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"Non dirlo alla mamma"

Locis Pybe

Glandeuse pinéale
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15 Mai 2014
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Avete mai provato a raccontare le vostre esperienze cubensiche a vostra madre (o padre o entrambi)?
Siete mai stati tanto entusiasti da tentare di comunicare la profonda bellezza e la smisurata ricchezza che si possono trovare in tali esperienze ai vostri parenti più intimi?
Io ho tentato, sempre con scarsi risultati.
Su tutti i fronti.
Il massimo che ho ottenuto è di essere trattato come un pazzo ogniqualvolta sono triste o arrabbiato.
Mi piacerebbe sapere però se a qualcuno è andata diversamente.
Penso che il problema di questa incomunicabilità non sia la mentalità ottusa dei nostri interlocutori.
Temo che il problema sia di origine linguistica e che sia tutto dalla nostra parte.
Forse sta a noi esploratori trovare una nuova Stele di Rosetta.

fatemi sapere


Voir la pièce jointe 14284
 

cav

Elfe Mécanique
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22 Oct 2013
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Non tiro in ballo i genitori ma per quanto riguarda gli "amici" posso dire che il discorso non cambia. Se parli di queste esperienze con uno di mentalità chiusa ottieni scarsi risultati, lascia perdere, alcuni hanno la testa talmente tanto formattata dalla società che dialogare con loro è quasi ridicolo, vanno via con i paraocchi, non ascoltano, persistono con le loro teorie, e di quello che dici non gliene frega niente.

Il problema è proprio quello: la mente (diversa più che ottusa) dei nostri interlocutori.
 

Locis Pybe

Glandeuse pinéale
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15 Mai 2014
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cav a dit:
Non tiro in ballo i genitori ma per quanto riguarda gli "amici" posso dire che il discorso non cambia. Se parli di queste esperienze con uno di mentalità chiusa ottieni scarsi risultati, lascia perdere, alcuni hanno la testa talmente tanto formattata dalla società che dialogare con loro è quasi ridicolo, vanno via con i paraocchi, non ascoltano, persistono con le loro teorie, e di quello che dici non gliene frega niente.

Il problema è proprio quello: la mente (diversa più che ottusa) dei nostri interlocutori.

ecco io dicevo che il problema è proprio questa mentaità ( quella espletata dalla tua breve sentenza ) che si riscontra spesso tra le nuove generazioni.
Questa è una semplificazione, è fare di tutta l'erba un fascio.
La realtà è sempre più complessa delle semplificazioni vittimistiche.
Ripeto forse siamo noi viaggiatori a dover trovare un linguaggio che sia in grado di condividere con chiarezza.
Sarebbe troppo facile se "noi" fossimo gli illuminati e "loro" gli stupidi.
Tra il bianco e il nero ci sono infinite gradazioni di grigio.
In ogni caso il mio post iniziale diceva l'esatto contrario.......
 

BlueFire

Holofractale de l'hypervérité
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28 Oct 2013
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Il problema è trovare quel linguaggio.
Prova a parlare dii fughi (o peggio LSD... tanto per rimanere su qualcosa di decisamente malvisto) a gente che eliminerebbe dal mondo qualsiasi cosa non siano i familiari alcol e fumo...
 

Locis Pybe

Glandeuse pinéale
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15 Mai 2014
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BlueFire a dit:
Il problema è trovare quel linguaggio.
Prova a parlare dii fughi (o peggio LSD... tanto per rimanere su qualcosa di decisamente malvisto) a gente che eliminerebbe dal mondo qualsiasi cosa non siano i familiari alcol e fumo...

esatto. Però vorrei spronare questo post in una direzione non vittimistica ma bensì futurista. Io da solo non so come parlare ai miei cari. Voi da soli neanche. Forse condividendo il nostro mutuo problema possiamo capire cosa non va nel nostro modo di descrivere. Oppure quanto è profondo il vuoto cognitivo che separa i due ipotetici interlocutori postulati dalla mia domanda.

Insomma vorrei cercare una soluzione perché: amo i miei cari e vorrei renderli partecipi e non vorrei che mi considerassero semplicemente un pazzo.

e aspetto comunque esperienze positive a riguardo . sono convinto che ci siano,

aspetto con ansia le vostre risposte
 

Ajeje Brazorf

Sale drogué·e
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10 Août 2013
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Mia madre è una donna che da sempre è interessata di questioni spirituali.
Ha studiato e praticato mille metodi di meditazione, discipline, filosofie e blablabla. Insomma non è quella che legge il libricino new age e stop, ci è dentro con tutti i piedi.

Se le parlassi del "cosa" sto producendo come pensieri sarebbe contentissima, se le accennassi al "come" ci sono arrivato la pugnalerei al cuore.
E non sarebbe fruttuoso parlare solo del cosa senza il come, perché tenderebbe naturalmente a ridurre molto a schemi che già conosce e si andrebbe a perdere proprio quella parte in più che riusciamo a leggere con gli psichedelici, e che arricchirebbe il discorso.

Peccato. In compenso sto riuscendo a trascinare in quest'ottica (non l'uso di sostanze, ma il parlare liberamente degli argomenti svelati durante i viaggi, per poi discuterne insieme) un paio di amici. Quindi anziché condividere "forzatamente" con chi vorrei sto come creando una rete di persone predisposta a certi argomenti e che quindi si autoseleziona. Così a pelle mi sembra meglio per tutti.

Inutile costringere un pubblico sordo ad ascoltarci!
 

Renton

Holofractale de l'hypervérité
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27 Août 2013
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E' inutile...puoi usare tutti i linguaggi che vuoi ma non cambierà nulla, dipende tutto da chi hai davanti nel senso di mentalità, quindi se sei fortunato ad avere dei genitori con una mentalità aperta puoi permetterti di parlare di queste cose, di condividere con loro le tue esperienze, ma altrimenti rischi solo dei cazziatoni se non peggio.
 

cav

Elfe Mécanique
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22 Oct 2013
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Io per quanto mi riguarda non mi reputo superiore/illuminato solo perchè ho provato alcune sostanze, e se noti ho detto che gli altri hanno una mente DIVERSA, non ottusa/stupida (poi vabbe ci sono casi e casi :D). Il problema è proprio questa diversità di pensiero.

Escludendo per un attimo il discorso sostanze, hai mai provato a esporre ad un cattolico del perchè dio non esiste secondo te? Non te ne vieni fuori, fidati. Lui continuerà a rigirarti il discorso a suo piacere finchè non ti "dimostrerà" che invece esiste.

Non penso neanche lo faccia con cattiveria, non è che appena te ne vai pensa "boh speriamo se la sia bevuta, effettivamente dio non credo esista", ma pesnerà piuttosto "incredibile, come si possa anche solo pensare che dio non esista..".

Hai capito? E' il lavaggio del cervello che ci fanno da piccoli e ci resta dentro la testa. Non mi pare che ho scelto io di credere a gesù, di fare la comunione, la cresima. Proprio per niente. Ora che sono adulto me ne frego abbastanza della religione, però ci sono persone che hanno completamente perso la testa dietro sta cosa e non vogliono né se né ma.

Pertanto tornando in topic una persona che ha mentalità diversa dalla tua sarà cocciuta e testarda fino all'osso, e tentare di cambiarla/ragionarcici sopra equivale solamente a farti del male da solo. Diventi pazzo.

Quando due mondi sono troppo separati il mio consiglio è di lasciar perdere di CERCARE di avvicinarli, farai solo casini.
 

Locis Pybe

Glandeuse pinéale
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15 Mai 2014
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Ajeje Brazorf a dit:
Mia madre è una donna che da sempre è interessata di questioni spirituali.
Ha studiato e praticato mille metodi di meditazione, discipline, filosofie e blablabla. Insomma non è quella che legge il libricino new age e stop, ci è dentro con tutti i piedi.

Se le parlassi del "cosa" sto producendo come pensieri sarebbe contentissima, se le accennassi al "come" ci sono arrivato la pugnalerei al cuore.
E non sarebbe fruttuoso parlare solo del cosa senza il come, perché tenderebbe naturalmente a ridurre molto a schemi che già conosce e si andrebbe a perdere proprio quella parte in più che riusciamo a leggere con gli psichedelici, e che arricchirebbe il discorso.

Peccato. In compenso sto riuscendo a trascinare in quest'ottica (non l'uso di sostanze, ma il parlare liberamente degli argomenti svelati durante i viaggi, per poi discuterne insieme) un paio di amici. Quindi anziché condividere "forzatamente" con chi vorrei sto come creando una rete di persone predisposta a certi argomenti e che quindi si autoseleziona. Così a pelle mi sembra meglio per tutti.

Inutile costringere un pubblico sordo ad ascoltarci!

Sacrosanto Ajeje. ( che il mio ego identifica con una splendida immagine del cao Syd)
Sottoscrivo del tutto la tua risposta.
Infatti non vorrei costringere nessuno, anzi.
Come ho detto all'inizio spero di poter trovare ( o scrivere ) una stele di rosetta che possa servire allo scopo.
Con la premessa che non voglio essere scortese o poco discreto, penso che il fatto che tua madre sia interessata alla spiritualità in genere abbia qualcosa a che vedere con la tua attitudine a fare "esperienza".
Penso che i nostri genitori siano più importanti di quanto crediamo per ciò che concerne lo spingerci verso una particolare ricerca.
Penso anche che lo facciano inconsciamente.
Per questo mi preme tanto l'argomento.

Grazie per gli stimoli
 

Locis Pybe

Glandeuse pinéale
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15 Mai 2014
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cav a dit:
Io per quanto mi riguarda non mi reputo superiore/illuminato solo perchè ho provato alcune sostanze, e se noti ho detto che gli altri hanno una mente DIVERSA, non ottusa/stupida (poi vabbe ci sono casi e casi :D). Il problema è proprio questa diversità di pensiero.

Escludendo per un attimo il discorso sostanze, hai mai provato a esporre ad un cattolico del perchè dio non esiste secondo te? Non te ne vieni fuori, fidati. Lui continuerà a rigirarti il discorso a suo piacere finchè non ti "dimostrerà" che invece esiste.

Non penso neanche lo faccia con cattiveria, non è che appena te ne vai pensa "boh speriamo se la sia bevuta, effettivamente dio non credo esista", ma pesnerà piuttosto "incredibile, come si possa anche solo pensare che dio non esista..".

Hai capito? E' il lavaggio del cervello che ci fanno da piccoli e ci resta dentro la testa. Non mi pare che ho scelto io di credere a gesù, di fare la comunione, la cresima. Proprio per niente. Ora che sono adulto me ne frego abbastanza della religione, però ci sono persone che hanno completamente perso la testa dietro sta cosa e non vogliono né se né ma.

Pertanto tornando in topic una persona che ha mentalità diversa dalla tua sarà cocciuta e testarda fino all'osso, e tentare di cambiarla/ragionarcici sopra equivale solamente a farti del male da solo. Diventi pazzo.

Quando due mondi sono troppo separati il mio consiglio è di lasciar perdere di CERCARE di avvicinarli, farai solo casini.

Con devozione e rispetto mi trovo costretto a risponderti che secondo me questa è una semplificazione.
In più il parallelismo tra "esperienze" e fede religiosa è un po azzardato e non proprio edificante.
Comprendo appieno però i tuoi dubbi.
Se preferisci pensala così: io Locis vorrei cercare un modo di comunicare e vorrei chiedere a voi degli spunti e delle idee.
Per favore non rispondete sempre le solite cose tipo gli altri non capiscono ecc ecc ma aiutatemi e aiutatevi a comprendere il perché in modo più profondo.

(cantando) ...over thinkng over analizing separate the body from the mind, withering my intuitions.....(spiraleggiando)
 

Obsidian

Elfe Mécanique
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11 Août 2013
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Un anno fa se a mia madre avessi parlato di erba mi avrebbe crocifisso...dopo essere passato da video e documenti vari sull'argomento ora le parlo tranquillamente di funghi lsd e gran parte delle sostanze di cui trattiamo, certo per alcune mi guarda un po' inorridita e credo che a volte pensi che scherzi....ma sicuramente ha cambiato modo di vedere la cosa.
Se riusciste a strappare quel velo che anni e anni di disinformazione hanno portato a formarsi attorno a loro e poi a spiegare a cosa possono portare certi 'strumenti' secondo me la cosa potrebbe cambiare. Mia madre non ha una mentalità apertissima in ogni caso ;) stessa cosa sono riuscito a farla con alcuni amici...il percorso secondo me è fattibile, impegnativo ma fattibile :)
conta secondo me anche la partecipazione...cioè probabilmente quando parlo di queste cose mi si illuminano gli occhi o qualcosa di simile ahahah
 

Locis Pybe

Glandeuse pinéale
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15 Mai 2014
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Obsidian a dit:
Un anno fa se a mia madre avessi parlato di erba mi avrebbe crocifisso...dopo essere passato da video e documenti vari sull'argomento ora le parlo tranquillamente di funghi lsd e gran parte delle sostanze di cui trattiamo, certo per alcune mi guarda un po' inorridita e credo che a volte pensi che scherzi....ma sicuramente ha cambiato modo di vedere la cosa.
Se riusciste a strappare quel velo che anni e anni di disinformazione hanno portato a formarsi attorno a loro e poi a spiegare a cosa possono portare certi 'strumenti' secondo me la cosa potrebbe cambiare. Mia madre non ha una mentalità apertissima in ogni caso ;) stessa cosa sono riuscito a farla con alcuni amici...il percorso secondo me è fattibile, impegnativo ma fattibile :)
conta secondo me anche la partecipazione...cioè probabilmente quando parlo di queste cose mi si illuminano gli occhi o qualcosa di simile ahahah

Bellssimo.
Hai voglia di descrivere brevemente il percorso di comunicazione riassumendone le tappe fondamentali?

in ogni caso grazie.
 

Yami

Neurotransmetteur
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sono d'accordo con cav, se l il genitore/parente con il quale ne vuoi parlare non ha mai fatto esperienze del genere penso che sia difficile che comprenda. Ho amici che hanno i genitori che fumano qualche canna e sono di mentalità gia piú aperta per parlare di certe cose, è il cosiddetto "sistema" che ci impedisce di pensare liberamente, pensaci Locis cosa pensavi delle droghe prima di iniziare a fare queste esperienze? Non avevi la mente più "chiusa" se ci ripensi ora? ecco; La disinformazione è l'arma con cui agisce il sistema, ed i media e giornali quasi sempre la alimentano (vi è mai capitato che alla tv descrivessero l'effetto di una droga che avete provato e di dire : che cavolo sta dicendo quello?) Senza contare che le varie sostanze vengono sempre descritte piú pericolose di quello che sono ( il classico "pensava di volare e si é buttato").
 

0rion

Elfe Mécanique
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17 Jan 2014
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Hai tirato un fuori un bel problema!
Io vorrei raccontargli tutto, ma sò che per ora non è possibile. Da qualche tempo ho capito che nemmeno mi interessa che siano d'accordo, mi basta che mi ascoltino e che accettino questo mio aspetto.
Ma la disinformazione è tanta e al solo parlare di cannabis per qualunque motivo, mia madre se ne esce con "se scopro che ti fai le canne ti spezzo le gambe"; ma è normale, loro vogliono il mio bene, pensano che faccia male,che bruci il cervello. Ma non gle ne facce una colpa, sono cresciuti così, gli hanno inseganto questo.
Forse bisognerebbe dargli informazioni un poco alla volta, abituarli, per poi cominciare a parlare liberamente di questi argomenti
 

cav

Elfe Mécanique
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Io ci ho provato a comunicare (non solo riguardo a sostanze/esperienze) e non ho avuto grossi risultati, quando le mentalità erano differenti. Ma sto parlando di qualsiasi cosa, non necessariamente di sostanze o esperienze sia chiaro.

Cioè per fare un esempio stupidissimo e demente: io posso trovare che le scarpe della Decathlon siano la fine del mondo, ma se vado a parlarne con uno che indossa Hogan da 20 anni, non credo che il mio racconto gli interessi più di tanto.

Ma non è un problema di comunicazione come credi tu.. Il problema è che qualsiasi linguaggio tu usi, il discorso verrà in parte o completamente bloccato da dei piccoli muri che quella persona ha dentro di sé. Dentro la sua testa non esisterebbe andare via vestito con la roba presa al mercato o una panda usata, anche se magari ne trarrebbe moltissimi benefici.

Questo è un discorso MOLTO ESTREMIZZATO però secondo me il concetto è quello. Ognuno ha dei muri verso alcune cose, è perfettamente normale, se così non fosse saremmo delle schede elettroniche fatte in serie senza cervello. Però tieni presente che se la mentalità è troppo diversa non devi domandarti cosa sbagli, che linguaggio devi usare, ecc...Non puoi farci nulla, siete come due calamite che si respingono!

Se invece i tuoi genitori avessero qualche esperienza con l'erba o altro, sarebbe già un'altra cosa, capisci? Le due calamite ora avrebbero un minimo di attrazione..
 

Locis Pybe

Glandeuse pinéale
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15 Mai 2014
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cav a dit:
Io ci ho provato a comunicare (non solo riguardo a sostanze/esperienze) e non ho avuto grossi risultati, quando le mentalità erano differenti. Ma sto parlando di qualsiasi cosa, non necessariamente di sostanze o esperienze sia chiaro.

Cioè per fare un esempio stupidissimo e demente: io posso trovare che le scarpe della Decathlon siano la fine del mondo, ma se vado a parlarne con uno che indossa Hogan da 20 anni, non credo che il mio racconto gli interessi più di tanto.

Ma non è un problema di comunicazione come credi tu.. Il problema è che qualsiasi linguaggio tu usi, il discorso verrà in parte o completamente bloccato da dei piccoli muri che quella persona ha dentro di sé. Dentro la sua testa non esisterebbe andare via vestito con la roba presa al mercato o una panda usata, anche se magari ne trarrebbe moltissimi benefici.

Questo è un discorso MOLTO ESTREMIZZATO però secondo me il concetto è quello. Ognuno ha dei muri verso alcune cose, è perfettamente normale, se così non fosse saremmo delle schede elettroniche fatte in serie senza cervello. Però tieni presente che se la mentalità è troppo diversa non devi domandarti cosa sbagli, che linguaggio devi usare, ecc...Non puoi farci nulla, siete come due calamite che si respingono!

Se invece i tuoi genitori avessero qualche esperienza con l'erba o altro, sarebbe già un'altra cosa, capisci? Le due calamite ora avrebbero un minimo di attrazione..

Liberissimo di avere la tua opinione. Tuttavia sono più interessato a condividere esperienze positive.

Quello che tu esponi è il prolema.

Sono convinto ci sia una soluzione.

(cantando) ..that we are all one mind...(rilfettendo)
 

DemoneDan

Neurotransmetteur
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10 Mai 2014
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Io penso che quando tornerò dal viaggio che sto facendo (mi trovo in Olanda da un mesetto e mezzo) proveró a parlarne a mio padre e vedere cosa mi dice, non sara facile ma ho già trattato l'argomento erba e magari anche con i funghetti può andarmi bene. Non ho la sua approvazione a fumare ovviamente, ma quando mi "becca" palesemente fatto, ho sempre dimostrato di poter sostenere un discorso serio lo stesse e questo penso che col tempo lo abbia tranquillizzato.

Avere fonti certe come con i funghetti è molto meglio, puoi sottoporli a una lettura dove viene dimostrato che sono innocui, che non lasciano traccia, non puoi andare in overdose overdose ecc..
Secondo me sara più facile come processo, visto che il mio problema con l'erba e mio padre è che io fumo, e fumare fa effettivamente male! Magari con i funghi mi andrà meglio.

Spero di essere stato un po chiaro sono dal Cell in giro ;)
 

Ajeje Brazorf

Sale drogué·e
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10 Août 2013
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834
Locis Pybe a dit:
Con la premessa che non voglio essere scortese o poco discreto, penso che il fatto che tua madre sia interessata alla spiritualità in genere abbia qualcosa a che vedere con la tua attitudine a fare "esperienza".
Penso che i nostri genitori siano più importanti di quanto crediamo per ciò che concerne lo spingerci verso una particolare ricerca.
Penso anche che lo facciano inconsciamente.
Per questo mi preme tanto l'argomento.

E invece ti dirò, è tutto il contrario :D
Cresciuto in un ambiente dove OGNI cosa doveva essere tradotta in un qualcosa di superiore (es. "Ti sei rotto un braccio cadendo in bici? È il destino che sta cercando di dirti qualcosa!", "Ti sei tagliato la mano destra? La destra è la parte maschile, significa che qualcosa non va con tuo padre!", "Ho incontrato tizio persona al supermercato, questo è l'universo che sta mettendo in moto qualcosa!" e via a piacere...) son venuto fuori come un impenitente materialista. In ogni caso estremamente impermeabile a tutte quelle cose che non facevano che infastidirmi giorno dopo giorno.

I funghi (tartufi) li ho provati per curiosità perché volevo capire cosa fossero le allucinazioni visive, senza altre pretese se non di intrattenimento. Ci han poi pensato loro a tirarmi una mazzata sui denti e a mettermi sulla corsia giusta :D
 

Renton

Holofractale de l'hypervérité
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27 Août 2013
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Mia madre collega l'LSD con la gente che si butta dalla finestra pensando di poter volare...in certi casi non c'è veramente nessuna speranza fidatevi.
 

Birdbaobab

Elfe Mécanique
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25 Mar 2014
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Io l'ho fatto in passato. Ero minorenne, l'ho raccontato a mia mamma e mi ha mandato al sert appena ha potuto.

Ma le riparlerò.

La stele di rosetta? Usare un tono di voce naturale. Parlare rilassati, dolcemente, come se fosse la cosa più normale di questo mondo (dato che per noi lo è davvero).

E' come il mito della caverna ragazzi, non trovate?
Quelli che si liberano e riescono ad uscire dalla caverna, vedendo la luce del sole e il mondo che mostra. Poi torniamo nella caverna per liberare i nostri compagni, ma sarà impossibile liberarli. E se insistiamo finisce che ci fanno del male. Ci arrestano, ci discriminano, ci allontanano, ci uccidono...
Oggi sono altri tempi ma Socrate è stato ucciso per questo. E probabilmente fu lo stesso anche per quel Cristo che crediamo di conoscere bene attraverso le scritture che ne parlano in modo distorto alle quali fa riferimento la chiesa.
 
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