Di recente, per una serie di motivi, ho conosciuto diverse persone che chi piu chi meno avevano allucinazioni persistenti.
La cosa piu interessante è che alcuni di loro offrivano spiegazioni vaste e perfettamente "coerenti" nella loro vita su cosa queste visioni significassero e non sembravano viverle come un problema, ma come una possibilità.
Voglio condividere il pensiero di un grande amico e viaggiatore conosciuto in questi gorni, ma che mi sembrava di conoscere da sempre...
A. dice:
le visioni sono la cosa piu personale che possa esistere, nessuno può interpetare una visione se non chi l'ha prodotta, adottare altri sistemi simbolici esterni, o rituali di altre culture (shamanesimo, teorie del complotto, misticismo esoterico) è inutile e dannoso. Non ci si può attaccare alla visione di un altro, ognuno deve trovare la propria personale visione e interpetarla.
Cionostante c'è gente prima di noi che ha capito verità fondamentali, ma non bisogna mai attaccarsi a queste verità, ma sempre cercarle dentro di se, tutto ciò che è all'esterno è qualcosa a cui ci si aggrappa e che rallenta lo sviluppo.
Quando ci si comincia a remare conto del "flusso" si comincia a remarci contro. Questo disperde energia, bisogna riuscire a non alimentare l'ego durante queste scoperte, questa è la cosa piu difficile. Meglio stare zitti su queste cose, quando se ne parla si crea resistenza col flusso, specialmente se chi ci ascolta non capisce ciò che noi diciamo, o meglio noi non riusciamo a far capire cosa diciamo. Questo significa andare contro il flusso.
L'energia va accumulata, non sprecata. Sprecare energia provoca tutti i problemi tipici del "rimanerci sotto".
A. aveva una presenza che vive sulla sua spalla e lo guida, in modo esigente e possessivo, e lui deve seguire la sua visione per placare le spinte della presenza.
Era una persona socievole, aperta e molto intelligente, non mi sembrava avesse nessun problema sociale... Eppure...
Un altro personaggio viveva questa cosa con molta meno consapevolezza, e molti elementi delle sue visioni erano vissute come negative (il maligno, i massoni, gli alieni) ma nonostante ciò riusciva ad attingere ad aree ignote dell'animo, da cui pendeva una forte forza suggestiva, un mesmerismo che gli permetteva di agire sulle altre persone, facendo dei massaggi molto effettivi e "miracolosi", per i piu scientifici potremmo dire che in qualche modo suggestionava i suoi "pazienti" ma questo non era meno oggettivo di un qualsisi effetto placebo,ma molto piu frequente e valido nella grande maggioranza dei casi.
insomma, l'idea che mi sono fatto è questa:
esiste il mondo esterno e il mondo interno, tutti e due sono assolutamente reali, il mondo esterno è quello che ha come limite la pelle dal lato esterno, e riguarda i 5 sensi, il mondo interno è quello che ha come limite il lato interno della pelle (sto parlando simbolicamente) e riguarda ciò che osserva i sensi.
La realtà è il punto di unione tra i due mondi, sono in realtà la stessa cosa, ma noi non ce ne rendiamo conto, vivendo nella dualità e nell'illusione.
Quando si comincia a spostare l'attenzione sul mondo interno il confine della realtà si sposta verso questa direzione, ed elementi interni cominciano sempre di piu a trasparire da stimoli esterni.
Questa è una cosa che avviene sempre, ma l'importanta degli elementi interni aumenta rispetto a quelli esterni.
Gli allucinogeni vanno in questa direzione, fino ad arrivare all'ego death che è il culmine supremo di questo processo, la fusione totale dei due mondi in una matrice pura.
ma tornando a noi, quando si "rimane sotto", secondo me, succede che il mondo interno prende il "sopravvento" e dalla rottura di qualsiasi equilibrio non può che nascere un problema.
Ma in realtà, con una grande forza di volontà, purezza nei pensieri, e molta scaltrezza, si può cavalcare questo processo. Ognuno sceglie quanta energie mettere in gioco in questo processo, si rimane sotto quando il processo sfugge al proprio controllo.
Quando l'ego ci fotte...
L'ego preferisce vivere in un sogno-incubo piuttosto che accettare di non esistere in quanto separato da tutto il resto....
Se hai visioni, allucinazioni, flashback, non esserne spaventato, accettali come tue produzioni, il mondo interiore si sta esprimendo, e tutto ha un senso. Se le visioni vengono comprese per quello che sono scompaiono.
A cosa può portare tutto questo? Non lo so, questo è un aspetto singolo di un concetto caleidoscopico, una teoria del tutto che sta in piedi solo rispetto a punti di vista. Non c'è nessuna verità oggettiva in tutto quello che ho scritto. Un punto di vista perso nel cyberspazio, generato da una singola mente, e che per le altre non vale piu di un seme che può arrivare a significare qualcosa solo se coltivato nel proprio terreno...
Credo però che la mente umana usi questi sistemi di "semina e sviluppo" per integrare nuove idee...
La cosa piu interessante è che alcuni di loro offrivano spiegazioni vaste e perfettamente "coerenti" nella loro vita su cosa queste visioni significassero e non sembravano viverle come un problema, ma come una possibilità.
Voglio condividere il pensiero di un grande amico e viaggiatore conosciuto in questi gorni, ma che mi sembrava di conoscere da sempre...
A. dice:
le visioni sono la cosa piu personale che possa esistere, nessuno può interpetare una visione se non chi l'ha prodotta, adottare altri sistemi simbolici esterni, o rituali di altre culture (shamanesimo, teorie del complotto, misticismo esoterico) è inutile e dannoso. Non ci si può attaccare alla visione di un altro, ognuno deve trovare la propria personale visione e interpetarla.
Cionostante c'è gente prima di noi che ha capito verità fondamentali, ma non bisogna mai attaccarsi a queste verità, ma sempre cercarle dentro di se, tutto ciò che è all'esterno è qualcosa a cui ci si aggrappa e che rallenta lo sviluppo.
Quando ci si comincia a remare conto del "flusso" si comincia a remarci contro. Questo disperde energia, bisogna riuscire a non alimentare l'ego durante queste scoperte, questa è la cosa piu difficile. Meglio stare zitti su queste cose, quando se ne parla si crea resistenza col flusso, specialmente se chi ci ascolta non capisce ciò che noi diciamo, o meglio noi non riusciamo a far capire cosa diciamo. Questo significa andare contro il flusso.
L'energia va accumulata, non sprecata. Sprecare energia provoca tutti i problemi tipici del "rimanerci sotto".
A. aveva una presenza che vive sulla sua spalla e lo guida, in modo esigente e possessivo, e lui deve seguire la sua visione per placare le spinte della presenza.
Era una persona socievole, aperta e molto intelligente, non mi sembrava avesse nessun problema sociale... Eppure...
Un altro personaggio viveva questa cosa con molta meno consapevolezza, e molti elementi delle sue visioni erano vissute come negative (il maligno, i massoni, gli alieni) ma nonostante ciò riusciva ad attingere ad aree ignote dell'animo, da cui pendeva una forte forza suggestiva, un mesmerismo che gli permetteva di agire sulle altre persone, facendo dei massaggi molto effettivi e "miracolosi", per i piu scientifici potremmo dire che in qualche modo suggestionava i suoi "pazienti" ma questo non era meno oggettivo di un qualsisi effetto placebo,ma molto piu frequente e valido nella grande maggioranza dei casi.
insomma, l'idea che mi sono fatto è questa:
esiste il mondo esterno e il mondo interno, tutti e due sono assolutamente reali, il mondo esterno è quello che ha come limite la pelle dal lato esterno, e riguarda i 5 sensi, il mondo interno è quello che ha come limite il lato interno della pelle (sto parlando simbolicamente) e riguarda ciò che osserva i sensi.
La realtà è il punto di unione tra i due mondi, sono in realtà la stessa cosa, ma noi non ce ne rendiamo conto, vivendo nella dualità e nell'illusione.
Quando si comincia a spostare l'attenzione sul mondo interno il confine della realtà si sposta verso questa direzione, ed elementi interni cominciano sempre di piu a trasparire da stimoli esterni.
Questa è una cosa che avviene sempre, ma l'importanta degli elementi interni aumenta rispetto a quelli esterni.
Gli allucinogeni vanno in questa direzione, fino ad arrivare all'ego death che è il culmine supremo di questo processo, la fusione totale dei due mondi in una matrice pura.
ma tornando a noi, quando si "rimane sotto", secondo me, succede che il mondo interno prende il "sopravvento" e dalla rottura di qualsiasi equilibrio non può che nascere un problema.
Ma in realtà, con una grande forza di volontà, purezza nei pensieri, e molta scaltrezza, si può cavalcare questo processo. Ognuno sceglie quanta energie mettere in gioco in questo processo, si rimane sotto quando il processo sfugge al proprio controllo.
Quando l'ego ci fotte...
L'ego preferisce vivere in un sogno-incubo piuttosto che accettare di non esistere in quanto separato da tutto il resto....
Se hai visioni, allucinazioni, flashback, non esserne spaventato, accettali come tue produzioni, il mondo interiore si sta esprimendo, e tutto ha un senso. Se le visioni vengono comprese per quello che sono scompaiono.
A cosa può portare tutto questo? Non lo so, questo è un aspetto singolo di un concetto caleidoscopico, una teoria del tutto che sta in piedi solo rispetto a punti di vista. Non c'è nessuna verità oggettiva in tutto quello che ho scritto. Un punto di vista perso nel cyberspazio, generato da una singola mente, e che per le altre non vale piu di un seme che può arrivare a significare qualcosa solo se coltivato nel proprio terreno...
Credo però che la mente umana usi questi sistemi di "semina e sviluppo" per integrare nuove idee...