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Tecniche di induzione del sogno lucido

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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Con la definizione di "sogno lucido" va intesa una condizione di consapevolezza del soggetto durante lo stato sognante, più che un riferimento al contenuto mentale, riportato posteriormente, di tale stato. In altre parole il sogno lucido pone in rilievo il momento in cui il sogno viene "prodotto" piuttosto che il momento in cui viene ricordato e analizzato e quindi il suo essere esperienza.


L'accesso ai sogni è infatti determinato inizialmente dal loro ricordo.


L'allenamento al ricordo del sogno sia in qualche modo anche un allenamento alla consapevolezza del sogno proviene dagli stessi sognatori lucidi, i quali riferiscono che tra le tecniche spontanee di induzione più comunemente utilizzate - per esempio la concentrazione e la meditazione prima dell'addormentamento - vi è anche quella di tenere un diario personale dei sogni



"Induzione mnemonica dei sogni lucidi" o MILD (Mnemonic Induction of Lucid Dreams): «la prossima volta che sognerò voglio ricordarmi di accorgermi di stare sognando»


Il procedimento consta di quattro fasi.
1. La prima è quella del risveglio spontaneo da un sogno, possibilmente durante le ultime ore di sonno (per lo più nella fase REM finale).
L'autore suggerisce, immediatamente dopo il risveglio, di ripensare varie volte al sogno fatto finché non lo si è definitivamente memorizzato.
2. Una seconda fase prevede che venga effettuata, mentre si è ancora aletto magari cercando di riprendere sonno, la verbalizzazione convinta della frase rituale che prima abbiamo riportato.
3. Nella terza fase, sempre prima di riaddormentarsi, dovrà essere visualizzato il sogno fatto, ma con questa particolarità: bisognerà vedere se stessi nell'atto di essere consapevoli di sognare quel determinato sogno.
4. L'ultima fase è quella della fissazione mnemonica nella quale dovranno essere ripetute le fasi due e tre finché l'intenzione di voler accorgersi, in un prossimo sogno, di stare sognando, non risulti perfettamente acquisita oppure, soggiunge l'autore, fino a quando sopraggiunge nuovamente il sonno.


Sempre secondo l'Autore la MILD sembra essere molto più efficace se praticata subito dopo il risveglio mattutino da un sogno e prima di un possibile riaddormentamento, periodo indicato da La Berge come «...miglior momento per trasferire le nostre intenzioni di sogno lucido dalla mente vigile alla mente sognante»


Prerequisiti dell'addestramento alla MILD:
una buona motivazione necessaria a sostenere i tentativi e gli sforzi dell'apprendimento, una buona capacità di ricordare i propri sogni.


La prima e più importante tecnica per ottenere la lucidità durante il sogno descritta da Tholey è la tecnica chiamata "di riflessione":
«Questa tecnica si basa sui seguenti assunti di base: se un soggetto sviluppa, mentre è ancora sveglio, un'attitudine critico-riflessiva verso il suo momentaneo (attuale) stato di coscienza chiedendo a se stesso se sta sognando o no, allora tale attitudine può essere trasferita allo stato di sogno...
L'effetto della domanda critica, concernente lo stato di coscienza,sull'induzione di sogni lucidi è soggetta a tre fattori: frequenza,prossimità temporale, somiglianza.
Questo significa che per indurre i sogni lucidi il soggetto dovrà porsi la domanda critica:


1. il più frequentemente possibile
2. nel momento più vicino a quello in cui si sta addormentando
3. il più spesso possibile in situazioni o condizioni che siano molto simili a un'esperienza di sogno.



All'inizio la domanda critica dovrebbe essere posta dalle cinque alle dieci volte al giorno... Applicando la tecnica di riflessione il soggetto può rendersi conto che sta sognando sia dopo un periodo di dubbio,in cui pone a se stesso la domanda critica ("sto sognando ono"), sia immediatamente dopo un'esperienza insolita, o, alcune volte, per nessuna ragione apparente. Poiché le esperienze oniriche nella fase riflessiva (nella quale il soggetto si pone la domanda critica) sono di regola meno bizzarre che nella precedente fase del sogno, è importante, per riconoscere lo stato onirico, che il soggetto cerchi di ricapitolare gli eventi (gli eventi onirici precedenti) immediatamente prima di porsi la domanda. Il soggetto in questa maniera avrà più probabilità di incontrare esperienze insolite...



«Quanto più spesso consideriamo criticamente il nostro stato di coscienza da svegli, tanto più è probabile che lo facciamo sognando»



Tecnica di autosuggestione:
«...il soggetto suggerisce a se stesso, se possibile immediatamente prima di addormentarsi e mentre è in stato di rilassamento, di sperimentare un sogno lucido» Secondo l'autore «l'efficacia delle formule suggestive può essere migliorata impiegando speciali tecniche di rilassamento. Nella nostra ricerca - prosegue - abbiamo trovato che il training autogeno è una tecnica di rilassamento di successo»




Tecnica combinata:
p
erno del metodo combinato è la tecnica di riflessione che, secondo l'autore, ha mostrato di essere quella più efficace per indurre i sogni lucidi, in particolare nel caso di soggetti che non avevano mai avuto una simile esperienza.

La base imprescindibile di questa tecnica consiste dunque nell'apprendere il modo giusto di porsi la domanda critica ("sto sognando o no") numerose volte durante il giorno, ossia nell'acquisire un atteggiamento critico-riflessivo verso i propri stati di coscienza e i propri contenuti mentali. Il soggetto nel contempo, e forse in un modo che può sembrare paradossale,

«...dovrebbe cercare di immaginare intensamente di trovarsi in uno stato di sogno,e che tutto quello che lui percepisce, includendo il proprio corpo, è soltanto un sogno».


Il terzo punto della descrizione della tecnica combinata prevede che«mentre pone a se stesso la domanda critica, il soggetto dovrebbe concentrarsi non solo su avvenimenti contemporanei ma anche su eventi che sono già avvenuti»


La domanda critica deve essere assunta quale «... regola in tutte le situazioni che sono caratteristiche di un sogno, cioè quando avviene qualcosa di sorprendente o di improbabile, oppure ogni volta che sperimenta forti emozioni.»


«È di grande aiuto per poter sognare lucidamente avere un sogno ricorrente. Per esempio, se il soggetto ha frequentemente sentimenti di paura o vede spesso dei cani nei suoi sogni, egli dovrebbe porre a se stesso la domanda critica che riguarda il suo stato di coscienza tutte le volte che si trova in una situazione di paura o che vede un cane durante il giorno»


La descrizione prosegue con il suggerimento di provare a immaginare intensamente delle esperienze certamente insolite come "volare"o semplicemente meno frequenti come "galleggiare".



La tecnica dell'immagine:
la prima tecnica di mantenimento della lucidità è quella detta"dell'immagine".


«In questa tecnica il soggetto si concentra, mentre si sta addormentando, solo su immagini visive. Sebbene esistano considerevoli differenze tra gli individui, la seguente sequenza di immagini è stata spesso osservata. Inizialmente il soggetto vede dei lampi di luce che rapidamente cambiano in forme geometriche. In seguito giungono le immagini di oggetti e di volti finché sopraggiungono scenari completi che inizialmente appaiono e scompaiono, ma poi si stabilizzano»


L'autore suggerisce innanzitutto di «mantenere una certa passività che possa permettere al sognatore di spostarsi gradualmente e quasi inavvertitamente all'interno della scena onirica; parallelamente consiglia di svolgere una semplice ma particolare azione» che,suggeriamo noi, può essere, per esempio, il contare con le dita delle mani.


Si può anche tastare il palmo della mano con le dita, se viene penetrato, si è in sogno.



Tecnica del corpo e del doppio corpo.
Le esperienze extracorporee: OBE, una esperienza extracorporea:


La tecnica ha intrinsecamente due varianti e nasce da una osservazione effettuata durante gli esperimenti condotti con la tecnica dell'immagine:

«Il soggetto si concentrava, mentre stava per addormentarsi, sul suo corpo, spesso accadeva che il
suo corpo iniziava a diventare immobile. A seconda del metodo con cui il soggetto supera questa immobilità, possiamo distinguere una tecnica"a corpo unico" e una tecnica "a doppio corpo"».
Secondo Tholey «la tecnica a corpo unico è più semplice; un soggetto semplicemente rende il corpo immobile un corpo che si muove nuovamente. Il soggetto cerca di immaginare di trovarsi in una situazione differente dal corpo fisico quale è quello che dorme nel letto... Se il soggetto si rende conto che il suo corpo non si trova più nel letto allora la sua immobilità svanisce dopo un breve periodo di tempo. Un altro metodo per rendere il corpo immobile un corpo nuovamente mobile consiste nel dissolverlo apparentemente in una forma aerea e poi solidificarlo in un corpo mobile»



«Quando si applica la tecnica del corpo, l'ambiente circostante dapprima appare scuro, poi diventa più chiaro allorché ci si sposta dalla locazione iniziale».



Per quanto riguarda la variante del "doppio corpo" si può dire che questa tecnica introduca, appunto, uno sdoppiamento:
«Il soggetto si stacca da se stesso, dal corpo immobile, attraverso un secondo corpo...» con il quale compie determinate azioni.L'autore avverte che di questa tecnica «l'unica cosa importante è cercare di immaginare intensamente di avere un secondo corpo che si muove e col quale si può uscire (attraverso il letto), rigirarsi o in altro modo staccare se stessi dal corpo immobile. Dopo la separazione dal corpo immobile, il secondo corpo, che inizialmente è aereo o etereo, si solidifica fino a quando appare completamente identico al solito corpo che si ha quando ci si risveglia»




Tecnica dell'immagine corporea:
«Il soggetto si concentra non solo sulle immagini visive, ma egualmente sul suo corpo. Se il soggetto suggerisce a se stesso in uno stato di rilassamento che il suo corpo è leggero e può muoversi liberamente,allora può accadere che questo "corpo fenomenico" inizi a muoversi. Sembra quasi che possa scivolare nella scena del sogno o perfino guidare o cavalcare... se viene immaginato anche un appropriato veicolo. Il corpo avrà più probabilità di entrare in(questo) stato di scivolamento (dentro il sogno) se precedentemente appare nel campo visivo l'impressione di un moto uniforme, come frequentemente osservato durante il processo di addormentamento. Nello stato iniziale il soggetto osserva dei punti che si muovono; più tardi si stabilizza una scena, egli vede per esempio un gregge di pecore, uno stormo di uccelli o qualcosa di simile. Se il campo visivo è riempito a questo modo, con oggetti che si muovono uniformemente, allora il movimento degli oggetti può trasformarsi nel movimento del corpo che si muove nella direzione opposta, così che (a quel punto) gli oggetti o stanno fermi o si muovono con una velocità ridotta. I soggetti esperti possono intenzionalmente influenzare il movimento del corpo entro certi limiti, controllando la direzione dei loro sguardi. Lo stato di scivolamento alcune volte finisce con un rapido cambio di scena»


Questo movimento, rappresentato da una serie di oggetti che si spostano nella stessa direzione, facilita il movimento stesso del corpo,svincolato e reso leggero, e favorisce così la sua "entrata"nel sogno (sensazione di scivolamento).




Tecnica del punto-ego:
«...implica il concentrarci mentre ci addormentiamo sull'idea che presto non percepiremo più il nostro corpo. Appena ci addormentiamo ci sarà possibile fluttuare liberamente come un punto di coscienza in uno spazio che sembra essere identico alla stanza in cui siamo andati a dormire»


«...differisce dalla precedente soltanto nel fatto che il soggetto si concentra anche sulle immagini mentre si addormenta. Se si è stabilizzata una scena visiva del sogno, allora è possibile viaggiare dentro lo scenario. Il punto-ego può in certe circostanze entrare nel corpo di un'altra figura del sogno e assume il suo sistema motorio »



Il falso risveglio:
durante la fase terminale della lucidità, che può essere caratterizzata come abbiamo visto dal falso risveglio, La Berge suggerisce di utilizzare un metodo da lui ideato per conservare la lucidità onirica e produrre nuovi scenari.

Il metodo consiste nella produzione di una forte sensazione di movimento:
«La tecnica è molto semplice. Appena la mia visione comincia a svanire nel sogno lucido, io cado all'indietro o giro come una trottola (nel sogno, naturalmente). Perché il metodo funzioni è importante sperimentare un vivace senso di movimento. Di solito questo processo genera una nuova scena di sogno che spesso rappresenta la stanza da letto in cui sto dormendo. Ripetendomi continuamente che in questo passaggio sto dormendo posso continuare a sognare lucidamente nella nuova scena. Senza questo particolare sforzo di attenzione, di solito scambio il nuovo sogno per un risveglio, e questo nonostante le assurdità spesso evidenti nel contenuto del sogno»


In base ai risultati raggiunti con un campione di sognatori lucidi, La Berge sostiene che tale metodo può anche essere utilizzato ogni qualvolta si desideri una modificazione dello scenario onirico.


Di avviso analogo allo osservazioni di La Berge sembrano essere quelle di Paul Tholey, il quale sostiene che
«un controllo appropriato della direzione della visione può finire,prolungare o alterare i sogni lucidi. Fissare un punto stazionario in un ambiente del sogno causa al sognatore il risveglio dopo 4-12 secondi. In questo processo il punto fisso inizia a sbiadirsi e l'intera scena del sogno comincia a dissolversi. Soggetti esperti possono usare questo stadio di dissolvimento per formare l'ambiente del sogno in accordo coi propri desideri. Ristabilire il sogno attraverso movimenti rapidi degli occhi può impedire il risveglio»



L'effetto è comunque il prolungamento del sogno - e quindi della lucidità -attraverso la modifica diretta dello scenario o la variazione del proprio punto di osservazione.



I personaggi del sogno possono essere di grande aiuto... L'autore in proposito consiglia un metodo a suo dire più efficace del semplice interscambio verbale tra l'ego del sogno e il PS: è il metodo che coinvolge il cosiddetto"ego-core"159 ossia il "nucleo", la parte essenziale e consapevole dell'ego onirico che abbandona «... il proprio corpo ed entra nel corpo di un altro PS. Con questo metodo si pensa che l'ego del sogno riesca a sperimentare direttamente la coscienza di un altro PS, specialmente i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi scopi...» ottenendone così un contatto dinamico più profondo. (I Personaggi del Sogno possono essere anche gli animali...)




Tecniche per la manipolazione dei sogni lucidi:
un primo metodo di manipolazione proposto da Paul Tholey sfrutta i medesimi fattori che possono indurre la lucidità onirica:allenamento della volontà cosciente e autosuggestione, sia durante l'addormentamento sia nelle fasi di veglia immediatamente precedenti.



I sognatori lucidi che sperimentano questa tecnica evidentemente imparano a gestire le loro aspettative riguardo alla consapevolezza che potrebbero raggiungere durante il sogno, trasformandole direttamente in modalità attive di intervento sul contenuto stesso del sogno; modalità che a loro volta rafforzano la condizione di lucidità.



Manipolazione per mezzo delle aspettative di lucidità:
«I pazienti che si addormentavano con l'intenzione di imparare qualcosa sui loro problemi psicologici attraverso i sogni lucidi,venivano veramente confrontati con i loro conflitti durante lo stato di lucidità. Questo confronto portava spesso a importanti introspezioni verso la risoluzione dei loro problemi. Le introspezioni erano direttamente espresse da figure del sogno o erano indirettamente ottenute attraverso un'interpretazione degli eventi del sogno»




Di seguito l'autore afferma che la manipolazione del sogno può anche dipendere in alcuni casi dal solo desiderio evocato dal sognatore lucido all'interno del suo sogno: «Nel corso della nostra ricerca i sognatori lucidi esperti hanno avuto successo nell'alterare uno scenario del sogno semplicemente desiderandolo. Erano capaci di cambiare l'ambiente del sogno o perfino la propria persona così come erano capaci di trasportare se stessi in altri luoghi...»



«I desideri più semplici da soddisfare in un sogno lucido sono quelli che non richiedono alcun miracolo. Per esempio i soggetti che volevano incontrare una persona particolare in un sogno lucido,avevano raramente successo se cercavano semplicemente di rievocare la persona. D'altra parte essi avevano spesso successo quando chiamano la persona in questione (nominandola), o quando andavano in un locale particolare dove volevano incontrare questa persona (sapendo di poterla incontrare)»


Questa tecnica viene in seguito riproposta come "tecnica di manipolazione attraverso i mezzi di espressione verbale"



Manipolazione attraverso lo stato emozionale:
«L'ambiente del sogno è fortemente condizionato dallo stato interiore del sognatore. È stato dimostrato che lo scenario di un sogno, e in particolare l'aspetto e il comportamento delle altre figure del sogno, dipendono in grado elevato dalla attitudine emotiva del sognatore. Se il sognatore affronta con coraggio una figura minacciosa, la sua natura minacciosa in generale diminuisce gradualmente e la figura stessa spesso inizia a ridursi. Se il sognatore d'altronde permette a se stesso di essere pervaso dalla paura, la natura minacciosa della figura del sogno aumenta, e la figura stessa inizia a crescere La manipolazione del contenuto del sogno attraverso i mezzi dello stato emozionale interno è stata impiegata con successo per eliminare i sogni spiacevoli»




Il controllo del disturbo da incubi o il superamento di una particolare angoscia rappresenta non solo una delle motivazioni più comuni per iniziare a "voler" sognare in modo lucido, ma costituisce sovente anche l'innesco stesso della lucidità durante il sogno.



Manipolazione per mezzo dello sguardo:
p
er quanto riguarda la "manipolazione effettuata attraverso la vista" - di cui abbiamo fatto cenno nel precedente capitolo a proposito del mantenimento e del prolungamento della condizione di lucidità - l'autore sostiene che «... se una figura ostile del sogno viene guardata direttamente negli occhi, questi vengono privati della loro natura minacciosa»



(È curioso notare che le figure oniriche si servono dei più banali e comuni accorgimenti per evitare questo sguardo (la cappa o un cappuccio sulla testa), quasi per impedire il dissolvimento del sogno di cui sono personaggi ma anche artefici.)



Manipolazione attraverso i mezzi di espressione verbale:
secondo cui un sognatore: «... può influenzare considerevolmente l'aspetto e il comportamento delle figure del sogno rivolgendosi loro in maniera appropriata. La semplice domanda "chi sei tu?"comporta un cambiamento notevole nelle figure del sogno alle quali così ci si rivolge. Le figure di estranei si trasformano in individui conosciuti e familiari»


La conversazione onirica con le figure del sogno viene infatti dall'autore esaltata come l'esperienza più vicina a una condizione di illuminata e profonda autoconsapevolezza: una sorta di conversazione con dei Virgilio-Sé, in grado di gettar luce nei meandri psicologici personali più reconditi.


«...furono anche sviluppate parecchie tecniche comuni: per esempio, la maggior parte dei soggetti usava un balzo, un salto da una grande altezza come la più efficace tecnica per produrre esperienze di volo o di galleggiamento»




Manipolazione assistita dai personaggi del sogno:
per introdurre modificazioni essenziali nelle qualità formali del contenuto onirico o provare esperienze particolari il sognatore (il suo ego-onirico) talora ricorre all'intervento diretto di figure del sogno alle quali vengono attribuite capacità, funzioni o proprietà assolutamente determinanti.




«la situazione nel sogno è... paragonabile a quella di un pilota in un simulatore di volo. Così come un simulatore di volo può essere utilizzato per imparare a far volare realmente un aeroplano, il sogno(specialmente il sogno lucido) può portare all'apprendimento di movimenti corporei nel mondo reale, cioè nello stato di veglia. A causa della stretta connessione tra processi sensoriali e motori,parliamo di apprendimento senso-motorio. Dato che nel sogno lucido il mondo è sperimentato come reale, sono dell'opinione che l'allenamento nel sogno lucido sia più efficace delle varie forme di cosiddetti "mental training", durante i quali l'atleta esegue movimenti in un mondo che è percepito come esistente solo nella sua immaginazione»



«Tutte le applicazioni del sogno lucido sono esempi di creatività. Poiché i vantaggi più generali offerti dalla coscienza lucida - sia nel sogno sia nella veglia – sono rappresentati dalla capacità di un'azione flessibile e creativa, non dovrebbe sorprendere che le varie applicazioni del sogno lucido siano tutte esempi di creatività» (creatività immaginazione guarigione...) nel sogno lucido di fatto si presenta un'opportunità forse unica per poter sviluppare un «...inconsueto grado di autocontrollo fisiologico che può dimostrarsi utile per l'autoguarigione»


Nei sogni lucidi è possibile compiere azioni finalizzate in modo specifico a ottenere un preciso effetto fisiologico di guarigione. perché non dovremmo essere capaci di iniziare un processo di autoguarigione durante i sogni lucidi immaginando consciamente il nostro corpo onirico perfettamente sano?
Un sogno lucido di guarigione è allora una esperienza in cui ci si sente bene e in buona salute, in cui si sperimenta e si vive il proprio corpo al meglio delle sue potenzialità, in cui non si avvertono dolori, fastidi, limitazioni, in cui quasi si toccano le parti del proprio corpo, anche quelle interne, e si vedono vive, pulsanti,
perfettamente funzionanti. O in cui si sperimenta un cambiamento, una trasformazione in positivo: una parte malata che guarisce, ricomincia a funzionare, a ricomporsi, a reintegrarsi con le altre o inizia a cambiare aspetto e forma, a espellere e distruggere focolai necrotici e infettati per sostituirli rapidamente con nuclei sani.



Se salute significa anche crescita psicologica e consapevolezza,l'incremento della creatività, la sensazione di apertura di nuove prospettive rispetto ai propri problemi, l'aumento della capacità di autosservazione e un "feeling positivo il giorno dopo", sono le risposte che più vengono indicate quali effetti concreti del sogno lucido al risveglio, insieme alla sua percezione come forma di autoterapia e di autoguarigione e, chiaramente, come occasione di crescita personale e per sperimentare azioni alternative.



(Ragazzi,anche qui quindi si parla di consapevolezza......) Il sogno lucido come sottolinea Ernest L. Rossi implica: «... un certo grado di pianificazione cosciente e di controllo della volontà per trasdurre l'attività mentale in risposte fisiologiche »



Due, crediamo, siano le condizioni:
1. la prima è attivare una forte volontà sostenuta da una consapevole fiducia negli esiti positivi possibili,
2. la seconda, non meno importante, è nutrirsi di rispetto e di amore per se stessi e per la propria crescita evolutiva, per la Vita dell'universo che rappresentiamo.

O,come dice Aristotele, per quella inestinguibile
scintilla di divino che ognuno porta dentro di sé.



http://www.humantrainer.com/articoli/tecniche-induzione-sogno-lucido.pdf



Durante il sogno:


non fare sesso (a meno che non sia Amore, credo)
non essere molesti
non fare a botte



P.P.S.: un grazie a Nullè per il link!! ed il bello è che riusciva anche qualche giorno fa cercando notizie sulla scuola di psicofania... e si vede che era destino!
 

Zehryo

Glandeuse pinéale
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4 Mar 2015
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Spero di non andare contro il proposito di questo thread, dicendo che la tecnica del dito contro il palmo non è un 100%. Mi ricordo chiaramente di averlo provato in un momento di dubbio durante un sogno recentissimo, ma il dito si è fermato lo stesso e l'ho persino sentito chiaramente premere sulla pelle del palmo.

Per dire la sfiga...
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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Zehryo a dit:
Spero di non andare contro il proposito di questo thread

assolutamente, anzi, ho cancellato il -P.S.: in questo thread solo tecniche, niente esperienze.-

insomma ragazzi sentivo la storia del sogno di questo ragazzo, infinita!
e gli proponevo di farsi questo diario dei sogni, per ricollegare il tutto... tutti i suoi sogni... (lì per lì pareva essermi aperto un mondo!)
 

Renton

Holofractale de l'hypervérité
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Abej, aggiungerei che sperimentare un lucido di mattina presto appena dopo il risveglio quando si è più riposati però si ha ancora l'occhio pesante, offre un buon 45/50% in più di probabilità di successo.
 

Zehryo

Glandeuse pinéale
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Vorrei aggiungere una mia nota personale.

Magari, per il 90% dei frequentatori di questo forum, quello che sto per dire è di una banalità devastante, ma io non avevo mai realizzato questa semplice verità, prima d'ora, e nessuno si era mai soffermato a confidarmela.

Bevete poco, dopo cena, e smettete di mandar giù liquidi almeno un'ora prima di coricarvi, meglio se due. E andate a urinare prima di mettervi a letto anche se non vi scappa.
Dovervi alzare durante la notte per andare a fare pipì disturba la profondità del sonno e la continuità dei sogni, per non parlare di quella debilitante pressione nella vescica che si presenta al mattino presto, proprio quando i sogni sono più intensi e prolungati.

Bere poco e smettere molto prima di andare a dormire limita moltissimo l'accumulo di urina nella vescica durante la notte, tanto che io stesso, abituato ad alzarmi almeno un paio di volte a notte (soprattutto poco prima della sveglia), ultimamente faccio tutta una tirata unica di almeno otto ore e vado a fare pipì solo perché comunque ho voglia di alzarmi.
Inutile dire che i sogni ne risentono positivamente (benché io sia ancora in alto mare con la variante lucida degli stessi).
 

toti

Sale drogué·e
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11 Jan 2014
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Durante il sogno:

non fare sesso (a meno che non sia Amore, credo)
non essere molesti
non fare a botte


ogni volta che mi capita la fortuna di svegliarmi nel sogno finisce che distruggo tutto quello che ho intorno o picchio la gente.
Giusto settimana scorsa ne ho avuto uno, la mia tecnica è da sempre quella del conteggio delle dita, funziona sempre.
 

Zehryo

Glandeuse pinéale
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4 Mar 2015
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toti a dit:
Durante il sogno:

non fare sesso (a meno che non sia Amore, credo)
non essere molesti
non fare a botte


ogni volta che mi capita la fortuna di svegliarmi nel sogno finisce che distruggo tutto quello che ho intorno o picchio la gente.
Giusto settimana scorsa ne ho avuto uno, la mia tecnica è da sempre quella del conteggio delle dita, funziona sempre.

Ti supplico, spiegami questa tecnica.... =[
 

Zehryo

Glandeuse pinéale
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Eccomi di nuovo qui.

A seguito dei risultati poco soddisfacenti con la Calea Zacatechichi ho deciso, dopo lunga e sofferta riflessione, di tentare con il diario dei sogni

Ho iniziato a tenere il diario il 29 del mese scorso.
Le prime notti ricordavo poco, la descrizione dei sogni mi prendeva dieci o venti righe e ne ricordavo a mala pena uno per notte o, al meglio, uno e *una sensazione*.
Pochi giorni e i dettagli erano già aumentati allungando non poco le descrizioni. Poi, tra alti e bassi, ho cominciato a ricordare anche due sogni per notte.
Ma ora, a meno di tre settimane dall'inizio, sono arrivato (giusto l'altra notte) a trascriverne ben quattro in una sola sessione.
I ricordi dei sogni delle prime ore sono pochi e spesso frammentari, ma i sogni che faccio nelle ultime sono strapieni di dettagli che ricordo perfettamente.
Immagino che dovrei esultare.

Il problema è che ora, con la mia ossessione compulsiva per la precisione e per i particolari, descrivere i sogni più lunghi è diventato un vero e proprio lavoro da dattilografo (digito rapidamente sul tablet i dettagli chiave per far riemergere più tardi l'intero sogno quando lo trascrivo al computer).
Notepad++, molto gentilmente, mi offre il conteggio dei caratteri e ormai sono arrivato molto vicino ai 100.000; ammettendo una media approssimativa di 5 caratteri a parola, le descrizioni dei miei sogni degli ultimi 19 giorni sono composte di circa 20.000 parole, di cui oltre 4000 solo per i sogni dell'altra notte.

Ecco che arrivo al punto.

E' positivo, essere così dettagliati nelle descrizioni, o limitarsi ai punti chiave sarebbe meglio/sufficiente?
Io sono un discreto dattilografo, ma quattromila parole mi prendono anche un'ora e mezza, dovendo nel contempo ricostruire le immagini dei miei sogni in forma di frasi che abbiano un senso.

E già che ci siamo, qualcuno ha consigli utili da darmi in merito al diario dei sogni?
Io mi sto limitando a trascrivere i sogni via via che li faccio, ma non ho idea di cosa dovrei aspettarmi o su cosa dovrei concentrarmi per raggiungere l'obbiettivo dei sogni lucidi.

Grazie.


PS: per chi si è già trasferito sul nuovo forum tutto italiano (psiconauti-punto-net), questo post risulterà doppio, ma di là siamo ancora appena in 24 e vorrei sfruttare l'alto numero di frequentatori di questo ancora per un po'.
 
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