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Psichedelici e Memoria Akashica (o Memoria dei Logos)

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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Akasha, è un termine sanscrito ( Akash, Ākāśa, आकाश ) che indica l'etere. Akasha in induismo è uno dei 5 grandi elementi , oltre Acqua, Aria, Terra, Fuoco ( i Panchamahbhuta ) con la caratteristica principale di Shabda che significa Suono.
L'Akasha è l'archetipo originale della Creazione sotto forma di frequenze le quali esistono da sempre e per sempre.
Realtà onnipresente del tutto.
Possiamo definire l'Akasha, il contenitore di tutto ciò che esiste, che è esistito e che esisterà, sotto forma di onde magnetiche, quindi di vibrazioni, frequenze e quindi Suono.


L’Archivio Akashico o “Il libro della vita” può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla terra.

Sono un elevatissimo regno vibrazionale di Luce, nel quale è contenuta e custodita la memoria dell’intero Universo.

È una dimensione di altissima vibrazione, dove regna l’Amore Incondizionato. Vi risiedono Esseri di Luce, Maestri, Guide spirituali.

Ogni essere, cosa, atto, pensiero, intenzione, parola, emanano un’energia di una determinata vibrazione, la cui informazione viene “archiviata” in quell’enorme banca dati.
Ciascuna galassia, pianeta, pietra, oggetto, pianta, animale ha un proprio Registro Akashico, che contiene la registrazione della propria memoria evolutiva.
Arrivando agli esseri umani, è come se ognuno di noi avesse in quella biblioteca un proprio”Libro della vita”, in cui è registrato tutto quello che ha sperimentato in ognuna delle sue incarnazioni.
Nei Registri è anche contenuta l’informazione del karma dell’individuo, della sua famiglia, della natura del suo personale cammino evolutivo, e delle connessioni karmiche che lo uniscono agli altri esseri umani, nonché dei patti animici, ovvero i patti che la nostra anima ha stipulato prima di incarnarsi.


Più che un semplice contenitore di eventi, l’Archivio Akashico contiene ogni azione, parola, sentimento, pensiero e intenzione che sia mai avvenuto in qualsiasi momento della storia mondiale. Al contrario di un semplice magazzino di memoria, questo Archivio Akashico è interattivo, poiché esercita una grandissima influenza sulla nostra vita di ogni giorno, le relazioni, i sentimenti, i sistemi di credenze e le realtà potenziali che attiriamo su di noi

L’Archivio Akashico contiene l’intera storia di ogni anima, sin dall’alba della Creazione. Questo archivio ci connette tutti gli uni agli altri, e contiene ogni simbolo archetipo o racconto mitologico che abbia mai influenzato profondamente il comportamento e le esperienze dell’uomo.
L’archivio Akashico ispira i sogni e le invenzioni, provoca l’attrazione o la repulsione tra gli esseri umani, modella e foggia i livelli della consapevolezza umana, costituisce una porzione della Mente Divina, è il giudice e la giuria imparziali che cercano di guidare, educare e trasformare ogni individuo per farlo evolvere al meglio delle sue possibilità, e infine incarna una matrice fluida e sempre mutevole di futuri possibili che diventano attuali quando noi esseri umani interagiamo e impariamo dai dati che si sono già accumulati.

Già agli inizi del ventesimo secolo Nikola Tesla, padre della moderna tecnologia delle comunicazioni, parlava di un “medium originale” che riempiva lo spazio, paragonandolo all'Akasha, l'etere portatore di luce. Nel suo articolo inedito del 1907, “La più grande conquista dell'uomo”, egli scriveva che questo medium originale, una sorta di campo di forze, diventava materia quando il Prana - l'energia cosmica - agiva su di esso, mentre quando l'azione cessava, la materia svaniva e avveniva il ritorno all'Akasha. Poiché questo medium riempiva tutto lo spazio, ogni cosa che accadeva nello spazio poteva essere riferita a esso. Lo spazio curvo proposto da Einstein, sosteneva Tesla, non era la risposta.
Tuttavia, alla fine del primo decennio del ventesimo secolo, i fisici adottarono il quadridimensionale spazio-tempo matematico di Einstein - con l'eccezione di pochi teorici anticonformisti - rifiutandosi di prendere in considerazione qualsiasi idea di etere, medium o campo di forze che riempiva lo spazio. L'ipotesi di Tesla cadde in discredito e fu abbandonata. Oggi è tornata a nuova vita. Bohm, Puthoff, Stapp e un piccolo, ma crescente, gruppo di scienziati hanno riscoperto il ruolo delle informazioni nella natura, localizzando il campo di informazioni della natura nel vuoto quantistico, quel “mare di energia” molto discusso, e poco compreso, che riempie lo spazio cosmico.

Secondo l'astronauta dell'Apollo Edgar Mitchell, le informazioni fanno parte della sostanza stessa dell'universo: sono parte di una “diade” di cui l'altra metà è l'energia. Le informazioni sono presenti ovunque e sono esistite sin dalla nascita dell'universo. Il vuoto quantistico, diceva Mitchell, è il meccanismo olografico di informazioni che registra le esperienze storiche della materia.



L’Archivio Akashico: Il libro della vita | Innernet
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Tutto ciò può esser anche vero. Usando psichedelici (se non si è maestri nell'entrare in stati non-ordinari senza sostanze) c'è questa guida superiore che insegna ed accudisce. (vedi amazzoni e scoperta dell'Aya o del cianuro)

 
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