Io non ho mai avuto episodi di tipo psicotici, avrei delle curiositá piuttosto
Mi capita, spesso quando sono molto preso dai pensieri, di vivere strani percorsi della.mia.personalitá, come se.mi venisse difficile essere nella mia completezza; Non riesco a pensarmi dalla testa ai piedi, come se mi fissassi su una parte di me avendo l'impressione di aver perso tutto il resto. E sento sempre questa necessitá di ritrarmi in qualche modo, di cercare di capire come sono, chi sono. Magari per mesi so di essere autoritario e forte, e tutto mi fa pensare che sia così, so di esserlo sempre stato, me lo suggeriscono pure i miei ricordi; Per mesi invece, son convinto di essere sempre stato, dal primo giorno di vita, un debole, e tutti i riferimento nella mia testa confermano ciò.
Durante queste transizioni vivo periodi di grande disordine e irritabilitá, perdo il sonno, questi pensieri queste idee si radicano in fondo tanto da non riuscire a produrre altro, tanto che ogni cosa mi si ponga davanti faccia riferimento alla mia turbe. Penso e ripenso me stesso, cercando di toppare la parte sofferente., cercando un compromesso da poter portare alla notte per dormire.
Ho letto questi episodi come dei sintomi interni, no? allora ho cercato di lavorare su di me assiduamente, cercando di non immaginarmi, essendo semplicemente. Ma ció.mi ha portato ad altre fissazioni, perchè anche questa idea si radica in fondo come le altre, allora tendo a sopprimere ogni forma di espressione della mia persona perché inizio a vederla come una proiezione di me, e quindi male.
Finisce quindi che mi fisso pure su questo puntoe inizio a vivermi come un paradosso di me, mi immagino così, ma non sono cosi perchè so bene di essermi immaginato.
Questo mi porta spesso a rimanere solo a pensare.
Poi, dopo un po', la mattina mi sveglio, e mi chiedo il.motivo delle mie paranoie, mi sento sereno e mi abbraccio con le miliardi delle mie sfaccettature. Ma l'equilibrio dura poco, e così via
A cosa è riconducibile questa altalenanza d'essere?