Hamsadana
Elfe Mécanique
- Inscrit
- 22/5/12
- Messages
- 302
Ciao ragazzi!
E' da un po che non scrivo sul forum ed ultimamente ne sentivo la mancanza.
Negli ultimi tempi ho avuto la possibilità di incontrare dei personaggi che a stento definirei normali. Uno in particolare che mi ha sconvolto tanto quanto fu sconvolto Carlos Castaneda dalle prodigiose azioni che compiva in sua presenza lo sciamano Juan Matus e vorrei raccontarvi un po ciò che mi è successo.
Quest'uomo e' un vero curandero e sciamano delle ande, che mi ha iniziato ad un vero e proprio cammino di crescita verso la realizzazione del se, verso l'espansione della coscienza. Ho ingerito il San Pedro in più occasioni guidato da lui e guarendo piccole parti di me ogni volta. Arrivando davvero a capire che non si tratto solo di molecole e chimica. c'è qualcosa di più.
Sostiene che le piante siano solo un mezzo e che ad un certo punto sia possibile raggiungere determinati stati di coscienza senza l'ausilio delle piante MAESTRE (così lui le chiama); o meglio, dice che lo spirito delle piante è in grado di essere richiamato senza doverle per forza assumere. Ovviamente il percorso è lungo e le esperienze da fare sono molteplici.
Non intendo chiamarlo con il suo vero nome per cui lo chiamerò DON ELIGIO.
Sto raccogliendo tutti gli insegnamenti che mi ha fin'ora trasmesso lui sopratutto e prossimamente li pubblicherò in un Ebook.
Non so se questa è la sezione adatta a raccontare gli insegnamenti che fin'ora ho appreso (ben pochi) per cui magari, chiedo ai moderatori di indicarmela ;-)
Concludo nel raccontarvi uno dei miei primi scambi di informazioni con lui...
"Riccardo, tu hai già mangiato il San Pedro!" rimasi allibito in quanto non glie ne avevo mai parlato, imbarazzato sorrisi e risposi di si annuendo con la testa... Mi guardò serissimo e poi sorrise e continuò :"E cos'è che avresti provato a fare? ti sono giunte dellle risposte? hai guarito la tua anima o il tuo corpo?" io risposi che non lo sapevo ma che avevo provato molto amore e che l'esperienza era durata più di 24 ore e che la pianta non voleva lasciarmi andare fino a quando ho mangiato.
Il suo sguardo divenne nuovamente serio, tu e quelle atre due persone con cui hai mangiato San Pedro siete degli sciocchi e tu sei stato un pazzo a farlo con loro!" ... se prima potevo pensare che magari con un'intuizione fosse giunto alla conclusione che conoscessi il cactus, il fatto che avesse indovinato che lo mangiai con altre due persone e che rimasi scontento di averlo fatto con quei due, mi spiazzò totalmente. Io volevo in qualche modo replicare una cerimonia in piccolo cercando di emulare un piccolo MITOTE come i nativi americani, ma loro alla fine fecero come gli pare, si alzarono parlarono, non fecero nulla di quello che prescrissi. Giurai a me stesso che non avrei più fatto certe esperienze con chi non potesse capire.
Ero sbigottito e non sapevo cosa dire. Mi fissò negli occhi e poi si rabbonì :"Riccardo, devi capire che la pianta maestra ha uno spirito che può ferire la tua anima o addirittura scacciarla. In quei momenti sei aperto e attaccabile da tutto ciò che volteggia intorno a noi e se qualcuno o qualcosa si aggancia a te sei spacciato. Sei molto fortunato che non ti sia accaduto niente di spiacevole. Promettimi d'ora in poi che non lo ripeterai mai più. Il pericolo è troppo grande. Un bambino curioso rischia di bruciarsi nel fuoco, tu hai capito abbastanza presto che il fuoco brucia e non ti sei fatto male per fortuna." Volevo piangere... Una parte di me si sentiva estremamente mortificata, una parte invece era piena di gioia perchè si da quando lessi Castaneda a 15 anni desideravo con tutto me stesso una guida così; "Mi spiace Don Eligio, io sono sempre molto impaziente e spesso, benchè consapevole di non star facendo la cosa giustam, la faccio lo stesso", mi disse che ero solo fortunato e che ci sono anche spiriti che ci proteggono anche quando facciamo stronzate, disse che la mia fortuna è che sono molto protetto ma non è merito mio anzi se fosse stato per me sarei di certo morto da un pezzo...
Questo è un piccolo estratto dal primo capitolo del mio resoconto. Spero vi possa piacere.
Gli incontri con quest'uomo mi hanno veramente cambiato. Quello che mi ha mostrato e le esperienze con le piante maestre che mi ha fatto sperimentare sono incredibili e vorrei condividerle con voi in anteprima.
Attendo commenti e domande!
E' da un po che non scrivo sul forum ed ultimamente ne sentivo la mancanza.
Negli ultimi tempi ho avuto la possibilità di incontrare dei personaggi che a stento definirei normali. Uno in particolare che mi ha sconvolto tanto quanto fu sconvolto Carlos Castaneda dalle prodigiose azioni che compiva in sua presenza lo sciamano Juan Matus e vorrei raccontarvi un po ciò che mi è successo.
Quest'uomo e' un vero curandero e sciamano delle ande, che mi ha iniziato ad un vero e proprio cammino di crescita verso la realizzazione del se, verso l'espansione della coscienza. Ho ingerito il San Pedro in più occasioni guidato da lui e guarendo piccole parti di me ogni volta. Arrivando davvero a capire che non si tratto solo di molecole e chimica. c'è qualcosa di più.
Sostiene che le piante siano solo un mezzo e che ad un certo punto sia possibile raggiungere determinati stati di coscienza senza l'ausilio delle piante MAESTRE (così lui le chiama); o meglio, dice che lo spirito delle piante è in grado di essere richiamato senza doverle per forza assumere. Ovviamente il percorso è lungo e le esperienze da fare sono molteplici.
Non intendo chiamarlo con il suo vero nome per cui lo chiamerò DON ELIGIO.
Sto raccogliendo tutti gli insegnamenti che mi ha fin'ora trasmesso lui sopratutto e prossimamente li pubblicherò in un Ebook.
Non so se questa è la sezione adatta a raccontare gli insegnamenti che fin'ora ho appreso (ben pochi) per cui magari, chiedo ai moderatori di indicarmela ;-)
Concludo nel raccontarvi uno dei miei primi scambi di informazioni con lui...
"Riccardo, tu hai già mangiato il San Pedro!" rimasi allibito in quanto non glie ne avevo mai parlato, imbarazzato sorrisi e risposi di si annuendo con la testa... Mi guardò serissimo e poi sorrise e continuò :"E cos'è che avresti provato a fare? ti sono giunte dellle risposte? hai guarito la tua anima o il tuo corpo?" io risposi che non lo sapevo ma che avevo provato molto amore e che l'esperienza era durata più di 24 ore e che la pianta non voleva lasciarmi andare fino a quando ho mangiato.
Il suo sguardo divenne nuovamente serio, tu e quelle atre due persone con cui hai mangiato San Pedro siete degli sciocchi e tu sei stato un pazzo a farlo con loro!" ... se prima potevo pensare che magari con un'intuizione fosse giunto alla conclusione che conoscessi il cactus, il fatto che avesse indovinato che lo mangiai con altre due persone e che rimasi scontento di averlo fatto con quei due, mi spiazzò totalmente. Io volevo in qualche modo replicare una cerimonia in piccolo cercando di emulare un piccolo MITOTE come i nativi americani, ma loro alla fine fecero come gli pare, si alzarono parlarono, non fecero nulla di quello che prescrissi. Giurai a me stesso che non avrei più fatto certe esperienze con chi non potesse capire.
Ero sbigottito e non sapevo cosa dire. Mi fissò negli occhi e poi si rabbonì :"Riccardo, devi capire che la pianta maestra ha uno spirito che può ferire la tua anima o addirittura scacciarla. In quei momenti sei aperto e attaccabile da tutto ciò che volteggia intorno a noi e se qualcuno o qualcosa si aggancia a te sei spacciato. Sei molto fortunato che non ti sia accaduto niente di spiacevole. Promettimi d'ora in poi che non lo ripeterai mai più. Il pericolo è troppo grande. Un bambino curioso rischia di bruciarsi nel fuoco, tu hai capito abbastanza presto che il fuoco brucia e non ti sei fatto male per fortuna." Volevo piangere... Una parte di me si sentiva estremamente mortificata, una parte invece era piena di gioia perchè si da quando lessi Castaneda a 15 anni desideravo con tutto me stesso una guida così; "Mi spiace Don Eligio, io sono sempre molto impaziente e spesso, benchè consapevole di non star facendo la cosa giustam, la faccio lo stesso", mi disse che ero solo fortunato e che ci sono anche spiriti che ci proteggono anche quando facciamo stronzate, disse che la mia fortuna è che sono molto protetto ma non è merito mio anzi se fosse stato per me sarei di certo morto da un pezzo...
Questo è un piccolo estratto dal primo capitolo del mio resoconto. Spero vi possa piacere.
Gli incontri con quest'uomo mi hanno veramente cambiato. Quello che mi ha mostrato e le esperienze con le piante maestre che mi ha fatto sperimentare sono incredibili e vorrei condividerle con voi in anteprima.
Attendo commenti e domande!