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Un anno dopo

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Introduzione

Mi trovo ad Eindhoven in Olanda, è l'11 Agosto 2014, sono circa a metà del viaggio in interrail per l'Europa che finora è stato molto bello ed avventuroso, ma anche parecchio stressante e faticoso.
Le mie condizioni fisiche non sono delle migliori; ho spinto troppo oltre il limite il mio corpo (camminare ore ed ore con un zaino di 17-18 kg, dormire poco) ed ora ho dei dolori problemi a sollevare la gamba, oltre ad essere stanco.
La notte del 10 è la più fredda che ho incontrato e la passo in stazione; mi sistemo nella parte esterna e dopo l'ultimo treno trovo rifugio sotto una tettoia sprovvista di panchina; ne ho tappato le fessure in basso con zaino, bottiglie d'acqua,scarpe e varie per attenuare il vento tagliente ed incessante. Mi infilo dentro al sacco a pelo, con felpa e calzini pesanti (di solito ci dormo a mezze maniche).
La notte passa senza problemi, a parte vari risvegli; la mattina mi danno un "dolce" risveglio degli addetti alla stazione, che mi svegliano e mi dicono di sloggiare, perchè ricominciano i treni. Gli sorrido e gli dicono che possono anche andare (rimanevano lì a controllare), perchè appena faccio lo zaino vado via.
Per oggi ho prenotato un hotel, già da casa, in modo da avere una stanza singola.
Esco dalla stazione, stà sorgendo or ora il sole; mi sposto in modo da andarlo a vedere; è uno spettacolo bellissimo; faccio la pratica di Yoga mattutina guardando il sole alzarsi.
Putroppo il cellulare mi si è scaricato e non posso vedere la mappa che avevo scaricato.
Giro un po' la cttà, anche in cerca di un supermercato. Il centro, come ho visto anche ieri prima di ritornare in stazione, è parecchio moderno e non mi inspira molto.
Cammino parecchio verso sud; sorpasso un fiume ed arrivo nei pressi di un museo; mi fermo nel giardino: è molto colorato e curato; scrivo...
C'è un giardiniere; gli chiedo indicazioni; è gentilissimo e mi scrive anche l'indirizzo di un supermercato che pensa sia aperto. Lo raggiungo, è aperto; faccio spesa con particolare attenzione ai pasti: compro per lo più verdura e frutta.
Da lì esco e girando un po' cerco l'hotel; una tizia in bici, che mi vede un po' sperduto, mi dà una mano; seguendo le sue indicazioni raggiungo l'hotel; ma è ancora troppo presto per il check-in; gli lascio però lo zaino grande e mi dirigo in cerca dello smartshop.
Riarrivo alla stazione e faccio una foto con la macchina fotografica alla mappa della città, mi oriento con questa.
Trovo lo smartshop, ma apre a l'una; rivado all'hotel e arrivo preciso alle 11 per il check-in senza sapere l'ora; salgo nella mia stanza e mi faccio anche dare una mappa della città.
Non sono qui per fare il turista; vedo sulla mappa un percorso "must see", vedo velocemente le cose dalla parte che mi mancava; c'è qualche cosa di più interessante, ma niente che mi colpisca più di tanto.
Mi fermo in un piacevole giardino affacciato su un fiumiciattolo; cucino prima il misto di verdure con il fornelletto ad alcool; arriva un adolescente incurioisto dall'attrezzatura; mentre mi stò già pregustando il pranzo mi parla di quando è finito in coma e l'hanno ritrovato sotto il ponte affianco a noi e che quando l'hanno recuperato gli hanno tirato fuori un insetto o qualcosa del genere dal suo pene.
Si allontana all'arrivo degli amici e si piazzano più in là.
Mangio la pasta con le verdure, uno yogurt, un cetriolo e ancora un po' di misto di verdure, ma non ne posso più (erano 400 g) e ne faccio un panino.
Vado alla smartshop (già avevo appurato che avesse ciò che cercavo); ci sono degli italiani, che hanno comprato varie cose; ci parlo ; compro 10g di fohlie secche di Salvia Divinorum.
Torno all'ostello e comincio la preparazione.
Mi faccio una doccia, ma l'acqua calda và a tratti, come anche il wi-fi; ci metto parecchio con l'organizzazione per i prossimi giorni; mi dedico per molto a scrivere le richieste di couchsurfing per quando andrò a Tolosa ed intanto prenoto l'ostello per la prima notte.
La Francia è problematica per i treni con il biglietto interrail e ho intenzione di farmela in meno tempo possibile o non passarci; pianifico di passare per la Svizzera, ma poi decido per le ?14? ore di treno verso Lione (in realtà poi mi fermerò a Parigi). Intanto ho fatto merenda con varia frutta; ho intensione di digiunare a cena.
Nel frattempo si è fatta sera; non ho il tempodi rileggere le informazioni sulla Salvia.
Medito per un po'; purtroppo non per tutto il tempo che speravo; poi dormo per un quarto d'ora, perchè sono molto stanco; finisco di sistemare la camera...
 

JOLLY

Alpiniste Kundalini
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21 Juin 2014
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bello! ma non ho capito di che si tratta...è un report su cosa esattamente?


Come è che il tizio era finito in coma?
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Sii paziente e capirai :D

Ah boh, non lo sapeva nemmeno lui ahahah! Era un tipo stramibissimo; pensava che io fossi una spece di fuggitivo e mi diceva che conosceva qualcuno che mi poteva rimediare dei documenti falsi.


Un sogno


Per correttezza lo riporto intero, perchè un sogno molto denso di significati per me; per i prigri metto la parte rigurdante la psiconautica in "Italic".

È la notte fra il 3 ed il 4 Giugno:

...stò andando all'esame di Automatica; entro in un edificio; sono in una sala con vari posti a sedere intorno a dei tavolini; esco perchè ho scordato qualcosa; sono scalzo; non mi importa di quello che può pensarne la gente; ritorno evitando le pozze d'acqua; vado a recuperare le scarpe che avevo lasciato sotto una sedia; una ragazza seduta a quel tavolo mi dice se mi voglio unire a loro; con entusiasmo rispondo affermativamente; mi fa posto affianco a lei su un divanetto; a destra ho un'altra ragazza; intanto avevo visto che c'era una festa, dove era presente anche F. ( è un mio amico, molto caro, con cui parlo di temi spirituali e anche di psiconautica); capisco che è il suo compleanno; i dread li ha colorati di verde; la ragazza poggia qualcosa sull'angolo a destra del tavolo; si sfila anche il reggiseno; è nero; lo posa lì; si piega in avanti; il seno tocca il dorso della mia mano che è stesa più in là su di lei; penso che sia interessata a me; giro la mano e le tocco il seno con il palmo; se ne và via; l'altra ragazza rimane; mettono un video di F.: è più piccolo, ma ha un sorrisone; nel video sono all'aperto, su ruderi medievali; F. gira intorno ad una colonna, la telecamenra lo segue..madre..ci sono dei gradoni a destra della colonna; F. casca lì e si rigira; continua a cadere e si ferma; ride... la madre è arrivata al limite; stà seduta su dei gradoni che sono dopo l'angolo che è a sinistra della colonna; stà raccogliendo dei sassi; è completamente in ciò che fa; F. e il padre le stanno vicino; ci sono anch'io con loro, mi chiedo che cosa ci faccio...
continuiamo; è notte; c'è un percorso a sinistra del "corridoio" delimitato da recinzioni in ferro; dobbiamo andare avanti; passo fra le recinzioni; sono strette e riesco ad andare in alto sfruttando la pressione che esercito sui lati; è un vicolo cieco; ma sono in alto e vado avanti scavalcando; qualcuno mi diceva che era pericoloso e di non farlo...
sono fuori sul prato; c'è altra gente; vedo la casetta: in legno, bassa; c'è una strada sterrata che vi arriva; viene dal fondo un camion; non accenna a rallentare; c'è gente davanti alla casa, che è poco visibile; si scanzano, ma è tardi per frenare; il camion si butta a sinistra sul prato dove più indietro ci sono anch'io...
sono dentro il basso edificio in legno; stanno facendo una specie di messa; esco dal lato destro della sala, su un corridoio; vado verso il retro; c'è una famigliola di cinesi seduta ad un piccolo tavolo all'angolo; decido di salutarli e gli dico "Buongiorno"; la madre alza fgli occhi per guardarmi; vedo che la struttura di un occhio è più schiacciata, mentre l'altro è normale; esco sul restro; la strada continua; c'è una leggera nebbiolina; mi ricordo che prima venivo sempre qui e che più in là è dove ci si andava ad "allenare"; continuo per il sentiero fra la nebbiolina;???varco qualcosa???...
cammino per la strada di una città; ci sono palazzi ai lati: sulla sinistra vedo un cimitero con del verde; scopro che è più vasto e che continua anche sull'altro lato della strada; cammino ancora cerco di capire dove sono; mi vorrei anche arrampicare in alto; raggiungo i piedi di una struttura in acciaio che curva andando più in là; mi sembra una base per un ponte; capisco che siamo dietro San Pietro; torno indietro; ho con me un pacchetto con della Salvia (o forse dopo?); sono sul lato sinistro della strada; delle macchine in fila mi passano affianco; sento dei tizi in macchina chiedere ad un'altro in strada delle informazioni sulla Salvia; poi anche un'altro in macchina chiede informazioni; penso quasi di tornare indietro a parlargli, ma non lo faccio; continuo a tornare indietro; ho in bocca della Salvia; mi chiedo perchè l'abbia già presa (così imprudentemente) senza prima prepararmi con la meditazione; immagino perchè fosse troppa e così ne avessi tolta un poco; sputo il boccone varie volte.. ?anello? e porta-cose: oggetto che si incastra e tiene ferme le cose; salgo la salita prima della casetta di legno; incontro P. (un ragazzo con problemi mentali che avevo in classe alle medie); è il guardiano; parlaimo; mi meto ad osservare i campi a destra; c'è M. (un amico di lunga data), mi guarda gli occhi e mi dice che ho le pupille molto dilatate; osserva il porta-cose...
vedo varie scene: persone perse nelle loro attività;?..? (parola che non capisco) sono in noi; sono di fronte ad una spiaggia di notte; una ragazza di colore si muove suadente verso di me; una voce mi dice del ?credenza? <<siamo ciò che raccontiamo agli altri>>; la ragazza mi bacia...
 

Magicinfinity

Elfe Mécanique
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11 Fev 2013
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Bello l'InterRail! Non so se ho capito, un sogno il secondo! Profondo comunque.
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Come avevo sognato l'esperienza è stata frettolosa e non ho potuto prepararmi quanto era necessario; è passato esattamente un anno da quando ho provato la Salvia l'ultima volta.


L'esperienza

Cominincio la cerimonia dopo mezzanotte, fuori c'è la luna piena; metto a mollo nel pentolino i 10 grammi di folgie secche di Salvia Divinorum; sistemo sveglie e quant'altro e la musica; faccio due cilindretti con le foglie, che arrotolo con le mani; con i quid arrotolati davanti sul vassoi-coperchio rimango un'altro po' in meditazione; ringrazio per l'esperienza che stò per avere e chiarifico alla Salvia le mie intenzioni.
Mi ero già lavato i denti, e il palato per bene. Sento "It's just a Ride", un estratto dello spettacolo di Bill Hicks.
Metto in bocca il primo quid e comincio a masticare; il sapore è molto amaro; per 10 minuti è tutto tranquillo; poi piano piano comincia a diventare strano, ma molto sottilmente: è tutto uguale eppure c'è qualcosa di diverso.
Il masticare diventa strambo, una parte di me decide di mettere la musica, che avevo pensato di lasciare solo per il secondo quid.
Parte alle cuffiette, l' "Aria sulla IV corda" di Bach; dietro a questo mondo se ne sovrappone un'altro, fatto di colori-pareti-forme; il tutto ondeggia al suono della musica.
Non sò quanto tempo dopo la musica finisce; guardo il telefono, mancono ancora 5 minuti a quando dovrò smettere di masticare.
Penso che saranno un eternità , leggermente preoccupato; poi penso che non devo pensarlo.
La bocca è difficile da controllare, o più che altro ciò che è diventata; è un'enorme anfratto che controllo in non sò che modo. Mastico e mastico, col succo che ormai è difficile da gestire; ne ingoio un po' (o forse dopo).
Suona la sveglia; la guardo e cerco di capire cosa significhi.
Percepisco come il tempo possa venire cambiato dalle nostre decisioni; col boccone in bocca dedecido di rinviarla e di scegliere questo futuro; a forza ingoio il boccone di Salvia, come avevo deciso precedentemente.
Ho la sensazione di rimanere strozzato, o più che altro qualcosa che rimanda a questo; bevo un bel po' d'acqua.
Sento che la parte sinistra di me stà sprofondando; girando lì la testa e guardando vedo che è tut ok. Sono sorpreso e in qualche modo mi sento onorato a non esser già svenuto.
Ho ancora l'altro quid, ma non ho le forze per mangiarlo, però se non lo faccio entro poco non lo farò più. Mi sdraio sul letto e tiro sù la copertina. Sprofondo: l'unico modo che ho per descriverlo è che ero dentro di me, come se fossi in una buca di un universo parallelo sovrapposto al nostro. C'è ancora una luce accesa, ma con gli occhi chiusi vedo i colori delle pareti. Il corpo è immobile e si prepara a dormire. Posso giocarci: muovere leggermente un piede, cambiare il ritmo del respiro senza perdere la visione. ) I ricordi sono confusi e non sò se riesco a farne un resoconto cronologico).
Suona il rinvio della sveglia dopo 25 minuti o forse avevo messo uan sveglia; mi pare passato molto di meno; mi "sveglio" dal mio stato (sono rimasto cosciente tutto il tempo).
Con un atto eroico prendo l'altro quid e metto sù l'Inverno di Vivaldi; entro ancora di più in profondità nello stato; non ricordo cosa è successo, ma mi sono messo con la schiena appoggiata alla ringhiera del letto.
La musica è colore, la musica è forma. I miei occhi vedono. Finisce la canzone; decido di aspettare pochi minuti per masticarlo almeno per 10.
Arriva l'ora, non ce la faccio più e lo sputo sul vassoio; bevo, bevo e bevo.
Non ricordo se ora o prima, quando mi metto sdraiato cerco di rimanere comunque cosciente; ho dei pensieri; ma da dove arrivano i pensieri? Cerco di identificare un punto nello scenario in cui mi ritrovo, ma non ci riesco; mi sposto idealmente al centro del mio "corpo" (la buca nell'universo parallelo), verso il IV chakra; mi concentro sul respiro, per rimanere vigile.
Mi alzo, sono completamente cosciente, so chi sono e dove sono; ma dura poco.
Non ricordo quando, cosciente del mio corpo, ma osservandolo agire,mi lascio rotolare giù dal letto. Sento nell'altro livello di realtà la presenza di 4 entità; sono una specie di famiglia. con uno sforzo titanico affero il quid e lo ingoio. Bevo molta acqua. Le entità mi osservano, e comunicano fra di loro; da quanto intuisco apprezzano il mio sforzo..
Da sdraiato chiedo il permesso di visitare la Regina; sono in uno stato di sogno-altra realtà ad occhi chiusi. Devo mettere la sveglia perchè voglio ricordare che cosa succede, ma non riesco bene a comprendere il concetto di tempo; l'altra dimensione mi attrae e guardando il telefono non riesco a capire cosa devo fare; non riconosco i simboli; sfoglio le icone con uno sforzo enorme per non crollare; mi sembra di aver trovato l'icona giusta; è lei!
?Piazzo la sveglia alle 3?. Rimango cosciente, ma ricordo poco, sono troppo stanco quando suona e come con i sogni, quando la stanchezza si fa sentire, scordo.
Mi alzo varie volte durante la notte per andare al bagno; le prime volte ho di nuovo la sensazione che sia tutto normale ma che ci sia qualcosa di sottilmente diverso, come (permettetemi di rubare il termine) uno specchio senza cornice; il giorno dopo scopro di aver bevuto mezza bottiglia d'acqua.
 

psyco39

Holofractale de l'hypervérité
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16 Mai 2013
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Ho letto tutta l'esperienza e come amante della salvia ti faccio i miei complimenti. Soprattutto perché il quid posso solo immaginare quanto sia impegnativo da masticare e ingoiare, e farlo due volte ci vuole un bello sforzo.
Sai cosa, tu hai più o meno organizzato tutto, cioè con orari di masticazione ecc...ho visto che cmq hai cercato di tenere nell-esperienza il fattore "tempo". Magari potevi lasciarti andare di più al viaggio senza pensare alle sveglie e a regolare le suonerie ;) invece hai scelto della bella musica per l'esperienza. Hai fatto tutto al buio la cerimonia?
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Ad un certo punto ho spento la luce, ma non saprei dire quando! Non avendo un sitter ho dovuto per forza tenere conto in qualche modo del fattore tempo.


Devo dire che l'esperienza in se non sarebbe stata male, ma putroppo la stanchezza e le preoccupazioni non mi hanno permesso di viverla al meglio. È successo quello che il sogno mi aveva già mostrato.
Per me è arrivato il momento di chiudere con le Sostanze, sento che devo dedicarmi seriamente alla meditazione, anche se non escludo che in futuro sotto la guida di qualcuno veramente esperto possa avere qualche altra esperienza.
Un grande saluto a tutti! :mrgreen: È stato un grande piacere conoscervi e discutere con voi! Mi farò comunque sentire qui e lì nel forum in discussioni che mi interessano!

Noi Uomini avanziamo a piedi,
con fatica e determinazione,
ognuno lungo il proprio Cammino,
c'è chi si perde, chi si ferma, chi si muove;
assumere le Sostanze è un giro in barca:
in acque calme o tempestose,
tra meraviglie o atrocità,
ma una volta giunta la barca a destinazione,
non ci resta che abbandonarla
e continuare il nostro Viaggio a piedi...

Buon Cammino..
 

MENE

Holofractale de l'hypervérité
Inscrit
14 Juil 2014
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1 916
bel testo davvero.

0rion a dit:
Noi Uomini avanziamo a piedi,
con fatica e determinazione,
ognuno lungo il proprio Cammino,
c'è chi si perde, chi si ferma, chi si muove;
assumere le Sostanze è un giro in barca:
in acque calme o tempestose,
tra meraviglie o atrocità,
ma una volta giunta la barca a destinazione,
non ci resta che abbandonarla
e continuare il nostro Viaggio a piedi...

condivido a pieno queste parole bellissime
 

psyco39

Holofractale de l'hypervérité
Inscrit
16 Mai 2013
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1 464
Bravo orion! Buona vita! Vienici cmq a trovare. Ciaoo ragazzo! ;)
 
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