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una spiegazione alternativa a flashback e "rimanerci sotto"

Nullè

Holofractale de l'hypervérité
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9 Sept 2011
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Di recente, per una serie di motivi, ho conosciuto diverse persone che chi piu chi meno avevano allucinazioni persistenti.

La cosa piu interessante è che alcuni di loro offrivano spiegazioni vaste e perfettamente "coerenti" nella loro vita su cosa queste visioni significassero e non sembravano viverle come un problema, ma come una possibilità.

Voglio condividere il pensiero di un grande amico e viaggiatore conosciuto in questi gorni, ma che mi sembrava di conoscere da sempre...

A. dice:
le visioni sono la cosa piu personale che possa esistere, nessuno può interpetare una visione se non chi l'ha prodotta, adottare altri sistemi simbolici esterni, o rituali di altre culture (shamanesimo, teorie del complotto, misticismo esoterico) è inutile e dannoso. Non ci si può attaccare alla visione di un altro, ognuno deve trovare la propria personale visione e interpetarla.

Cionostante c'è gente prima di noi che ha capito verità fondamentali, ma non bisogna mai attaccarsi a queste verità, ma sempre cercarle dentro di se, tutto ciò che è all'esterno è qualcosa a cui ci si aggrappa e che rallenta lo sviluppo.

Quando ci si comincia a remare conto del "flusso" si comincia a remarci contro. Questo disperde energia, bisogna riuscire a non alimentare l'ego durante queste scoperte, questa è la cosa piu difficile. Meglio stare zitti su queste cose, quando se ne parla si crea resistenza col flusso, specialmente se chi ci ascolta non capisce ciò che noi diciamo, o meglio noi non riusciamo a far capire cosa diciamo. Questo significa andare contro il flusso.

L'energia va accumulata, non sprecata. Sprecare energia provoca tutti i problemi tipici del "rimanerci sotto".

A. aveva una presenza che vive sulla sua spalla e lo guida, in modo esigente e possessivo, e lui deve seguire la sua visione per placare le spinte della presenza.

Era una persona socievole, aperta e molto intelligente, non mi sembrava avesse nessun problema sociale... Eppure...




Un altro personaggio viveva questa cosa con molta meno consapevolezza, e molti elementi delle sue visioni erano vissute come negative (il maligno, i massoni, gli alieni) ma nonostante ciò riusciva ad attingere ad aree ignote dell'animo, da cui pendeva una forte forza suggestiva, un mesmerismo che gli permetteva di agire sulle altre persone, facendo dei massaggi molto effettivi e "miracolosi", per i piu scientifici potremmo dire che in qualche modo suggestionava i suoi "pazienti" ma questo non era meno oggettivo di un qualsisi effetto placebo,ma molto piu frequente e valido nella grande maggioranza dei casi.


insomma, l'idea che mi sono fatto è questa:

esiste il mondo esterno e il mondo interno, tutti e due sono assolutamente reali, il mondo esterno è quello che ha come limite la pelle dal lato esterno, e riguarda i 5 sensi, il mondo interno è quello che ha come limite il lato interno della pelle (sto parlando simbolicamente) e riguarda ciò che osserva i sensi.

La realtà è il punto di unione tra i due mondi, sono in realtà la stessa cosa, ma noi non ce ne rendiamo conto, vivendo nella dualità e nell'illusione.

Quando si comincia a spostare l'attenzione sul mondo interno il confine della realtà si sposta verso questa direzione, ed elementi interni cominciano sempre di piu a trasparire da stimoli esterni.

Questa è una cosa che avviene sempre, ma l'importanta degli elementi interni aumenta rispetto a quelli esterni.

Gli allucinogeni vanno in questa direzione, fino ad arrivare all'ego death che è il culmine supremo di questo processo, la fusione totale dei due mondi in una matrice pura.

ma tornando a noi, quando si "rimane sotto", secondo me, succede che il mondo interno prende il "sopravvento" e dalla rottura di qualsiasi equilibrio non può che nascere un problema.

Ma in realtà, con una grande forza di volontà, purezza nei pensieri, e molta scaltrezza, si può cavalcare questo processo. Ognuno sceglie quanta energie mettere in gioco in questo processo, si rimane sotto quando il processo sfugge al proprio controllo.

Quando l'ego ci fotte...

L'ego preferisce vivere in un sogno-incubo piuttosto che accettare di non esistere in quanto separato da tutto il resto....


Se hai visioni, allucinazioni, flashback, non esserne spaventato, accettali come tue produzioni, il mondo interiore si sta esprimendo, e tutto ha un senso. Se le visioni vengono comprese per quello che sono scompaiono.


A cosa può portare tutto questo? Non lo so, questo è un aspetto singolo di un concetto caleidoscopico, una teoria del tutto che sta in piedi solo rispetto a punti di vista. Non c'è nessuna verità oggettiva in tutto quello che ho scritto. Un punto di vista perso nel cyberspazio, generato da una singola mente, e che per le altre non vale piu di un seme che può arrivare a significare qualcosa solo se coltivato nel proprio terreno...


Credo però che la mente umana usi questi sistemi di "semina e sviluppo" per integrare nuove idee...
 

Schope

Elfe Mécanique
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20 Nov 2012
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Ottima riflessione e bellissima l'esperienza del primo amico, grazie per averla condivisa. Sono incuriosito dalla presenza che vive sulla sua spalla, chissà quanto è reale e influente per lui :)

Mi permetto di dirti la mia opinione attuale sulle "due realtà". Per me la Realtà, se così vogliamo chiamarla, è una, il classico Noumeno kantiano, ma in quanto animali non la conosceremo mai. Tuttavia chiamare Realtà qualcosa che non possiamo vedere, se non filtrata attraverso i nostri sensi, è propriamente scorretto, quindi probabilmente è tutto fuorché reale. A quel punto forse è propriamente più adatto chiamare Realtà l'illusione, il Fenomeno kantiano, quella che è particolare per ognuno di noi, quella che cessa di esistere quando noi cessiamo di esistere, ma che per noi è l'unica cosa vera. E non credo che gli psichedelici possano permetterci di vedere la vera Realtà, di squarciare il Velo di Maya, in quanto agiscono sul sistema nervoso, in particolare quello serotoninergico, che è assolutamente peculiare di alcune specie animali, e quindi pur sempre strettamente connesso alla nostra sensibilità. Quindi sia in uno stato ordinario di coscienza sia durante un breakthrough di DMT siamo sicuramente (?) noi che creiamo la nostra realtà. Quindi la realtà, l'universo, è dentro di noi? Non credo. Ma non credo neanche che noi siamo dei semplici "filtri". E' una questione su cui è difficile trovare risposte che non siano semplici sillogismi, e anche questi sono tutti in qualche modo contraddicibili. E' effettivamente vero che la mente è estremamente potente ed è capace di distorcere completamente quella che il senso comune chiama realtà, ma dubito che questa non esista in qualche modo al di fuori di noi. Per ora è una domanda più grande di noi, ma è sicuramente interessante trovare una risposta, anche solo dentro sé stessi :)
 

Nullè

Holofractale de l'hypervérité
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9 Sept 2011
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@schope:
sono d'accordo su tutto, ma quello che interessa a me ora non è afferrare la realtà, perchè come te sono giunto alla conclusione che non è possibile "capirla" cioè abbracciarla tutta con l'ego, ma quelo che credo possibile è "viverla".

Io credo che se un individuo prendesse davvero coscienza della profonda interconnessione con tutto il resto del suo corpo, della sua mente e del suo spirito (senza soffermarsi troppo sul singificato di queste tre parole, per ora...) può raggiungere uno stato nel quale ha sviluppato completamente la propria natura, e questa interconnessione va oltre le possibilità dell'intelletto e di quello che si può "conoscere".

Sto parlando piu o meno di illuminazione, e gli psichedelici non ti ci portano, ma come tutte le esperienze sensibili sono utili per fare dei passi avanti, gli psichedelici in particolare sono utili per dimostrare a se stessi innanzitutto quello di cui stiamo parlando da mezz'ora: la cosidetta realtà è creata dalle nostre percezioni e da come le interpetiamo...Con la soddisfazione di Kant che ce lo ha spiegato cosi bene :)

Insomma, c'è un obiettivo, impalpabile, che è l'integrazione delle proprie "realtà", dei propri stati di coscienza, delle proprie percezioni, non sappiamo nemmeno se è possibile, ma ci sono diverse direzioni di pensiero, moltissime in verità, che girano intorno a quest'argomento... Sia in oriente che in occidente, quindi è anche inutile parlare di illuminazione, di Dio o di cose del genere, perchè si mischiano le carte in tavola....


Insomma, con la testa e le parole o con i soli allucinogeni non ci arriveremo mai direttamente, ma tutti questi passaggi sono parti del processo, parti del frattale-mandala immenso che è l'universo, e ognuno crea la propria mappa simbolico, il proprio mandala di concetti e significati, che si espande e muta in continuazione.....


Forse in questo post non ho detto niente, e ho sprecato energia come mi ha sconsigliato di fare il mio nuovo amico, ma spero di no :)
 

Schope

Elfe Mécanique
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20 Nov 2012
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Invece son d'accordissimo con te, in particolare col terzo capoverso. Il consiglio del tuo amico non lo prenderei così letteralmente, o meglio, è giusto non stare a sprecare il proprio tempo con chi non è pronto neanche a mettere in discussione le proprie convinzioni ma non per questo bisogna abolire il confronto con chi ne sia capace. Dal confronto e dalla dialettica si può solo crescere, se a farlo sono due persone con più testa che pregiudizi.
 

Nullè

Holofractale de l'hypervérité
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9 Sept 2011
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3 028
si ottimo contributo...

Il senso della frase "sprecare energia" si riferisce esattamente a questo, a perdere i treni importanti correndo dietro a costruzioni mentali...
 

Omunkulus

Glandeuse pinéale
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5 Jan 2014
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132
Bel thread! Comunque penso si possa aggiungere una matrice chimica alla cosa!Qualcosa che ha a che fare con la predisposizione nelle persone,che è soggettiva!
Mi risolleva il morale a volte pensare che sono un pezzetto di universo... :)
 
Haut