CrazyFractalHaze
Sale drogué·e
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Di recente ho riscoperto il mio interesse per quella che oggi viene chiamata " metafisica " : nulla di più complicato di cui parlare, dato che ognuno ha le sue opinioni e riguardo all'argomento ci mette quello che vuole...
Perché parliamo di metafisica? Perché parliamo di droghe.
... Ma ci arriveremo più tardi.
E' stato due giorni fa che mi sono deciso a tagliare 15 cm circa di un mio grosso ibrido di pachanoi e peruvianus.
L'ho preparato con perizia, e ho eseguito tutto a dovere; memore dell'abbondante esperienza dell'ultima volta, che quantificata in litri era pari quasi a due.
Sta volta sono riuscito a ricavare un 150 ml di succo molto concentrato, non ho avuto il tempo di prolungare la cottura.
Una volta pronto ho messo tutto in frigo aspettando di sentirmi pronto.
Nell'attesa, alla fine, ho passato il succo direttamente in freezer
Ciò che ha influito molto su quest'esperienza è stato il mio stato, quindi quello che verrebbe chiamato in gergo "psiconauta", il Set.
E devo dire appunto, di stare abbastanza bene ultimamente. Ho ritrovato i miei equilibri, i miei tempi, le mie passioni, la mia libertà.
E come dice Osho, quando un uomo è libero diventa creativo.
Oltre che a fare tante cosette, come disegnare e suonare - dedicarmi alle mie piante - , mi piace anche "meditare"... Cosa che non facevo da tempo, e che mi aveva fatto ricadere nella tristezza.
E proprio a proposito di piante che tutto è iniziato, proprio come iniziano alcuni trip - alcuni viaggi - quando vidi un video a proposito della capacità delle piante di sentire le sensazioni umane.
Nel video veniva mostrato che attraverso strumentazioni particolari, veniva registrata una reazione da parte delle piante alle intenzioni umane quando questi avevano propositi negativi verso di loro.
Se non sbaglio veniva mostrato anche che le piante interagivano fra loro... Ma non voglio dire cose che potrebbero non essere vere, non prendete ciò che dico per oro colato.
La cosa mi affascinava tantissimo, e soprattutto perché si riallacciava ad una teoria secondo la quale il pensiero, in qualche modo, viene emesso nell' universo, nel cosmo come vibrazione.
Così è possibile che il pensiero plasmi la realtà: così è possibile che 4000 persone che meditano, riescano ad abbassare del 25%la media dei reati commessi a Washington durante il periodo di preghiera
( L'esperimento che ha dimostrato come lo spirito plasmi la materia: in 4000 in preghiera a Washinton DC . | ildiariodiviaggio.it)
E qui qualcuno potrebbe alzare il ditino e dire che infatti la materia non esiste, che è tutto vibrazione...Qualcun'altro potrebbe nominare la "legge d'attrazione "(!?) ...
Ma come dicevo il campo è vasto: soffermiamoci sul fatto che tutto è interconnesso.
Soffermiamoci sul fatto che la vita è interconnessa. ( A proposito troverete interessante Alex Grey on Ayahuasca :
)
Se rifletto un attimo sul fatto che di recente ho "meditato", e letto molto a proposito di queste cose capisco perché la mia esperienza con il Wachuma cactus sia andata così.
Capisco anche molte cose della mia vita passata ora che ci penso...
Avevo bevuto il succo circa alle 3 e mezza del pomeriggio. Nemmeno tutto...
Tento di studiare, ma non ci riesco... Alla fine non ricordo bene cosa ho fatto, probabilmente avrò giocato alla Wii per soddisfare la mia voglia di muovermi...
Per le due ore successive non ho sentito altro che nausea, e una sgradevole sensazione all'addome, allo stomaco, che definirei come quella di un polpo che si muoveva dentro di me.
Poi non so come sono finito sul divano a pensare, a pensare proprio a tutte queste cose di cui vi ho accennato.
Piano piano sono entrato in una specie di trance onirica, a pensarci è stato come essere in un'altra dimensione in cui il pensiero era vivo...
Qualcosa di molto simile a " Sono entrato in profondissima meditazione, immerso in un fiume di luce: il tempo e lo spazio erano scomparsi." ( cit. de "la tigre e il dragone" che stranamente incrocio oggi per la prima volta, non conoscendo nemmeno il film)
Quando mi sono reso conto di quello che mi succedeva, è stato come prendere coscienza in un sogno lucido per le prime volte:
chi l' ha provato sa che spesso, nel rendercisi conto di sognare, la paura, o la sorpresa, o lo stupore ci colpiscono così in modo così veemente che ci svegliamo di soprassalto.
Così fu per me: mi ritrovai catapultato di muovo sul divano, con la stoffa bordò.
Stava respirando.
Le tende, si muovevano, sinuose. Sembravano "lunghe alghe marine sul fondale di un oceano a testa in giù ", come pensai.
La cosa sembrava funzionare, sembrava essersi risvegliata.
Poi fui disorientato: iniziai a percepire gli angoli della stanza in modo strano, le prospettive "sballate". Mi vedevo delle gambe corte. Mi sentivo un basso, un tappo.
Prima che me ne rendessi conto, mi ritrovai a terra, a tentar di capire -non so in che modo- come cazzo funzionassero le nuove fottute regole di questo mondo sballato.
Capii che mi stavo comportando come mai avrei fatto da lucido, e fu il panico.
Angoscia... Fatica a respirare. Senso di estraniamento, il polpo nello stomaco che diventa piovra...
Non fu divertente, e durò un po'.
Non so come, ma mi decisi a mangiare: ho fatto fuori un piatto di pasta, e un menù del Burger King, e una fetta d'anguria.
Ero così concentrato a mangiare, così concentrato nel sentire i sapori, che mi dimenticai di quelle paranoie che mi assalivano con prepotenza...
Credo che tutto mi è semplicemente passato così. E così ebbi modo di riflettere sul fatto che non doveva andare male questa volta, e che dovevo fare la persona matura, trarre insegnamento dall' esperienza passata, e non mischiare nulla col san pedro.
Fu così che come la prima volta, in cui ho intravisto la follia oltre il baratro, decisi di fumare una cannetta. Ricordo pure che dovetti uscire a comprarla...
*CHIARAMENTE NON HO GUIDATO*
Una volta fuori, feci una delle cose che più amo: fumare erba e passeggiare. La cosa normalmente mi manda in altri mondi: credo che sia per via del fatto che passeggiando posso vedere molte cose, avere tanti stimoli e fantasticare parecchio.
Sta volta passai direttamente col parlare alle piante. Ora però non continuerò il racconto con quest'autoironia che ogni tanto c'è tra le righe, in quanto è stata una delle cose... Ma che dico. E' stata l'esperienza più profonda della mia vita.
Purtroppo non credo che l'aspetto mio fosse dei migliori, e purtroppo la nostra società da molto credito all'aspetto, mentre io dentro di me quasi venivo baciato dal primo raggio celestiale dell' Illuminazione...
Come dicevo non potevo di certo guidare.
E meno male. Potetti godermi il viaggione in auto: un tragitto che faccio quasi tutti i giorni per andare dalla mia ragazza, sta volta infinito.
La musica era viva...
Arrivai a casa "vibrante"... Sentivo la mia pelle come elettrizzata. Il culmine di queste sensazioni le ho avute con la mia canzone preferita, seduto fuori in giardino circondato dalle piante, e fumando un'altra canna.
Non ho parole per descrivere l'empatia che provavo con ogni cosa che mi circondava... Sentivo ogni cosa, ogni forma di vita vicino a me. " Era un'adunanza di spiriti" . Non ho parole per descrivere l'energia che sentivo fluire dentro di me, e che sentivo irradiare dal mio corpo. Credevo di essere una lampadina...
Non pensavo che avrei mai riaffrontato i cactus, dopo la prima volta.
Anche se questa volta ho dimezzato il contenuto, sembra che questo sia stato piuttosto concentrato...
E' stata un'esperienza bellissima...
Vi ringrazio del vostro tempo e della vostra attenzione.
Perché parliamo di metafisica? Perché parliamo di droghe.
... Ma ci arriveremo più tardi.
E' stato due giorni fa che mi sono deciso a tagliare 15 cm circa di un mio grosso ibrido di pachanoi e peruvianus.
L'ho preparato con perizia, e ho eseguito tutto a dovere; memore dell'abbondante esperienza dell'ultima volta, che quantificata in litri era pari quasi a due.
Sta volta sono riuscito a ricavare un 150 ml di succo molto concentrato, non ho avuto il tempo di prolungare la cottura.
Una volta pronto ho messo tutto in frigo aspettando di sentirmi pronto.
Nell'attesa, alla fine, ho passato il succo direttamente in freezer

Ciò che ha influito molto su quest'esperienza è stato il mio stato, quindi quello che verrebbe chiamato in gergo "psiconauta", il Set.
E devo dire appunto, di stare abbastanza bene ultimamente. Ho ritrovato i miei equilibri, i miei tempi, le mie passioni, la mia libertà.
E come dice Osho, quando un uomo è libero diventa creativo.
Oltre che a fare tante cosette, come disegnare e suonare - dedicarmi alle mie piante - , mi piace anche "meditare"... Cosa che non facevo da tempo, e che mi aveva fatto ricadere nella tristezza.
E proprio a proposito di piante che tutto è iniziato, proprio come iniziano alcuni trip - alcuni viaggi - quando vidi un video a proposito della capacità delle piante di sentire le sensazioni umane.
Nel video veniva mostrato che attraverso strumentazioni particolari, veniva registrata una reazione da parte delle piante alle intenzioni umane quando questi avevano propositi negativi verso di loro.
Se non sbaglio veniva mostrato anche che le piante interagivano fra loro... Ma non voglio dire cose che potrebbero non essere vere, non prendete ciò che dico per oro colato.
La cosa mi affascinava tantissimo, e soprattutto perché si riallacciava ad una teoria secondo la quale il pensiero, in qualche modo, viene emesso nell' universo, nel cosmo come vibrazione.
Così è possibile che il pensiero plasmi la realtà: così è possibile che 4000 persone che meditano, riescano ad abbassare del 25%la media dei reati commessi a Washington durante il periodo di preghiera
( L'esperimento che ha dimostrato come lo spirito plasmi la materia: in 4000 in preghiera a Washinton DC . | ildiariodiviaggio.it)
E qui qualcuno potrebbe alzare il ditino e dire che infatti la materia non esiste, che è tutto vibrazione...Qualcun'altro potrebbe nominare la "legge d'attrazione "(!?) ...
Ma come dicevo il campo è vasto: soffermiamoci sul fatto che tutto è interconnesso.
Soffermiamoci sul fatto che la vita è interconnessa. ( A proposito troverete interessante Alex Grey on Ayahuasca :
Se rifletto un attimo sul fatto che di recente ho "meditato", e letto molto a proposito di queste cose capisco perché la mia esperienza con il Wachuma cactus sia andata così.
Capisco anche molte cose della mia vita passata ora che ci penso...
Avevo bevuto il succo circa alle 3 e mezza del pomeriggio. Nemmeno tutto...
Tento di studiare, ma non ci riesco... Alla fine non ricordo bene cosa ho fatto, probabilmente avrò giocato alla Wii per soddisfare la mia voglia di muovermi...
Per le due ore successive non ho sentito altro che nausea, e una sgradevole sensazione all'addome, allo stomaco, che definirei come quella di un polpo che si muoveva dentro di me.
Poi non so come sono finito sul divano a pensare, a pensare proprio a tutte queste cose di cui vi ho accennato.
Piano piano sono entrato in una specie di trance onirica, a pensarci è stato come essere in un'altra dimensione in cui il pensiero era vivo...
Qualcosa di molto simile a " Sono entrato in profondissima meditazione, immerso in un fiume di luce: il tempo e lo spazio erano scomparsi." ( cit. de "la tigre e il dragone" che stranamente incrocio oggi per la prima volta, non conoscendo nemmeno il film)
Quando mi sono reso conto di quello che mi succedeva, è stato come prendere coscienza in un sogno lucido per le prime volte:
chi l' ha provato sa che spesso, nel rendercisi conto di sognare, la paura, o la sorpresa, o lo stupore ci colpiscono così in modo così veemente che ci svegliamo di soprassalto.
Così fu per me: mi ritrovai catapultato di muovo sul divano, con la stoffa bordò.
Stava respirando.
Le tende, si muovevano, sinuose. Sembravano "lunghe alghe marine sul fondale di un oceano a testa in giù ", come pensai.
La cosa sembrava funzionare, sembrava essersi risvegliata.
Poi fui disorientato: iniziai a percepire gli angoli della stanza in modo strano, le prospettive "sballate". Mi vedevo delle gambe corte. Mi sentivo un basso, un tappo.
Prima che me ne rendessi conto, mi ritrovai a terra, a tentar di capire -non so in che modo- come cazzo funzionassero le nuove fottute regole di questo mondo sballato.
Capii che mi stavo comportando come mai avrei fatto da lucido, e fu il panico.
Angoscia... Fatica a respirare. Senso di estraniamento, il polpo nello stomaco che diventa piovra...
Non fu divertente, e durò un po'.
Non so come, ma mi decisi a mangiare: ho fatto fuori un piatto di pasta, e un menù del Burger King, e una fetta d'anguria.
Ero così concentrato a mangiare, così concentrato nel sentire i sapori, che mi dimenticai di quelle paranoie che mi assalivano con prepotenza...
Credo che tutto mi è semplicemente passato così. E così ebbi modo di riflettere sul fatto che non doveva andare male questa volta, e che dovevo fare la persona matura, trarre insegnamento dall' esperienza passata, e non mischiare nulla col san pedro.
Fu così che come la prima volta, in cui ho intravisto la follia oltre il baratro, decisi di fumare una cannetta. Ricordo pure che dovetti uscire a comprarla...

*CHIARAMENTE NON HO GUIDATO*
Una volta fuori, feci una delle cose che più amo: fumare erba e passeggiare. La cosa normalmente mi manda in altri mondi: credo che sia per via del fatto che passeggiando posso vedere molte cose, avere tanti stimoli e fantasticare parecchio.
Sta volta passai direttamente col parlare alle piante. Ora però non continuerò il racconto con quest'autoironia che ogni tanto c'è tra le righe, in quanto è stata una delle cose... Ma che dico. E' stata l'esperienza più profonda della mia vita.
Purtroppo non credo che l'aspetto mio fosse dei migliori, e purtroppo la nostra società da molto credito all'aspetto, mentre io dentro di me quasi venivo baciato dal primo raggio celestiale dell' Illuminazione...
Come dicevo non potevo di certo guidare.
E meno male. Potetti godermi il viaggione in auto: un tragitto che faccio quasi tutti i giorni per andare dalla mia ragazza, sta volta infinito.
La musica era viva...
Arrivai a casa "vibrante"... Sentivo la mia pelle come elettrizzata. Il culmine di queste sensazioni le ho avute con la mia canzone preferita, seduto fuori in giardino circondato dalle piante, e fumando un'altra canna.
Non ho parole per descrivere l'empatia che provavo con ogni cosa che mi circondava... Sentivo ogni cosa, ogni forma di vita vicino a me. " Era un'adunanza di spiriti" . Non ho parole per descrivere l'energia che sentivo fluire dentro di me, e che sentivo irradiare dal mio corpo. Credevo di essere una lampadina...

Non pensavo che avrei mai riaffrontato i cactus, dopo la prima volta.
Anche se questa volta ho dimezzato il contenuto, sembra che questo sia stato piuttosto concentrato...
E' stata un'esperienza bellissima...
Vi ringrazio del vostro tempo e della vostra attenzione.
