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la Musica nella Preistoria

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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da: http://www.shan-newspaper.com/web/tradizioni-celtiche/694.html

[... L’individuo stesso era parte della vibrazione che aveva creato la materia...]



Abej^a G. a dit:
Don Francisco, un perfumero ayahuasquero, descrive un icaro come: "una forza oppure aria caricata di energia positiva che tutti i curanderos ritengono all'interno dei loro corpi"; può essere usato "da un curandero per estrarre l'energia negativa dal corpo di un'altra persona". Specificando altresì che "ci sono due specie di icaros: quello cantato e quello fischiato o soffiato".


Il primo strumento per l'animale uomo fu la voce umana; in seguito quindi vennero adoperate mani e piedi per esprimere il rito musicale.

Furono perciò costruiti strumenti di legno coperti con pelle di animali, per poi fabbricare strumenti di metallo fino alla creazione degli strumenti a corda: il primo fu la lira, fatta da gusci di tartaruga sulla quale erano messe due corna di gazzelle che servivano per tenere tese le corde -comparirono 40000 anni fa con l'avvento dell'Homo Sapiens Sapiens, nel Paleolitico superiore.

Per i primitivi il suono erano un'espressione concreta del mondo spirituale, come gli Icaro* furono sonorità con pulsioni fortemente psicoacustiche e psichedeliche impiegate ad esempio in tutti quei riti guidati da sciamani e nei culti misterici dell'antichità; usati (anche) per imitare suoni e rumori naturali che si credevano manifestassero degli spiriti, questi suoni venivano usati con scopi sociali ben precisi: il canto accompagnava il lavoro dei campi, il riposo ed il divertimento dei banchetti, le manifestazioni e le dichiarazioni d'amore, i riti funerari.
Alla base di tutto c'è il pensiero magico "così penso, così avviene", ecco quindi il perché della rappresentazione delle danze rituali di caccia all'interno delle grotte.


Il rombo

Voir la pièce jointe 13939 risalente a 25000 anni fa, quando l'uomo dell'età della pietra legò un pezzetto di osso ad una corda e lo fece roteare intorno la testa creando uno strumento che può essere rintracciato in tutti i popoli della terra.


Il sonaglio

Voir la pièce jointe 13937 forse originario della cultura Cro-Magnon
è uno strumento composto da un certo numero di piccoli corpi duri che si percuotono tra loro a seguito dello scuotimento del sonatore. Gusci di noce, semi, noccioli, denti e zoccoli di animali, conchiglie, pietre... possono essere uniti tra loro con una treccia o una cordicella o legati in un grappolo. In tempi moderni sono usati come strumenti magici o propiziatori che possono scandire i passi di danza; il danzatore li può portare appesi alle caviglie alle braccia al collo o alla vita.
Sonagli di zucca, legno, vimini, argilla e metallo, come detto sono tuttora usati in molti riti sciamanici, il cui suono penetrante può far cadere in trance lo sciamano ed i partecipanti.


Il caxixi

Voir la pièce jointe 13938 è uno strumento a scuotimento attualmente in uso in Africa e Brasile; costituito da zucche o cestini di vimini intrecciati a mano, con la parte superiore attorcigliata e delimitata da un manico arcuato; la parte inferiore è chiusa da un dischetto di zucca essiccata; all'interno vengono inseriti semi sassolini e piccole conchiglie. Viene utilizzato per richiamare gli spiriti buoni e scacciare quelli malvagi.


Il tamburo

Voir la pièce jointe 13940
Il prototipo del tamburo è rappresentato da una pelle tesa sulle gambe del suonatore o su di una buca praticata nel terreno. Poi divenne uno strumento a percussione che secondo la terminologia corretta indica un dispositivo nel quale il suono viene prodotto da una membrana tesa su una cornice oppure su un corpo vuoto (ma anche riempito di sassolini e conchiglie), dapprima percosso con le mani nude poi con l'uso di mazzuoli e bacchette.
Sono usati in particolari cerimonie o riti religiosi per entrare in trance.

Il tamburo a fessura è un tronco d'albero (lungo 6 metri e largo da 1,80 a 2,10), messo a traverso d'una buca scavata in terra e quindi percosso con i piedi dai suonatori che vi si stanno ritti sopra. Man mano si rimpicciolirono. Attualmente si trovano vari esemplari in Brasile Nuova Guinea ed Etiopia.

Il tamburo a clessidra è uno strumento portatile con una strozzatura centrale.


Voir la pièce jointe 13941
ai tamburi ritenuti sacri in Africa viene quotidianamente offerto del latte.



Gli uomini primitivi ritenevano che per il naso passasse il soffio di vita.
Ossi d'aquila venivano usati come megafoni e trombe, e imboccati semitrasversalmente, come ad esempio succede per i flauti, ottenevano suoni limpidi e cristallini, fluttuanti proprio come il volo di un'aquila.
Questi flauti nizialmente avevano una sola nota, più tardi vennero fatti i diversi buchi in cui posare le dita per crearne altre;
Nei flauti nasali in canna di bambù ancora diffusi tra le zone dell'Oceano Pacifico l'aria viene appunto emessa con una narice anziché con la bocca, mentre l'altra narice viene chiusa con del tabacco della stoffa o con una mano.

Sulla nascita dei flauti nelle varie culture mondiali: http://www.shan-newspaper.com/web/tradizioni-celtiche/480.html

...

Gli xilofoni sono strumenti idiofoni a percussione (quelli il cui suono è prodotto con la vibrazione del corpo stesso dello strumento), costituiti da una serie ordinata in tavolette in legno percosse con bacchette o mazzuoli. Il tipo più semplice è lo xilofono da gamba in cui il sonatore sta seduto a terra con due o tre pezzi di legno non dirozzati, appoggiati sulle cosce e percosse con due mazzuoli; le tavole sono appoggiate -e non fissate- su due tronchi paralleli. in seguito vennero fissate o appoggiate ad un telaio.


Nel Meseolitico e Neolitico abbiamo le prime trombe: conchiglie, corna di antilope, zanne di elefante, rami scavati o grosse canne, dentro cui il sonatore cantava o urlava imitando tuoni e muggiti, distorcendo la propria voce per spaventare gli spiriti maligni, accompagnare funerali ed altri riti celebrativi. Alcune conchiglie vengono decorate, altre lasciate nel loro stato originario.


Gli archi musicali derivano dall'arco dei cacciatori, che una volta udito il suono furono indotti a usarlo come strumento musicale. Sono la forma più primitiva degli strumenti a corda. Potevano essere suonati anche con la bocca, tenendo dentro questa una sua estremità e pizzicando poi la corda con le dita.
Il berimbau ad esempio è un arco musicale del Nord-Est brasiliano, lungo da 1,3 a 1,6 metri, ha una zucca secca e cava al quale è stata realizzata un'apertura e fissata all'arco di legno che funge da cassa di risonanza. Dallo scorso secolo è utilizzato nella lotta acrobatica della capoeira.

Il lur è uno strumento a fiato di bronzo diffuso tra i popoli nordici dal XII al VI sec. a.C.; era un corno a forma di "S" con un tubo lungo ritorto e conico che terminava con un disco ornato intorno all'apertura [assomiglia ad un fungo]; è l'unica testimonianza giunta fino a noi della cultura musicale dei popoli antichi Nord-europei.

lur-small.jpg

A destra, un lur


La lira: cassa di risonanza originariamente costituita da un guscio di tartaruga sul quale era tesa una pelle bovina; da questa cassa partivano due bracci incurvati di corna di gazzella che reggevano un sostegno trasversale, in osso o avorio; le corde -da tre a sette- erano generalmente di budello ritorto di montone, ma potevano anche essere fatte con tendini di animali o corde intrecciate di canapa. In Grecia accompagnavano la lettura di poesie; i pitagorici videro in essa Apollo, il dio dell'Armonia Cosmica, il Sole. Era usata anche in Africa

Il rebab: strumento ad arco primitivo cordofono a due o sei corde, scavato in un unico pezzo di legno, di forma tozza ed oblunga, o ricavato da una noce di cocco, coperto da una membrana di pelle. I paesi di diffusione furono Afghanistan, tra gli arabi del Nord-Africa, e nel bacino mediterraneo; da questo strumento nacquero il violino, l'arpa e la cetra.


Molte grazie e buona musica :rock:

*http://www.psychonaut.com/notizie-e-articoli/52397-ayahuasca-la-leggenda-del-primo-icaro.html



fonti:
http://www.coraliunite.it/Appunti/Storia_della_musica/Antichita_e_medioevo.pdf
Berimbau - Wikipedia
Strumentario Sonoro preistoria
Caxixi - Wikipedia
Musica preistorica - Wikipedia
Storia degli strumenti musicali, dalla preistoria ai giorni nostri.
http://stintinomusic.it/onewebmedia/musica preistorica.pdf
I suoni della preistoria - La ricerca -
https://www.google.it/url?sa=t&rct=...yu6_C4Q_Q-iQa5H575tx_kQ&bvm=bv.63808443,d.bGQ
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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Abej^a G.

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Voir la pièce jointe 14355

Pitture della Grotta dei Borbon, Repubblica Dominicana, forse XIV secolo d.C. Vi si riconosce il soggetto del rituale di inalazione della polvere allucinogena della cohoba mediante l'uso di lunghe canne fungenti da inalatori (da Pagan Perdomo 1978 )
 

Abej^a G.

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Abej^a G. a dit:


Mi può spiegare meglio che cosa è lo stato alterato di coscienza e quale è la sua relazione con il suono del tamburo?



Da studi fatti, anche recentemente, si è visto che lo stato alterato di coscienza è caratterizzato dall’emissione di particolari onde cerebrali, chiamate onde teta. Gli studi neurologici classificano quattro tipi di onde elettromagnetiche, rilevabili dall’elettroencefalogramma: le onde alfa, beta, teta e delta.

Andiamo per ordine. Le onde beta sono tipiche dello stato di veglia attiva, stanno in un intervallo di frequenza di 15-40 Hertz (cicli al secondo).

Le onde alfa sono invece tipiche di uno stato di rilassamento attivo, quando per esempio stiamo camminando rilassati nel giardino, oppure il rilassamento che avviene dopo avere finito un lavoro importante, o una meditazione profonda. Le onde alfa sono nell’intervallo di 9-15 Hertz.

Nell’intervallo dei 5-9 Hertz ci sono le onde teta. Si è visto che queste sono caratteristiche degli stati di sogno ad occhi aperti, di massima immaginazione e creatività oppure di meditazione profonda e di sogno lucido. Nello stato alterato di coscienza del viaggio sciamanico si forma questo tipo di frequenza. Le onde delta sono invece tipiche del sonno profondo e dello stato di coma.

Il suono del tamburo, battuto a 240-300 colpi al minuto, attraversando i nervi acustici che sono direttamente connessi con le parti più profonde del cervello, porta in risonanza l’emissione elettromagnetica cerebrale a quella frequenza, che è anche la frequenza delle onde teta.

Perciò, dopo qualche minuto la coscienza entra in uno stato di meditazione profonda, dove le fantasie, l’immaginazione prende il sopravvento ai pensieri comuni, quotidiani e personali dello stato di veglia. In questo stadio si possono avere le esperienze del viaggio sciamanico.


(sulle onde teta:

Sonno profondo. Il cervello vibra molto lentamente. Livello "theta" (circa 4-7 volte al secondo). Livello molto profondo di meditazione con profonda connessione con tutto l'Universo, calma e pace profonda ed assoluta, è il livello dell'estasi mistica, il livello delle guarigioni miracolose. In theta la connessione è molto profonda e si possono incontrare emozioni molto profonde. Si dice che i Kahuna hawaiani entrando in theta potevano camminare sulla lava bollente.)
 

Abej^a G.

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Nel 1995 in Slovenia, nella Grotta di Divje babe I, venne ritrovato un oggetto molto particolare e controverso: in un livello riferibile a Homo neanderthalensis gli archeologi rinvennero un femore di un giovane orso delle caverne (Ursus speleus, una specie ora estinta) con due fori completi.

L’osso venne interpretato come un "flauto" neandertaliano.

Il reperto è stato recentemente studiato con il supporto di analisi archeometriche. I ricercatori hanno sottoposto il "flauto" ad una microtomografia computerizzata a raggi X (nella foto), una tecnica di indagine ad alta risoluzione che permette di riprodurre sezioni ed elaborazioni tridimensionali di un oggetto. Grazie a questo strumento i ricercatori hanno scoperto che in origine i fori erano quattro e che molto probabilmente furono fatti con uno strumento appuntito in osso o in pietra.

Voir la pièce jointe 14689

Il cosiddetto "flauto" di Divje babe I è stato scoperto nell'omonima grotta slovena, all'interno di uno strato archeologico ricco di strumenti in selce di tipo musteriano riferibili alla cultura di Homo neandertalensis. Il "flauto" è un frammento di femore sinistro di un giovane Ursus speleus.

Secondo gli studiosi l’oggetto era anche stato sottoposto a una sorta di preparazione prima di venire forato. Un sottile strato di osso sarebbe stato rimosso in corrispondenza di un foro, al fine di rendere piatta la superficie e facilitare la perforazione.

Voir la pièce jointe 14690

I ricercatori si sono chiesti se questo ipotetico “flauto” potesse suonare veramente. Hanno allora prodotto una copia identica del reperto usando il femore di un giovane orso. Secondo gli studiosi questo “strumento musicale” riesce a raggiungere due ottave e mezzo in una scala di 12 tonalità. I ricercatori scrivono nel loro articolo che soffiando con forza, con questa riproduzione del flauto preistorico si possono eseguire legati, staccati, frullati, e addirittura sequenze melodiche dal più basso al più alto grado: “Le capacità dinamiche musicali variano quindi dal piano al forte, come in un moderno strumento a fiato”.

Voir la pièce jointe 14691

L'arte del Neandertal
Illustrazione di Mauro Cutrona
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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e poi si fa un balzo di 40000 anni:

Hang Playing Hedge Monkeys - YouTube

Voir la pièce jointe 14826


Lo hang è composto da due semisfere appiattite in acciaio temperato che, unite, gli conferiscono la tipica forma lenticolare. Ha un diametro di 53 cm ed un'altezza di 24 cm. Nella parte superiore troviamo una protuberanza centrale e sette piccole cavità laterali, la parte inferiore è liscia con un'apertura al centro.

Viene suonato con il polso, il palmo e le dita delle mani. La parola hang, nel dialetto di Berna, indica la mano.
Il suono è metallico ma, rispetto allo steel pan, risulta essere più caldo e leggero. Generalmente viene suonato tenendolo appoggiato sulle ginocchia, talvolta può anche essere utilizzato un supporto.


Lo hang è il frutto dell'esperienza e della ricerca di due artigiani di Berna, Felix Rohner e Sabina Schärer, che già negli anni novanta producevano steelpan e studiavano le percussioni etniche di varie parti del mondo. Nel 2000 hanno messo a punto il primo modello di hang, presentato l'anno successivo alla fiera musicale di Francoforte.
Nel corso degli anni si sono succedute almeno tre "generazioni" di strumenti, che hanno apportato numerose modifiche rispetto ai primi modelli.
 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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Ho un amico intrippatissimo con l'hang e apparentemente non e' semplice oridnarla.
[YOUTUBE]xk3BvNLeNgw[/YOUTUBE]
 

TodosAnti

Elfe Mécanique
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Ho avuto la fortuna di sentire suonare l'Hang di persona recentemente, veramente celestiale.. Le vibrazioni e i suoni che ne escono sembra quasi ti entrino dentro. Terapeutico per l'anima!
 

0rion

Elfe Mécanique
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Bellissimo l'hang :+1:
Da quanto sò ora sono fuori produzione
 

innervisions

Elfe Mécanique
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Monad a dit:
Ho un amico intrippatissimo con l'hang e apparentemente non e' semplice oridnarla.
[YOUTUBE]xk3BvNLeNgw[/YOUTUBE]
Loro sono geniali, davvero bravissimi!
Il mio preferito, però, resta questo assolo:
 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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C'e' un qualche meccanismo strano per ordinarle... Il mio amico ha chiamato per anni quelli che la producono, e' andato addirittura in Svizzera a trovarli, ma non e' mai riuscito a comprarla.

innervisions, si bellissimo!!
 

Abej^a G.

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Voir la pièce jointe 15738
L’espressione pittorica della forma più antica che si ricordi dello sciamanesimo

http://www.shan-newspaper.com/web/sciamanesimo/1025-il-tamburo-dello-sciamano.html


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Uno sciamano con le corna di cervo


quindi ancora il tamburo:


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Presso i Samoiedi l’iniziazione vera e propria comincia con l’apprendimento del tamburo. Il suo ritmo ripetuto mette l’anima in contatto con gli spiriti. Noi diremmo che sposta le frequenze della mente in fase alfa.
Questa credenza e’ diffusa in tutto il mondo sciamanico.
La mente emana onde. La musica e’ un’onda. La situazione di trance o estasi dello sciamano e’ una modificazione di onde mentali, che viene facilitata da strumenti particolari. Il tamburo e’ lo strumento sciamanico per eccellenza ed e’ chiamato ‘il cavallo dello sciamano’ o ‘barca’, o ‘arcobaleno’ o ‘arco’ perche’ lancia l’anima al di la’ dell’oceano che separa i mondi.
Si possono realizzare meditazioni usando il tamburo. Tutte le percussioni attivano i chakra bassi, legati alla terra e danno molta forza perche’ ci collegano con Madre Terra e le sue energie. In genere parliamo solitamente dei chakra cominciando da quello alla base della spina dorsale, ma i chakra sono molti di piu’ che 7 o 9.

siberia13.jpg

Tamburo Altai


l corpo e’ la nostra base, la nostra sicurezza, i chakra cominciano sotto le piante dei piedi e gli uomini primitivi si attivavano da li’. Il suono delle percussioni stimola danze in cui si battono con forza i piedi a terra e questo stimola un punto sotto la pianta che energizza la persona e attiva la sua forza di resistenza. Questo tipo di danza e’ sempre utile in casi di depressione, debolezza psichica o ansia in cui si abbassa il sistema immunitario.
Il tamburo, suonato rapidamente e in modo iterativo, scardina poi le funzioni mentali, altera la mente fino a portarla all’estasi, alla trance, alla visione, ma lo fa collegandosi alla terra. Anche in radioestesia c’e’ chi si ricarica alzando il palmo della mano sinistra verso il cielo e chi lo fa voltandolo verso la terra.
Il tamburo e’ un suono primordiale che evoca il ritmo dell’universo, connesso al primo suono che sentiamo nel seno della madre e che e’ il suo cuore, un suono forte e rassicurante. Il suono del tamburo si connette al battito del sangue, al ritmo del respiro, alla vibrazione piu’ profonda e primordiale.
In India, come in Cina, in Africa, nelle Americhe o in Siberia… lo sciamano usa il tamburo. Il suo suono ripetuto e monotono fa fuoruscire il pensiero dal campo della coscienza vigile e apre la mente all’estasi.
Il tamburo e’ il cavallo che solca i cieli, e’ la barca spirituale che trasporta dal mondo visibile a quello invisibile.
I Celti costruivano il tamburo con un ramo simbolico dell’Albero Cosmico, l’Albero che reggeva il mondo.
Col tamburo si evoca l’animale totemico, cioe’ il capostipite della tribu’, quello da cui la tribu’ attinge energia, per questo spesso il tamburo e’ fatto di pelle di animale, renna, cavallo, pescecane…

foto-di-martino-nicoletti.jpg

sciamano del Nepal


Nel mondo antico non era molto chiaro il rapporto tra padre e figlio, ne’ quello tra accoppiamento e figli, mentre era ovvio il rapporto tra madre e figlio, per cui le prime famiglie erano matrilineari. Poteva cosi’ avvenire che, durante la gravidanza, la donna sognasse un animale. Poiche’ nella concezione spiritistica ogni animale corrispondeva a una divinita’, si creava la connessione tra l’animale del sogno e il nuovo nato, come se esso fosse il vero padre. Un gruppo etnico poteva considerarsi figlio dell’animale-dio e dunque con veti e culti che si riferivano ad esso. Il totemismo e’ appunto un sistema di discendenze che si fanno derivare da un animale totem.
L’animale totem e’ il progenitore, l’antenato del gruppo e il suo protettore. I suoi discendenti non lo uccideranno e non mangeranno le sue carni.
Ogni gruppo tribale si distingueva per l’animale totem. L’iniziato pensava, durante cerimonie particolari, di incontrarlo e averne predizioni o insegnamenti, o di immedesimarsi nei suoi poteri.
Il totem puo’ anche essere una pianta.
Freud uso’ il simbolismo dell’animale totem per spiegare il rapporto del figlio col padre e il possibile complesso paterno.
Determinate feste possono terminare proprio col pasto totemico, in esse si mangia il corpo e il sangue del padre, cioe’ dell’animale totemico, per entrare in comunione con lui (vedi cultura Maia). Questo concetto, che e’ molto antico, passera’ poi a culti piu’ recenti, come il cristianesimo. Ma il rito dell’ostia e della comunione col Padre esisteva gia’ nel centro America nei riti in cui si celebrava Maia, la Madre Terra e se ne mangiava il corpo come pane. Con tale rito il fedele si fondevs con la sua figura archetipale. La Comunione nasce da li’.

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sciamano dongba con pelle di pavone


L’iconografia del tamburo e’ dominata dai simboli del viaggio che avviene per rottura del livello ordinario e sono: l’arcobaleno, l’Albero del Mondo, la Luna, il Sole, il ponte, il serpente…
Cavalcando il suono, lo sciamano vola attraverso gli otto cieli, o livelli di consapevolezza, per questo il cavallo di Odino ha otto piedi (e’ Ottopode) o il cervo blu, simbolo del volo dell’anima, ha 8 rami nelle corna.
In questo viaggio l’anima incontrera’ spiriti maligni ma il suono del tamburo li caccera’ con la ‘magia del rumore’.
Gli Yurak della tundra lo chiamano l’‘arco che canta’.
Il tamburo stimola la danza che e’ anch’essa strumento di trance.
In Manciuria lo sciamano stesso e’ detto samarambi, ‘vibrazione danzante’.
Il battito eccita l’energia spirituale e la fa uscire dal corpo, la fa incontrare con lo spirito di un animale archetipico, in quale manifesta la sua energia primaria fondamentale, oppure trasforma lo sciamano nell’animale, cosi’ che egli potra’ sviluppare poteri extranormali: leggere il pensiero, fare viaggi astrali, vedere cose lontane, avere predizioni…


http://masadaweb.org/2009/06/02/mas...cati-di-coscienza-sciamanesimo-parte-seconda/
 

Abej^a G.

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Abej^a G.

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essì! a proposito delle onde teta di cui sopra, in aggiunta:

Perché Mozart, Verdi, Pink Floyd e altri usavano la frequenza di 432Hz? ~ Dionidream


432-Hz-Power.jpg



8Hz è il “battito” fondamentale del pianeta, noto come “risonanza fondamentale di cavità Schumann”;
8 Hz è la frequenza su cui opera la molecola del DMT, una sostanza allucinogena prodotta dalla nostra ghiandola pineale;
8 Hz sono la frequenza di replicazione del DNA umano e 8 Hz sono anche il ritmo delle onde Alfa del cervello nella quale i nostri “processori paralleli”, o bi-emisferi cerebrali, sono sincronizzati per lavorare insieme;
Dalle leggi di Keplero si sa che l’arrangiamento planetario del nostro sistema solare segue la scala di sintonia DO a 256 Hz, e questi ultimi sono persino un’ottava all’interno del Frattale Triangolare di Sierpinski.
 

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8Hz è il “battito” fondamentale del pianeta, noto come “risonanza fondamentale di cavità Schumann”;
8 Hz è la frequenza su cui opera la molecola del DMT, una sostanza allucinogena prodotta dalla nostra ghiandola pineale;
8 Hz sono la frequenza di replicazione del DNA umano e 8 Hz sono anche il ritmo delle onde Alfa del cervello nella quale i nostri “processori paralleli”, o bi-emisferi cerebrali, sono sincronizzati per lavorare insieme;
Dalle leggi di Keplero si sa che l’arrangiamento planetario del nostro sistema solare segue la scala di sintonia DO a 256 Hz, e questi ultimi sono persino un’ottava all’interno del Frattale Triangolare di Sierpinski.
Non per fare il rompi palle scettico, ma vorrei sapere su cosa si basano queste leggi? Questo linguagio pseudo scientifico new age mi infastidisce proprio.
 

Abej^a G.

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Sono un fricchettone che odia i suoi simili :)
 

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