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Inattesa esperienza meditando

Heretic Curse

Glandeuse pinéale
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12 Nov 2012
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Salve a tutti. Apro questo post per tutti coloro che (come me fino a due notti fa) nutrono dubbi riguardo le vere potenzialità della meditazione.

Pratico la meditazione da un po' di anni, anche se con molti periodi di interruzione, e non ho mai preso alcun tipo di lezione faccia a faccia con un maestro. La mia conoscenza riguardo tale pratica deriva unicamente da Internet e da aggiustamenti personali che ho fatto poco a poco nel corso del tempo.

Molto semplicemente, senza attendermi chissà che cosa, intorno alle 22 del 11/06/2015 mi siedo nella posizione del semiloto sul mio letto, al buio. Non avevo alcun timer a portata di mano, quindi decisi che avrei meditato finché non avrei sentito chi stava in cucina andarsene.

E così inizio come sempre, respiri lenti, voce interiore che parte con le solite preoccupazioni, ma continuo a concentrarmi, senza cercare di bloccare alcunché, sul fatto che io sono un semplice osservatore.

Comincio ad essere sempre più rilassato, il respiro rallenta sempre di più.
Ad un tratto il respiro comincia a diventare così lento che mi conduce in periodi di apnea, nei quali sento una calma a cui non ero assolutamente mai arrivato prima.
E continuo così, sempre più calmo, sempre più concentrato.

Ed ecco che la voce è completamente scomparsa, sono puro silenzio. Sono in un altro stato di coscienza. E parlo seriamente, io finora avevo sempre pensato che molti degli stati decantati dai meditatori fossero parole gonfiate.

Cercherò di descrivere al meglio quello che ho provato, anche se ora comprendo veramente quanto le parole siano uno strumento inadatto a comunicare queste esperienze. Non voglio ricorrere ai termini tipici delle filosofie orientali né della psicologia, poiché ritengo che siano talmente abusati ormai che possano deviare il discorso.

Mi sentivo come fossi sospeso, come se ora non fossi più gli accadimenti della mia persona ma bensì la telecamera che osserva costantemente, impassibile. Non c'era pensiero verbale, e se emergeva un qualcosa che prima avrei identificato come voce interiore ora non l'avrei in alcun modo nemmeno considerato parte di me. Ero distante dal trambusto della città del mio normale stato di coscienza, mi trovavo in una valle quieta.





Spero che chi ha ancora dubbi sulla meditazione si ricreda, ammesso che mi sia spiegato a sufficienza. So di essere stato un po' breve ma non saprei che altro aggiungere al momento.
Se avete domande, commenti e consigli sul come proseguire ora, prego!
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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6 541
la prossima volta prova a concentrarti sul cuore, pensa ad un flusso di luce azzurro che da lì pian piano si espande su tutto il corpo; quindi poi inonda lentamente il letto, i mobili, la camera, fino al palazzo, il quartiere, la città, la nazione, il mondo intero...

a grandi linee è così, aspetta o cerca i passi precisi..
 

EinSchonerTag

Glandeuse pinéale
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18 Sept 2014
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Complimenti fortissimi Heretic!!! Hai tutta la mia stima ed invidia!!! Una volta che avrai trovato la chiave per ottenere sempre questo risultato non ho idea delle capacita' che riuscirai a sviluppare e al livello di qualita' della vita a cui arriverai! Se vuoi in PM spiegarmi in poche parole la tecnica corretta te ne sarei grato!!
 

kataz

Holofractale de l'hypervérité
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7 Oct 2010
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Questa è una piccola cosa che cambia la vita, e il mondo che ci circonda.
Ci saranno momenti in cui te ne dimenticherai ma poi tornerà spontaneamente,
in qualche modo una mente che ha imparato non si abbandona e non si dimentica.
 

Heretic Curse

Glandeuse pinéale
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12 Nov 2012
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EinSchonerTag a dit:
Complimenti fortissimi Heretic!!! Hai tutta la mia stima ed invidia!!! Una volta che avrai trovato la chiave per ottenere sempre questo risultato non ho idea delle capacita' che riuscirai a sviluppare e al livello di qualita' della vita a cui arriverai! Se vuoi in PM spiegarmi in poche parole la tecnica corretta te ne sarei grato!!

Grazie per i complimenti ;)

Eh purtroppo non ho tecniche specifiche o innovative da proporre. Posso solo dire che la differenza fra l'esperienza descritta e quelle ad essa precedenti non è stata altra che riuscire ad "abbandonare di più" il proprio corpo (da non intendere come cadere in trance comunque). Cerco di approfondire un po': di norma meditando tengo comunque molto controllo sul respiro, mentre sta volta, pur essendo cosciente del suo svolgersi, l'ho lasciato fare da sé. Stessa cosa per i miei pensieri interiori, li guardavo, non mi identificavo con essi.
Restavo anche consapevole in modo simile dei rumori esterni: se per esempio qualcuno in cucina spostava un piatto e la mia mente razionale diceva "Qualcuno ha spostato un piatto!" di norma mi sarei infastidito per il fatto avevo perso la concentrazione, mentre questa volta osservavo con neutralità anche fatti del genere. E se nasceva una voce del tipo "Haha sono riuscito ad osservare anziché identificarmi con gli avvenimenti!" guardavo anche quest'ultima senza identificarmi. Voci del genere sono un po' degli imbrogli da cui non ci si deve lasciare fregare. Né bisogna lasciarsi fregare dai loop che possono generare.

Credo sia molto utile in sostanza concentrarsi principalmente sul puro esistere sensoriale, e prima o poi le voci interne si affievoliscono. Rumori, odori, percezione del respiro, vista (anche se siete ad occhi chiusi potete stare attenti al buio che c'è davanti a voi!) sono tutte cose che va bene prenderne consapovelezza. Se invece vi mettete a catalogare ciò che percepite (quel suono è una forchetta caduta a terra!) non è che state sbagliando, semplicemente è opportuno restare dietro a queste voci, come fossero una folla che parla davanti a te.

Un'altra cosa che penso abbia dato buoni risultati invece è il non utilizzare un timer. Penso che se so che in 20 minuti avrò finito la mente in qualche modo tende più a concentrarsi sul completare la sessione, e questo è diametralmente opposto al meditare.
Senza una durata fissa invece penso si sia molto poù indirizzati al raggiongimento di un altro stato.

Tutto questo comunque è frutto della mia esperienza, non è detto che sia il metodo migliore né in generale né per chi legge questo post.
 

MENE

Holofractale de l'hypervérité
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14 Juil 2014
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1 916
Heretic Curse a dit:
Grazie per i complimenti ;)

Eh purtroppo non ho tecniche specifiche o innovative da proporre. Posso solo dire che la differenza fra l'esperienza descritta e quelle ad essa precedenti non è stata altra che riuscire ad "abbandonare di più" il proprio corpo (da non intendere come cadere in trance comunque). Cerco di approfondire un po': di norma meditando tengo comunque molto controllo sul respiro, mentre sta volta, pur essendo cosciente del suo svolgersi, l'ho lasciato fare da sé. Stessa cosa per i miei pensieri interiori, li guardavo, non mi identificavo con essi.
Restavo anche consapevole in modo simile dei rumori esterni: se per esempio qualcuno in cucina spostava un piatto e la mia mente razionale diceva "Qualcuno ha spostato un piatto!" di norma mi sarei infastidito per il fatto avevo perso la concentrazione, mentre questa volta osservavo con neutralità anche fatti del genere. E se nasceva una voce del tipo "Haha sono riuscito ad osservare anziché identificarmi con gli avvenimenti!" guardavo anche quest'ultima senza identificarmi. Voci del genere sono un po' degli imbrogli da cui non ci si deve lasciare fregare. Né bisogna lasciarsi fregare dai loop che possono generare.

Credo sia molto utile in sostanza concentrarsi principalmente sul puro esistere sensoriale, e prima o poi le voci interne si affievoliscono. Rumori, odori, percezione del respiro, vista (anche se siete ad occhi chiusi potete stare attenti al buio che c'è davanti a voi!) sono tutte cose che va bene prenderne consapovelezza. Se invece vi mettete a catalogare ciò che percepite (quel suono è una forchetta caduta a terra!) non è che state sbagliando, semplicemente è opportuno restare dietro a queste voci, come fossero una folla che parla davanti a te.

Un'altra cosa che penso abbia dato buoni risultati invece è il non utilizzare un timer. Penso che se so che in 20 minuti avrò finito la mente in qualche modo tende più a concentrarsi sul completare la sessione, e questo è diametralmente opposto al meditare.
Senza una durata fissa invece penso si sia molto poù indirizzati al raggiongimento di un altro stato.

Tutto questo comunque è frutto della mia esperienza, non è detto che sia il metodo migliore né in generale né per chi legge questo post.
Concordo su tutto e bella esperienza :)
E' da molto che non mi lascio andare così bene con la meditazione per via del poco tempo, infatti ci sono arrivato poche volte ma ho compreso a pieno ogni singolo passaggio da te descritto ;) lo scopo è proprio quello di sentirsi come uno specchio, una calma superficie di un lago che semplicemente riflette tutto ciò che è attorno a lei.
 

~Møgõrøs•

Elfe Mécanique
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20 Juin 2014
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Bella esperienza, mai dubitato dell'efficacia del controllo del respiro con lo scopo di alterare la propria coscienza. Voglio precisare che a seconda della sostanza enteogena che si assume il respiro cambia di conseguenza: ad esempio con il San Pedro tendevo a respirare a pieni polmoni come fossi un bambino, mentre in funghi avevo il respiro corto, quasi sincronizzato con le distorsioni sensoriali che vivevo.
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Ahahah i loop!

Comunque complimenti, bella esperienza!
Piano, piano cerca di portare con te quello stato anche nella vita quotidiana :)
 

LaFouinefarc-ep

Holofractale de l'hypervérité
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18 Avr 2014
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quella è una cosa che non ho mai capito, durante la respirazione, ma a me accade spesso anceh durante il giorno, rimango tranquillamente senza respirare mentre faccio cose quotidiane anche vari secondi
 

0rion

Elfe Mécanique
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LaFouinefarc-ep a dit:
quella è una cosa che non ho mai capito, durante la respirazione, ma a me accade spesso anceh durante il giorno, rimango tranquillamente senza respirare mentre faccio cose quotidiane anche vari secondi

Un'apnea di pochi secondi durante la giornata non sò a cosa può essere legata; ma è una cosa spontanea?


Durante la meditazione invece, rallenta un po' tutto l'organismo, quindi sia il respiro ma anche il battitto del cuore. Si riposano parecchio tutti i muscoli involantari, i nervi, la mente ecc.
Riguardo alla frequenza respiratoria c'è da notare che gli animali che vivono di più sono quelli che la hanno più bassa, mentre quelli che hanno un ritmo più frenetico hanno un'età media di vita inferiore.

Riguardo ad apnee molto lunghe durante la meditazione, sò che è un fenomeno che accade spontaneamente (non deve essere forzato); in realtà manca proprio il bisogno di respirare.
Almeno per quanto riguarde le tecniche che pratico, credo sia perchè il corpo è saturo di Prana e non sussiste più la necessità di respirare, ma si può usare quello "immagazzinato".
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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(fino a dove sono arrivato a leggere) nel Segreto del Fiore d'Oro, c'è una parte in cui "vieta" di non respirare..
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Abej^a G. a dit:
(fino a dove sono arrivato a leggere) nel Segreto del Fiore d'Oro, c'è una parte in cui "vieta" di non respirare..

In realtà è una partica molto forte e andrebbe praticata con cautela, forse per questo qualcuno la "vieta".

Nel Pranayama ci sono tre tipi di "respirazione":
Rechaka: espirazione
Puraka: inspirazione
Khumbaka: trattenimento (che può essere a polmoni vuoti o pieni)

Nelle tecniche che prevedono il Khumbaka bisogna eseguirlo senza forzare il corpo oltre il proprio limite; nel senso che se io espiro e poi pratico Khumbaka, quando poi vado a riprendere aria non devo farlo come uno che stava annegando ed è appena riaffiorato in superficie. Dopo il Khumbaka bisogna espirare o inspirare normalmente.

Bhagavad Gita:Cap.4 Verso 29
"Coloro che si consacrano al Pranayama sacrificano il prana all'apana, e l'apana al prana, dopo aver disciplianto il doppio movimento della loro respirazione"
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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6 541
Sì sì, infatti mi sono spiegato male, sarebbe più che altro un consiglio durante la meditazione pura e semplice

nel
Kapalabhati, quando c'è la triplice chiusura del maha banda si trattiene il respiro a lungo (antara kumbhaka) e poi si espira. quindi sì, mi esprimevo male io
 

Lalocomotiva

Holofractale de l'hypervérité
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25 Sept 2011
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1 220
Molto interessante, io sono sono ignorante in materia ma una cosa mi ha colpito, cioè il fatto che da quello che hai scritto mi pare di capire che tu sia arrivato a questo punto facendo un percorso da profano, sbaglio? Lo chiedo perchè è lo stesso che vorrei fare io.

Comunque strano che non ti ho mai visto sul forum, per caso hai cambiato nome?
 

dart760

Neurotransmetteur
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13 Oct 2011
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86
Veramente ottima esperienza! Pratico la meditazione da qualche mese (quindi completamente inesperto) e sinceramente mi è capitata quella sensazione una volta sola ma purtroppo mi sono "agitato" in quanto non ero abituato a sentire ne il mio corpo ne la mia mente in quel "modo"... veramente ottima comunque la tua esperienza!
Leggendo questo post in ogni caso mi si sta rafforzando l'idea che molti degli stati che si raggiungono con alcune sostanze, tendenzialmente possono essere "riprodotti" meditando.
 

Heretic Curse

Glandeuse pinéale
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12 Nov 2012
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Lalocomotiva a dit:
Molto interessante, io sono sono ignorante in materia ma una cosa mi ha colpito, cioè il fatto che da quello che hai scritto mi pare di capire che tu sia arrivato a questo punto facendo un percorso da profano, sbaglio? Lo chiedo perchè è lo stesso che vorrei fare io.

Comunque strano che non ti ho mai visto sul forum, per caso hai cambiato nome?

Sì, il mio percorso è completamente da profano. Non che comunque pensi sia sbagliato farsi spiegare da qualcuno di esperto, per carità...

Mai cambiato nome, non scrivo spessissimo sul forum però, a dirla tutta :)
 
Haut