R3X
Neurotransmetteur
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Questa mia prima esperienza con i tartufi è ambientata nella terra dove tutto ciò è legale!
Ho deciso di fare una recensione abbastanza dettagliata perché esperienze dettagliate su tartufi e funghi scarseggiano e fanno sempre comodo a chi non li ha mai provati ma vorrebbe farlo!
L'esperienza mia si è divisa principalmente in 3 fasi: ingestione e salita fino al picco, durata dell'effetto, svanimento ed uscita.
Ho comprato gasatissimo una confezione di tartufi da 3 stelle e mezzo denominati Fantasia (famosi per il mind-blowing) della MushMagic, consigliati per essere la prima volta dal tipo italiano che gestiva il negozio, e dopo aver passato la mattinata a stomaco vuoto (circa 4 ore) ed esserci stabiliti su di un prato, (io ed altri 3 amici che avrebbero fatto da sitter anche se privi di esperienza ma ai quali avevo fatto la ramanzina sul comportarsi in maniera comprensiva verso di me) per pranzo, intorno a 13:00, ho ingerito i 15g di tartufini, dal sapore non eccessivamente cattivo, insieme a qualche sorso d'acqua. Sdraiati sull'erba, abbiamo aspettato una mezz'oretta-40minuti ma non avevo nessun effetto che si potesse considerare tale, eccetto una riduzione della pressione cranica ed una estrema rilassatezza. Dopo poco, da sdraiato, mi accorgo come ogni volta che aprivo gli occhi e mi guardavo intorno il panorama della villa cambiasse apparendo sempre nuovo, mi accorgo così che la memoria a breve termine fa cilecca e che il suolo ondeggia (capisco allora cosa vuol dire vedere le pareti ed il pavimento respirare!). Tuttavia vedo il tempo scorrere velocemente infatti quando controllo l'orologio in una piccola frazione di tempo passano 10 minuti!!
Successivamente, mentre eravamo sdraiati, un tipo alquanto strano di carnaggione scura passa in bici e chiede delle informazioni in olandese, ma noi non lo comprendiamo e se ne va.
Dopo poco un mio amico annoiato mi chiede di girare una cannetta ma mi accorgo che mi ero perso le cartine e propongo di fare un giretto con la bici per il parco un po' anche perché mi dava fastidio che aspettassero senza far nulla mentre io non sentivo quasi nulla di particolare; prendo saccoccia, bici e cominciamo a girare. In quel periodo che giro, che sarà stata un'oretta e mezzo, mi scorrono tempestivamente pensieri di ogni tipo come "wow secondo me questo è il massimo che l'effetto può giungere!", "come mi vedranno gli altri?", "il parco è infinito" oppure cercavo di fare mente locale e ricordarmi ciò che avevo fatto prima, ma non riuscivo a concentrarmi che altri mille pensieri sul picco, la salita e come apparissi agli occhi degli altri prendevano il sopravvento.
Ogni tanto incrociavamo il tipo losco di prima in bici e immaginavo che fosse il cattivo e che noi stavamo fuggendo da lui per non so quale motivo. Ogni volta che lo incrociavamo il flusso di pensieri si interrompeva per dare spazio alla paura di quell'incontro, poi, passato, scoppiavo in risate che cercavo di moderare perché ero estremamente euforico degli effetti ma non volevo si vedesse all'esterno per vergogna e ritegno.
Dopo aver girato più volte il parco che sembrava sempre nuovo ed infinito come un labirinto, arriviamo all'uscita e vengo assalito da un po' di paura perché mi sentivo altamente disorientato e udivo i rumori e le voci straniere come se avessero l'eco, il tutto affiancato da confusione mentale. I miei compagni mi chiedono di andare in giro per la città e allora mi rimetto la testa sulle spalle (il più che posso) ed in bici ci incamminiamo.
Usciti dal parco, a circa due ore e mezzo dall'assunzione, ci dirigiamo verso il centro ma prima ho avvertito i miei compagni che dovevo lasciare la tracolla in hotel, loro mi accompagnano e trovo parecchie difficoltà a trovare la strada, dato che ero io a guidare il gruppo.
Arrivati là sotto chiedo ai miei amici se potevo fare al volo e lasciare la bici a loro, uno mi fa "si si, dai, lasciala a noi, ci pensiamo noi, tu va!" al che mi sento un po' spaesato perché pensavo che i miei amici fossero in realtà dei ladri e volessero rubarmela. Superata la sfiducia, dopo 10.000 pensieri se abbia fatto bene o meno a lasciarla a loro, mi dirigo in hotel e vedo la Hall come una trappola! Di fretta mi sbrigo e vado dal tipo a chiedere la chiave, questo mi appare con le gambe corte ed il busto lungo lungo, come se dovesse piegare la schiena per non sbattere la testa sul soffitto, mi viene da scoppiare a ridere ma improvviso un inglese maccheronico, gli chiedo la chiave e fuggo via. Salgo in stanza e mi guardo allo specchio, mi vedo con i lineamenti accentuati: il mento lungo e gli zigomi prorompenti. Così mi sfogo e mi metto a ridere come un matto per quello che sto vivendo perché prima non potevo farlo davanti a tutti.
Scendo, do la chiave al tipo buffo e faccio un salto al coffeeshop sotto l'hotel e sempre con difficoltà chiedo due cartine (ottenute con successo grazie all'inglese incomprensibile sbiascicato) allora faccio per preparare la canna da dare agli amici ma loro mi dicono che non ne avevano bisogno e un po' ci rimango male perché mi ero fatto il culo per trovare due cartine ed ero stato sovrappensiero per tutto il viaggio.
Sono passate praticamente 3:30 ore dall'assunzione decidiamo di posare le bici e farci un giro al centro, io completamente isolato ridevo per conto mio di tutto e cercavo di trattenermi per non sembrare deficiente agli occhi degli amici. Ormai sono distaccato dalla realtà, isolato con la mia mente velocissima e assorto nel mio fluire dei pensieri, sono dentro un tunnel e proseguo il mio cammino senza sapere veramente dove volevo andare guidato dai miei piedi e non dalla mia volontà. Stanco affamato, decido di mangiarmi delle patatine con il bbq da chipsy king consapevole del rischio di vomitare tutto.
Dentro il locale stretto che sembrava una gabbia per persone non riesco a non guardare i volti dei miei amici che apparivano anch'essi dai lineamenti accentuati, riesco a riconoscere "il ladro", il complice e il terzo compare che avrebbe sgobbato per portarsi appresso tutto il bottino che gli avrebbero caricato addosso solamente dalla loro espressione e dalla loro postura e per diverse volte ho rischiato di ridergli spudoratamente in faccia.
Dopo essermi gustato il pasto con i piedi a penzoloni su un canale, ristorato, ma ancora affamato, torniamo in albergo con i riflessi più lucidi, del tipo che avevo dei momenti di lucidità che duravano 30secondi-1minuto e poi mi riperdevo nel tunnel dell'intossicazione da fungo.
Arrivato in stanza 4:15 ore dopo l'assunzione circa, mi butto sul letto, mi scolo il succo d'arancia che avevo preparato nel caso avessi avuto troppa paura essendo questo il primo trip e appiccio le cuffie con Firestarter dei Prodigy che sembra la canzone più potente del mondo, intanto sul soffitto e sulle pareti vedo lievi figure geometriche come carta da parati che si ripetevano all'infinito e rido come uno scemo pensando che non sono come i frattali ma sono comunque fighi.
Poco dopo tolgo le cuffie, chatto un poco su whatsapp e guardo la tv che trasmette un cartone animato deficente in olandese e tutti ridiamo, così ne approfitto per cacciare fuori tutta la mia euforia. Successivamente cambiamo canale e ci sintonizziamo su MTV dove trasmettono l'ultima puntata di Scrubs in inglese nel momento in cui JD va via dall'ospedale e si fa il film sul suo futuro, di come sarebbe stato se si fosse sposato con la dottoressa bionda e il matrimonio e i figli e tutto il resto fino alla vecchiaia. È un momento tenero e di fine-trip dove comprendo quello che avrei dovuto fare per il resto della mia vita: continuare con impegno gli studi, ottenere un lavoro, una famiglia, avere dei figli e comportarmi da vero padre, rendere felice la mia famiglia attuale con la mia compagnia e quella che avrò in futuro, per un momento mi commuovo e penso quanto sia duro ottenere tutto ciò ma mi faccio coraggio.
Ora sento la mente come schiacciarsi, le orecchie ovattate, percepisco che l'effetto sarebbe dovuto finire a momenti, avrei voluto che finisse, ma non lo comprendo subito, dovrò aspettare la fine del trip per capire cosa percepivo, e poco dopo, con un bel po' di volontà e con le poche forze che mi rimanevano dopo aver sforzato il cervello per così tanto, sento come la sensazione di uscire dall'acqua con le orecchie che si sturano percependo i veri suoni e non i suoni ovattati. Mi avvolge una sensazione di energia infinita e di empatia per tutto il resto della giornata mentre gli amici avevano l'umore basso perché non si erano divertiti in quel pomeriggio.
Ho deciso di fare una recensione abbastanza dettagliata perché esperienze dettagliate su tartufi e funghi scarseggiano e fanno sempre comodo a chi non li ha mai provati ma vorrebbe farlo!

L'esperienza mia si è divisa principalmente in 3 fasi: ingestione e salita fino al picco, durata dell'effetto, svanimento ed uscita.
Ho comprato gasatissimo una confezione di tartufi da 3 stelle e mezzo denominati Fantasia (famosi per il mind-blowing) della MushMagic, consigliati per essere la prima volta dal tipo italiano che gestiva il negozio, e dopo aver passato la mattinata a stomaco vuoto (circa 4 ore) ed esserci stabiliti su di un prato, (io ed altri 3 amici che avrebbero fatto da sitter anche se privi di esperienza ma ai quali avevo fatto la ramanzina sul comportarsi in maniera comprensiva verso di me) per pranzo, intorno a 13:00, ho ingerito i 15g di tartufini, dal sapore non eccessivamente cattivo, insieme a qualche sorso d'acqua. Sdraiati sull'erba, abbiamo aspettato una mezz'oretta-40minuti ma non avevo nessun effetto che si potesse considerare tale, eccetto una riduzione della pressione cranica ed una estrema rilassatezza. Dopo poco, da sdraiato, mi accorgo come ogni volta che aprivo gli occhi e mi guardavo intorno il panorama della villa cambiasse apparendo sempre nuovo, mi accorgo così che la memoria a breve termine fa cilecca e che il suolo ondeggia (capisco allora cosa vuol dire vedere le pareti ed il pavimento respirare!). Tuttavia vedo il tempo scorrere velocemente infatti quando controllo l'orologio in una piccola frazione di tempo passano 10 minuti!!
Successivamente, mentre eravamo sdraiati, un tipo alquanto strano di carnaggione scura passa in bici e chiede delle informazioni in olandese, ma noi non lo comprendiamo e se ne va.
Dopo poco un mio amico annoiato mi chiede di girare una cannetta ma mi accorgo che mi ero perso le cartine e propongo di fare un giretto con la bici per il parco un po' anche perché mi dava fastidio che aspettassero senza far nulla mentre io non sentivo quasi nulla di particolare; prendo saccoccia, bici e cominciamo a girare. In quel periodo che giro, che sarà stata un'oretta e mezzo, mi scorrono tempestivamente pensieri di ogni tipo come "wow secondo me questo è il massimo che l'effetto può giungere!", "come mi vedranno gli altri?", "il parco è infinito" oppure cercavo di fare mente locale e ricordarmi ciò che avevo fatto prima, ma non riuscivo a concentrarmi che altri mille pensieri sul picco, la salita e come apparissi agli occhi degli altri prendevano il sopravvento.
Ogni tanto incrociavamo il tipo losco di prima in bici e immaginavo che fosse il cattivo e che noi stavamo fuggendo da lui per non so quale motivo. Ogni volta che lo incrociavamo il flusso di pensieri si interrompeva per dare spazio alla paura di quell'incontro, poi, passato, scoppiavo in risate che cercavo di moderare perché ero estremamente euforico degli effetti ma non volevo si vedesse all'esterno per vergogna e ritegno.
Dopo aver girato più volte il parco che sembrava sempre nuovo ed infinito come un labirinto, arriviamo all'uscita e vengo assalito da un po' di paura perché mi sentivo altamente disorientato e udivo i rumori e le voci straniere come se avessero l'eco, il tutto affiancato da confusione mentale. I miei compagni mi chiedono di andare in giro per la città e allora mi rimetto la testa sulle spalle (il più che posso) ed in bici ci incamminiamo.
Usciti dal parco, a circa due ore e mezzo dall'assunzione, ci dirigiamo verso il centro ma prima ho avvertito i miei compagni che dovevo lasciare la tracolla in hotel, loro mi accompagnano e trovo parecchie difficoltà a trovare la strada, dato che ero io a guidare il gruppo.
Arrivati là sotto chiedo ai miei amici se potevo fare al volo e lasciare la bici a loro, uno mi fa "si si, dai, lasciala a noi, ci pensiamo noi, tu va!" al che mi sento un po' spaesato perché pensavo che i miei amici fossero in realtà dei ladri e volessero rubarmela. Superata la sfiducia, dopo 10.000 pensieri se abbia fatto bene o meno a lasciarla a loro, mi dirigo in hotel e vedo la Hall come una trappola! Di fretta mi sbrigo e vado dal tipo a chiedere la chiave, questo mi appare con le gambe corte ed il busto lungo lungo, come se dovesse piegare la schiena per non sbattere la testa sul soffitto, mi viene da scoppiare a ridere ma improvviso un inglese maccheronico, gli chiedo la chiave e fuggo via. Salgo in stanza e mi guardo allo specchio, mi vedo con i lineamenti accentuati: il mento lungo e gli zigomi prorompenti. Così mi sfogo e mi metto a ridere come un matto per quello che sto vivendo perché prima non potevo farlo davanti a tutti.
Scendo, do la chiave al tipo buffo e faccio un salto al coffeeshop sotto l'hotel e sempre con difficoltà chiedo due cartine (ottenute con successo grazie all'inglese incomprensibile sbiascicato) allora faccio per preparare la canna da dare agli amici ma loro mi dicono che non ne avevano bisogno e un po' ci rimango male perché mi ero fatto il culo per trovare due cartine ed ero stato sovrappensiero per tutto il viaggio.
Sono passate praticamente 3:30 ore dall'assunzione decidiamo di posare le bici e farci un giro al centro, io completamente isolato ridevo per conto mio di tutto e cercavo di trattenermi per non sembrare deficiente agli occhi degli amici. Ormai sono distaccato dalla realtà, isolato con la mia mente velocissima e assorto nel mio fluire dei pensieri, sono dentro un tunnel e proseguo il mio cammino senza sapere veramente dove volevo andare guidato dai miei piedi e non dalla mia volontà. Stanco affamato, decido di mangiarmi delle patatine con il bbq da chipsy king consapevole del rischio di vomitare tutto.
Dentro il locale stretto che sembrava una gabbia per persone non riesco a non guardare i volti dei miei amici che apparivano anch'essi dai lineamenti accentuati, riesco a riconoscere "il ladro", il complice e il terzo compare che avrebbe sgobbato per portarsi appresso tutto il bottino che gli avrebbero caricato addosso solamente dalla loro espressione e dalla loro postura e per diverse volte ho rischiato di ridergli spudoratamente in faccia.
Dopo essermi gustato il pasto con i piedi a penzoloni su un canale, ristorato, ma ancora affamato, torniamo in albergo con i riflessi più lucidi, del tipo che avevo dei momenti di lucidità che duravano 30secondi-1minuto e poi mi riperdevo nel tunnel dell'intossicazione da fungo.
Arrivato in stanza 4:15 ore dopo l'assunzione circa, mi butto sul letto, mi scolo il succo d'arancia che avevo preparato nel caso avessi avuto troppa paura essendo questo il primo trip e appiccio le cuffie con Firestarter dei Prodigy che sembra la canzone più potente del mondo, intanto sul soffitto e sulle pareti vedo lievi figure geometriche come carta da parati che si ripetevano all'infinito e rido come uno scemo pensando che non sono come i frattali ma sono comunque fighi.
Poco dopo tolgo le cuffie, chatto un poco su whatsapp e guardo la tv che trasmette un cartone animato deficente in olandese e tutti ridiamo, così ne approfitto per cacciare fuori tutta la mia euforia. Successivamente cambiamo canale e ci sintonizziamo su MTV dove trasmettono l'ultima puntata di Scrubs in inglese nel momento in cui JD va via dall'ospedale e si fa il film sul suo futuro, di come sarebbe stato se si fosse sposato con la dottoressa bionda e il matrimonio e i figli e tutto il resto fino alla vecchiaia. È un momento tenero e di fine-trip dove comprendo quello che avrei dovuto fare per il resto della mia vita: continuare con impegno gli studi, ottenere un lavoro, una famiglia, avere dei figli e comportarmi da vero padre, rendere felice la mia famiglia attuale con la mia compagnia e quella che avrò in futuro, per un momento mi commuovo e penso quanto sia duro ottenere tutto ciò ma mi faccio coraggio.
Ora sento la mente come schiacciarsi, le orecchie ovattate, percepisco che l'effetto sarebbe dovuto finire a momenti, avrei voluto che finisse, ma non lo comprendo subito, dovrò aspettare la fine del trip per capire cosa percepivo, e poco dopo, con un bel po' di volontà e con le poche forze che mi rimanevano dopo aver sforzato il cervello per così tanto, sento come la sensazione di uscire dall'acqua con le orecchie che si sturano percependo i veri suoni e non i suoni ovattati. Mi avvolge una sensazione di energia infinita e di empatia per tutto il resto della giornata mentre gli amici avevano l'umore basso perché non si erano divertiti in quel pomeriggio.