esperienza fumandola (con me stesso, con la Salvia, non sò dire); in qualche modo sento di avere l'ok e decido che proverà a fumarla; dopo un po' apro gli occhi e riprendo a comunciare con gli altri (che intanto per non fare rumore si erano messi a giocare a carte immobili nel letto incastrando le carte nella rete del letto sopra); mi sento ancora un po' strano,ma in grado di agire.
Definirei l'esperienza a cavallo fra il livello 3 e 4 di "The SALVIA Experiential Rating Scale"(http://www.sagewisdom.org/usersguide.html)
Mangiamo gli hamburger che M. ha portato. Sotto consiglio del venditore ha acquistato 4 fialette da 0,5 grammi di 30x e un accendino antivento.
...
F. deve fumare per primo; ci organizziamo con il piccolo-medio bong che F. aveva acquistato pochi giorni prima e riusciamo a sistemarci sul balcone della camera d'albergo; la pipetta viene caricata con un terzo dei 0,5 g adagiati su un letto di tabacco; F. fuma seduto appoggiato sul davanzale della finestra, rivolto verso l'esterno.
M. gli accende il bong puntando la fiamma direttamente sul braciere e F tira; tiene il fiato più che può; intanto teniamo i conti con un timer; finito il braciere, ne carichiamo al volo un'altro e ?poi un'altro ancora?; non riconosce bene la sua voce e ci chiede se anche a noi sembra strana; dopo ci ha detto che quando ha finito di fumare gli siamo sembrati per un attimo 3 personaggi di uno spettacolo comico per bambini; và sul letto e si mette ad ascoltare gli "Stars of the Lid"; quando si alza ci dice che ha fatto una bella meditazione introspettiva e ha risolto varie cose con se stesso, ma che comunque l'effetto è stato leggero; dice di aver raggiunto il livello "ligth" ma solo ad occhi chiusi, per il resto l'esperienza è stata sul livello "altered".
È il turno di M. e gli faccio io da sitter, che intanto mi sono ripreso; è quello che riesce a fumare meglio, senza tossire troppo o altro; gli carico vari bracieri sempre da 1/3 di 0,5 g; ad un certo punto scoppia a ridere; poi ci racconta che per un attimo io e F. gli siamo sembrati dei giganti; entra dentro e si mette sul materasso buttato a terra fra i due letti (che era lì per preucazione); stà lì a guardarsi in giro quando salta di sovrassalto vedendo un topo che lo fissa e che poi scappa (nessuna allucinazione, abbiamo scoperto di avere davvero un topo in stanza); dice anche lui di essere stato sul livello 2, con qualche acceno del 3.
Intanto si è fatto parecchio tardi; devo fumare io; mi siedo sulla sponda della finestra; faccio il primo tiro ed inspiro più che posso; il fumo è denso e acre; comincio a tossire dopo pochi secondi; faccio altri vari tiri; non ricordo se mi caricano ancora il braciere; mi sento stranissimo; mi concentro a reggere il bong ed a tirare, ma ho una strana fusione con l'oggetto per metà visuale: per metà è come se fossi l'oggetto; tiro e ne sono entusiasta perchè ci riesco bene; mi dicono che non stò stappando il buco da cui deve entrare l'aria; tiro ancora togliendolo. Sono come sotto terra in una buca e vedo che più in alto c'è ancora la realtà; è come se fossi "sfumato" verso il basso; dopo qualche "secondo" di disorientamento mi riprendo; ho ancora il controllo della parte destra del corpo, mentre vedo la mia mano sinistra che si muove da sola; mi hanno tolto il bong di mano; afferro la mano sinistra con la destra esclamando <<Ho ritrovato la mano sinistra!>>; mi aiutano ad entrare; ho ripreso il controllo; mi chiedono se voglio dormire giù; decido di arrampicarmi fino al letto sopra, dove devo dormire; salgo e mi infilo sotto le coperte; mi godo le varie immagini ipnagogiche, ma non ricordo oltre perchè mi addormento; forse sono riuscito ad entrare ancora in contatto.
Questa notte e quella dopo sono state le uncihe in cui ho ricordato di sognare; inoltre il giorno dopo non ero per niente frastornato, ma anzi direi più lucido.
Dall'esperienza ho capito che la Salvia è una "droga di potere"; l'effetto non è dato tanto da dosi alte o basse, ma dal livello di preparazione con cui ci vai, da come affronti e ti prepari all'esperienza.