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perchè ho iniziato a praticare yoga

rango

Sale drogué·e
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2 Fev 2012
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ho inizato a praticare yoga pensando: "perchè no?"

ho viaggiato in oriente, ho visitato luoghi sacri buddisti, ho letto libri di maestri, ma non avevo mai provato a praticare yoga, pur avendone la possibilità.
Era qualcosa che era rimasta lì, a sedimentare. Tanta teoria, nessuna pratica.

un giorno mi è stato proposto da un'amica
e ho pensato - perchè no? hai letto tanto, ora vinci la pigrizia, e pratica

ho iniziato a praticare, solo da pochi mesi, e solo le prime tecniche di base

ho scoperto che le energie che uscivano da mio copro potevano rientrare, attraverso gli esercizi, la respirazione, la concentrazione su me stesso

ho fatto alcuni viaggi mentali al termine della pratica - ho visto persone che non ci sono più e popoli che sento vicini - ho visto e mi sono commosso

ho percepito il respiro e l'aria come materia, che ci circonda ma che non consideriamo mai - solo perchè non la possiamo vedere

mi sono sentito così bene al termine della pratica - ho avvertito il mio corpo, separato dalla mente, come una macchina perfetta, senza dolore e tensioni, pronta a correre all'infinito e fare qualsiasi cosa

ecco perchè voglio dire grazie

grazie agli uomini che hanno pensato, provato e perfezionato quasta meraviglioso pratica chiamata yoga

grazie dal profondo del mio cuore per avermi fatto provare tutto questo

grazie
 

rango

Sale drogué·e
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2 Fev 2012
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ciao Jolly, ho iniziato con l' hata yoga, poche asana e poca pratica, sono assoutamente un principiante, eppure poche sedute mi hanno fatto provare le sensazioni che ho descritto.....;)
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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per la prima volta in vita mia giovedì l'ho praticata!!! bellissima esperienza! dalle 9 alle dieci e mezza del mattino, un po' stancante vero, ma un senso di rilassatezza assoluto, finita la lezione neanche avevo bisogno di fumare!
la consiglio veramente a tutti!!
bellissimo il saluto al sole e la posizione del leone (quest'ultima poi mi faceva pensare alle maschere sumere)

(l'unica difficoltà l'ho incontrata in una determinata posizione in cui si sta su un fianco con le gambe piegate, con l'istruttrice che diceva "rilassatevi, non pensate a niente...", o cose simili... facile dirlo, a venti centimetri dalla faccia avevo un sederino...!!! -chiedo perdono-)
 

Fractal Cloud

Alpiniste Kundalini
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4 Oct 2014
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Anche io ho praticato hatha yoga per due anni, e anche io consiglierei a tutti di provarlo una volta nella vita (con una volta intendo almeno qualche mese), ma non in una palestra con un corso di yoga, trovate un dojo serio, e con serio non intendo fighetto, ma dove la cosa è presa sul serio. Se ci sono più maestri "provateli" tutti e solo poi scegliete con chi praticare...ne avrei bisogno più che mai, ma per ora dovrei fare da solo, non posso andare in dojo, è un impegno non da poco...
 

Ming

Sale drogué·e
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5 Sept 2014
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Anche io cominciato da poco con lo hata yoga, molto bella come disciplina, ma ricordiamoci che non è solo una bella ginnastica ed un bel metodo di meditazione per stare megli durante la giornata, ma una pratica di vita, in cui le asana sono solo una piccola parte ed i cui veri scopi sono unicamente religiosi. Bisognerebbe sempre tenerlo presente, perchè considerarlo solo una pratica capace di portare grande benessere rischia di sminuirlo, o comunque di non capire bene cosa si sta facendo. Detto questo, libero ognuno di trarne ciò che vuole, io sono agnostico e non credo che le asana mi permetteranno di riunirmi a dio, se non in senso metaforico.
 

Fractal Cloud

Alpiniste Kundalini
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Nel poco tempo che ho praticato mi ero fatto più l'idea che sia uno strumento per riunirsi col proprio vero sé, prima che con "dio", che penso che per gli yogi sia comunque molto diverso da quello a cui tendiamo a pensare noi. Hai perfettamente ragione, l'hatha yoga dovrebbe essere una pratica di vita, ma per un occidentale è incredibilmente difficile. Personalmente, quando ho capito a che punto bisognerebbe rimodellare la propria vita in funzione della pratica, l'ho trovata una cosa poco desiderabile e credo che lo stesso possa essere vero per molti occidentali. La spiegazione semplicistica che mi sono dato è che forse non è un caso se lo yoga è nato altrove e non qui, le nostre radici e i simboli archetipici che ci portiamo dietro sono troppo diversi; tuttavia è sicuramente un ottimo strumento per "centrarsi".

O forse sono solo un pigraccio. :mrgreen:
 

Ming

Sale drogué·e
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Quello che volevo dire è che lo Yoga non ha fini nè legati al benessere, nè riconducibili ad una "spiritulità atea" (vedi altra discussione;)) come potrebbe essere lo zazen, ma ha fini prettamente religiosi Scopi dello hatha yoga : yoga .it forum
 

Fractal Cloud

Alpiniste Kundalini
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4 Oct 2014
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Sì, sì avevo capito, sono d'accordo con te. Cercavo di riflettere sul come una pratica del genere può essere integrata nella vita di un occidentale (anche religioso, anche se qualcuno dal Vaticano lo definì una pratica satanica), in fondo anche andare a sentire dei canti gregoriani può infondere pace persino ad un ateo, no? :)
 

Ming

Sale drogué·e
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Mah, è una cosa che mi sto chiedendo pure io, visto che lo pratico eppure sono agnostico. Per il momento provo a vedere gli aspetti religiosi dello Yoga come elaborate metafore. Del resto non vado a fare Yoga solo per farmi passare il mal di schiena, ma perchè vedo nei miei problemi posturali uno specchio di problemi psicologici che mi impediscono di procedere nella mia crescita personale. Diciamo che ci può essere diversità tra il ricercare il benessere quotidiano come fine ultimo e il cercarlo come parte di un cammino più ampio. Poi non so, per il momento devo ancora gettare le basi per le asana, sono prontissimo ad accettare il fatto che la mia visione delle cose possa cambiare col procedere della pratica, ed aprirmi ad una impostazione più mistica.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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lo yoga modifica il cervello (sempre su focus), un link a caso: Lo Yoga migliora i nostri geni | La visione olistica per la salute e il benessere: Olistic.it

"Un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital e Harvard University (USA) ha scoperto che ci sono altri vantaggi nel praticare queste tecniche [Yoga Tai Chi e altre tecniche di rilassamento]: miglioramenti della pressione arteriosa, del battito cardiaco e del consumo di ossigeno. Infine, anche un cambiamento e un miglioramento nei nostri geni."
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Ming a dit:
Quello che volevo dire è che lo Yoga non ha fini nè legati al benessere, nè riconducibili ad una "spiritulità atea" (vedi altra discussione;)) come potrebbe essere lo zazen, ma ha fini prettamente religiosi Scopi dello hatha yoga : yoga .it forum

Lo scopo dello Yoga non è tanto il benessere, questo ne è un effetto, ma non il fine. Yoga significa "unione" con Dio, con il Tutto (lasciamo da parte speculazioni sui nomi), la metà di sicuro non è quella di raggiungere la salute fisica.
La parte delle asana, relativa alla salute e flessibilità del corpo, non è che uno degli 8 passi dello Yoga (come ci indica Patanjali negli Yoga Sutra), che di certo è utile perchè un corpo sano aiuta poi a praticare meglio o conseguire gli altri passi.

Fractal Cloud a dit:
Nel poco tempo che ho praticato mi ero fatto più l'idea che sia uno strumento per riunirsi col proprio vero sé, prima che con "dio", che penso che per gli yogi sia comunque molto diverso da quello a cui tendiamo a pensare noi. Hai perfettamente ragione, l'hatha yoga dovrebbe essere una pratica di vita, ma per un occidentale è incredibilmente difficile. Personalmente, quando ho capito a che punto bisognerebbe rimodellare la propria vita in funzione della pratica, l'ho trovata una cosa poco desiderabile e credo che lo stesso possa essere vero per molti occidentali. La spiegazione semplicistica che mi sono dato è che forse non è un caso se lo yoga è nato altrove e non qui, le nostre radici e i simboli archetipici che ci portiamo dietro sono troppo diversi; tuttavia è sicuramente un ottimo strumento per "centrarsi".

O forse sono solo un pigraccio. :mrgreen:

Da quanto ho capito, la penso come te; c'è prima uno stato di realizzazione del Se (savikalpa samadhi) e poi di realizzazione di Dio (nirvikalpa samadhi).
Sicuramente la pratica non è qualcosa da prendere così tanto per fare, ma anche un occidentale può trovare il tempo da dedicargli.
 
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