Beh dai, ci sono delle forme (quasi) universali di morale, certi tabù ancestrali che hanno un senso.
Se non ci scopiamo sorelle, figlie e madri lo si deve ad un tabù che cerca di imperdire l'incesto in modo da evitare guai genetici.
Se non ci mangiamo tra esseri umani è perché comporta malattie triviali.
Se non scopiamo i bambini, se abbiamo rebrezzo per la merda, ecctera eccetera è perché una selezione naturale culturale tende ad escludere i comportamenti che compromettono la sopravvivenza e lo sviluppo della specie, dei gruppi etnici, delle tribù ecc.
Questo non vuol dire che qui è là non si sia mai provato a ingroppare le consanguinee, a cannibalizzare, a seviziare infanti e a idolatrare gli escrementi. Sono esperimenti che possono avere una qualche valenza (artistica, filosofica, provocatoria), spesso solo individuale.
Resta il fatto che evitare di generare figli tra consanguinei tende ad essere un bene assoluto e evitare di mangiare carne umana tende ad essere un bene assoluto. Perché questi tabù ancestrali hanno a che fare con la sopravvivenza della collettività.
Gli altri tipi di morali sono legati al tempo e al luogo. Tutto e il contrario di tutto può essere morale, il che equivale a dire che in ultima analisi è un mero artificio arbitrario e che, col dovuto equilibrio delle componenti psicologiche (intuito, intelletto, emotività, sensazione) si dovrebbe tendere a superare. Diventare divinamente e anarchicamente amorali (non immorali).
La morale ho cominciato a devastarla molto prima di usare gli psichedelici e quindi non saprei dirti.
So solo che nell'ultima intensa esperienza ho colto quanto Dio fosse pedofilo e quanto questa cosa fosse meravigliosa, mentre anni fa sentii veramente a fondo quanto Dio fosse una troia che si fa ingravidare da qualsiasi cosa. Entrambe esperienze di un'intensità poetica, estetica, filosofica, erotica altissime. Per la morale comune sarebbe blasfemia esecrabile, per la mia anima è stato matriale di masturbazione per lungo tempo.