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Una presina di tabacco scaccia demoni e raffreddori

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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Nel 1560 Jean Nicot de Villamain, ambasciatore di Francia in Portogallo, inviò semi di tabacco a Francesco II e a Caterina de’ Medici, vantandone le proprietà terapeutiche e facendone diffondere in breve tempo la coltivazione. In suo onore, si chiamò la specie Herba nicotiana, ribattezzata scientificamente da Linneo Nicotiana tabacum. Ma questa pianta era già impiegata presso antiche popolazioni andine, i Maya e le tribù indiane dell’America settentrionale come eccitante, narcotico, afrodisiaco, decongestionante, o ancora a scopo scaramantico secondo le intenzioni dello stregone di turno. Il rapé infatti (una presina di polvere di tabacco essiccato) veniva soffiato dal medico stregone nelle narici del paziente per procurargli uno stato di stordimento, quasi di narcosi, ma anche con intento propiziatorio, nella convinzione che l’aroma della Nicotiana facesse fuggire gli spiriti del male, demonio compreso, che notoriamente non amano gli aromi intensi.


Nicotiana-tabacum.jpg



L’usanza di inalare tabacco si diffuse anche in Europa dove la “presina”, tanto di moda sino alla fine dell’Ottocento, era ritenuta efficace – e con ragione – contro la congestione delle fosse nasali e il mal di capo provocati da malattie da raffreddamento. Oggi sopravvive solo in qualche zona del continente americano e dell’Europa centro-settentrionale, mentre nel Messico è tuttora viva l’abitudine di masticare foglie di tabacco mescolate a calce, in una miscela chiamata tenex yetl. L’impasto si tiene fra la guancia e la gengiva lasciando che la saliva lo impregni sino al liberare una sostanza alcaloide dagli effetti simili a quelli della coca peruviana. Con questo accorgimento, gli indigeni possono sopportare fatiche pesantissime senza mangiare e bere per diverse ore.

Una recentissima scoperta effettuata dal professor Giorgio Re durante una spedizione nella foresta pluviale amazzonica ha stabilito che gli indios Yanomami non soffrono di carie e di altri disturbi dentali proprio perché sin dalla prima infanzia succhiano un rotolo di foglie di tabacco impastato con cenere di legna. A parte questi meriti in campo odontoiatrico, al tabacco vengono attribuite molte altre proprietà terapeutiche. In particolare, i curanderos messicani usavano e usano le foglie di questa pianta per disinfettare le ferite e cicatrizzare le piaghe, mentre fanno masticare Nicotiana tabacum a scopo antisettico, soprattutto contro le infezioni intestinali e polmonari.

Un’altra utilizzazione abbastanza diffusa anche in Europa, oltre che in America e Africa, consiste nel mettere a bagno le foglie della Nicotiana in acquavite o in altra bevanda alcolica, per applicarle quindi sugli arti dolenti in seguito a distorsioni e per curare dolori reumatici, nevralgie e lombaggini. In Friuli, per far dormire i lattanti si usava, fino al secolo scorso, porre sul loro ombelico un pizzico di tabacco sbriciolato o una presina di polvere da fiuto. Sempre nella stessa zona, per affrettare e facilitare il parto si ricorreva all’azione delle foglie di tabacco immerse prima in acqua bollente e poi poste a guisa di impacco sul ventre della futura madre. In tutta Europa, del resto, sino all’inizio dell’ottocento, si riteneva che fumare, masticare o fiutare tabacco rappresentasse l’antidoto più sicuro contro la peste. Nel Polesine si credeva che soffiando fumo di sigaro o di pipa in faccia ai bambini affetti da vermi intestinali, si potesse liberarli dai parassiti. Questa usanza si ripete con le stesse intenzioni nell’America del sud e in qualche zona dell’Australia.

Tutto sommato, bisogna convenire che l’uso della Nicotiana legato alle pratiche scaramantico – terapeutiche delle etnie non industrializzate è da considerare meno dannoso dell’uso più comune che si fa oggi del tabacco, sotto forma di sigaretta. Insomma, quasi un invito a ritornare alla “presina” di buona memoria.


http://www.gruppodellerbario.it/UNA_PRESINA_DI_TABACCO.htm
(la foto è tratta da Lapshin.org)
http://www.psychonaut.com/piante/49320-le-mie-3.html
http://www.psychonaut.com/piante/46886-progetti-per-questa-stagione-2.html
http://www.psychonaut.com/il-baretto/49322-il-codice-di-dresda.html


Nicotiana Rustica:
Hamsadana a dit:
Quando tutte le persone nella sala hanno finito di allestire il proprio spazio con coperte e cuscini (nel migliore dei casi), lo sciamano, “prepara se stesso” fumando un sigaro di mapacho per poi soffiare il fumo sul proprio corpo, sui propri oggetti rituali, sugli strumenti musicali ed infine,dentro la bottiglia con l'infuso per tre volte, dopodichè, chiuso il tappo, la capovolgeri petutamente affinchè il fumo possa ben amalgamarsi con il liquido. L'uso del tabacco ha la funzione sia di purificazione, sia di offerta agli Spiriti del mondo invisibile, realtà extra-ordinaria,in cui di lì a poco, lo sciamano ne entrerà in contatto.

...

lo sciamano può ricorrere:-alla chupada → lo sciamano “succhia” via il male attraverso un'aspirazione boccale sul corpo del paziente;-alla soplada → lo sciamano soffia del fumo di tabacco su corpo del soggetto, o al vertice del cranio: può effettuarsi anche spruzzando dell'acqua di colonia (Agua Florida, in genere) dalla bocca o nebulizzando il corpo sia dei partecipanti che di se stesso, al fine di pulire, purificare e scacciare eventuali negatività e proteggere dal disordine e dal disequilibrio;

http://www.psychonaut.com/notizie-a...rituale-di-ayahuasca-vivere-la-cerimonia.html


Gli “attrezzi” rituali presenti durante le cerimonie sono, a parte la bottiglia con l’ayahuasca, il shacapa, un sonaglio ricavato dalle foglie di una graminacea che viene usato sia per la limpia (pulizia) iniziale dei partecipanti sia per accompagnare il canto degli icaros; di solito una bottiglia contenente cristalli di canfora sospesi in alcool; il tabacco ( mapacho - foglie di tabacco della specie Nicotiana rustica, un tabacco naturale che non ha nulla a che vedere con quello usato nelle sigarette di produzione industriale) fumato prima e durante la cerimonia; una piccola bottiglia di agua florida, un acqua profumata con erbe ed essenze che viene utilizzata anche in altre zone del Perù come nel Cusco

...

L’uso di fumare tabacco all’inizio di ogni cerimonia e utilizzare la fumigazione come procedura per la purificazione è abbastanza costante. Il tabacco fumato in tali circostanze, normalmente in una piccola pipa (cachimbo) è costituito solo da foglie sminuzzate di Nicotiana rustica, una qualità di tabacco autoctona, chiamata generalmente in sud America Mapacho, di per sé molto forte ed avente anch’esso delle proprietà enteogene.

http://www.ilcerchiosciamanico.it/a...asca-presso-gli-shipibo-di-luciano-silva.html

http://www.psychonaut.com/piante/53431-rape-amazonian-snuff.html
 
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