FrankBlack
Alpiniste Kundalini
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All'inizio del mese di gennaio scorso mi sono recato in Olanda insieme ad un amico per concedermi 5 giorni di relax e saggiare la qualità dell'erba olandese. Tra una fumata e un'altra uno sfizio che da parecchio volevo togliermi era provare la tanto famigerata salvia dagli effetti allucinogeni visto che questa mi sembrava poco invasiva (sapevo della breve durata) ma comunque interessante (avevo sentito dell'intensità dell'inebriamento).
Fino a quel momento le piante psichedeliche non mi avevano mai veramente interessato poichè reputavo le esperienze che ne derivavano eccessive e, alla lunga, poco piacevoli. In realtà non avevo ben capito di cosa si trattasse realmente vista la disinformazione generale che circola intorno a queste sostanze.
Quindi dopo aver comprato un tubetto da 1gr. di estratto 10x di salvia divinorum mi sono recato nell'abitazione in cui alloggiavamo per provare in tutta tranquillità l'esperienza. Io ho fumato circa 0,7gr. di salvia con una pipetta in circa tre tiri a distanza di pochi secondi l'uno dall'altro e inizialmente non ebbi alcun effetto e sentii solo il saporaccio derivato dalla combustione della salvia che mi avvelenava la bocca (non fumo sigarette e persino il fumo delle canne mi causa un minimo di disgusto se è erba scarsa come quella che si rimedia dalle mie parti, il gusto di quella olandese era tutt'altro invece....!).
Dopo circa 30 o 40 secondi inizio a ridere come uno scemo mentre me ne stavo appollaiato su una sedia dopo il terzo tiro di salvia. Nella mia mente già intorpidita penso per un attimo "mah forse non è come dicono, sembra non avermi fatto alcun effetto" mentre, dopo circa un minuto di risate, mi cade un filo di bava addosso dopo che questa si era accumulata copiosamente nella bocca a causa del tempo che avevo passato a ridere senza deglutire. A quel punto mi accorgo di essere completamente fatto, segue l'impressione che la calzamaglia mi si restringa di colpo tutta intorno alle gambe. Assurdo!
Mi metto in piedi mentre comunico al mio amico, seduto sul divano, gli effetti che provavo volta per volta sia per definirli meglio che per fissarli nella memoria. Subito avverto la forza di gravità che mi spinge verso destra, come se stessi camminando su un piano inclinato, quindi mi metto a sedere accanto a lui. Avverto la sensazione di torpore, come fosse un sogno lucido, che avevo provato anche la prima volta che ho assunto marijuana a 16 anni e tutta una serie di strane sensazioni.
Innanzitutto la salvia mi rievoca alla mente una sensazione della mia infanzia: i miei genitori avevano spesso l'abitudine di recarsi dai miei nonni materni la domenica mattina per pranzare con altri miei parenti e ho come l'impressione che quella fosse una di quelle volte in cui aspettavo di partire da casa per recarmi da loro. Poi ho l'impressione di avvertire nella stanza la presenza di altre persone ma è una sensazione molto poco definita cui segue un'altra sensazione strana: mi balena in mente l'idea che ogni persona lascia dietro di sè una scia quando si alza da una sedia. Notate bene: non erano allucinazioni visive ma "sensoriali". Era come se il mio cervello andava a pescare diverse idee o sensazioni che mi si erano "impresse" nella memoria e me le riproponesse in quella situazione dove, per incongruenza con la realtà dei fatti, assumevano connotazioni poco definite e sfumate.
L'intera esperienza sarà durata circa 8 o 10 minuti dall'ultimo tiro di pipa fino alla completa scomparsa degli effetti. Ad esperienza finita non ho avvertito nausea o stanchezza e ho continuato la serata provando altre varietà di cannabis comprate quel pomeriggio in centro. Il mio amico s'è poi finito quel che restava della salvia, circa due tiri di pipetta per un totale di 0,3 o 0,4 gr. ma non ha avverito alcun effetto.
Per me l'esperienza è stata molto positiva e per tutta la sua durata ero "preso bene" e non potevo esimermi dal ridere e dallo scherzare. La stranezza delle sensazioni provate in quegli istanti era per me fonte di divertimento e di stupore e non ho avuto nessun senso di inadeguatezza o imbarazzo. Tirando le somme, successivamente mi sono reso conto di come certe sensazioni o istanti ci rimangono "marchiati addosso" sia nel bene che nel male. In un documentario avevo sentito che questo era dovuto al funzionamento dell'ippocampo che "scrive" nel cervello queste informazioni con dei messaggi chimici e penso che la salvia non abbia fatto altro che fargliene leggere alcuni.
Dopo questa assunzione non ho avuto immediatamente l'accortezza di andare a provare altri allucinogeni (cosa per cui ora mi mangio le mani) a causa del fatto che le mie false convinzioni su tali sostanze non mi avevano mai spinto a documentarmi per benino e che, quindi, non avevo idea di cosa andare a cercare a parte i tartufi magici che avevo visto in negozio ma di cui conoscevo solo la scatola senza sapere quale fosse il principio attivo contenuto, gli effetti o il corretto metodo di assunzione. Tornato in Italia ho poi maturato un certo interesse verso queste piante psichedeliche che mi ha portato, dopo parecchie ricerche su google, al vostro forum cui ho deciso di unirmi dopo aver letto un paio di discussioni.
Adesso non vedo l'ora di provare la mescalina che vorrei assumere attraverso il peyote ma che, per la sua difficoltà a reperirlo a causa del fatto che è tabellato, sto ponderando di sostituire con una ben più che legale specie psicoattiva di echinopsis...
Fino a quel momento le piante psichedeliche non mi avevano mai veramente interessato poichè reputavo le esperienze che ne derivavano eccessive e, alla lunga, poco piacevoli. In realtà non avevo ben capito di cosa si trattasse realmente vista la disinformazione generale che circola intorno a queste sostanze.
Quindi dopo aver comprato un tubetto da 1gr. di estratto 10x di salvia divinorum mi sono recato nell'abitazione in cui alloggiavamo per provare in tutta tranquillità l'esperienza. Io ho fumato circa 0,7gr. di salvia con una pipetta in circa tre tiri a distanza di pochi secondi l'uno dall'altro e inizialmente non ebbi alcun effetto e sentii solo il saporaccio derivato dalla combustione della salvia che mi avvelenava la bocca (non fumo sigarette e persino il fumo delle canne mi causa un minimo di disgusto se è erba scarsa come quella che si rimedia dalle mie parti, il gusto di quella olandese era tutt'altro invece....!).
Dopo circa 30 o 40 secondi inizio a ridere come uno scemo mentre me ne stavo appollaiato su una sedia dopo il terzo tiro di salvia. Nella mia mente già intorpidita penso per un attimo "mah forse non è come dicono, sembra non avermi fatto alcun effetto" mentre, dopo circa un minuto di risate, mi cade un filo di bava addosso dopo che questa si era accumulata copiosamente nella bocca a causa del tempo che avevo passato a ridere senza deglutire. A quel punto mi accorgo di essere completamente fatto, segue l'impressione che la calzamaglia mi si restringa di colpo tutta intorno alle gambe. Assurdo!
Mi metto in piedi mentre comunico al mio amico, seduto sul divano, gli effetti che provavo volta per volta sia per definirli meglio che per fissarli nella memoria. Subito avverto la forza di gravità che mi spinge verso destra, come se stessi camminando su un piano inclinato, quindi mi metto a sedere accanto a lui. Avverto la sensazione di torpore, come fosse un sogno lucido, che avevo provato anche la prima volta che ho assunto marijuana a 16 anni e tutta una serie di strane sensazioni.
Innanzitutto la salvia mi rievoca alla mente una sensazione della mia infanzia: i miei genitori avevano spesso l'abitudine di recarsi dai miei nonni materni la domenica mattina per pranzare con altri miei parenti e ho come l'impressione che quella fosse una di quelle volte in cui aspettavo di partire da casa per recarmi da loro. Poi ho l'impressione di avvertire nella stanza la presenza di altre persone ma è una sensazione molto poco definita cui segue un'altra sensazione strana: mi balena in mente l'idea che ogni persona lascia dietro di sè una scia quando si alza da una sedia. Notate bene: non erano allucinazioni visive ma "sensoriali". Era come se il mio cervello andava a pescare diverse idee o sensazioni che mi si erano "impresse" nella memoria e me le riproponesse in quella situazione dove, per incongruenza con la realtà dei fatti, assumevano connotazioni poco definite e sfumate.
L'intera esperienza sarà durata circa 8 o 10 minuti dall'ultimo tiro di pipa fino alla completa scomparsa degli effetti. Ad esperienza finita non ho avvertito nausea o stanchezza e ho continuato la serata provando altre varietà di cannabis comprate quel pomeriggio in centro. Il mio amico s'è poi finito quel che restava della salvia, circa due tiri di pipetta per un totale di 0,3 o 0,4 gr. ma non ha avverito alcun effetto.
Per me l'esperienza è stata molto positiva e per tutta la sua durata ero "preso bene" e non potevo esimermi dal ridere e dallo scherzare. La stranezza delle sensazioni provate in quegli istanti era per me fonte di divertimento e di stupore e non ho avuto nessun senso di inadeguatezza o imbarazzo. Tirando le somme, successivamente mi sono reso conto di come certe sensazioni o istanti ci rimangono "marchiati addosso" sia nel bene che nel male. In un documentario avevo sentito che questo era dovuto al funzionamento dell'ippocampo che "scrive" nel cervello queste informazioni con dei messaggi chimici e penso che la salvia non abbia fatto altro che fargliene leggere alcuni.
Dopo questa assunzione non ho avuto immediatamente l'accortezza di andare a provare altri allucinogeni (cosa per cui ora mi mangio le mani) a causa del fatto che le mie false convinzioni su tali sostanze non mi avevano mai spinto a documentarmi per benino e che, quindi, non avevo idea di cosa andare a cercare a parte i tartufi magici che avevo visto in negozio ma di cui conoscevo solo la scatola senza sapere quale fosse il principio attivo contenuto, gli effetti o il corretto metodo di assunzione. Tornato in Italia ho poi maturato un certo interesse verso queste piante psichedeliche che mi ha portato, dopo parecchie ricerche su google, al vostro forum cui ho deciso di unirmi dopo aver letto un paio di discussioni.
Adesso non vedo l'ora di provare la mescalina che vorrei assumere attraverso il peyote ma che, per la sua difficoltà a reperirlo a causa del fatto che è tabellato, sto ponderando di sostituire con una ben più che legale specie psicoattiva di echinopsis...