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Piacevo esperianza lisergica.

akxel

Glandeuse pinéale
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3 Juil 2013
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scusate il titolo ho sbagliato

non ho riletto tutto magari ci sono errori scusatemi sono pigro.

buona lettura

ieri pomeriggio mi sono organizzato la giornata per un esperienza con un piccolo blotter blu con una stellina bianca con all' interno un 25.
non sono sicurissimo che fosse LSD, potrebbe anche essere un blotter di 25I-NBOMe, purtoppo non sono molto esperto da riconoscerne le differenze.
comunque verso le 4:20 lo metto tra il labbro superiore e la gengiva.
dopo qualche minuto mi accorgo di un leggero sapore amarognolo tendente al metallico.
lo tengo 10 minuti nel solito punto poi lo sposto nella parte sinistra della bocca, sempre sulla gengiva superiore ovviamente, e lo tengo altri 10 minuti.
nel frattempo esco con due miei amici fidatissimi che mi tengano d' occhio, di loro mi posso fidare e posso parlarci tranquillamente.
ci mettiamo all'ombra di un ulivo vicino ad un recinto di cavalli, per fortuna abito in campagna dove si coltivano ulivi, ortaggi e fiori che poi venderanno successivamente al mercato.
passo la prima mezzora a parlare con i ragazzi, e piano piano inizio ad avvertire un cambiamento, percepisco il movimento dei rami sopra di me in modo diverso.
sento un empatia che mi "collega" in modo più profondo alla natura, ma non può essere definito come panismo, che provai tempo fa in un' altra esperienza più lieve di quella che stavo vivendo.
uno dei miei amici mette una traccia di un vecchio disco psy trance, si chiama LSD e l'artista è Hallucinogen, non a caso, era stata messa per scherzare sul fatto che stessi iniziando un' esperianza con la suddetta sostanza.
fattostà che percepisco i suoni in modo diverso, la traccia in questione la conosco bene e sotto acido la udivo in modo diverso, capisco che gli effetti si stanno facendo sentire sempre di più.
mi alzo di colpo e decido di fare un giretto per l'uliveto, sento le gambe come se fossero molli, mi sentivo più leggero e gommoso, avevo dei comodissimi pantaloni da basket bianchi e una maglia rossa traspirante a maniche corte, tutto abbastanza largo, mi sentivo a mio agio con i vestiti che indossavo.
il mondo esterno mi appare con colori diversi, avverto delle vibrazioni che prima non avvertivo, sentivo che un fluido accarezzava tutto quello che vedevo, compreso me e i miei amici. ci ho messo un po di tempo a capire che era il vento, lo percepivo come una forza che stimolava e muoveva tutto.
sentivo che i miei passi riecheggiavano in piccole vibrazioni che andavano a perdersi sull' ondeggiare dei rami circostanti.
dico ai miei amici di voler andare a fare un giro, ci spostiamo di poco un un prato li vicino, inizio a correre e mi sento felicissimo, vedo come se avessi una lente da 20mm al posto degli occhi, una specie di fish eye.
mi diverto a correre e vedere come cambiano le forme dell' erba sul ciglio sinistro della vietta che stavo percorrendo.
mi fermo di colpo e guardo oltre un recinto dove c'è un pratone abbandonato con delle erbe in fiore.
strani giochi di messa a fuoco si fanno notare particolarmente. riesco ad avere una profondità di campo estrema e metto a fuoco una sola striscia di ciò che miro, e partendo dal fondo del pratone mi diverto più volte ad arrivare in cima al recinto scorrendo con la ristretta messa a fuoco che avevo, quello che non era a fuoco non appariva sfocato come succede normalmente in una reflex ma appariva come lievemente distorto e liquefatto.
i colori non erano particolarmente vividi perchè il tempo era nuvoloso, ma notavo comunque dei bei giochi di luce.
la percepivo in modo completamente diverso dal solito, mi capitava di avere la sensazione di avere una luce gialla dietro di me, come se mi seguisse a tratti.
appariva e spativa di tanto in tanto.
il mio umore era buono, e i miei sensi erano amplificati, mi toglievo spesso gli occhiali per vedere le cose da vicino, come se volessi entrarci dentro per esplorarle.
ero curioso di questa nuova visione che avevo momentaneamente.
arrivati nel pratone con l'erba alta che mi arrivava ai ginocchi, guardo in terra mentre cammino, riesco a vedere da dove partiva ogni singolo filo d'erba. come se avessi una specie di lente di ingrandimento.
noto che muovendomi vedo le cose leggermente in slow motion e a volte mi capitava di vedere degli scatti di breve durata nei movimenti veloci.
inizio a intuire che il terreno sotto di me è umido e per verificare ciò faccio un salto e atterro con violenza sprofondando di pochi centimetri nel terreno umidiccio, non capivo se era la mia percezione distorta oppure era realmente molle.
appena tolgo il piede e vedo l'impronta mi rendo conto che per terra era bagnato e che mi ero sporcato le scarpe, ma non mi importava.
gioco un po con un pino che era li vicino a me, steso a terra per via di un forte vento che lo aveva sradicato qualche mese fa.
parlo con i miei amici e noto una specie di texture geometrica che si muove sulla maglia di un mio amico, e subito chiedo se è reale o me lo sto immaginando, poi vedo le solite forme sulla pelle di entrambi i miei amici e capisco che sono io che sto viaggiando con la mente, il colorito della pelle mi appariva rossiccio e le guancie si gonfiavano a momenti per poi tornare normali dopo pochi secondi, sembrava che respirassero.
insomma i visual non mancavano, anche il prato mi appariva diverso, vedevo un riflesso viola acceso che contornava tutti i fili d' erba che mi circondavano, e vedevo brillare le foglie degli ulivi poco distanti da noi.
avevo la sensazione che dell' acqua stesse scorrendo su tutto il paesaggio.
faccio attenzione ai rumori e riesco a sentire dei suoni tipici della città che dista qualche chilometro da casa mia e dintorni, sentivo distintamente il treno sulle rotaie, e una zincheria che faceva dei rumori metallici.
le voci avevano decisamente un reverbero, erano più dolci e morbide ed echeggiavano nelle mie orecchie.
avevo difficoltà a spiegare chiaramente quello che stavo provando ai miei amici, perdevo spesso il filo del discorso, e il pensiero correva velocemente lasciando indietro le lente parole.
il flusso di pensiero era chiaramente accellerato.
verso le sei ci dirigiamo verso casa, io giocherello con la felpa e con le chiavi di casa.
mi divertivo a lanciarle in altro e riprenderle al volo.
poco più avanti ci fermiamo vicino a una casa che aveva un pergolato ricoperto con abbondanti fiori di glicine, viola e bianchi, emanavano un forte profumo.
mentre io annuso i fiori i miei amici fanno un video demenziale per passare il tempo e per rivederlo successivamente, ci divertiamo a fare video stupidi per poi rivederli e riderci sopra.
arriva una chiamata a uno dei due, era la ragazza che lo chiamava per avvisarlo che era quasi arrivata a casa sua, quindi andiamo verso casa del mio amico in questione.
lungo il vialetto tra i condomini mi soffermo a guardare un acero dalle verdi foglie e gli ulivi, che si stavano distorgendo con un ordine preciso, le foglie lanceolate mi parevono simili a rombi coriaceii.
tra le case corrano dei bambini, poco più in la c'è un vecchio vestito elegante con una giacca blu e dei baffi bianchi, mi sento a mio agio, non ho problemi a stare tra la gente.
nel frattempo il mio amico è andato a casa con la ragazza, mentre io sono andato in garage con un mio amico, dove tiene il computer.
io mi sono messo comodo su una sedia a sdraio da mare, lui si è messo a giocare al PC mentre ascoltava delle sue composizioni classiche.
sono stato un' ora con lui in garage, la maggior parte del tempo sono stato a pensare, e a godermi qualche visual che mi stava capitando.
mi alzo, mi tolgo la maglia rossa perchè faceva riflessi intorno a me, poi mi tolgo le scarpe e rimango scalzo.
cerco un pezzo di carta per fare un disegno, ma non ne trovo nemmeno uno bianco o che non ci siano scritte sopra.
apro il portone del garage e mi affaccio e guardo se i miei genitori sono a casa, dopo aver visto che se ne erano andati, prendo le scarpe, la felpa e il resto e vado su in casa mia.
apro piano la porta, e resto a guardare la luce del tramonto che si insinuava dalla finestra del soggiorno, tutto era predominato da colori caldi, poco dopo i cani da fuori mi chiamano, gli apro e mi danno un caloroso bentornato.
erano solo poche ore che non mi vedevano ma sono comunque molto felici appena torno.
vado fuori a dare una controllatina alle piante di peperoncino che sto coltivando, tutto bene. provo empatia per le piante e mi accorgo che stanno bene.
torno dentro casa e mi stendo sul letto a coccolare i cani.
ci parlo un pochino e loro stanno li a sentirmi e a farmi le feste.
accendo il computer e metto su un po di musica, ero indeciso all' inizio poi faccio partire un brano del "Balletto Di Bronzo" intitolato "Un Posto"
Mi butto sul letto e prendo il telefono, appena lo sblocco vedo la pianta di cannabis che ho come sfondo illuminarsi di arancione dall' interno, sembrava una specie di GIF psichedelica coloratissima.
i monitor e gli schermi in generale li vedevo più saturati e con colori che variavano spesso, per la maggiore si alternavano i colori dell' arcobaleno.
decido di mettermi le lenti a contatto, perchè mi erano venuti a noia gli occhiali.
non ci riesco, mi rimetto sul letto e inizio a pensare:
<<se avessi una ragazza qui con me ora non sarebbe male...>>
<<più ci penso, più divento triste...>>
anche se dispiaciuto lascio perdere e metto una splendida canzone del "Banco Del Mutuo Soccorso" che si chiama "Non Mi Rompete"
subito dopo inizio a cantare e mi accorgo che ero felicissimo di farlo.
i suoni continuavano ad essere diversi dal solito, non saprei descriverli di preciso ma erano più fluidi, risonanti e con un effetto simile al flanger.
quando tenevo in mano il mouse mi sembrava che avesse una forma diversa, come se fosse più largo del solito.
sono andato in cucina a bere del latte, poco dopo bussano alla porta, erano i miei amici con le pizze, bene aiuto ad apparecchiare e ci mettiamo a tavola a mangiare.
non ho molto appetito, dopo un pezzo di pizza mi accorgo che riuscivo a vedere nel dettaglio le bollicine di aria che erano del pomodoro, la pizza inizia a muoversi da sola, oscillava piano e i colori con l' oscillazione cambiavano.
inizio ad avere caldo, mi alzo e vado ad aprire la finestra, subito la ragazza del mio amico replica di chiudere perchè è freddolosa.
io guardo quanti gradi c'erano in casa: 22.5 C
inizio a urlare scherzando, solo che alzo veramente tanto la voce, tutti ridano e ci scherziamo su, poi mi rendo conto che un tizio dall' altra parte della strada si era affacciato per vedere se stava succedendo qualcosa.
è tornato tutto tranquillo dopo pochi minuti e la finestra è rimasta aperta.
torno a mangiare e vedo la fuliggine del forno a legna che brilla e si muove al bordo del cartone della pizza.
resto li ad osservare, poi mi accorgo che son rimasto indietro a mangiare, infatti in un' ora ero arrivato solamente a metà pizza, decido di lasciarla in serbo per la colazione della mattina seguente.
mi alzo e vado in cantina a prendere l' acqua e il ghiaccio, che serviva a un mio amico per tenere in fresco un amaro.
io non bevo, la ritengo una decisione saggia visto che gli alcolici agiscano come depressivi, in ogni caso meglio evitare i "mischioni"
sono le nove, io non avevo voglia di andare a vedere un film a casa di un mio amico, così decido di andare a prendere un gelato in bici.
mi metto le cuffie e sento un disco fantastico delle Orme, che si chiama Uomo Di Pezza.
la musica mi tiene compagnia e dopo poco che pedalo mi accorgo di essere in grande forma, e mi sento molto unito alla bici, mi muovo bene insieme a lei e la asseconso per saltare marciapiedi e ostacoli vari, avevo anche un buon equilibrio in manual. (è una BMX)
mi accorgo che stavo andando molto di fretta e non ne avevo il motivo, anzi potevo stare anche qualche ora visto che non volevo vedere il film.
in ogni caso l'andatura veloce forse rifletteva il mio stato d'animo, mi sentivo felice e libero, con l'aria che mi passava addosso e che mi rinfrescava.
passando vicino a una serra in una viuzza con poche luci calde mi accorgo di un cupo arcobaleno, mi fermo subito e mi metto a guardarlo, dopo noto le stelle e continuo a guardarmi un pochino in torno, poi riparto e proseguo.
sulla strada intravedo mia sorella con altre ragazzi, non mi fermo, vado per la mia strada tranquillo.
appena arrivo nella piccola città vicino casa attraverso il fiume con un ponte per pedoni, e mi vado a prendere la mia solita coppetta da due euro.
il gelato non era il massimo quella sera, speravo fosse più cremoso.
mi metto seduto ai piedi di un piccolo monumento e mentre mangio continuo a sentire il mio album che mi tiene compagnia.
guardo un punto fisso in fondo al viale alberato davanti a me e non noto nulla di particolare se non qualche scintillio più vivace del solito.
poi dopo qualche minuto arriva anche mia sorella alla gelateria, mi viene in contro dicendomi delle cose di cui poco mi importava, e dopo averla salutata vado a finire il gelato lungo il fiumiciattolo che passa di li.
ero diventato più pensieroso, guardavo i riflessi sull'acqua e pensavo, principalmente a una ragazza, poi ho iniziato a divagare.
sono tornato a casa e mi sono messo sulla poltrona con i cani, ero solo, non parlo con nessuno, guardo il telefono un attimo e poi vado a perendere un foglio per disegnare.
faccio un paio di bozze di graffiti e lascio perdere dopo non molto, visto che non ero molto convinto di quello che stavo facendo.
mi metto a vedere qualche quadro per casa.
e un piccolo acquarello che rappresentava una piccola cittadina inizia a muoversi, liquefarsi e successivamente formare una texture con forme triangolari.
più fisso il quadretto più i triangoli si fanno piccoli.
era una specie di zoom out a partire da un dettaglio.
vado in bagno e poi esco e mi dirigo verso casa del mio amico.
lui non mi risponde così suono. mi apre sua madre non parlo molto e vado direttamente in camera dove erano anche gli altri miei amici.
stavano vedento shutter island, io lo avevo già visto e non ero molto interessato.
mi stendo sul tappetto e guarto il televisore che piano piano si deforma e si squaglia.
appena mi giravo e cambiavo soggetto scompariva questa visione liquida che avevo.
e poi ricominciava con un salendo.
mi sono messo poi sul letto e alla fine del film sono rimasto a chiaccherare.
verso l'una ero a casa, mi spoglio e mi do una lavata di denti veloce.
mi infilo nel letto e resto sveglio per 3 ore.
mi inizia un lieve mal di testa.
mi addormento e il giorno dopo mi risveglio tranquillissimo e un pochino stanco.
guardo un documentario facendo colazione e parlando con mia madre che era a cucinare.
ho avuto un po di tempo per capire cosa mi ha dato questa esperienza ma credo che avrò modo di approfondire in seguito.
 
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